Ma che incastri ha fatto il Cantone? La logistica delle scuole di domani
La visione di un gruppo di architetti per dare qualità a un luogo in cui la qualità, in passato, non è sempre stata considerata. È anche stata eliminata, se pensiamo alla demolizione del castello di Trevano. La sua collina, ora, è al centro di un progetto di edilizia scolastica illustrato oggi, alla presenza dei consiglieri di Stato Christian Vitta e Marina Carobbio Guscetti, nell’aula magna del Centro Professionale Tecnico, dov’è anche stata allestita una mostra dedicata ai piani logistici del Cantone per le scuole del Luganese.
Conta anche il paesaggio
Restiamo però un attimo sulla collina, dove le esigenze di nuove infrastrutture sono state oggetto di uno studio in parallelo che ha visto coinvolti diversi team di architetti, ognuno con le proprie visioni. Alla fine, come annunciato dal capo della Sezione della logistica Giovanni Realini, è stato premiato il gruppo composto dagli studi zurighesi Edelaar Mosayebi Inderbitzin Architekt*Innen, Vogt Landschaftsarchitekten e Ing. Büro für Verkehrsplanung W. Hüsler e dalla Rigozzi Engineering di Giubiasco. Il comparto, seguendo la loro proposta, cambierà volto in tre tappe. La prima porterà alla costruzione della nuova piscina coperta e al risanamento degli edifici del Centro Studi, al fine di accogliere, entro il 2028, una nuova sede del Centro scolastico per le industrie artistiche (CSIA). La seconda tappa vedrà la sostituzione dell’attuale stabile delle scuole medie di Canobbio con uno moderno, oltre che la costruzione, entro il 2032, delle palestre necessarie a tutte le scuole insediate sulla collina. La terza tappa prevede invece la demolizione dell’attuale blocco delle infrastrutture sportive collegato al Centro Professionale Tecnico a favore di un nuovo edificio per l’Istituto della transizione e del sostegno (ITS). Tutti questi interventi saranno accompagnati da una riqualificazione paesaggistica e dei beni monumentali presenti nella zona. Dovranno anche essere coordinati, perché le lezioni non si possono certo fermare a causa dei lavori e bisogna trovare tutte le soluzioni transitorie del caso. Durante l’anno scorso, infatti, sono state risanate alcune parti del Centro Studi in modo da poter ospitare attività delle scuole ITS e CSIA per un periodo di tempo limitato. Sono anche in corso delle valutazioni su una eventuale palestra di supporto alla sede transitoria di Viganello.
Fermento sul piano
A questo punto scendiamo dalla collina. I progetti scolastici del Cantone per il Luganese rientrano in un programma che la Sezione della logistica del DFE e il DECS hanno studiato su un arco temporale di quindici anni. Il punto di partenza di questo «domino progettuale» è stata l’esigenza di restaurare il Palazzo degli Studi di Lugano, il cui risanamento verrà completato entro il 2026. Lavori, questi, che hanno reso necessario il trasferimento di vari gruppi di studenti in sedi transitorie. Per questo sono stati costruiti un «villaggio» provvisorio nel comparto del Palazzo degli Studi e una sede provvisoria a Viganello, chiamata Liceo 3, che dallo scorso settembre accoglie gli studenti che nel 2031 si sposteranno nel vero, nuovo Liceo 3: quello che verrà realizzato ad Agno. Una volta terminato quel progetto, la sede transitoria di Viganello potrà ospitare gli studenti del Liceo 2 di Savosa, i cui lavori di restauro termineranno nel 2035. Inoltre, una parte dello stabile Mizar di Molino Nuovo è stata adeguata per dare spazio agli studenti della Scuola media di Lugano centro (che prima erano nel Palazzo degli Studi) fino a quando potranno trasferirsi nella loro sede definitiva. Quest’ultima sorgerà entro il 2032 al posto del Palazzetto delle Scienze, che verrà demolito nel 2028, quando il Museo cantonale di storia naturale verrà trasferito a Locarno e una nuova piscina coperta verrà realizzata sulla collina di Trevano. Che incastro!