Marina Carobbio alla presidenza del Nazionale

La ticinese, eletta con 154 voti, è diventata la prima cittadina della Confederazione
Red. Online
26.11.2018 15:01

BERNA - Marina Carobbio è la nuova presidente - per un anno - del Consiglio nazionale. La socialista ticinese, domiciliata a Lumino, è stata eletta oggi con 154 voti su 172 schede valide. Succede al popolare-democratico Dominique de Buman (PPD).

Nel suo discorso, la neo presidente ha ribadito due temi che le stanno particolarmente a cuore: la presenza delle donne in politica e il rispetto delle minoranze. "Il parere delle minoranze deve essere preso in considerazione, non per eludere il confronto politico, ma per creare ponti", ha dichiarato Carobbio. "Il sistema politico svizzero si basa sulla complementarietà tra la democrazia rappresentativa e la democrazia diretta. Dà la parola alle minoranze linguistiche e culturali e ai gruppi sociali meno fortunati", ha rilevato.

Per quanto riguarda le donne, la nuova presidente ha pure difeso una più grande partecipazione femminile nella vita politica, ma anche nel mondo economico e universitario. "I rapporti di potere sono ancora sfavorevoli alle donne. Una maggiore presenza delle donne in politica è benefica per la democrazia", ha sottolineato Carobbio, ricordando che nel Consiglio nazionale siedono attualmente 64 donne su 200 (32%) e in quello degli Stati sette su 46 (15%).

Dibattiti in italianoIn un discorso tenuto principalmente in italiano, ma con passaggi nelle tre altre lingue nazionali, la prima cittadina ha pure rilevato di aver appreso "con piacere" che molti parlamentari conoscono, capiscono e parlano italiano. Ha quindi annunciato che condurrà i dibattiti nella lingua di Dante.

Dopo aver ringraziato i rappresentanti del canton Ticino, del suo partito, del suo comune di domicilio e la sua famiglia, nonché Dominique de Buman, che l'ha preceduta alla presidenza, Carobbio ha poi voluto sottolineare la sua passione per la musica e le corali in particolare, invitando a un'esibizione in Parlamento la Coralina di Gnosca.

Una lunga carriera politicaMarina Carobbio - classe 1966 - è consigliera nazionale dal 2007. Medico di formazione, discendente da una famiglia politica nota a sud delle Alpi - il padre Werner è stato anch'egli per lunghi anni parlamentare federale - prima di giungere a Berna è stata deputata al Gran Consiglio ticinese dal 1991 al 2007. Dal marzo 2008 è vicepresidente del PS Svizzero nonché membro di diritto della direzione del Partito socialista ticinese. È inoltre vicepresidente dell'Associazione Svizzera degli Inquilini e dell'Iniziativa delle Alpi.

A livello parlamentare, siede nella Commissione della sicurezza sociale e della sanità ed è vicepresidente dell'Ufficio del Nazionale. In precedenza è stata pure membro della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura (2007) e di quella delle finanze (2007-2017), nonché della Delegazione delle finanze (2011-2017). Marina Carobbio è inoltre co-presidente dell'Intergruppo parlamentare Pediatria. Appartiene all'ala sociale e sindacale del suo partito (è membro supplente del Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD, regione Ticino).

Nel 2011 ha tentato anche, senza successo, la scalata al Consiglio federale al posto della dimissionaria Micheline Calmy-Rey (PS). Ma il gruppo socialista alle Camere federali preferì puntare su un ticket tutto maschile composto da Alain Berset (poi eletto) e Pierre-Yves Maillard.

Moret prima vicepresidenteCome consuetudine, la Camera ha poi proceduto all'elezione dei due vicepresidenti per il periodo 2018-2019: la prima vicepresidente sarà Isabelle Moret (PLR/VD), che ha ottenuto 162 voti su 180 schede valide. Il Parlamento deve ancora eleggere il secondo vicepresidente. Salvo sorprese, dovrebbe essere Heinz Brand (UDC/GR), proposto dal suo partito e sostenuto da tutte le altre formazioni.

La Carobbio sarà quindi la prima socialista ticinese a presiedere la Camera del popolo. L'ultima volta che una ticinese è stata eletta alla presidenza del Nazionale era nel 2008/2009 con Chiara Simoneschi-Cortesi (PPD). Prima di lei hanno assunto tale carica Luigi Generali (PLR) nel 1978/79, Enrico Franzoni (PPD) nel 1972/73, Aleardo Pini (PLR) nel 1950/51, Ruggero Dollfus (PPD) nel 1932/33, Evaristo Garbani-Nerini (PLR) nel 1920/21 e Giovanni Battista Pioda (PLR) nel 1853/54. Al Consiglio degli Stati i presidenti ticinesi sono stati sette. L'ultimo è stato Filippo Lombardi (PPD) nel 2012/13.

In questo articolo: