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Mosca sta approfittando della sospensione degli aiuti militari USA per attaccare Kiev? Interrogato dai media, il presidente USA Donald Trump liquida la questione: «Chiunque farebbe la stessa cosa, adesso» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:48
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«La Casa Bianca sta valutando quali sanzioni a Mosca revocare quando ci saranno progressi nelle trattative»
I consiglieri di Donald Trump stanno delineando le potenziali sanzioni che potrebbero revocare o modificare - incluso il tetto al prezzo del petrolio - se ci fossero progressi nelle trattative con Mosca per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali un possibile allentamento delle sanzioni segnala un'altra profonda differenza fra Washington e i suoi alleati, che hanno indicato di non voler rimuovere prematuramente le sanzioni.
20:43
20:43
La giornata
Il presidente statunitense Donald Trump minaccia Mosca di sanzioni e le chiede paradossalmente di fermare i crescenti bombardamenti sull'Ucraina dopo aver sospeso a Kiev la fornitura di armi e di informazioni dei servizi segreti ed ora anche quella satellitare. Ma poco dopo dichiara pubblicamente che è più facile negoziare con il capo dello stato russo Vladimir Putin che con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
«Credo a Putin, penso che stiamo andando molto bene con la Russia. Ma in questo momento stanno bombardando a più non posso l'Ucraina», ha detto parlando con i reporter nello Studio Ovale della Casa Bianca. «Trovo più difficile, francamente, trattare con l'Ucraina, che non ha le carte. E che sia più facile negoziare con la Russia, che ha tutte le carte in mano», ha aggiunto.
Il comandante in capo è stato chiaro quando gli hanno chiesto perché non dotare Kiev di difese aeree per impedire a Putin di colpirla: «Devo sapere che vogliono un accordo. Non so se vogliono un accordo. Se non vogliono, ce ne andiamo perché noi vogliamo che lo facciano». Quanto al fatto che Putin stia bombardando l'Ucraina in modo più massiccio che mai, dopo la sospensione dell'assistenza degli USA, Trump ha ammesso cinicamente che il presidente russo «sta facendo quello che farebbe chiunque altro in quella posizione». Nel frattempo ha bacchettato ancora gli europei: «Non sanno come far finire la guerra», ha affermato, aggiungendo che invece lui ha un'idea di come terminarla.
Prima di parlare dallo Studio Ovale, il presidente aveva lanciato sulla sua rete sociale Truth Social la sua minaccia verbale a Mosca: «Sulla base del fatto che la Russia sta assolutamente 'martellando' l'Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto seriamente prendendo in considerazione sanzioni bancarie su larga scala, sanzioni e tariffe sulla Russia fino a quando non verrà raggiunto un cessate il fuoco e un accordo di risoluzione finale sulla pace. Russia e Ucraina, sedetevi al tavolo subito, prima che sia troppo tardi».
Una puntura di spillo se confrontata al colossale vulnus inferto a Kiev con la sospensione degli aiuti bellici e dei servizi segreti. Tanto più che la Russia è già da tempo sotto le più pesanti sanzioni occidentali della sua storia ed è sopravvissuta grazie alla Cina e a varie triangolazioni commerciali.
In ogni caso Trump sembra sempre più convinto che Mosca voglia negoziare. Secondo l'agenzia di stampa di New York Bloomberg, Putin sarebbe disposto a discutere una tregua temporanea in Ucraina a condizione che si facciano progressi verso un accordo di pace definitivo, con una chiara intesa sui principi quadro dell'accordo finale. La Russia insisterebbe per stabilire i parametri di un'eventuale missione di mantenimento della pace, compreso l'accordo su quali paesi vi prenderanno parte.
Zelensky comunque ha risposto subito ai dubbi seminati dal presidente americano sulle sue intenzioni. «Un lavoro molto intenso con la squadra del presidente Trump è andato avanti per tutto il giorno a diversi livelli, con molte chiamate. Il tema è chiaro: la pace il prima possibile», ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano trasmesso sulle reti sociali.
Ormai tutti gli occhi sono puntati sull'incontro di martedì a Riad (Arabia Saudita) tra la squadra americana (il segretario di stato Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Walz e l'inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff) e quello ucraino, guidato da Andriy Yermak, braccio destro di Zelensky. Le cose «torneranno sul binario», ha rassicurato Walz. Il dialogo ripartirà dall'accordo sulle terre rare, che Trump considera preliminare ai negoziati successivi.
Intanto l'Europa cerca di restare in partita. Ma la sua decisione di riarmarsi ha già sollevato la reazione del Cremlino, che non ha escluso di «adottare contromisure appropriate» poiché vede il piano dell'UE come una minaccia rivolta direttamente contro la Russia.
20:34
20:34
Nuovo colpo a Kiev dagli Stati Uniti: niente più immagini satellitari
Gli Stati Uniti sospendono il servizio commerciale di immagini satellitari all'Ucraina fornito dalla società di tecnologia spaziale Maxar. Lo riporta il quotidiano statunitense The Washington Post, parlando di una sospensione temporanea, che rappresenta un nuovo duro colpo all'Ucraina da parte dell'amministrazione del presidente Donald Trump.
«Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere temporaneamente gli account ucraini», ha indicato la società con sede nel Colorado (USA). Un funzionario americano ha precisato a The Washington Post che la sospensione riguarda anche altre società che producono immagini satellitari.
20:34
20:34
Tusk vuole aver accesso alle armi nucleari
La Polonia deve prendere in considerazione l'acquisizione di armi nucleari e si assicurerà anche che ogni uomo segua un addestramento militare come parte di uno sforzo per costruire un esercito di 500'000 membri per affrontare la minaccia della Russia. Lo ha detto il primo ministro Donald Tusk in un intervento al parlamento.
Tusk ha detto che la Polonia "sta parlando seriamente" con Parigi in merito alla proposta di un ombrello nucleare francese, sottolineando inoltre che Varsavia non può limitarsi alle armi convenzionali: "Dobbiamo essere consapevoli che la Polonia deve raggiungere le capacità più moderne anche relative alle armi nucleari e alle moderne armi non convenzionali (...). Questa è una corsa per la sicurezza, non per la guerra", ha affermato, citato dal quotidiano statunitense Politico.
Il premier ha fatto riferimento all'esempio dell'Ucraina, che ha rinunciato al suo arsenale nucleare ed è stata attaccata dalla Russia. Inoltre, "entro la fine dell'anno, vogliamo avere un modello pronto in modo che ogni maschio adulto in Polonia sia addestrato per la guerra e che questa riserva sia adeguata per possibili minacce".
L'esercito polacco è ora di circa 200'000 uomini, il che lo rende il terzo più grande nella Nato dopo gli Stati Uniti e la Turchia e il più grande tra i membri dell'UE dell'alleanza atlantica. Tusk ha affermato che l'Ucraina ha un esercito di circa 800'000 uomini mentre la Russia ha 1,3 milioni di uomini sotto le armi.
"Ogni uomo sano dovrebbe volersi addestrare per essere in grado di difendere la patria in caso di necessità. Lo prepareremo in modo tale che non sarà un peso per le persone", ha detto Tusk, aggiungendo che anche le donne potranno offrirsi volontarie, ma che "la guerra è ancora, in misura maggiore, dominio degli uomini". Tusk ha sottolineato in ogni caso che non si tratta di un ritorno alla coscrizione obbligatoria, che in Polonia è terminata nel 2008.
19:19
19:19
«Su Kiev bombardamenti più intensi che mai? Putin fa quello che farebbe chiunque altro»
«Credo a Putin. Trovo più difficile trattare con l'Ucraina che con la Russia, e l'Ucraina non ha le carte», ha affermato oggi il presidente statunitense Donald Trump alla Casa Bianca.
«Devo sapere che vogliono un accordo. Non so se vogliono un accordo. Se non vogliono, ce ne andiamo perché noi vogliamo che lo facciano». Trump ha risposto così alla domanda su perché non dotare Kiev di difese aeree per impedire a Putin di colpirla.
Ad un'altra domanda se Putin non stia approfittando della sospensione degli aiuti militari degli USA a Kiev, il presidente ha risposto così: «Penso che stia facendo quello che farebbe chiunque altro (...). E penso che lo stia colpendo (il presidente ucraino Volodymyr Zelensky) più forte di quanto non abbia mai fatto prima. E penso che probabilmente chiunque in quella posizione farebbe la stessa cosa adesso».
L'Europa «non sa come mettere fine alla guerra, io penso di sapere come fare», ha anche affermato.
Zelensky dal canto suo ha dichiarato di volere «la pace il prima possibile», in vista dell'incontro tra Stati Uniti e Ucraina della prossima settimana e dopo le critiche di Washington secondo cui il presidente ucraino si sarebbe rifiutato di negoziare con Mosca.
«Un lavoro molto intenso con il team del presidente Trump è andato avanti per tutto il giorno a diversi livelli, con molte chiamate. Il tema è chiaro: la pace il prima possibile», ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano trasmesso sulle reti sociali.
«Ho avuto una telefonata costruttiva con il segretario di stato degli USA Marco Rubio. Abbiamo discusso del prossimo incontro tra le delegazioni ucraina e statunitense in Arabia Saudita. L'Ucraina vuole che la guerra finisca e la leadership statunitense è essenziale per raggiungere una pace duratura. Abbiamo anche discusso di modi per far progredire la nostra cooperazione bilaterale», ha dal canto suo riferito sulla rete sociale X il ministro degli esteri ucraino Andrii Sybiha.
18:09
18:09
«Gli investimenti in armamenti vengano trattati come spese etiche»
Più di cento parlamentari del partito laburista britannico (di centro-sinistra), guidati dal premier Keir Starmer, hanno lanciato un appello rivolto a banche, istituti finanziari e fondi pensione affinché trattino come «etici» gli investimenti in armamenti in modo da far arrivare ancora più denaro nell'industria della difesa per armare l'Ucraina e il Regno Unito.
È quanto si legge in una lettera aperta di deputati della Camera dei Comuni (Camera bassa) e membri della Camera dei Lord (Camera alta) in cui si chiede agli istituti finanziari di «spazzare via le norme sconsiderate» che penalizzano il settore.
In particolare si riferiscono alle linee adottate da banche e gestori di fondi che fra gli investimenti etici e sostenibili escludono alcuni settori, come quello petrolifero, del tabacco e delle armi.
L'appello è stato lanciato nel pieno di una spinta al riarmo lanciata sia nel Regno, dopo l'annuncio di Starmer di alzare le spese per la difesa al 2,5% del prodotto interno lordo (Pil) dal 2027, sia in Europa, alla luce di quanto sta accadendo a livello internazionale e nel conflitto russo-ucraino, a partire dalla sospensione decisa dal presidente statunitense Donald Trump degli aiuti militari e della cooperazione dei servizi segreti con Kiev.
Ma l'appello dei parlamentari laburisti ha raccolto molte critiche. Se da parte delle banche si afferma che le regole attuali non penalizzano gli investimenti nel settore della difesa, i gruppi pacifisti hanno protestato affermando che non ha senso incentivare ancora di più gli investimenti in aziende note per «trarre enormi profitti dalla morte e dalla distruzione in tutto il mondo».
Intanto, la cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, titolare delle finanze nel governo laburista, ha incontrato alcuni dei maggiori produttori di armi in una base militare in Inghilterra.
17:31
17:31
«Putin pronto a una tregua temporanea in Ucraina, a patto che porti a un accordo definitivo»
Il presidente russo Vladimir Putin è disposto a discutere una tregua temporanea in Ucraina a condizione che si facciano progressi verso un accordo di pace definitivo. Lo riporta l'agenzia di stampa statunitense Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali per un accordo sulla cessazione delle ostilità ci dovrebbe essere una chiara intesa sui principi quadro dell'accordo di pace finale.
La Russia insisterà - aggiunge Bloomberg - per stabilire i parametri di un'eventuale missione di mantenimento della pace, compreso l'accordo su quali paesi vi prenderanno parte.
15:57
15:57
Trump: «Valuto sanzioni alla Russia finché non arriverà un cessate il fuoco»
«Sto considerando ampie sanzioni bancarie, sanzioni e dazi alla Russia fino a quando un cessate il fuoco e un accordo finale sulla pace (con l'Ucraina) non saranno raggiunti». Lo afferma il presidente statunitense Donald Trump sulla sua rete sociale Truth Social esortando Mosca e Kiev a sedersi al tavolo delle trattative «ora, prima che sia troppo tardi».
«Sulla base del fatto che la Russia sta assolutamente 'martellando' l'Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto seriamente prendendo in considerazione sanzioni bancarie su larga scala, sanzioni e tariffe sulla Russia fino a quando non verrà raggiunto un cessate il fuoco e un accordo di risoluzione finale sulla pace. Russia e Ucraina, sedetevi al tavolo subito, prima che sia troppo tardi. Grazie!!!»
12:07
12:07
Mercoledì a Parigi ministeriale sulla difesa con 5 big dell'UE
Il ministro francese delle Forze armate, Sébastien Lecornu, riceverà mercoledì a Parigi gli omologhi di quattro altri paesi europei - Germania, Italia, Polonia, Regno Unito - per ''coordinare la propria azione e il sostegno a Kiev'': è quanto riferiscono fonti vicine al ministro francese.
I cinque ministri si ritroveranno a Val-de-Grâce, a Parigi, all'indomani della riunione organizzata dal presidente Emmanuel Macron con i capi di Stato maggiore dei paesi europei pronti a garantire una futura pace in Ucraina.
A Parigi, i ministri della difesa di Francia, Italia, Regno Unito, Polonia e Gran Bretagna «parleranno anche del necessario riarmo dell'Europa e dei nostri paesi rispettivi, per garantire la nostra sicurezza collettiva sul lungo termine», proseguono le fonti.
È la terza volta che i ministri della difesa di questi cinque paesi si riuniscono in presenza, in questo formato, dopo una prima riunione a Berlino a novembre e una seconda riunione in Polonia a gennaio.
11:57
11:57
Erdogan: «Sosteniamo la cessazione delle aggressioni aeree e marittime in Ucraina»
«Sosteniamo la cessazione delle aggressioni aeree e marittime come misura volta a rafforzare la fiducia tra le parti, nonché l'istituzione di un urgente cessate il fuoco». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando a proposito della guerra tra Ucraina e Russia durante un evento online dell'Unione europea.
«Sottolineiamo l'importanza di un solido terreno diplomatico in cui entrambe le parti in conflitto si siederanno al tavolo delle trattative, per la ragione di (ottenere) una pace giusta, duratura e onorevole», ha aggiunto, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
«È per noi importante essere inclusi in meccanismi come lo 'European Peace Facility', che punta a ricostruire e rivitalizzare l'Ucraina», ha aggiunto il leader turco.
11:35
11:35
Russia: «Il riarmo dell'UE è contro di noi, adotteremo contromisure appropriate»
Il riarmo dell'Unione europea «sta avvenendo principalmente contro la Russia», che potrebbe essere costretta ad «adottare contromisure appropriate». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
«Tutta questa militarizzazione - ha detto Peskov - sta avvenendo principalmente contro la Russia, e questo, naturalmente, potrebbe essere un argomento di profonda preoccupazione per noi e per la necessità di adottare contromisure appropriate per garantire la nostra sicurezza».
Il portavoce ha sottolineato che Mosca sta «monitorando attentamente» i progetti di riarmo dell'Unione europea, perché la stessa UE individua «la Russia come suo principale avversario».
«Questa retorica e questi piani ostili a cui stiamo assistendo a Bruxelles e nelle capitali europee - ha concluso Peskov - sono ovviamente in grave contrasto con lo spirito di ricerca di soluzioni pacifiche per la situazione in Ucraina».
11:32
11:32
Mosca conferma i raid sulle infrastrutture energetiche ucraine
Il ministero della difesa di Mosca ha confermato che la notte scorsa le forze aeree, navali e terrestri russe hanno condotto attacchi con missili e droni «contro infrastrutture del gas e dell'energia che sostengono il funzionamento del complesso militare-industriale dell'Ucraina».
«Gli obiettivi degli attacchi sono stati raggiunti e tutti i bersagli sono stati colpiti», afferma il ministero in un comunicato postato sul suo canale Telegram.
10:54
10:54
Zelensky atteso in Sudafrica il 10 aprile
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà in Sudafrica il 10 aprile: lo ha detto all'AFP il portavoce della presidenza sudafricana Vincent Magwenya, aggiungendo che la visita rientrava nel «proseguimento degli impegni in corso» per «un processo di pace inclusivo» tra Russia e Ucraina.
«Questa visita è il proseguimento degli impegni assunti dal presidente Cyril Ramaphosa con il presidente Putin e il presidente Zelensky a favore di un processo di pace inclusivo che apra la strada alla pace tra Russia e Ucraina», ha affermato il portavoce.
10:46
10:46
Kiev usa per la prima volta jet francesi
Durante il massiccio attacco aereo russo nella notte con «67 missili di vario tipo e 194 droni Shaheed», le difese aeree ucraine «hanno distrutto 34 missili nemici e 100 droni, 86 dei quali non hanno raggiunto i loro obiettivi». Lo rende noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina, riferendo che nell'azione di difesa sono stati coinvolti «anche aerei da combattimento tra cui gli F-16 e in Mirage-2000».
Il comunicato sottolinea che «i caccia francesi, arrivati in Ucraina solo un mese fa, hanno preso parte per la prima volta al respingimento di un attacco aereo nemico».
07:53
07:53
Ucraina: il vertice UE concorda i 5 principi per la pace
Nella dichiarazione a 26 sull'Ucraina del vertice dell'Unione europea, approvata senza l'ungherese Viktor Orban, vengono confermati i cinque «principi» su cui gli europei si riconoscono per arrivare alla pace giusta in Ucraina (così come previsto dalle bozze pre-summit) alla luce «del nuovo slancio dei negoziati».
Nel testo delle conclusioni i cinque principi vengono indicati uno a uno riaffermando anche la necessità di garantire l'integrità territoriale dell'Ucraina
Innanzitutto, il testo afferma che «non ci possono essere negoziati sull'Ucraina senza l'Ucraina» e «non ci possono essere negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell'Europa poiché a sicurezza dell'Ucraina, dell'Europa, transatlantica e globale sono intrecciate».
Inoltre, «qualsiasi tregua o cessate il fuoco può avvenire solo come parte del processo che porta a un accordo di pace globale» e «qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili per l'Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe».
Infine, ma non per questo meno importante, il documento adottato dai 27 sottolinea e ribadisce che «la pace deve rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina».
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
L'infrastruttura energetica e del gas dell'Ucraina è stata oggi bersaglio di «massicci bombardamenti con missili e droni» da parte della Russia, rende noto Kiev. «Diverse regioni sono nuovamente sottoposte» a raid, scrive su Facebook il ministro dell'Energia ucraino Guerman Galouchtchenko aggiungendo che «si stanno prendendo tutte le misure necessarie per stabilizzare le forniture». «La Russia sta cercando di danneggiare la popolazione ucraina bombardando gli impianti di produzione di energia e gas, senza abbandonare il suo obiettivo di privarci di elettricità e calore e di causare il danno maggiore ai cittadini comuni», sottolinea il ministro.
Quattro persone sono inoltre rimaste ferite stanotte nella città orientale di Kharkiv a causa di un attacco alle «infrastrutture civili», scrive su Telegram il sindaco Igor Terekhov.
Da parte sua, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto che «per risolvere la crisi in Ucraina è necessario raggiungere una pace giusta e duratura accettabile da tutte le parti». Egli ha quindi ricordando che Pechino, «dall'inizio della crisi, ha sollecitato una soluzione attraverso il dialogo e i negoziati. A tre anni dallo scoppio della crisi tutte le parti dovrebbero trarre la lezione che la sicurezza di ognuno debba essere neutrale e non a danno di alcuni Paesi. Deve essere sostenibile e trattare tutte le parti in modo paritario». Wang Yi ha poi precisato che a prescindere dalle evoluzioni degli scenari internazionali, «le relazioni solide tra Cina e Russia» e il loro «ampio e strategico coordinamento non è destinato a cambiare». La relazione con Mosca «è un nuovo paradigma per i rapporti tra grandi potenze e Paesi vicini», ha aggiunto.
Il premier ungherese Victor Orban ha invece scritto su Facebook che «l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea non può essere decisa ignorando i cittadini. Stiamo lanciando una consultazione in Ungheria sull'adesione dell'Ucraina all'Ue». «Abbiamo la cosiddetta consultazione nazionale - ha spiegato Orban alla stampa a Bruxelles -. È uno schema che utilizziamo regolarmente per raccogliere l'opinione del popolo. Quindi useremo lo stesso schema» anche per questa questione. Rispetto a Volodymyr Zelensky, Orban ha spiegato di «rispettarlo: è il presidente dell'Ucraina e io rispetto tutti i leader degli Stati sovrani, quindi lo rispetto».
Il presidente francese Emmanuel Macron, infine, ha accusato Vladimir Putin di essere un «imperialista revisionista» che ha fatto secondo lui «un controsenso storico» paragonandolo a Napoleone. «Napoleone guidava delle conquiste. L'unica potenza imperiale che vedo oggi in Europa si chiama Russia ed è un imperialista revisionista della storia e dell'identità dei popoli», ha dichiarato davanti alla stampa al termine di un vertice europeo a Bruxelles.