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Manifestanti al Congresso USA chiedono il cessate il fuoco

Centinaia di persone sono state arrestate – Via libera dell'Egitto al transito di 20 camion con aiuti umanitari da Rafah (non prima di venerdì) – L'ONU: «Il rischio di un'espansione del conflitto è molto reale» – Biden: «La responsabilità dell'esplosione all'ospedale sembra dell'altra parte» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Manifestanti al Congresso USA chiedono il cessate il fuoco
Red. Online
18.10.2023 06:00
23:48
23:48
Il premier britannico Sunak si recherà in Israele giovedì

Il primo ministro britannico Rishi Sunak si recherà in Israele giovedì, prima di recarsi in altri Paesi della regione, nel tentativo di attenuare il conflitto tra Israele e Gaza, ha dichiarato il suo ufficio.

«L'attacco all'ospedale Al Ahli dovrebbe essere un momento di svolta per i leader della regione e del mondo intero, affinché si uniscano per evitare un'ulteriore pericolosa escalation del conflitto», ha dichiarato Sunak in un comunicato. «Farò in modo che il Regno Unito sia in prima linea in questo sforzo».

23:24
23:24
Joe Biden parlerà alla nazione su Israele e Ucraina

Joe Biden parlerà alla nazione giovedì sera sulla «risposta all'attacco terroristico di Hamas a Israele e sulla brutale guerra della Russia in Ucraina». Lo comunica la Casa Bianca, sottolineando che Biden parlerà dallo Studio Ovale alle 20 ora locale.

23:07
23:07
Manifestanti al Congresso USA chiedono il cessate il fuoco

Decine di ebrei americani manifestano al Congresso per chiedere il cessate a fuoco a Gaza. Le immagini mostrate da media americani mostrano i manifestanti con indosso una maglietta nera con la scritta «Not in our name».

Centinaia di persone sono state arrestate nel corso della manifestazione al Congresso americano per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. La protesta è stata organizzata da due organizzazioni ebraiche che si battono per la liberazione dei palestinesi. Gli attivisti sventolano cartelli con gli slogan Ceasefire now, cessate il fuoco ora, e Jews say stop genocide of Palestinians, gli ebrei dicono basta al genocidio dei palestinesi.

23:01
23:01
Israele: ritrovati i corpi di un uomo e della figlia disabile, erano al Nova Festival

«Oggi sono stati ritrovati i corpi di Erick Peretz e di sua figlia Ruth, affetta da paralisi cerebrale. Non si avevano loro notizie dal 7 ottobre,erano tra i partecipanti al Nova Festival. Sono stati brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas. Possa il loro ricordo essere una benedizione». La notizia è stata diffusa con un tweet sulla pagina su X dello stato d'Israele.

22:57
22:57
Via libera dell'Egitto per il transito di 20 camion con aiuti umanitari da Rafah

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi si è detto d'accordo ad aprire il valico di Rafah, al confine con Gaza, per consentire il transito di 20 camion con aiuti umanitari. Lo ha detto Joe Biden, secondo quanto riferito dall'agenzia Bloomberg. Ma il valico potrebbe non aprire fino a venerdì.

22:46
22:46
Biden sente al-Sisi sull'assistenza umanitaria a Gaza

Joe Biden ha sentito il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, con il quale ha discusso dell'assistenza umanitaria a Gaza e dei meccanismi per assicurare che gli aiuti distribuiti vadano a beneficio della popolazione civile. Lo riferisce la Casa Bianca.

22:46
22:46
Biden non ha offerto truppe americane a Israele nel caso Hezbollah iniziasse una guerra

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non ha offerto truppe americane a Israele nel caso Hezbollah attaccasse e iniziasse una guerra. Lo ha detto lo stesso presidente, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

22:25
22:25
Hezbollah: uccisi due nostri combattenti nel sud del Libano

Hezbollah ha affermato che due dei suoi membri sono stati uccisi oggi nel sud del Libano mentre «erano impegnati in combattimenti». Lo riporta al Jazeera. In precedenza l'esercito israeliano aveva affermato di aver colpito oggi con un drone una «squadra» di combattenti Hezbollah nel sud del Libano.

21:49
21:49
Lo sfollamento forzato dei palestinesi è una «linea rossa» che non può essere oltrepassata

Lo sfollamento forzato dei palestinesi dalla Striscia di Gaza è una «linea rossa» che non può essere oltrepassata. Lo ha affermato la leadership palestinese secondo quanto riportato da Al Jazeera.

In una dichiarazione rilasciata dopo un incontro a Ramallah, la leadership ha affermato che lo sfollamento costituisce «una linea rossa che non permetteremo che venga oltrepassata, proprio come non dovrebbe essere consentito lo sfollamento dei palestinesi dalle loro case a Gerusalemme o in Cisgiordania».

20:56
20:56
Erdogan: «Il Consiglio di Sicurezza Onu è del tutto inefficace»

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, ha criticato la mancata approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite della risoluzione per una pausa umanitaria nei combattimenti in Medio Oriente.

«Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, divenuto del tutto inefficace, ancora una volta non ha adempiuto alle proprie responsabilità», ha scritto il leader in un post su X.

«I Paesi occidentali, che non lasciano nulla di intentato quando si tratta di diritti umani e libertà, non hanno fatto altro che gettare benzina sul fuoco», ha aggiunto, sottolineando che «l'attacco atroce» all'ospedale di al-Ahli «ha portato il massacro di Gaza ad un altro livello».

20:26
20:26
Cohen: «A fine guerra il territorio di Gaza diminuirà»

«Alla fine di questa guerra, non solo Hamas non sarà più a Gaza, ma anche il territorio di Gaza diminuirà». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ad Army Radio, secondo quanto riportato dal Times of Israel, mentre aumentano le speculazioni di alcuni analisti secondo cui l'Idf cercherà di creare una zona cuscinetto all'interno di Gaza per proteggere meglio le città del confine meridionale di Israele.

19:01
19:01
Il Forum delle famiglie degli ostaggi: «Gli aiuti a Gaza schiaffo al nostro dolore»

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani ha criticato il via libera del governo agli aiuti umanitari a Gaza attraverso l'Egitto, definendola «un'orribile decisione».

«Invece di lavorare per rafforzare la fiducia che è stata infranta nel sabato di sangue, i funzionari governativi hanno deciso di provocare le famiglie e di ficcare un dito negli occhi di coloro che non dormono e non respirano da dieci giorni», ha dichiarato il Forum citato da Haaretz, annunciando che aumenterà le sue proteste se la decisione non verrà ritirata.

19:00
19:00
«Il rischio di un'espansione di questo conflitto è reale, molto molto reale»

«Temo che siamo sull'orlo di un abisso profondo e pericoloso che potrebbe cambiare la traiettoria del conflitto israelo-palestinese, se non del Medio Oriente nel suo insieme». È l'avvertimento del coordinatore speciale dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, al Consiglio di Sicurezza.

«Il rischio di un'espansione di questo conflitto è reale, molto molto reale, ed estremamente pericoloso - ha aggiunto -. Dallo scoppio delle attuali ostilità, è stata mia priorità assoluta lavorare per ridurre questa minaccia esistenziale».

Il coordinatore speciale dell'Onu ha poi sottolineato che «questo è uno dei momenti più difficili che i popoli israeliano e palestinese hanno dovuto affrontare negli ultimi 75 anni». «Il lavoro della diplomazia è molto duro in questi giorni, ma conosciamo tutti la strada da seguire», ha aggiunto.

«Abbiamo bisogno di tempo e spazio per raggiungere due obiettivi umanitari urgenti, ossia il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi da parte di Hamas, e poi l'accesso illimitato agli aiuti umanitari per i palestinesi a Gaza». Quindi, ha precisato, «il prossimo passo deve essere un impegno collettivo per porre fine alle ostilità e prevenire qualsiasi ulteriore espansione del conflitto nella regione».

«Ieri sera ho osservato con orrore le notizie di vittime di massa in quello che dovrebbe essere un sito protetto. Centinaia di palestinesi sono stati uccisi quando l'ospedale al-Ahli di Gaza City è stato colpito. Le circostanze di questa catastrofe e le responsabilità rimangono oscure e dovranno essere indagate a fondo, ma il risultato è molto chiaro, è una tragedia terribile per quelli che sono stati coinvolti», ha poi detto Wennesland.

18:57
18:57
Per gli 007 USA Israele non è responsabile dell'attacco all'ospedale

Gli Stati Uniti hanno raccolto informazioni di intelligence che indicano che l'esplosione all'ospedale di Gaza è stata causata dal gruppo Jihad Islamico Palestinese. Lo riporta il Wall Street Journal secondo il quale la valutazione americana si basa, in parte, sulle comunicazioni intercettate ma anche su dati satellitari che indicano il lancio di un razzo o di un missile da una posizione di combattimento palestinese all'interno di Gaza.

«La nostra attuale valutazione è che Israele non è responsabile per l'esplosione all'ospedale di Gaza», afferma Adrienne Watson, portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca.

18:55
18:55
Biden è ripartito a bordo dell'Air Force One

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è ripartito dall'aeroporto Ben Gurion a bordo dell'Air Force One. Pochi minuti dopo è ripreso il lancio dei razzi da Gaza nella parte centrale di Israele.

18:28
18:28
I Paesi islamici denunciano «l'impunità» di Israele a Gaza

L'Organizzazione della Cooperazione islamica (Oci) ha denunciato i sostenitori di Israele per avergli concesso «impunità» nella guerra a Gaza. Il blocco di 57 Paesi a maggioranza musulmana ha «deplorato le posizioni internazionali che sostengono la brutale aggressione contro il popolo palestinese e garantiscono così l'impunità a Israele», si legge in una dichiarazione pubblicata dall'Oci dopo una riunione d'emergenza dei ministri degli Esteri.

Nella stessa dichiarazione si accusa Israele di aver lanciato un razzo contro l'ospedale Ahli Arab di Gaza dove sono rimasti uccise 471 persone, secondo il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas.

L'Oci, con sede nella città costiera saudita di Gedda, ha invitato la comunità internazionale «a ritenere l'occupazione israeliana responsabile di questi atroci crimini di guerra contro il popolo palestinese». Ha inoltre condannato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per non aver fermato la violenza.

18:26
18:26
Rientra l'allarme bomba su ambasciate USA e Israele a Buenos Aires

Le ricerche di artefatti esplosivi nelle ambasciate di Israele e degli Stati Uniti a Buenos Aires dopo le minacce di stampo terroristico ricevute via email hanno dato esito negativo.

Lo confermano all'agenzia italiana Ansa fonti della Polizia Federale (Pfa) precisando che «sono stati messi in atto tutti i protocolli del caso e hanno dato esito negativo».

«Bomba ambasciata. Ebrei e gringos vi uccideremo tutti», era la minaccia contenuta nell'email diretta alle rappresentanze diplomatiche di Tel Aviv e Washington.

Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta che è verrà guidata dal giudice federale Maria Eugenia Capuchetti.

Dal 7 ottobre l'Argentina, in seguito all'attacco di Hamas contro Israele, ha disposto una serie di misure per rafforzare la sicurezza contro possibili obiettivi israeliani nel Paese e decretato la massima allerta anche alle frontiere.

L'ambasciata israeliana è stata oggetto del peggior attacco terroristico della storia argentina il 17 marzo 1992, quando l'esplosione di un potente ordigno provocò 22 morti e 242 feriti.

17:14
17:14
Israele chiede che la Croce Rossa visiti «i suoi rapiti»

Israele chiede che la Croce Rossa visiti «i suoi rapiti e sta lavorando per mobilitare un ampio sostegno internazionale a questa richiesta». Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu.

17:13
17:13
100 milioni di dollari di fondi Usa per l'assistenza umanitaria a Gaza e Cisgiordania

«Oggi annuncio 100 milioni di dollari di fondi Usa per l'assistenza umanitaria a Gaza e Cisgiordania. Questo denaro sosterrà oltre un milione di sfollati per il conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza».

Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un messaggio da Tel Aviv. «Israele ha concordato che l'assistenza umanitaria possa iniziare a spostarsi dall'Egitto a Gaza», ha detto Biden, aggiungendo che gli Usa stanno lavorando con i partner per far sì che «i camion attraversino il confine il prima possibile».

17:12
17:12
«Pause umanitarie», veto USA alla bozza del Consiglio di sicurezza ONU

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza del Consiglio di Sicurezza Onu preparata dal Brasile che chiedeva «pause umanitarie» nel conflitto tra Israele e Hamas per consentire l'accesso degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.

Il testo, a differenza di quello russo che non è passato al voto lunedì, «condanna inequivocabilmente gli atroci attacchi terroristici di Hamas», e ha ottenuto 12 voti a favore, il no degli Usa, e due astensioni, Russia e Gran Bretagna.

17:10
17:10
Ospedale di Gaza, l'esercito israeliano ha diffuso un nuovo video

L'esercito israeliano ha diffuso un nuovo video, ripreso da un drone, che mostra immagini di stamattina dell'ospedale di Gaza colpito ieri. «Si può vedere che i danni del razzo fallito della Jihad islamica sono nel parcheggio vicino e che non assomigliano a un cratere causato da un attacco aereo», spiega il portavoce militare.

«Inoltre, gli edifici attorno all'ospedale non sono stati danneggiati. Questa è un'ulteriore prova che le forze israeliane non hanno colpito quest'area», aggiunge. Nelle immagini si vede un buco di dimensioni contenute sull'asfalto e alcuni danni su un edificio giallo.

17:08
17:08
Ankara chiede un cessate il fuoco senza condizioni a Gaza

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha chiesto un cessate il fuoco incondizionato nella Striscia di Gaza durante il suo intervento al vertice straordinario della Conferenza per la Cooperazione islamica (Oic) a Gedda, in Arabia Saudita.

La Turchia «sta lanciando un appello per un passo storico nella direzione della pace», ha affermato Fidan durante la conferenza, come riporta Sabah. «Negare elettricità, acqua e cibo a Gaza non può essere giustificato in alcun modo», ha detto il ministro degli Esteri turco criticando Israele per avere assediato la Striscia cercando una «punizione collettiva» dei palestinesi.

16:25
16:25
Israele: «Valutiamo con gli USA forniture minime a Gaza dal Cairo»

Alla luce delle richieste degli USA, attualmente sono discusse con loro «soluzioni alternative» per forniture «minime» da parte dell'Egitto di «medicine, cibo e acqua» per gli sfollati «a patto che queste non arrivino ad Hamas». Lo ha detto una fonte politica israeliana citata dalla Radio pubblica.

Al tempo stesso Israele si rifiuta «di inoltrare aiuti verso Gaza dal territorio israeliano finché non saranno liberati gli ostaggi».

16:21
16:21
Sventato attacco di droni contro la base aerea di Harir

Un attacco di droni contro la base aerea di Harir, che ospita le forze americane nel nord dell'Iraq, è stato sventato. Lo riferiscono media Usa citando agenzie internazionali.

Le fonti hanno rifiutato di dire su chi si concentrano i sospetti ma Washington è in allerta per l'attività dei gruppi sostenuti dall'Iran nel contesto della crescente tensione nella regione per la guerra tra Israele e Hamas.

16:20
16:20
Iran: gli Stati Uniti sono «complici nei crimini» di Israele a Gaza

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi afferma che gli Stati Uniti sono «complici nei crimini» di Israele a Gaza. «Le bombe che cadono sulla popolazione di Gaza sono americane (...). Il mondo considera gli Stati Uniti complici dei crimini del regime sionista», ha dichiarato Raisi rivolgendosi a diverse migliaia di manifestanti riuniti in una piazza a Teheran, all'indomani dell'attacco all'ospedale di Gaza e nel giorno della visita del presidente americano Joe Biden in Israele.

Questi crimini «saranno vendicati dai popoli e dalla nazione islamica», ha detto ancora Raisi secondo quanto riporta al Jazeera. Il presidente iraniano ha aggiunto: «La liberazione di Al-Quds Al-Sharif (Gerusalemme, ndr) è più vicina di quanto i nemici immaginino».

16:19
16:19
Allarme bomba ad ambasciate Israele e USA a Buenos Aires

Le ambasciate di Israele e degli Stati Uniti a Buenos Aires sono state evacuate nella mattinata di oggi (ora locale) dopo aver ricevuto minacce di stampo terroristico. Lo riferiscono fonti della polizia precisando che in entrambi casi le minacce, ricevute via email, riguardano la presenza di una bomba.

«Bomba ambasciata. Ebrei vi uccideremo tutti», era la minaccia contenuta nell'email diretta alla rappresentanza diplomatica di Tel Aviv.

È in corso un'ingente operazione di polizia attorno a entrambe le sedi diplomatiche con l'obiettivo di rendere sicure le aree circostanti.

Gli artificieri cercano di verificare la presenza di artefatti ed eventualmente di bonificare la zona.

L'ambasciata israeliana è stata oggetto del peggior attacco terroristico della storia argentina il 17 marzo 1992, quando l'esplosione di un potente ordigno provocò 22 morti e 242 feriti.

15:58
15:58
Biden: «Le mie parole sull'ospedale di Gaza basate sui dati del Pentagono»

«I dati che mi sono stati fatti vedere dal mio dipartimento della difesa» infondono fiducia sul fatto che non ci sia dietro Israele. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden rispondendo a una domanda sull'attacco all'ospedale di Gaza.

15:44
15:44
Biden vede Herzog: «Pieno sostegno a Israele contro Hamas»

Il presidente Joe Biden nell'incontro con il suo omologo israeliano Isaac Herzog ha espresso «grande empatia e profondo dolore per la tragica perdita di vite umane sofferta da Israele». Lo ha fatto sapere sapere l'ufficio di Herzog aggiungendo che Biden ha sottolineato «il suo pieno sostegno alle azioni israeliane contro l'organizzazione terroristica di Hamas».

All'incontro tra i due - preceduto da un faccia a faccia - erano presenti anche il segretario di Stato Antony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

15:43
15:43
Evacuato lo staff delle ambasciate di Israele in Marocco e in Egitto

Il Ministero degli Esteri israeliano ha disposto l'evacuazione dello staff delle ambasciate di Israele in Marocco e in Egitto a causa delle locali manifestazioni di protesta per i bombardamenti sulla Striscia di Gaza.

Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth sul suo sito web, aggiungendo che l'evacuazione si unisce allo stato di allerta annunciato in tutte le ambasciate israeliane nel mondo.

15:43
15:43
Francia, aumenta a 24 il bilancio delle vittime in Israele

Diventa ogni giorno più pesante il bilancio delle vittime francesi dell'attacco di Hamas in Israele: la prima ministra, Elisabeth Borne, ha detto oggi davanti all'Assemblée Nationale che sono 24 i francesi che hanno perso la vita, mentre 7 sono quelli ancora dispersi. La stessa Borne ha rivelato che la Francia ha rimpatriato 3500 connazionali da Israele dall'inizio delle ostilità con Hamas.

15:42
15:42
Tre giorni di lutto in Egitto per le vittime dell'ospedale a Gaza

Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha annunciato tre giorni di lutto in tutto il Paese a seguito dell'esplosione all'ospedale Al-Ahli di Gaza, in cui sono morte centinaia di persone. Lo si legge in una nota dell'ufficio presidenziale egiziano, citato dalla Cnn.

«Il presidente Abdel Fattah al Sisi ha deciso di dichiarare uno stato di lutto generale in tutta la Repubblica araba d'Egitto per un periodo di tre giorni, per piangere la vita delle vittime innocenti del bombardamento criminale dell'ospedale battista Al-Ahli a Gaza e per tutti i martiri del fraterno popolo palestinese», si legge nella dichiarazione.

15:32
15:32
Egitto, tre giorni in lutto per le vittime dell'ospedale a Gaza

Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha annunciato tre giorni di lutto in tutto il Paese a seguito dell'esplosione all'ospedale Al-Ahli di Gaza, in cui sono morte centinaia di persone. Lo si legge in una nota dell'ufficio presidenziale egiziano, citato dalla Cnn.

«Il presidente Abdel Fattah al Sisi ha deciso di dichiarare uno stato di lutto generale in tutta la Repubblica araba d'Egitto per un periodo di tre giorni, per piangere la vita delle vittime innocenti del bombardamento criminale dell'ospedale battista Al-Ahli a Gaza e per tutti i martiri del fraterno popolo palestinese», si legge nella dichiarazione.

15:30
15:30
Francia, aumenta a 24 il bilancio delle vittime in Israele

Diventa ogni giorno più pesante il bilancio delle vittime francesi dell'attacco di Hamas in Israele: la prima ministra, Elisabeth Borne, ha detto oggi davanti all'Assemblée Nationale che sono 24 i francesi che hanno perso la vita, mentre 7 sono quelli ancora dispersi. La stessa Borne ha rivelato che la Francia ha rimpatriato 3.500 connazionali da Israele dall'inizio delle ostilità con Hamas.

15:27
15:27
«Nuovi colpi dal Libano su una postazione militare di Israele»

«Nuovi colpi sono stati sparati poco fa contro una postazione militare israeliana nell'area di Zar'it, nel nord del Paese, lungo il confine libanese». Lo riferisce l'esercito israeliano aggiungendo che «i soldati stanno rispondendo al fuoco contro l'origine degli spari». Il portavoce militare non precisa di quale tipo di colpi si tratti.

15:26
15:26
Gli Stati Uniti sanzionano dieci membri di Hamas

Gli Stati Uniti sanzionano 10 membri di Hamas. Lo comunica il Tesoro americano, sottolineando che che le sanzioni colpiscono anche coloro che partecipano al finanziamento del gruppo a Gaza, in Sudan, Turchia, Algeria e Qatar.

Le sanzioni, spiega il Tesoro americano, puntano a sradicare le fonti di entrate di Hamas. «Prendiamo decisioni rapide e risolute per prendere di mira i finanziatori di Hamas dopo il suo brutale attacco ai civili israeliani», afferma il segretario al Tesoro Janet Yellen, sottolineando che il Tesoro americano ha una lunga tradizione nel «distruggere in modo efficace, il finanziamento del terrore. Non esiteremo a usare gli strumenti contro Hamas».

15:24
15:24
Israele colpevole di crimini di guerra

Il ministro degli Esteri kuwaitiano Sheikh Salem Abdullah Al-Jaber Al-Sabah ha affermato oggi - durante una riunione d'emergenza dei ministri degli Esteri dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica a Gedda - che l'occupazione israeliana sta lavorando per sfollare con forza la popolazione della Striscia di Gaza e che il Kuwait ritiene questo sia un «crimine di guerra».

Lo scrive al Jazeera, precisando che il ministro ha invitato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per fermare l'aggressione contro Gaza e fornire protezione ai civili.

15:22
15:22
In migliaia nelle piazze egiziane per i palestinesi

Migliaia di egiziani manifestano oggi in diverse città del più popoloso Paese arabo in solidarietà con la Striscia di Gaza, dopo 12 giorni di raid di Israele. Lo si vede nelle immagini diffuse dai media locali e dai social.

Poco prima il presidente Abdel Fattah al-Sisi aveva avvertito: «Se chiedo al popolo egiziano di scendere in piazza, saranno milioni». A Rafah, al confine con la Striscia, gli operatori umanitari in attesa di entrare si sono riuniti per pregare in memoria delle vittime dell'ospedale dopo il raid di cui Israele e Hamas si accusano a vicenda.

14:54
14:54
I leader della comunità araba statunitense criticano Biden

I leader delle comunità arabe e musulmane americane ammoniscono l'amministrazione Biden definendo la retorica usata dopo l'attacco di Hamas in Israele insensibile, se non addirittura imprudente. Le critiche, riporta Politico, sono state espresse al Dipartimento di Stato durante una telefonata privata, durante la quale il presidente di Arab America Warren David ha descritto i membri della sua organizzazione come «indignati per la retorica usata».

«La demonizzazione dei palestinesi di Gaza e degli arabi in generale» rischia di alimentare l'odio: «riteniamo che siano stati fatti danni all'immagine degli arabi negli Stati Uniti. Per qualche verso, è peggio di quanto accaduto l'11 settembre», ha aggiunto David. Parole dure sono arrivate anche da Zaha Hassan, legale che difende i diritti umani. Il linguaggio usato dall'amministrazione sembra «dare l'impressione che va bene» togliere gli aiuti umanitari «ai palestinesi perché sono palestinesi. Questo consente a molti di pensare che è giusto farlo perché sono cattive persone, terroristi».

14:45
14:45
Hezbollah: «Decine di migliaia di noi pronti alla guerra»

Decine di migliaia di combattenti di Hezbollah sono pronti alla guerra: lo ha detto un alto rappresentante del Partito di Dio alleato dell'Iran, parlando a una folla di seguaci del movimento jihadista sciita radunati nella periferia sud di Beirut.

Migliaia di persone si sono radunate oggi a Beirut, nella periferia sud della capitale, roccaforte degli Hezbollah filo-iraniani, per condannare l'attacco contro l'ospedale Ahli di Gaza attribuito a Israele.

Di fronte alla folla ha preso poco fa la parola lo shaykh Hashem Safieddin, alto responsabile di Hezbollah, e ha detto: «(il presidente degli stati Uniti Joe) Biden non si è scusato, (il premier israeliano Benyamin) Netanyahu ha detto che non è stata Israele a colpire l'ospedale: nei prossimi giorni affronteremo questa nuova menzogna. Decine di migliaia di resistenti sono pronti, con il dito sul grilletto, e arriveranno al martirio», ha aggiunto.

«A Biden, a Netanyahu e agli europei ipocriti diciamo: state attenti, state attenti. L'errore che potreste commettere nei confronti della nostra resistenza genererà una risposta fragorosa più forte della vostra», ha aggiunto.

14:42
14:42
Sono 471 i morti per il razzo sull'ospedale

Il Ministero della Sanità palestinese a Gaza ha riferito che «il bilancio del massacro avvenuto ieri al Baptist Hospital è di 471 martiri (morti, ndr) e 314 feriti, di cui 28 in condizioni critiche». Lo riporta al Jazeera.

14:36
14:36
«Washington complice del massacro israeliano a Gaza»

Il movimento islamico palestinese Hamas ha accusato oggi Washington di essere «complice nei massacri» commessi da Israele a Gaza, dopo che il presidente Joe Biden ha adottato la versione israeliana sulla paternità dell'attacco missilistico che ha provocato centinaia di morti in un ospedale.

«Il fatto che il presidente americano adotti la versione israeliana, in particolare quella relativa al massacro dell'ospedale (...) conferma che l'amministrazione americana sostiene ciecamente Israele e che è complice di questi massacri», ha affermato Hamas in un comunicato diffuso dopo che Biden, in visita in Israele, ha sostenuto, durante l'incontro stampa con Netanyahu, che il lancio dei razzi che hanno colpito l'ospedale ieri sera pare sia venuto «dalla parte opposta».

14:34
14:34
In migliaia manifestano vicino all'ambasciata israeliana di Amman

In 5.000 hanno manifestato oggi nei pressi dell'ambasciata israeliana ad Amman, in Giordania dopo l'esplosione in un ospedale di Gaza, di cui Israele e Hamas si accusano a vicenda, che ha provocato centinaia di morti e un'ondata di rabbia nel mondo musulmano.

Il numero dei manifestanti potrebbe aumentare nonostante le strade che portano all'ambasciata siano bloccate dalle forze di sicurezza. La Giordania, che ha un trattato di pace con Israele, ha dichiarato ieri sera che Israele «è responsabile di questo grave incidente».

14:30
14:30
3.478 morti e oltre 12.000 feriti

È salito a 3.478 morti il bilancio delle vittime dagli attacchi dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall'inizio dei combattimenti. Lo afferma il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, citato da al Jazeerai. Il numero dei feriti ha superato i 12.000.

14:28
14:28
«La Gran Bretagna lavora per capire cosa sia successo all'ospedale di Gaza»

Il governo britannico sta «lavorando in modo indipendente e con i suoi alleati» per scoprire cosa sia successo ieri nell'ospedale Al-Ahli di Gaza. Lo ha detto il premier Rishi Sunak durante il Question Time alla Camera dei Comuni, sottolineando lo «shock» per le scene dei civili palestinesi uccisi e feriti arrivate dal luogo dell'esplosione.

Rispondendo alle domande del leader dell'opposizione laburista Sir Keir Starmer, il primo ministro conservatore ha affermato di aver coinvolto i servizi di intelligence britannici che stanno «analizzando rapidamente le prove per stabilire i fatti in modo indipendente» rispetto alla tragedia avvenuta a Gaza. Sunak ha inoltre garantito che Londra porterà avanti tutti i suoi sforzi per fornire aiuti umanitari ai palestinesi in questo momento di «acuta crisi» e che «continuerà a sollecitare gli israeliani a prendere ogni precauzione per evitare di colpire i civili».

In un Question Time quasi interamente dominato dal conflitto in Medio Oriente, il premier, oltre a ribadire il pieno diritto di Israele a difendersi, ha affermato che il Regno Unito deve lavorare per realizzare un futuro più pacifico e stabile nella regione. Esprimendo una posizione sostanzialmente comune rispetto alle opposizioni, Sunak ha detto di poter parlare con «una sola voce» nel condannare Hamas per aver causato «sofferenze indicibili». E d'accordo con Starmer si è impegnato per contrastare ogni forma di antisemitismo e islamofobia in Gran Bretagna a fronte di un aumento dei casi di intolleranza riscontrato negli ultimi giorni.

14:13
14:13
«Il raid sull'ospedale di Gaza viola diritto internazionale»

«Il bombardamento dell'ospedale battista Ahli Arabi a Gaza è la più palese violazione del diritto internazionale umanitario»: lo denuncia il Sudafrica in un comunicato pubblicato oggi sul sito web del dipartimento delle Relazioni e della Cooperazione internazionale.

Nel comunicato si sottolinea che quello di al-Ahli «è uno dei 22 ospedali nel nord di Gaza a cui è stato ordinato dall'esercito israeliano di evacuare i pazienti e il personale entro 24 ore o di assumersi la responsabilità delle conseguenze. L'ordine di evacuazione israeliano ha suscitato la rapida condanna dell'Organizzazione mondiale della Sanità e di altre agenzie dell'Onu».

«Secondo funzionari dell'Unrwa, ieri anche 4.000 sfollati interni che si erano rifugiati in una scuola dell'Unrwa sono stati bombardati da attacchi aerei israeliani. Gli ospedali hanno finito il carburante per le ambulanze o per far funzionare i generatori che consentono agli ospedali esistenti di funzionare», continua la nota.

«Secondo il diritto umanitario internazionale e le Convenzioni di Ginevra, Israele ha commesso crimini di guerra e deve essere ritenuto responsabile delle sue azioni dalla Corte penale internazionale e dalla comunità internazionale nel suo complesso», afferma il Sudafrica, che chiede alla comunità internazionale «di porre fine alla sua indifferenza verso le gravi violazioni contro il popolo palestinese a Gaza, e che il Consiglio di sicurezza dell'Onu intraprenda misure coercitive per fermare il genocidio in corso».

14:00
14:00
Attacco informatico all'agenzia di stampa palestinese Wafa

Il sito internet dell'agenzia palestinese di notizie WAFA è stato hackerato. Lo rende noto l'agenzia stessa, aggiungendo che l'attacco informatico «ha portato a impedire la pubblicazione di notizie sul sito web».

Questo attacco, che ha preso di mira la sezione in arabo del sito, «rientra nel quadro della lotta ai media palestinesi e per far tacere le piattaforme della verità che trasmettono la sofferenza e la fermezza del popolo palestinese, soprattutto alla luce dell'aggressione dell'occupazione israeliana in corso dal 7 ottobre», ha affermato il direttore dell'agenzia, Adel Samara.

13:54
13:54
Biden a Netanyahu: «La responsabilità dell'esplosione all'ospedale sembra dell'altra parte»

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha suggerito che Israele non è responsabile di quanto accaduto all'ospedale Gaza, con un'esplosione che ha causato centinaia di morti e ha fatto salire la tensione in tutto il Medio Oriente.

«Sono profondamente rattristato e indignato per l'esplosione avvenuta ieri all'ospedale di Gaza», ha detto Biden al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu poco dopo il suo arrivo a Tel Aviv, mercoledì. «In base a ciò che ho visto, sembra che sia stata provocata dall'altra parte, non da Israele».

Biden ha aggiunto che ci sono «molte persone là fuori che non sono sicure» di chi sia il responsabile e che i leader devono lavorare per convincere gli scettici che al momento incolpano Israele.

13:49
13:49
L'aereo di Scholz ha cambiato rotta a causa dei razzi di Hamas

Il quotidiano tedesco Bild, citando una propria giornalista che era sul volo di Stato, ha riferito che l'aereo che trasportava il cancelliere Olaf Scholz da Tel Aviv al Cairo ha dovuto cambiare rotta «per sfuggire ai razzi di Hamas».

«Abbiamo cambiato volontariamente rotta per motivi di sicurezza; abbiamo percorso un arco e poi siamo saliti ripidamente verso l'alto», ha precisato la reporter come scrive il sito riferendo che Scholz ha mantenuto la calma.

Eppure, «poco prima del decollo» c'era stato «un allarme» all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv quando il Cancelliere «era già salito a bordo dell'aereo governativo. Tutti i passeggeri hanno dovuto scendere dal velivolo e sdraiarsi sulla pista», riferisce il sito pubblicando un video della scena trasmessa anche dal primo canale pubblico. «Scholz invece è stato fatto scendere dall'aereo durante l'allarme» e «portato in auto in un edificio dell'aeroporto dove ci sono rifugi. Durante il tragitto, il Cancelliere ha potuto vedere con i suoi occhi due esplosioni», scrive il sito.

A questo proposito un portavoce del governo, parlando alla conferenza stampa governativa del mercoledì a Berlino, ha confermato «che il cancelliere è stato protetto in ogni momento» e portato «rapidamente al sicuro».

13:47
13:47
Fino a dieci tedeschi uccisi nell'attacco di Hamas

Berlino ritiene che alcuni tedeschi, in un «numero a una cifra», quindi al massimo dieci, «sono stati vittime del terrore di Hamas»: lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco nella conferenza stampa governativa del mercoledì senza fornire dettagli sulle uccisioni.

13:25
13:25
Scontri fuori dal Consolato di Israele a Istanbul

Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si sono verificati nella notte durante una manifestazione di protesta per il raid contro l'ospedale di Gaza fuori dal Consolato di Israele a Istanbul.

Secondo un comunicato della prefettura, 63 persone, tra cui 43 agenti, sono rimaste ferite durante la manifestazione mentre la folla, composta da migliaia di persone, ha attaccato con pietre e bastoni la polizia e ha sparato fuochi d'artificio contro la sede della missione diplomatica israeliana, nel quartiere di Levent, sulla sponda europea della città sul Bosforo.

Un uomo di 65 anni ha perso la vita a causa di un attacco di cuore avuto durante la protesta mentre cinque persone che hanno superato le barriere installate dalla polizia sono state arrestate, ha fatto sapere la prefettura.

13:24
13:24
«Nessuna conferma su chi è stato a bombardare l'ospedale di Gaza»

«In questo momento non abbiamo alcuna conferma su chi è stato a bombardare» l'ospedale di Gaza. «Non possiamo imputare l'attacco a nessuno finché non abbiamo una piena conoscenza dell'accaduto».

Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando con i cronisti a Strasburgo. A chi gli fa notare che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a Tel Aviv, ha affermato che l'attacco sembra provenire non da parte israeliana, Borrell ha replicato: «Io non lo so, non mi pronuncio finché non ci sarà certezza. Forse Biden ha più informazioni ma non è ancora sicuro».

12:27
12:27
«Colpi d'artiglieria israeliani nel sud del Libano»

L'artiglieria israeliana ha preso di mira alcune aree nel sud del Libano a ridosso con la Linea di demarcazione tra i due paesi.

Non si registrano vittime. Lo riferiscono testimoni oculari sul posto secondo cui i colpi di artiglieria sono caduti sulle colline antistanti ad Alma Shaab, località libanese nel settore occidentale della Linea Blu, di fronte alla cittadina frontaliera di Hanita.

12:14
12:14
«L'idea di trasferire i palestinesi nel Sinai significa trascinare l'Egitto in una guerra con Israele»

«L'idea di trasferire i palestinesi nel Sinai significa trascinare l'Egitto in una guerra con Israele»: lo scrive su X (ex Twitter) al-Arabiya sintetizzando dichiarazioni fatte dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi nella conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz al Cairo.

«La continuazione delle attuali operazioni militari a Gaza avrà ripercussioni che potrebbero andare fuori controllo e minacciare un'espansione del conflitto», ha detto al-Sisi, riferisce ancora l'emittente panaraba.

Il presidente egiziano Abdel Fattah «Al-Sisi si chiede perché Israele non trasferisca gli abitanti di Gaza nel (deserto israeliano del) Negev invece che nel Sinai», scrive ancora al-Arabiya su X sintetizzando dichiarazioni fatte dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi nella conferenza stampa con il cancelliere tedesco.

«Ciò che sta accadendo oggi a Gaza - ha detto Sisi secondo quanto riporta al-Arabiya - ha lo scopo di trasferire i palestinesi in Egitto» e «il piano di trasferire i palestinesi dalla Striscia di Gaza all'Egitto e dalla Cisgiordania alla Giordania rende impraticabile l'idea di creare uno Stato palestinese», riferisce ancora la tv. «Non accettiamo che l'Egitto si faccia carico delle ripercussioni dell'escalation a Gaza e della distruzione della pace», è stato un monito di Sisi.

12:05
12:05
«Qui sono morti tutti»

«Siamo arrivati d'urgenza nell'ospedale situato nel centro di Gaza e abbiamo visto il genocidio. Li hanno bombardati con i razzi mentre cercavano di riparare i pazienti sotto gli alberi perché non ci sono più stanze. Nessuno è rimasto ferito, sono morti tutti. Questo è un genocidio». È la testimonianza drammatica, ripresa da una tv palestinese, che sta facendo il giro dei siti, del medico d'urgenza palestinese Ahmed Yousef el-Luh dopo la strage nell'ospedale al-Ahli di Gaza, arrivato sul luogo subito dopo l'attacco.

Nell'intervista il medico lancia un appello: «Leader del mondo, dovete fermare questo massacro contro il popolo di Gaza. Dovete fermare il genocidio. Non possiamo contare i morti perché la maggior parte di loro è dilaniata. Almeno il 30-40% di loro sono bambini. Abbiamo recuperato prima i cadaveri dei bambini, poi quelli delle donne e degli uomini», ha aggiunto.

11:57
11:57
Sit-in di seguaci Hezbollah nel sud del Libano

Gli Hezbollah libanesi hanno organizzato stamani nel sud del Libano un sit-in di solidarietà con le famiglie delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza.

La mobilitazione si svolge in queste ore a Nabatiye, poche decine di chilometri a nord della Linea Blu di demarcazione con Israele.

«A morte Israele, a morte Israele!», è uno degli slogan scanditi dalla folla di centinaia di persone arringata dallo shaykh Ali Daghmush, alto rappresentante di Hezbollah.

11:39
11:39
«Su Gaza razzo difettoso della Jihad»

L'esercito israeliano ha diffuso l'audio di una conversazione telefonica, attribuendola a due miliziani di Hamas, nella quale uno informa l'altro che il razzo caduto sull'ospedale di Gaza è stato lanciato dalla Jihad islamica: «Lo hanno sparato dal cimitero dietro all'ospedale Al-Ma'amadani, ha fatto cilecca ed è caduto su di loro».

Ecco il testo del colloquio secondo la traduzione fornita dall'esercito: - Ti dico che è la prima volta che vediamo un missile come questo cadere, ed ecco perché stiamo dicendo che appartiene alla Jihad islamica. - Cosa? - Stanno dicendo che appartiene alla Jihad islamica. - Viene da noi? - Così sembra. - Chi lo dice? - Stanno dicendo che il proiettile del missile è un proiettile locale e non come un proiettile israeliano. - Cosa stai dicendo? Silenzio. - Ma Santo Dio, non poteva trovare un altro posto per esplodere? - Non importa, sì, lo hanno lanciato dal cimitero dietro all'ospedale. - Cosa?? - Lo hanno sparato dal cimitero dietro all'ospedale Al-Ma'amadani, e ha fatto cilecca ed è caduto su di loro. - C'è un cimitero dietro (l'ospedale)? - Sì, Al-Ma'amadani si trova esattamente nel compound. - Dove si trova quando entri nel compound? - Prima entri nel compound e vai verso la città, e si trova sul lato dell'ospedale Al-Ma'amadani. - Sì, lo conosco.

11:34
11:34
Rien ne va plus nella sinistra francese

Rien ne va plus nella sinistra francese. Il Partito socialista (Ps) ha sospeso nella notte la sua partecipazione alla coalizione Nupes (Nouvelle Union Populaire Ecologique et Sociale), a causa delle profonde divergenze emerse con La France Insoumise (Lfi) di Jean-Luc Mélenchon rispetto al conflitto tra Israele e Hamas.

La decisione dei socialisti segue, in particolare, il rifiuto di Mélenchon e di altri esponenti di Lfi di ritenere Hamas un movimento «terrorista», dopo l'attacco contro Israele del 7 ottobre.

Sempre parlando di Hamas, la deputata Insoumise, Danièle Obono, ha detto ieri che si tratta di un «gruppo politico islamico» che «resiste ad una occupazione» per la «liberazione della Palestina». Dinanzi a queste divergenze, il consiglio nazionale del Partito socialista ha adottato ieri sera una «moratoria» sulla sua adesione alla Nupes.

Nata nel 2022, dopo la riconferma di Emmanuel Macron all'Eliseo, la coalizione della sinistra francese vedeva inizialmente la partecipazione di France Insoumise, Partito socialista, comunisti e verdi. Già ieri, prima del voto dei socialisti, Mélenchon ha anticipato la spaccatura, ufficializzando la fine della coalizione ed imputando la responsabilità del «divorzio» ai socialisti.

Domenica, il Partito comunista (Pcf) aveva già compiuto un passo verso l'uscita dalla Nupes, adottando una risoluzione che riconosce «l'impasse» della gauche e invoca un «nuovo tipo di unione» a sinistra.

11:25
11:25
Berlino: fallito attacco con molotov contro un edificio ebraico

Nel centro di Berlino c'è stato un tentativo di attacco incendiario con bottiglie molotov contro un edificio che ospita diverse istituzioni ebraiche tra cui una sinagoga. Lo riporta l'agenzia Dpa sintetizzando informazioni della stessa comunità ebraica e di un altro media.

«Secondo la polizia, le molotov erano funzionanti e sono esplose. Tuttavia, l'edificio non ha preso fuoco perché gli aggressori lo hanno mancato. Le molotov sono volate solo fino al marciapiede e si sono spente lì», scrive il sito del quotidiano berlinese Tagespiegel che ha informazioni secondo le quali «le guardie di sicurezza della polizia erano sul posto, ma non sono riuscite a prevenire l'attacco o a bloccare gli autori».

Tra le istituzioni ebraiche che sono ospitate nell'edificio ci sono «una scuola Talmud-Thora e la sinagoga dell'associazione Kahal Adass Yisroel», precisa il sito riferendo che «polizia e Comune hanno confermato l'attacco, avvenuto intorno alle 3 del mattino».

La polizia «sta indagando e altre squadre stanno attualmente pattugliando il quartiere», viene aggiunto precisando che la strada, la «Brunnenstrasse è stata isolata a circa 100 metri dalla sinagoga»: «fotografi e curiosi si sono radunati davanti alle transenne della polizia stamattina, ma la situazione era tranquilla».

11:22
11:22
«Con Sisi lavoriamo a un corridoio umanitario a Gaza»

«Sono venuto in Egitto» perché è un Paese «vicino diretto di questo conflitto ed è colpito direttamente. Noi stiamo lavorando insieme affinché ci sia un accesso umanitario a Gaza il prima possibile. La gente lì ha bisogno di acqua, cibo, medicine»: lo ha detto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in una conferenza stampa congiunta tenuta al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi dopo un incontro.

«Qui posso assicurare: noi non abbandoniamo gli esseri umani. Il governo federale proseguirà il proprio impegno umanitario a Gaza per mitigare la sofferenza della popolazione civile», ha detto ancora Scholz. «I palestinesi non sono Hamas. E Hamas non ha il diritto di parlare a nome dei palestinesi», ha sottolineato il cancelliere.

11:17
11:17
«I raid israeliani bloccano gli aiuti al valico di Rafah»

L'Egitto «non ha chiuso il valico di Rafah», sono i «bombardamenti israeliani» a bloccare gli aiuti verso il territorio palestinese. Lo afferma il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi. Lo spostamento degli abitanti di Gaza verso l'Egitto rischia di portare allo «spostamento dei palestinesi dalla Cisgiordania alla Giordania», ha poi avvertito Sisi.

11:16
11:16
«L'attacco all'ospedale è arrivato dal cielo»

La Jihad islamica palestinese ha respinto l'affermazione del portavoce militare israeliano secondo cui un fallito lancio di razzi da parte del gruppo militante di Gaza sarebbe all'origine dell'esplosione all'ospedale Al-Ahli, sostenendo che «l'angolo dell'impatto e l'intensità del fuoco dimostrano che si è trattato di un attacco dal cielo». Lo riferisce Haaretz.

La Jihad ha affermato che «gli ospedali della Striscia di Gaza hanno ricevuto avvisi di evacuazione prima di essere colpiti dai bombardamenti, ma nessuno della comunità internazionale è intervenuto», aggiungendo che «Israele sta diffondendo versioni contraddittorie». Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Lior Ben-Dor, ha prima affermato che l'ospedale ospita armi e che l'esplosione è avvenuta da dove queste sono state lanciate, mentre l'esercito afferma che l'esplosione è stata il risultato di un lancio fallito da parte della Jihad islamica, sostiene il gruppo islamico.

L'organizzazione ha anche osservato che «proprio come Israele ha precedentemente abdicato alla responsabilità per i crimini che ha commesso, incluso il ferimento della giornalista Shireen Abu Akleh, questo si sta ripetendo anche ora».

10:57
10:57
«Non è stato colpito l'ospedale, ma il parcheggio»

L'edificio dell'ospedale al-Ahli a Gaza (dove ieri sono rimaste uccise centinaia di persone) «non è stato colpito». Danni sono stati rilevati invece nel parcheggio esterno, dove sono presenti «i segni di un incendio».

Lo ha affermato in una conferenza stampa il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, sulla base di immagini aeree. «Non si notano crateri né danni agli edifici circostanti, come sarebbe da aspettarsi nel caso di un attacco aereo», ha rilevato.

10:56
10:56
«Si eviti la catastrofe umanitaria a Gaza»

«Anche oggi cari fratelli e sorelle, il pensiero va in Palestina, in Israele: le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata, si faccia per favore tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria». Lo ha detto il Papa alla fine dell'udienza generale.

«Inquieta il possibile allargamento del conflitto mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti», ha affermato il Papa.

«Tacciano le armi, si ascolti il grido di pace dei poveri, della gente, dei bambini. Fratelli e sorelle - ha sottolineato Papa Francesco - la guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione, aumenta l'odio moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro».

10:43
10:43
«L'attacco all'ospedale può essere considerato un crimine di guerra»

Il governo del Cile ha «ripudiato e condannato fermamente il brutale attacco perpetrato all'ospedale battista arabo Al-Ahli, situato a Gaza, che ha provocato finora centinaia di morti e feriti».

«L'attacco ad un centro ospedaliero costituisce una grave violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, che deve essere rispettato senza eccezioni. Il mancato rispetto delle norme costituisce un attacco alla dignità delle persone, mettendo a rischio anche la pace e la sicurezza globali. Questo fatto può costituire un crimine di guerra sul quale devono indagare le competenti autorità nazionali e internazionali», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri cileno.

10:24
10:24
La Colombia condanna l'attacco a Gaza

Il governo colombiano, al centro di una grave crisi diplomatica con Israele, ha condannato l'attacco all'ospedale di Gaza.

«La Colombia si unisce all'appello urgente delle diverse organizzazioni delle Nazioni Unite (Oms, Unicef), che ritengono necessaria la protezione dei civili in mezzo al conflitto, così come il rispetto del diritto internazionale umanitario, che stabilisce che l'attenzione alla salute deve essere protetta attivamente e non essere mai un bersaglio», si legge in una nota del ministero degli Esteri.

Israele ha duramente criticato, nei giorni scorsi, il presidente colombiano, Gustavo Petro, per le sue dichiarazioni in sostegno alla causa palestinese, tanto da convocare l'ambasciatore colombiano a Tel Aviv. In seguito è stato lo stesso Petro a minacciare di rompere le relazioni con il governo di Benjamin Netanyahu.

L'ambasciata israeliana a Bogotà è stata oggetto di vandalismo pochi giorni dopo lo scoppio del conflitto in Medio Oriente. Nelle immagini apparse sui social si vedono gruppi di incappucciati mentre disegnano simboli come la stella di David e svastiche sulla facciata, nonché messaggi in cui, ad esempio, si allude a Gerusalemme come capitale della Palestina.

10:22
10:22
Tokyo chiede aiuto al Cairo per evacuare i suoi connazionali da Gaza

Dopo gli Stati Uniti anche il governo del Giappone chiede all'Egitto assistenza per l'evacuazione dei propri connazionali da Gaza.

In una conversazione telefonica con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il premier nipponico Fumio Kishida ha detto di seguire con grande preoccupazione gli scontri tra lo stato di Israele e il gruppo militante palestinese di Hamas, mentre il presidente egiziano ha affermato che il suo Paese continuerà a lavorare insieme per garantire la sicurezza dei cittadini giapponesi dal territorio palestinese. I due leader hanno concordato di continuare a lavorare insieme per il miglioramento della situazione umanitaria e l'attenuazione delle tensioni.

Nella stessa giornata, Kishida ha anche avuto colloqui telefonici con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, accordandosi sulla necessità che i Paesi del G7, di cui il Giappone ha la presidenza di turno, mantengano una stretta cooperazione e intraprendano azioni concertate.

10:20
10:20
Blinken chiama Abu Mazen

Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha chiamato il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen per porgere le sue condoglianze a seguito dell'attacco all'ospedale di Gaza. Lo riferisce il Dipartimento di Stato.

10:15
10:15
Biden è arrivato in Israele

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è atterrato in Israele: ad accoglierlo all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.

«Benvenuto presidente. Dio ti benedica per proteggere la nazione di Israele», ha detto Herzog accogliendo Biden. Da parte sua il premier israeliano ha detto che «il 7 ottobre in proporzione è come 20 volte l'11/9».

«Abbiamo visto il tuo sostegno ogni giorno. Un chiaro messaggio ai nostri nemici. Il mondo l'ha visto in modo chiaro», ha sottolineato Netanyahu nella conferenza stampa con il presidente Biden. «La tua visita è la prima di un presidente Usa in Israele in tempo di guerra».

«Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l'Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas», ha sottolineato il premier israeliano a Biden, aggiungendo che «le forze della civiltà prevarranno per la pace della regione e del mondo».

«L'America è in lutto con voi e sta piangendo con voi», ha detto da parte sua Joe Biden. «Dobbiamo tener presente - ha puntualizzato Biden nel suo incontro con Netanyahu - che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza».

«Sono profondamente rattristato e indignato per l'esplosione avvenuta ieri all'ospedale di Gaza. In base a quello che ho visto, sembra che sia stato fatto dall'altra parte, non da voi. Ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure, quindi dobbiamo superare molte cose», ha aggiunto il presidente degli Usa.

Nel ribadire che «gli Stati Uniti daranno a Israele ciò che è necessario per difendersi, Biden ha concluso dicendo che »il coraggio del popolo israeliano è stato sbalorditivo e che era orgoglioso di essere lì«.

Secondo quanto si è appreso Joe Biden incontrerà anche le famiglie degli ostaggi Usa presi da Hamas e condotti a Gaza. Al tempo stesso Biden vedrà Rachel Edri la donna della cittadina di Ofakim, nel sud di Israele, che ha distratto cinque terroristi di Hamas entrati nel suo appartamento finché sono arrivate le forze di soccorso israeliane liberando lei e la sua famiglia.

09:47
09:47
«La situazione a Gaza sta sfuggendo di mano»

La situazione a Gaza «sta sfuggendo al controllo». Lo afferma il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

«Abbiamo bisogno che la violenza da tutte le parti si fermi», ha aggiunto. «Ogni secondo che aspettiamo per far arrivare gli aiuti, perdiamo vite. Abbiamo bisogno di un accesso immediato per iniziare a consegnare l'attrezzatura medica che possono salvare le vite».

09:44
09:44
«Inorridito per l'esplosione nell'ospedale a Gaza»

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha scritto su X (ex Twitter) che «sono inorridito dalle immagini che ci giungono dell'esplosione in un ospedale di Gaza. Persone innocenti sono state ferite e uccise. I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie delle vittime. È importante che questo incidente sia oggetto di un'indagine molto approfondita».

09:34
09:34
«C'è la Jihad islamica dietro alla strage all'ospedale»

Israele ribadisce che l'esplosione avvenuta ieri nell'ospedale al-Ahli di Gaz è stata causata da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica da un cimitero non lontano.

Lo ha affermato il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, in un conferenza stampa in cui ha mostrato immagini degli eventi di ieri sera.

Israele, ha aggiunto, ha anche la registrazione di una conversazione fra miliziani palestinesi che confermerebbe il lancio di un razzo difettoso. Dall'inizio del conflitto, ha precisato, 450 razzi palestinesi difettosi sono esplosi all'interno della Striscia.

Il portavoce militare ha sostenuto che un volta appreso della esplosione vicino all'ospedale, «Hamas ha controllato le informazioni, ha compreso che si trattava di un razzo difettoso della Jihad islamica e ha deciso di lanciare una campagna globale sui media per nascondere quanto era accaduto davvero. Hanno inoltre gonfiato il numero delle vittime».

Hagari ha precisato che le conclusioni dell'indagine condotta da Israele sulla esplosione nell'ospedale si sono fondate su informazioni di intelligence, su 'sistemi operativi', e su immagini aeree. «Confermiamo che in quella circostanza non ci sono stati attacchi israeliani» ha detto. Hagari ha poi fatto ascoltare la registrazione di una conversazione fra due miliziani palestinesi che confermerebbe che in apparenza parlavano di una esplosione causata da un razzo difettoso.

09:25
09:25
«Bisogna condannare l'uccisione di civili a Gaza»

«Dobbiamo condannare anche il fatto che ci siano vittime civili a Gaza che superano le 3.000 unità, condannare un tragedia non ci impedisce di dimostrare compassione per altri morti». Così l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, parlando in aula a Strasburgo al dibattito sul conflitto in Medio Oriente

«Tutti abbiamo condannato l'orrore degli attentanti contro Israele. Israele ha evidentemente il diritto di difendersi e l'ha sempre avuto ma il diritto alla difesa ha dei limiti e in questo caso sono i limiti sanciti dal diritto internazionale umanitario» ha aggiunto Borrell.

Anche per le guerre ci sono regole, tagliare acqua e approvvigionamento di base ad una popolazione non è compatibile con il diritto bellico. A Gaza ci sono già tremila morti e un quarto sono bambini, non possiamo rendere tutti gli abitanti di Gaza responsabili delle azioni di Hamas«, ha detto Borrell.

«Non si può identificare Hamas con il popolo palestinese, per noi Hamas è un'organizzazione terroristica che si è opposta a iniziative che aprivano a un cammino di pace per la regione. Hamas vuole la distruzione di Israele, ma sta impedendo la pace anche ai palestinesi anche loro vittime di Hamas», ha aggiunto Borrell.

09:23
09:23
«Bisogna accertare le responsabilità sull'attacco all'ospedale di Gaza»

«Una insensata tragedia ha sconvolto tutti noi. Un ospedale di Gaza, che ospitava centinaia di feriti, è stato trasformato in un inferno di fuoco. Le scene dell'ospedale Al Ahli sono orribili e angoscianti. Non ci sono scuse per colpire un ospedale pieno di civili. Tutti i fatti devono essere accertati, e i responsabili devono essere consegnati alla giustizia».

Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen intervenendo all'Eurocamera. «In questo momento tragico, dobbiamo tutti raddoppiare gli sforzi per proteggere i civili dalla furia di questa guerra», ha detto.

«Israele ha il diritto all'autodifesa, in linea con il diritto internazionale. Hamas è un'organizzazione terrorista. E anche il popolo palestinese soffre per questo terrore. E noi dobbiamo sostenerli. Non c'è contraddizione nella solidarietà con Israele e nell'agire per i bisogni umanitari dei palestinesi», ha detto von der Leyen parlando alla Plenaria.

«Solo se diciamo con chiarezza che Israele ha diritto di difendersi abbiamo la credibilità per dire che la sua difesa deve essere in linea con i principi democratici e umanitari», ha aggiunto.

L'Unione europea è sempre stata il più grande donatore internazionale alla Palestina. E questo non cambierà. Ma con l'evolversi della situazione sul campo, è anche essenziale rivedere con urgenza e attenzione la nostra assistenza finanziaria alla Palestina«, ha sottolineato von der Leyen.

«I finanziamenti dell'Ue non sono mai andati ad Hamas o ad altre entità terroristiche. E non lo faranno mai», ha aggiunto.

09:20
09:20
Tunisia: migliaia di persone in piazza per la Palestina

Oltre a Tunisi diverse migliaia di persone sono scese in strada nella notte in varie città del Paese per manifestare il proprio sostegno al popolo palestinese dopo le notizie del massacro all'ospedale di Gaza.

Marce e veglie di solidarietà sono state organizzate a Gafsa, a Medenine, Zarzis e Ben Guerdane, Tataouine, e Sfax, riportano di media locali.

09:19
09:19
UNICEF: «Immagini devastanti a Gaza, cessino gli attacchi»

«Sono inorridita dalla notizia della morte e del ferimento di bambini e donne in seguito all'attacco di ieri sera all'ospedale Al Ahli nella Striscia di Gaza. Mentre i dettagli stanno ancora emergendo e i corpi vengono ancora contati, le immagini dal campo sono devastanti. Quanto successo sottolinea l'impatto mortale che la guerra in corso sta avendo sui bambini e sulle famiglie.

In soli 11 giorni, centinaia di bambini hanno tragicamente perso la vita - senza contare le morti di oggi - e altre migliaia sono rimaste ferite, oltre a più di 300'000 bambini sfollati dalle loro case». Lo dichiara il Direttore generale dell'UNICEF, Catherine Russell.

«Gli attacchi ai civili e alle infrastrutture civili, come gli ospedali, sono inaccettabili e devono cessare subito», aggiunge. «UNICEF rinnova il suo appello urgente per un'immediata cessazione delle ostilità, garantendo la protezione dei bambini dalle violenze e facilitando l'accesso sicuro e tempestivo degli aiuti umanitari ai bambini che ne hanno bisogno. Ogni bambino, ovunque, merita la pace».

09:15
09:15
Scontri al confine tra Israele e Libano

Sono cinque i miliziani di Hezbollah «rimasti uccisi negli ultimi scontri al confine tra Israele e Libano». Lo scrive il Guardian. Si tratta del numero più alto di vittime in una singola giornata dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas.

09:09
09:09
«304 i soldati morti dall'inizio del conflitto»

L'esercito israeliano afferma di aver identificato altri due soldati morti dall'inizio dei combattimenti in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre, portando il bilancio totale delle vittime militari in Israele a 304.

09:08
09:08
«L'attacco all'ospedale di Gaza è un crimine scioccante»

Gli attacchi contro un ospedale di Gaza sono «un crimine scioccante e un atto disumano». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato a Radio Sputnik il raid contro la struttura al-Ahli di Gaza che ha provocato decine di morti. Zakharova, scrive l'agenzia Tass, ha poi aggiunto che Israele dovrebbe fornire immagini satellitari per dimostrare che non è stato coinvolto nell'attacco.

08:57
08:57
31 americani morti e 13 dispersi negli attacchi di Hamas

L'ultimo bilancio delle vittime statunitensi nell'attacco di Hamas contro Israele è di 31 morti e 13 dispersi. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby.

Kirby ha aggiunto che gli Stati Uniti continueranno a parlare con Israele della necessità di proteggere la vita di civili innocenti.

08:56
08:56
Biden incontrerà le famiglie delle vittime uccise nell'attacco di Hamas

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in viaggio verso Israele, incontrerà le famiglie delle persone uccise nell'attacco di Hamas, nonché i familiari di coloro che sono ancora dispersi. Non è chiaro se si tratta di famiglie di cittadini statunitensi scomparsi. Il presidente, si legge in una nota della Casa Bianca, incontrerà anche i «primi soccorritori» israeliani.

Biden inoltre avrà un colloquio telefonico con il presidente palestinese Abu Mazen e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi durante il volo di rientro a Washington, aggiunge la Casa Bianca.

08:45
08:45
Bombe sull'ospedale di Gaza: «centinaia di morti»

Strage all'ospedale di Gaza City con centinaia di morti, uno dei peggiori massacri della guerra che rischia di infiammare ancora di più il conflitto. Hamas ha subito accusato Israele di aver colpito l'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital causando tra i 200 e i 500 morti. L'esercito da parte sua ha negato ogni coinvolgimento e addossato la responsabilità dell'esplosione al lancio fallito di un razzo della Jihad islamica: «L'ospedale non era un edificio sensibile e non era un nostro obiettivo».

Ma la reazione del mondo palestinese e arabo è stata veemente: il presidente Abu Mazen ha cancellato l'incontro previsto ad Amman con Joe Biden e indetto tre giorni di lutto nazionale in Cisgiordania, mentre l'Olp ha fatto appello alla comunità internazionale chiedendo di «mettere fine a questo massacro». Amman, poche ore dopo, ha annullato del tutto il vertice su Gaza che prevedeva anche la presenza del presidente egiziano al-Sisi, e la stessa visita del presidente americano in Giordania è stata cancellata.

L'Egitto ha condannato «con la massima fermezza il bombardamento israeliano», l'Iran ha parlato di «brutale crimine di guerra e genocidio» e la stessa Giordania ha fatto sapere di considerare lo Stato ebraico «responsabile per questi pericolosi sviluppi». Proprio ad Amman in serata è esplosa la protesta di piazza con centinaia di persone che hanno assaltato l'ambasciata israeliana e appiccato il fuoco ai muri esterni. Manifestazioni pro-palestinesi, segnate da forte tensione, sono avvenute anche a Tunisi e a Beirut.

Qualunque siano le circostanze del massacro dell'ospedale, si tratta di uno degli episodi più violenti del conflitto in corso. Questa è la situazione che si troverà di fronte il presidente Usa quando arriverà a Tel Aviv per portare solidarietà all'alleato di punta in Medio Oriente. Con una novità: l'attesa invasione di Gaza da parte di Israele non è più l'unica «opzione» nella guerra contro Hamas. «Potrebbe essere qualcosa di diverso», ha avvertito l'esercito.

Nella sua visita di poche ore Biden dovrà confrontarsi con una realtà che all'undicesimo giorno di guerra sta diventando un rebus di difficile soluzione. Pesa su tutto il dramma umanitario nella Striscia dove, secondo Save the Children, tra gli oltre 3.000 morti si contano più di 1.000 bambini rimasti uccisi negli attacchi di Israele.

Il leader americano e il primo ministro Netanyahu dovranno affrontare il nodo della chiusura del valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza, con gli stranieri ancora intrappolati nell'enclave palestinese e le colonne di camion con gli aiuti umanitari bloccati sul lato egiziano del passo. Senza dimenticare il problema dei 250 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e delle altre fazioni palestinesi. Ma soprattutto, un possibile allargamento del conflitto se Israele dovesse entrare «boots on the ground» a Gaza: minaccia ventilata dall'Iran e dai suoi alleati Hezbollah libanesi, che hanno continuato colpire il nord dello Stato ebraico. Il ministro degli Esteri di Teheran Hossein Amirabdollahian ha ammonito per esempio che l'estensione della guerra su altri fronti si sta «inevitabilmente» avvicinando.

Il pericolo per ora non sembra apparentemente scalfire la determinazione di Israele, anche nel quadro di una possibile opzione alternativa all'invasione. L'esercito ha annunciato che sta continuando a mettere in atto piani offensivi ad ampio spettro in tutto il sud del Paese e al tempo stesso al nord di fronte alla minaccia di Hezbollah. «Il combattimento» a Gaza «sarà condotto nei prossimi giorni con grande forza», ha ripetuto Netanyahu in visita ai soldati nel sud. Altrettanto chiaro è stato il ministro della Difesa Yoav Gallant. «I membri di Hamas hanno due opzioni: arrendersi o morire», ha avvertito. Non è una minaccia a vuoto: l'esercito in questi giorni ha ucciso vari dirigenti e comandanti di alto livello di Hamas. Oggi - solo nella notte sono stati oltre 200 i raid nella Striscia - è toccato al più importante di quelli eliminati finora: si tratta del comandante di Hamas Ayman Nofal (Abu Ahmad), centrato da aerei da combattimento nel campo profughi di Bureij. Israele ha messo sull'avviso anche gli Hezbollah. «Al nostro confine nord siamo in massima allerta. Se gli Hezbollah compiranno il grave errore reagiremo con una potenza elevata», ha avvisato il portavoce militare Daniel Hagari.

08:39
08:39
Zona umanitaria creata dopo giorni di contatto con USA ed Egitto

L'esercito ha fatto sapere che nella zona di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, vicino Khan Younis, sarà disposta «una zona umanitaria» dove saranno forniti «aiuti umanitari internazionali». L'annuncio - accompagnato dall'invito a spostarsi in quella zona - avviene, hanno sottolineato i media, dopo giorni di contatto con gli Usa, l'Egitto ed altri per creare una zona sicura per i residenti di Gaza.

08:29
08:29
«Uccisi due alti dirigenti di Hamas nella Striscia»

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso negli attacchi sulla Striscia due alti dirigenti di Hamas. Il primo è Muhammad Awdallah, comandante del sistema anti missili tank della Brigata Gaza City. Il secondo è Akram Hijazi della Forza navale di Hamas, responsabile per aver diretto attacchi terroristici su Israele da Gaza.

07:48
07:48
La Svizzera condanna l'attacco all'ospedale nella Striscia di Gaza

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha condannato l'attacco missilistico compiuto ieri contro un ospedale nella Striscia di Gaza che ha provocato numerose vittime.

La Svizzera chiede un'indagine completa sull'accaduto, ha indicato nella tarda serata di ieri il DFAE su X (ex Twitter). «Dopo l'attacco a un ospedale di Gaza, in cui hanno perso la vita centinaia di persone, la Svizzera desidera ricordare ancora una volta a tutti che gli ospedali e i civili devono essere protetti in ogni momento in conformità con il diritto internazionale umanitario», ha dichiarato il DFAE.

Centinaia di persone sono state uccise e ferite nell'ospedale della Striscia di Gaza dopo che un razzo lo ha colpito, secondo il ministero della Sanità locale.

07:45
07:45
Hamas: 3.200 morti e 11.000 feriti dall'inizio degli scontri

È salito ad almeno 3.200 morti e circa 11.000 feriti il bilancio delle vittime dagli attacchi dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall'inizio dei combattimenti. Lo afferma il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, citato dai media locali.

Il portavoce del ministero ha detto che Israele ha continuato ad attaccare Gaza «anche dopo il criminale attacco all'ospedale». Israele afferma che l'esplosione è stata causata dal lancio pasticciato di un missile da parte della Jihad islamica palestinese e che dispone di prove audio e tecnologiche a sostegno di tale affermazione.

07:42
07:42
«Indignato e profondamente rattristato dall'attacco all'ospedale di Gaza»

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato di essere «indignato e profondamente rattristato dall'esplosione» in un ospedale di Gaza City e dalle «terribili perdite che ne sono derivate».

In una dichiarazione ufficiale rilasciato a bordo dell'Air Force One diretto in Israele, Biden afferma di aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il re Abdullah II di Giordania «subito dopo aver appreso la notizia» e di aver chiesto ai suoi consiglieri di «continuare a raccogliere informazioni su cosa sia successo esattamente».

07:38
07:38
«Summit inutile se non si parla di stop alla guerra»

Il summit a quattro in Giordania, con Joe Biden, Abu Mazen e Abdel Fattah al Sisi su Gaza, «è stato cancellato perché non serve parlare di qualsiasi altra cosa che non sia fermare la guerra»: lo afferma il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi citato dai media arabi.

La Casa Bianca ha reso noto che «dopo essersi consultato con il re Abdullah II di Giordania e alla luce dei giorni di lutto annunciati dal presidente dell'Autorità palestinese Abbas, il presidente Joe Biden rinvierà il suo viaggio in Giordania e l'incontro previsto con questi due leader e il presidente egiziano Sisi». Biden, viene aggiunto «non vede l'ora di potersi consultare presto di persona con questi leader e ha concordato di rimanere regolarmente e direttamente impegnato con ciascuno di loro nei prossimi giorni».

La Casa Bianca ha anche riferito che Biden ha «inviato le sue più sentite condoglianze per le vite innocenti perse nell'esplosione dell'ospedale di Gaza e ha augurato una pronta guarigione ai feriti».

07:35
07:35
Proteste davanti all'ambasciata francese e a quella inglese a Teheran

Centinaia di manifestanti si sono radunati stanotte davanti alle ambasciate di Francia e di Regno Unito nella capitale iraniana Teheran, dopo il bombardamento dell'ospedale a Gaza.

«Morte alla Francia e all'Inghilterra», hanno gridato i manifestanti a Teheran, lanciando uova contro i muri del complesso dell'ambasciata francese. Migliaia di persone si sono radunate anche in piazza Palestina, nel centro della capitale iraniana.

«L'Iran è in lutto», ha affermato ieri sera il presidente iraniano Ebrahim Raïssi dichiarando per oggi una giornata di «lutto pubblico» e minacciando che «le fiamme delle bombe lanciate sulle vittime palestinesi divoreranno presto» Israele.

Da parte sua il presidente palestinese Abu Mazen, confermando il suo ritorno in Cisgiordania per la cancellazione del summit di Amman «dopo il massacro a Gaza», afferma che i palestinesi «non accetteranno un'altra Nakba del XXI secolo».

«Non lasceremo la nostra terra e nessuno ci manderà via», ha detto Abu Mazen citato da al Jazeera.

06:00
06:00
Il punto alle 06.00

Dopo aver già negato la propria responsabilità riguardo all’abbattimento dell’ospedale di Gaza, ora l’esercito israeliano ha postato su X anche un video nel quale «un razzo sparato contro Israele che è esploso alle 18:59, lo stesso momento in cui è stato colpito l’ospedale a Gaza».

Lo stesso esercito ha poi precisato sempre su X che il video è una sequenza trasmessa dall’emittente panaraba Al Jazeera, basata in Qatar. Nel nuovo post, che contiene il filmato integrale, l'esercito lancia un monito: «Controllate bene prima di accusare Israele».

«Non lasceremo la nostra terra e nessuno ci manderà via»: così ha dal canto suo affermato il presidente palestinese Abu Mazen, confermando il suo ritorno in Cisgiordania per la cancellazione del summit di Amman «dopo il massacro a Gaza».

A seguito dell'abbattimento dell'ospedale di Gaza e su richiesta di Russia ed Emirati Arabi Uniti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione d'emergenza e si pronuncerà anche su una risoluzione presentata dal Brasile per cercare di trovare una posizione comune sulla guerra tra Israele e Hamas. L'incontro, che si svolgerà alle 16.00 ora svizzera, è stato annunciato dall’ambasciatore russo all’ONU, Dmitri Polianskii. Riguardo a quanto accaduto a Gaza si è espresso anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che su X ha scritto: «Gli ospedali e il personale medico sono protetti dal diritto internazionale umanitario».

Intervenendo a Pechino all’apertura del terzo forum della Belt and Road Inititative, Guterres ha quindi chiesto «un immediato cessate il fuoco per scopi umanitari».

Intanto il dottor Ashraf al Qudra, portavoce del ministero della Salute palestinese, ha detto che il numero di feriti e vittime a seguito dell'attacco dell'ospedale di Gaza «supera le capacità delle squadre mediche e delle ambulanze».

Sul fronte militare, intanto, l'esercito israeliano ha detto di stare colpendo con l'artiglieria postazioni di Hezbollah in Libano in risposta ai missili anticarro lanciati contro i soldati israeliani.

L'esercito israeliano, infine, ha esortato i residenti di Gaza City a spostarsi a sud domani, la comunicazione è arrivata attraverso un nuovo avviso di evacuazione che indica come «zona umanitaria» con aiuti disponibili Al-Mawasi, a 28 km lungo la costa dell’enclave palestinese. In un post su X dell'esercito si legge: «L’Idf invita i residenti di #GazaCity a evacuare il sud per la loro protezione».

Si tratta della la prima volta dall’inizio del conflitto che i militari assicurano ai residenti di Gaza un corridoio umanitario.