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Massiccio attacco di droni ucraini sulla città di Kursk

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Massiccio attacco di droni ucraini sulla città di Kursk
Red. Online
15.04.2025 06:08
17:38
17:38
Colpita la brigata russa che ha attaccato Sumy

«Le forze della difesa ucraine hanno colpito una serie di strutture nella regione di Kursk associate ai criminali di guerra, esattamente la 448a brigata missilistica dell'esercito russo coinvolta nell'attacco missilistico lanciato la domenica delle Palme sulla città di Sumy». Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina, scrive l'Ukrainska Pravda, precisando che è stata registrata una detonazione.

Lo Stato maggiore ucraino ha poi aggiunto che «ogni unità militare russa, ogni sua suddivisione e ogni suo militare che abbia bombardato città pacifiche e civili in Ucraina sarà identificato e riceverà sicuramente una punizione».

17:37
17:37
Aiutavano Navalny, quattro reporter condannati a cinque anni di reclusione

Un tribunale di Mosca ha condannato a cinque anni e mezzo di reclusione ciascuno quattro giornalisti. Si tratta di Konstantin Gabov, Sergey Karelin, Artyom Kriger e Antonina Favorskaya. Lo riporta la testata online Mediazona. I quattro giornalisti sono accusati di aver collaborato con la Fondazione Anticorruzione dell'oppositore Alexey Navalny.

I reporter sono accusati di «partecipazione a una comunità estremista»: un'imputazione di ovvia matrice politica perché deriva dalle accuse di «estremismo», ritenute a loro volta di natura politica, che Mosca ha rivolto a Navalny e alle sue organizzazioni.

14:25
14:25
«Gli USA non hanno condannato l'attacco russo a Sumy»

Gli Stati Uniti hanno rifiutato di sostenere un comunicato di condanna del G7 all'attacco russo a Sumy citando il desiderio di continuare le trattative con Mosca.

Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione Trump ha detto agli alleati che non avrebbe firmato il comunicato di denuncia dell'attacco perché «stava lavorando per preservare lo spazio per negoziare la pace». Il Canada, che ha la presidenza del G7, ha quindi detto agli alleati che senza il sostegno americano sarebbe stato impossibile procedere con il comunicato.

12:46
12:46
Zelensky licenzia il capo dell'amministrazione statale regionale di Sumy

Volodymyr Zelensky ha licenziato Volodymyr Artyukh, capo dell'amministrazione statale regionale di Sumy, colpita domenica da un pesante raid russo che ha ucciso 35 persone e ne ha ferite altre centinaia. Lo riportano i media ucraini.

Il sindaco della città di Konotop Artem Semenikhin ha affermato che il raid russo è stato conseguenza «non solo della sete di sangue russa ma anche della negligenza di funzionari ucraini». Secondo lui, i russi hanno colto l'occasione per colpire un obiettivo militare perché in uno degli edifici presi di mira Artyukh ha tenuto una cerimonia di consegna di medaglie ai soldati della 117ma Brigata.

12:11
12:11
«Polonia e Baltici i primi colpiti da una guerra se la NATO attaccasse la Russia»

La Polonia e i Paesi baltici, cioè quelli che sostengono una linea più dura nei confronti di Mosca, sarebbero «i primi» a subire le conseguenze di un conflitto se la NATO dovesse attaccare la Russia o la Bielorussia.

Lo ha sottolineato Serghei Naryshkin, il capo del servizio d'intelligence russo per l'estero, in visita a Minsk.

«Loro dovrebbero capire, ma non capiscono ancora, che in caso di aggressione dell'Alleanza del Nord Atlantico contro lo Stato dell'Unione, il danno sarà certamente inflitto all'intero blocco NATO, ma, in misura maggiore, i primi a soffrirne saranno i portatori di tali idee negli ambienti politici della Polonia e dei Paesi baltici», ha affermato Naryshkin, citato dalla Tass.

10:01
10:01
«I cinque territori sono la chiave dell'accordo sull'Ucraina»

L'inviato speciale Usa Steve Witkoff, che la scorsa settimana ha incontrato a Mosca Vladimir Putin, in un'intervista a Fox News ha spiegato che la chiave dell'accordo complessivo sull'Ucraina «riguarda i cosiddetti cinque territori, ma c'è molto di più: ci sono protocolli di sicurezza, non c'è la Nato, l'articolo 5 della Nato, insomma, ci sono un sacco di dettagli allegati».

«È una situazione complicata - ha ammesso Witkoff - radicata in alcuni aspetti davvero problematici che stanno accadendo tra i due Paesi».

«La richiesta» del leader russo Vladimir Putin è di «arrivare a una pace duratura» dopo più di tre anni di conflitto. «Al di là del cessate il fuoco, abbiamo ottenuto una risposta», ha detto Witkoff, che venerdì scorso ha incontrato Putin a San Pietroburgo.

Nell'intervista a Fox News, Witkoff ha parlato di un'intesa che vede «emergere» e della presenza di due «consiglieri chiave» di Putin, Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev, all'incontro «interessante». «Penso potremmo essere vicini a qualcosa che potrebbe essere molto, molto importante per il mondo», ha aggiunto.

Peskov: pace non immediata

Gli Usa e la Russia continuano i contatti attraverso diversi canali per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina, ma «la materia è così complessa che è difficile aspettarsi risultati immediati», ha detto dal canto suo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

«I Paesi europei continuano a lavorare in nome della guerra e dichiarano in ogni modo la loro intenzione di continuare a sostenere l'Ucraina e il regime di Kiev nel suo desiderio di continuare la guerra», ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

09:53
09:53
«Kallas va rimossa e processata in un tribunale ONU»

Il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, chiede su Telegram la rimozione dall'incarico dell'Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, dopo che ha invitato i Paesi candidati all'ingresso nell'Ue a non andare a Mosca per la parata del 9 maggio, che celebra la vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale, detta in russo 'Grande guerra patriottica'.

«La dichiarazione di Callas è irrispettosa nei confronti della memoria di coloro che si sono sacrificati per salvare il mondo dal nazismo. Kallas deve essere rimossa dall'incarico e portata davanti a un tribunale internazionale delle Nazioni Unite», sostiene Volodin.

«Non spetta a noi valutare queste minacce. Queste minacce devono essere valutate dagli Stati sovrani che ne sono interessati. A nostro avviso, ci sono Stati in Europa che non accettano tale retorica», ha dal canto suo detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, a proposito dell'esortazione di Kallas. Lo riporta l'agenzia Interfax.

«Prestiamo attenzione alle sue dichiarazioni molto dure. Non le riteniamo corrette», ha detto ancora Peskov.

06:08
06:08
Il punto alle 6

La Tass riferisce di un attacco ucraino con droni durante la notte sulla città russa di Kursk, al confine tra i due Paesi, con un morto e 9 feriti.

Citando una nota del quartier generale operativo regionale diffusa sul suo canale Telegram, la Tass precisa che «diverse abitazioni sono andate a fuoco a seguito degli attacchi mirati dei droni contro infrastrutture civili».

 Nel «massiccio» attacco sulla città russa di Kursk - hanno dichiarato le autorità locali - è rimasta uccisa una donna di 85 anni. Altre nove persone sono state curate per ferite da schegge, ustioni e ferite alla testa, hanno aggiunto. Sono scoppiati incendi in tre condomini in varie zone della città, ha aggiunto, e i residenti sono stati evacuati.

Le autorità hanno diramato un'allerta per attacchi missilistici e con droni e hanno chiesto ai residenti di allontanarsi dalle finestre, ha riportato il quotidiano filo-Cremlino Izvestia.