Sudan

L'Unicef condanna il saccheggio degli aiuti salvavita a Khartoum

Il saccheggio, che ha riguardato almeno 2.200 scatoloni di alimenti terapeutici pronti per l'uso (Rutf), ha messo a rischio la vita di oltre 2.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave
© AP Photo/Brian Inganga
Ats
21.03.2025 16:49

L'Unicef condanna «con la massima fermezza» il saccheggio di forniture umanitarie vitali destinate a salvare la vita di bambini malnutriti e a fornire assistenza sanitaria critica a madri e neonati dall'ospedale Al Bashair di Jabal Awlia, Khartoum. Il saccheggio, che ha riguardato almeno 2.200 scatoloni di alimenti terapeutici pronti per l'uso (Rutf), ha messo a rischio la vita di oltre 2.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave (Sam). Gli integratori di ferro e acido folico erano invece destinati a 6.000 donne in gravidanza e in allattamento.

Il saccheggio dell'ospedale di Al Bashair, una delle ultime strutture mediche funzionanti a Jabal Awlia, alla periferia della capitale Khartoum, sottolinea l'Unicef, ha aggravato una catastrofe umanitaria già pesante per i bambini e le famiglie della zona. Le forniture commerciali e gli aiuti umanitari sono bloccati da più di tre mesi a causa del conflitto in corso lungo le rotte principali. Il risultato è una grave carenza di cibo, medicine e altri beni di prima necessità, con migliaia di civili intrappolati nei combattimenti attivi. Oltre 4.000 persone sono già state costrette a fuggire all'interno di Khartoum.

«Rubare forniture salvavita destinate ai bambini malnutriti è oltraggioso e rappresenta un attacco diretto alla loro sopravvivenza - ha commentato la direttrice Generale dell'Unicef Catherine Russell -. Questi atti inconcepibili contro bambini vulnerabili devono finire. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario, proteggere i civili e garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli a chi ne ha bisogno».