News
La diretta
È l'ultimo affronto del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo – Kiev attaccata con 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del paese nel suo rapporto mattutino — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
20:38
20:38
Il sostegno a Kiev è centrale
Vi sono tutte le premesse perché l'Estonia e i Paesi dell'ASEAN possano rafforzare la loro collaborazione per «difendere i principi sanciti nel Carta delle Nazioni Unite insieme». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Urmas Reinsalu durante l'incontro avvenuto a Tallinn con i diplomatici degli Stati membri dell'ASEAN (Indonesia, Malesia, Thailandia e Vietnam).
Nel corso dell'incontro, il ministro ha sottolineato la centralità del sostegno all'Ucraina e, in particolare, che «la pace in Ucraina può arrivare solo alle condizioni dell'Ucraina e quando lo desidera. Reinsalu ha inoltre ribadito la necessità di istituire un tribunale speciale per i crimini russi in Ucraina.
Intanto, lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che Mosca sta rafforzando il suo raggruppamento di truppe vicino a Lyman e Bakhmut nell'oblast orientale di Donetsk. Lo riporta il Kyiv Independent.
Nel suo aggiornamento quotidiano, lo stato maggiore ha sottolineato che le forze russe continuano a concentrare i loro sforzi principali sulle operazioni offensive nelle direzioni di Kupiansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Novopavlivsk nell'est e nel nord-est dell'Ucraina. »Nonostante perdite significative«, la Russia non rinuncia all'intenzione di occupare le regioni di Donetsk e Lugansk.
19:43
19:43
Kiev conferma l'utilizzo di droni navali da parte dei russi
Il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhnyi, in una conversazione con il capo di stato maggiore Usa Mark Milley, ha confermato indirettamente l'utilizzo di droni navali da parte degli russi. Lo riporta Unian.
Milley nella conversazione «ha condiviso la preoccupazione per l'uso da parte della Russia di droni di superficie, che rappresenta una minaccia per la navigazione civile nel Mar Nero», ha reso noto il capo dell'esercito ucraino.
Il probabile riferimento è a un video apparso in rete che mostra un oggetto in acqua che si schianta su un ponte della regione di Odessa a Zatoka, già colpito altre volte dai russi con i missili. Lo stato maggiore di Kiev, in quest'ultimo caso, non ha fatto commenti. Mentre il governatore di Odessa Serhiy Bratchuk ha dichiarato di non poter confermare l'autenticità del video, diffuso dai media russi.
I russi - aggiunge Ukrinform - avevano annunciato di voler avviare la produzione di droni navali in Crimea per rispondere agli attacchi contro la loro flotta a Sebastopoli condotti dagli ucraini con lo stesso tipo di arma. Secondo altre ricostruzioni, il mezzo anfibio utilizzato a Odessa dai russi potrebbe essere di fabbricazione iraniana.
19:19
19:19
Il capo dell'esercito di Kiev aggiorna l'omologo americano
Le forze di difesa ucraine hanno ripristinato posizioni precedentemente perse in alcuni settori del fronte. Lo ha riferito il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny dopo una conversazione con il capo di stato maggiore dell'esercito USA, Mark Milley.
«Abbiamo discusso dell'andamento delle ostilità. La situazione più tesa oggi è nella direzione di Donetsk, qui il nemico effettua fino a 50 attacchi al giorno. feroci battaglie continuano nell'area di Vuhledar e Maryinka», ha spiegato Zaluzhny .
«Manteniamo la linea in modo sicuro. In alcuni settori del fronte siamo riusciti a ripristinare le posizioni precedentemente perse» e «nonostante la costante pressione del nemico, continuiamo a tenere sotto controllo Bakhmut e ad adottare misure per stabilizzare la linea del fronte intorno a questa città», ha sottolineato.
19:14
19:14
La Polonia cauta sui caccia a Kiev
La Polonia, tra i più stretti alleati dell'Ucraina e tra i principali fornitori di armi pesanti a Kiev, ha messo in dubbio la possibilità di inviare al presidente Volodymyr Zelensky anche gli aerei da combattimento, almeno nel breve termine.
Il presidente Andrzej Duda, in un'intervista alla Bbc, ha spiegato che l'invio di caccia F-16 a Kiev sarebbe una «decisione molto seria non facile da prendere». Perché l'aeronautica polacca dispone di meno di 50 apparecchi, «non abbastanza» per la sicurezza del Paese. Inoltre gli F-16 hanno «bisogno di molta manutenzione», quindi «non è sufficiente inviare solo pochi aerei».
E qualsiasi decisione sugli aerei da combattimento dovrebbe essere una «decisione congiunta» dei Paesi Nato, ha aggiunto Duda, che ieri ha ricevuto Zelensky nell'ultima tappa del tour europeo del leader ucraino.
La Bbc ricorda che anche il Regno Unito, pur aprendo alla fornitura di caccia a Kiev, ha chiarito che questo non sarebbe realistico nell'immediato futuro. Perché prima sarebbe necessario l'addestramento dei piloti.
18:22
18:22
Un ponte nella regione di Odessa colpito da un drone anfibio
Uno strategico ponte vicino a Odessa sarebbe stato colpito ieri sera da un drone anfibio. Lo hanno riferito i media russi, secondo quanto riporta il Telegraph. Il ponte di Zatoka, che collega Odessa alla Moldavia e alla Romania, è utilizzato dall'esercito ucraino per inviare rifornimenti in prima linea.
Diversi canali Telegram filo-russi hanno pubblicato un video in bianco e nero dell'attacco. Si vede un piccolo mezzo dirigersi verso il ponte a pelo d'acqua e poi esplodere contro un pilastro dell'infrastruttura, che serve per il passaggio di veicoli e treni. L'attacco, da quanto si vede nelle immagini, sarebbe avvenuto ieri sera intorno alle 19 locali.
I media dell'opposizione russa hanno confermato la geolocalizzazione del presunto attacco al ponte di Zatoka. Il drone anfibio è stato utilizzato spesso dagli ucraini per colpire postazioni della flotta russa nel Maro Nero.
18:09
18:09
«Proteggiamo l'Ucraina da chi collabora con i russi»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato «risultati significativi» nella protezione dell'Ucraina da coloro che hanno lavorato per russi nel Paese.
«Il servizio di sicurezza dell'Ucraina, l'ufficio investigativo statale e l'ufficio del procuratore generale hanno ottenuto risultati significativi nella protezione del nostro Paese da coloro che hanno lavorato per lo Stato aggressore», ha dichiarato Zelensky nel suo discorso giornaliero riportato da Ukrinform.
«Voglio ringraziare tutti i lavoratori del nostro settore della difesa e della sicurezza e tutti i funzionari delle forze dell'ordine che hanno a cuore lo stato, che lo rafforzano», ha aggiunto. Nel discorso, Zelensky ha poi ricordato la sua visita di oggi all'ambasciata turca per rendere omaggio alle vittime del devastante terremoto del 6 febbraio.
«Il team del servizio di emergenza statale dell'Ucraina sta attualmente lavorando in Turchia, aiutando con la rimozione dei detriti», ha affermato. «Condividiamo il dolore del popolo turco. E auguriamo una pronta guarigione a tutte le persone colpite».
18:03
18:03
Medvedev attacca: «Presto l'Europa scomparirà del tutto»
L'Europa «si sta già dissolvendo» e «presto scomparirà del tutto» in un nuovo «ratto dell'Europa» ad opera degli Stati Uniti.
È l'ultimo attacco del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev commentando il viaggio europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Dirette, prime pagine di giornali, foto con capi europei mentre in parallelo centinaia di ucraini mobilitati ogni giorno muoiono, spinti con la forza a proteggere gli interessi della cricca nazista al potere», ha scritto l'ex presidente russo su Telegram, definendo i leader europei «dilettanti del tutto miserabili» e «russofobi» che «non staranno mai nemmeno accanto ai loro predecessori, coloro che, dopo la guerra più distruttiva del XX secolo, stavano costruendo una nuova Europa indipendente e prospera».
«La vecchia civiltà europea si sta già dissolvendo sotto l'assalto degli immigrati che arrivano da tutto il mondo. E presto scomparirà del tutto, ripetendo il noto mito del ratto di Europa da parte di Zeus. Solo che oggi, il ruolo del toro sarà svolto dall'impudente America, servita dai traditori degli interessi europei come la Polonia e i Paesi baltici», conclude Medvedev.
17:34
17:34
La Russia non ha risorse per un'offensiva massiccia
La Russia non ha le risorse disponibili per lanciare un'offensiva su larga scala intorno al 24 febbraio, anniversario dell'invasione su vasta scala.
A sostenerlo è Andriy Chernyak, rappresentante della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, parlando al Kyiv Post. Secondo l'alto funzionario di intelligence militare, le voci e i rapporti di un imminente attacco massiccio sarebbero fuori luogo.
«Mentre si stanno diffondendo informazioni su un'offensiva russa su larga scala pianificata per il 24 febbraio, l'intelligence militare ucraina riferisce che la Russia ha già lanciato un'offensiva su vasta scala il 24 febbraio dello scorso anno, che è ancora in corso», ha dichiarato il funzionario. Chernyak non ha negato che la Russia stia pianificando qualcosa per le prossime settimane, dicendo che in questo momento sta «cercando di trovare punti deboli nella difesa» ucraina.
«Tuttavia, secondo le nostre informazioni, il comando russo non ha risorse sufficienti per azioni offensive su larga scala», ha affermato. «L'obiettivo principale delle truppe russe resta quello di ottenere almeno un certo successo tattico nell'Ucraina orientale».
All'inizio di questo mese, Chernyak ha detto che il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato alle sue forze di impadronirsi dell'intera regione Donbass entro marzo, un piano da lui giudicato irrealistico.
17:17
17:17
Situazione energetica difficile ma sotto controllo
A seguito dell'attacco missilistico e di droni della Russia, la situazione nel sistema energetico ucraino è difficile ma resta sotto controllo. Lo ha dichiarato l'operatore energetico ucraino Ukrenergo su Telegram, spiegando che a Kharkiv sono stati introdotti blackout di emergenza a causa dei danni provocati alle infrastrutture energetiche.
«Da più di un giorno il nemico attacca continuamente le strutture energetiche del nostro Paese. Ieri notte, il 17esimo attacco di droni ha avuto luogo nelle regioni meridionali e sudorientali. Sfortunatamente, le centrali termiche e i principali elementi della rete sono stati nuovamente colpiti», ha scritto la società, secondo quanto riportato da Ukrinform.
Secondo Ukrenergo, potrebbero verificarsi interruzioni di corrente di emergenza in regioni come Khmelnytskyi, Zhytomyr, Kiev e la capitale omonima. A Odessa, sono in corso i lavori per ripristinare i servizi di alimentazione elettrica nella regione.
14:36
14:36
Wagner: «Mosca prenda l'Est o si spinga oltre nel Paese»
Il fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, ha affermato in un'intervista che Mosca deve stabilire obiettivi chiari nella sua campagna: stabilire con fermezza la propria presenza nell'Ucraina orientale o spingersi avanti per catturare una parte maggiore del Paese. Per farlo deve catturare la roccaforte di Bakhmut, ma le truppe di Kiev stanno opponendo una feroce resistenza. Lo riporta il Guardian.
Prendere «Bakhmut è necessario affinché le nostre truppe possano operare. Perché lo chiamano tritacarne? Perché l'esercito ucraino sta inviando sempre più unità. Probabilmente è troppo presto per dire che siamo vicini. Ci sono molte strade in uscita e meno strade in entrata. Le truppe ucraine sono ben addestrate e come ogni grande città è impossibile catturarla frontalmente. Stiamo gestendo molto bene. Prima dobbiamo prendere Bakhmut e poi possiamo dire forte e chiaro che l'abbiamo presa».
14:06
14:06
«L'attacco di ieri ha bloccato armi straniere verso Kiev»
Il massiccio attacco dell'esercito russo di ieri ha bloccato il rifornimento su ferrovia di armi e munizioni straniere all'Ucraina nelle zone di combattimento: ha dichiarato lo Stato maggiore della Federazione citato dall'agenzia Tass.
«Ieri le Forze Armate russe hanno sferrato un massiccio attacco a strutture critiche del sistema energetico che garantiscono le operazioni dell'industria della difesa e dei trasporti ucraini», ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. «Gli obiettivi sono stati raggiunti. È stato bloccato il dispiegamento di armi, hardware e truppe su ferrovia».
13:25
13:25
«Inaccettabile la richiesta di bandire gli atleti russi dalle Olimpiadi»
Il ministro dello sport russo ha annunciato oggi che la richiesta dell'Ucraina di bandire gli atleti russi dalle Olimpiadi di Parigi del 2024, che ha raccolto il sostegno di diversi Paesi, è «inaccettabile».
«Il tentativo di dettare le condizioni della partecipazione degli atleti alle competizioni internazionali è assolutamente inaccettabile», ha affermato il ministro dello sport Oleg Matytsin alle agenzie di stampa statali russe. «Vediamo un palese desiderio di distruggere l'unità dello sport internazionale e del movimento olimpico internazionale», ha aggiunto.
13:22
13:22
La cantante russa Zemfira nell'elenco di Mosca degli agenti stranieri
Zemfira, una delle cantanti più famose della Russia, è stata inserita nell'elenco degli «agenti stranieri» perché sosteneva l'Ucraina e criticava «l'operazione militare speciale» della Russia in quel Paese, secondo il ministero della giustizia russo.
Lo scrive il Guardian. Zemfira il cui nome completo è Zemfira Ramazanova, «ha apertamente sostenuto l'Ucraina, ha tenuto concerti in Paesi ostili mentre parlava contro l'operazione militare speciale e ha ricevuto sostegno da fonti straniere», ha precisato l'agenzia di stampa statale russa Tass.
Di etnia tartara del Volga, nata nella regione russa centrale del Bashkortostan, Zemfira ha iniziato ad esibirsi nel 1998 e ha guadagnato popolarità in Russia e in altri stati ex sovietici. Dopo l'invasione dell'Ucraina ha lasciato la Russia per stabilirsi in Francia. Le personalità etichettate come «agenti stranieri» dal governo russo sono state spesso sottoposte a perquisizioni della polizia e ad altre misure punitive. Molti hanno lasciato il Paese nell'ultimo anno.
11:46
11:46
Zelensky: «L'Ucraina nella NATO dopo la vittoria e tra due anni nell'UE»
L'Ucraina sarà in grado di diventare un membro a pieno titolo dell'Unione europea tra due anni e dopo la vittoria contro la Russia entrerà a far parte della Nato: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento durante un incontro sugli investimenti organizzato dalla banca americana JP Morgan. Lo riportano i media ucraini.
«Oggi ci sono alcuni pessimisti tra i leader mondiali che credono che l'Ucraina abbia bisogno di 10 anni per diventare membro della Ue. Ma per lo più ci conoscono e talvolta temono persino il nostro spirito, la nostra energia. Pertanto, vediamo che possiamo essere nella Ue tra due anni. E servono garanzie di sicurezza», ha detto Zelensky aggiungendo che la migliore garanzia per l'Ucraina sarebbe l'adesione alla Nato.
«Crediamo che saremo nella Nato prima che tutti i leader decidano che il nostro pacchetto di garanzie di sicurezza è quello giusto. Perché prendono le decisioni lentamente, è la burocrazia... E credo che dopo la vittoria saremo nella Nato».
In precedenza Zelensky aveva annunciato su Twitter di avere «avuto un incontro importante con i membri senior di JP Morgan e di avere partecipato al summit sugli investimenti online. Abbiamo discusso della creazione di una piattaforma per coinvolgere il capitale privato nella ricostruzione dell'Ucraina. Sono state discusse le fasi di crescita a lungo termine del dopoguerra. Abbiamo concordato una cooperazione».
11:03
11:03
«I negoziati con Mosca sono fuori discussione»
«Nella sua retorica periodica su pace e negoziati il Cremlino afferma che non lascerà i territori ucraini e non sarà responsabile di crimini... È un'altra prova che i negoziati sono fuori discussione». Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, ricordando che l'obiettivo è «la vittoria dell'Ucraina, altrimenti la guerra in Europa non finirà e la Russia dominerà criminalmente il mondo».
10:33
10:33
Mosca: «Pronti a colloqui basati sulla realtà esistente»
La Russia è pronta a tenere colloqui con l'Ucraina basati sulla realtà esistente e senza precondizioni: lo ha ribadito il vice ministro degli esteri russo, Sergey Vershinin, come riporta la Tass.
«Qualsiasi ostilità finisce con colloqui e, naturalmente, come abbiamo detto in precedenza, saremo pronti a questi colloqui, ma solo se si tratterà di colloqui senza precondizioni, colloqui che si basino sulla realtà esistente», ha detto Vershinin in un'intervista all'emittente tv statale russa Zvezda.
10:32
10:32
«Sono 136.880 i soldati russi uccisi da inizio guerra»
Circa 136.880 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, inclusi 1.140 nella giornata di ieri, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica inoltre che si registrano anche 295 caccia, 286 elicotteri e 1997 droni russi abbattuti. Lo riporta il Kyiv Independent.
Le forze di Kiev affermano di aver distrutto anche 3.267 carri armati russi, 2.270 sistemi di artiglieria, 6.474 veicoli blindati da combattimento, 18 navi, 463 sistemi missilistici a lancio multiplo e 234 sistemi di difesa antiaerea.
08:17
08:17
Kiev: «Ieri attaccati con 74 missili da crociera»
Le truppe russe hanno lanciato ieri sul territorio ucraino un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo rapporto mattutino pubblicato su Facebook, come riportano i media nazionali.
Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto 61 dei 74 missili da crociera, ha sostenuto l'esercito, precisando che i russi hanno utilizzato inoltre 32 missili guidati antiaerei S-300. Ieri vi sono stati 59 attacchi aerei, 28 dei quali con droni kamikaze Shahed-136: di questi, 22 sono stati intercettati e distrutti.
Le forze russe hanno anche attaccato con droni la notte scorsa tre infrastrutture energetiche nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina centrale, provocando ingenti danni, ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, come riporta Ukrainska Pravada.
«La notte nella regione di Dnipropetrovsk è trascorsa con allarmi e attacchi di droni nemici. Hanno mirato alla nostra infrastruttura critica. Gli Shahed (i droni di fabbricazione iraniana, ndr) hanno colpito due impianti energetici nel distretto di Kryvorizka e uno nel distretto di Nikopol. A Kryvorizky, lo stesso obiettivo è stato attaccato due volte», ha scritto Lysak. Non ci sono vittime o feriti.
08:15
08:15
Il punto alle 8.00
Oggi, sabato 11 febbraio, è il 353.esimo giorno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle ultime ore.
«Sui caccia buoni segnali ma c'è ancora lavoro»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che siano emersi buoni segnali dal suo tour dei giorni scorsi a Londra, Parigi e Bruxelles - che definisce «importante maratona diplomatica» - dai partner in tema di jet, missili e carri armati, ma ha anche riconosciuto che c'è ancora del lavoro da fare lungo questa strada. È quanto emerge dal messaggio serale del presidente, stando ad Ukrinform. «Londra, Parigi, Bruxelles; ovunque in questi giorni ho parlato di come rafforzare le nostre truppe. Ci sono accordi molto importanti e abbiamo ricevuto buoni segnali - ha detto. Ciò riguarda missili a lungo raggio, carri armati e il prossimo livello della nostra cooperazione, velivoli da combattimento. Ma dobbiamo ancora lavorarci».
La Commissione UE presenterà le nuove sanzioni alla Russia
Nel fine settimana la Commissione europea presenterà agli Stati membri la sua proposta per un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l'idea di licenziarlo in concomitanza con il primo anniversario dell'inizio della guerra russa in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche europee. Secondo quanto annunciato ieri dalla presidente dell'esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, «il pacchetto conterrà un ulteriore divieto all'export per 10 miliardi di euro» che punterà tra l'altro a colpire «leader politici» e «propagandisti di Putin che stanno avvelenando il popolo». L'Ucraina ha più volte chiesto a Bruxelles di sanzionare il colosso energetico russo Rosatom, rimasta finora esente dalle sanzioni dell'Ue. Contraria all'inserimento di Rosatom nelle sanzioni l'Ungheria, che ha pianificato una ristrutturazione della sua centrale nucleare di Paks con la compagnia russa. L'obiettivo è arrivare ad un'approvazione entro il 24 febbraio e, in questo senso, un appuntamento chiave potrebbe essere il Consiglio Affari Esteri del 20.
Su Nord Stream nessuna conferma alle ipotesi di Hersh
Il governo tedesco «non ha alcuna informazione che possa in qualche modo avvalorare le affermazioni riportate nell'articolo» sul sabotaggio del Nord Stream scritto dal giornalista Seymour Hersh. Lo ha detto oggi a Berlino la vice portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa di governo. L'articolo di Hersh, pubblicato autonomamente sulla piattaforma Substack, suppone un coinvolgimento di Stati Uniti e Norvegia nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. La portavoce Hoffmann ha sottolineato che «entrambi, sia gli americani che i norvegesi, hanno rifiutato molto chiaramente quanto sostenuto nell'articolo». In Germania le indagini sulle esplosioni vengono condotte dalla Gba - Procura generale federale - e non sono ancora concluse. Rispondendo a un'altra domanda, Hoffmann ha anche detto che il caso «non è oggetto di indagine solo in Germania, ma in particolare anche negli Stati confinanti. Naturalmente, questo è un caso che impegna anche i servizi segreti».