L’uso dei sottotitoli per disinformare
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Spesso in Rete circolano video con didascalie verosimili, anche se in realtà il contesto descritto non è corretto e veicola false informazioni. Una modalità simile di disinformazione riguarda i sottotitoli. In alcuni filmati, infatti, vengono aggiunti in sovraimpressione testi che servirebbero a capire ciò che le persone riprese dicono. In realtà, però, queste scritte non corrispondono alle parole realmente pronunciate nel video. Questa tecnica manipolatoria viene usata in più contesti, dalle guerre alle migrazioni umane. Vediamo insieme alcuni esempi.
Il filmato della donna palestinese
A novembre 2023 su Facebook è stato pubblicato il video di donna a Gaza mentre parla davanti a una telecamera. Stando ai sottotitoli in inglese in sovrimpressione, la donna avrebbe dichiarato che il gruppo estremista palestinese Hamas controlla i palestinesi come se fossero dei prigionieri, e per questo la donna preferisce gli ebrei.
La donna ripresa, tuttavia, non ha mai pronunciato quelle parole. Nella scena originale, pubblicata a novembre dall’emittente televisiva araba Alaraby TV, non compaiono infatti i sottotitoli. Come si legge nella didascalia del filmato originale, e come confermato da giornalisti di madre lingua araba, la scena mostra in realtà un’anziana donna palestinese che racconta di come ha rischiato la vita per recuperare il corpo del figlio morto in una zona controllata dall’esercito israeliano.
Il discorso di Recep Erdoğan
A ottobre 2023 su Facebook è stato diffuso un video di una conferenza stampa del presidente turco Recep Erdoğan. Secondo i sottotitoli del filmato, il presidente avrebbe detto agli Stati Uniti di non entrare nel conflitto in atto in Medio Oriente, aggiungendo che la Turchia è pronta a difendere la Palestina a ogni costo.
La conferenza stampa è realmente avvenuta, ma a luglio 2023, e Erdoğan non ha mai pronunciato quelle frasi. Erdoğan infatti si era dichairato pronto «a sostenere la causa palestinese nel modo più forte possibile», sottolineando come la soluzione dei due Stati tra Israele e Palestina fosse l’unico modo per raggiungere la pace nella regione. Il presidente turco aveva poi espresso le sue preoccupazioni «per la violenza dei coloni israeliani», ovvero coloro che abitano nelle colonie situate in territori occupati illegalmente da Israele e che, per parte della comunità internazionale, dovrebbero costituire il futuro Stato palestinese.
La disinformazione sui migranti
Ogni anno durante l’estate torna a circolare un filmato composto da diverse clip che mostra una serie di persone migranti in viaggio verso l’Italia o appena giunte a destinazione. Secondo quanto si legge nei sottotitoli di questo filmato, ad esempio un migrante direbbe di essere giunto in Italia per «cercare ragazze», anche se «già sposato».
Anche in questo caso i sottotitoli sono manipolati. Nella clip, infatti, nessuna delle persone mostrate dice di voler «cercare ragazze» in Italia. La persona in questione esclama invece «sì, sì, quello lì è suo cognato, non vedi che si somigliano», mentre un altro uomo ringrazia dio per essere giunto a destinazione sano e salvo.