Ambulanza

Meno interventi di soccorso, ma più incassi per il SALVA

La logica flessione del numero di turisti in seguito all’alluvione che ha duramente colpito l’Alta Vallemaggia si è tradotta in un’estate 2024 più «tranquilla» per il servizio - Cresciuto a 986 franchi il fatturato medio per ogni missione
Il mese più «caldo» è stato ottobre, con 562 missioni, mentre quello più tranquillo è stato marzo (con 436) © Ti-Press/Samuel Golay
Spartaco De Bernardi
29.04.2025 19:45

Meno missioni, ma maggior introiti. Questo, ridotto all’osso, il bilancio dell’attività 2024 del Servizio ambulanza Locarnese e Valli (SALVA): Bilancio che sarà discusso dall’assemblea dei delegati convocata per mercoledì 11 giugno. Dal punto di vista meramente contabile, l’anno passato ha fatto registrare uscite per 8,5 milioni ed entrate per 6,6 milioni che determinano un fabbisogno da coprire da parte dei Comuni convenzionati di 1,9 milioni. Ciò si traduce in un costo pro capite di 27,21 franchi, decisamente inferiore a quello di 37,01 indicato nel preventivo. Rispetto a quest’ultimo, i costi sono risultati inferiori di 10.000 franchi ed i ricavi superiori di oltre 670.000 franchi. E questo, come detto, malgrado il numero di interventi sia diminuito rispetto al 2023. Non vi è stato, in particolare, il picco registrato abitualmente durante la bella stagione. Ciò si spiega in via principale con l’alluvione che ha toccato duramente l’Alta Vallemaggia e che ha influito non poco sul numero di turisti che hanno frequentato quella regione la scorsa estate.

Il costo pro capite a carico dei Comuni è di 27,21 franchi a fronte dei 37,01 indicati a preventivo

Nel complesso, le missioni compiute dalle ambulanze del SALVA nel 2024 sono state 5.800, contro le 6.177 dell’anno precedente, con un media giornaliera di 15,9 interventi. A spiegare, almeno in parte, l’aumento dei ricavi vi è il fatto che il fatturato medio di ogni intervento è cresciuto a 986 franchi.

Ottobre il mese più «caldo»

Tornando alle statistiche, il mese più «caldo» è stato ottobre con 562 missioni, quello più tranquillo marzo con 436 interventi. Per completare il ventaglio dei dati statistico aggiungiamo che il giorno della settimana con più interventi è stato il lunedì. Per quanto attiene all’età dei pazienti, si rileva un aumento nelle fasce più giovani, che restano comunque quelle che presentano il numero di interventi più basso. Per quanto riguarda i pazienti fino ai 59 anni, il numero di missioni rispetto al 2023 è rimasto immutato. La riduzione il SALVA l’ha registrata con i pazienti ultrasessantenni. Da rilevare infine che, dopo una leggera flessione nel 2023, l’anno scorso è tornato a crescere il contributo fornito dagli oltre 6.000 sostenitori del SALVA.

Servono soccorritori

Al di là delle variazioni sul numero di interventi, una costante che ha caratterizzato anche il 2024 è stata la difficoltà nel garantire la dotazione del personale necessario per una corretta copertura del servizio sia in termini di unità, sia di figure riconosciute secondo le direttive IAS, cioè di quelle relative all’accreditamento delle aziende che si occupano di interventi secondari e trasporto dei pazienti. Un problema che riguarda anche altri servizi di soccorso preospedaliero, tanto che già nel 2023 la Federazione cantonale ticinese servizi ambulanze (FCTA) ha dato avvio ad un progetto per la formazione di infermieri i quali, al termine di un percorso di due anni, possono ottenere il diploma di soccorritore diplomato. Corso che è stato riproposto anche nel 2024. Il SALVA segue da vicino il tema della formazione di nuovi soccorritori per non trovarsi impreparato in futuro a livello di organico.