Mirko D'Urso: dal MAT a «Forum» su Rete 4
Dal Centro Artistico MAT a Forum su Rete 4: è la curiosa esperienza del direttore dell’istituto ticinese Mirko D’Urso. Ospite della puntata trasmessa martedì 30 gennaio, all’interno del famoso programma di genere giudiziario targato Mediaset, D’Urso ha vestito i panni di Valerio, padre che, dopo aver attraversato anni difficili segnati da droga, violenza e depressione, cerca riscatto e la responsabilità genitoriale nei confronti della figlia avuta con la ex compagna.
Un’esperienza positiva
«È stata una bella esperienza che però non so se rifarei», esordisce Mirko D’Urso da noi contattato per farci raccontare le sensazioni provate. «Andare a Roma per qualche giorno a registrare la puntata è stato piacevole perché mi ha permesso di staccare dalla routine quotidiana. Detto ciò, considero Forum un capitolo chiuso, ora vorrei dedicarmi a progetti più interessanti; in particolare, desidero concentrarmi più su cinema e fiction».
Restando ancora un attimo a Forum, è interessante capire come si prepari la parte. «La produzione ti fornisce un canovaccio sulla base del quale devi improvvisare: non si riceve cioè un vero e proprio copione. Dopodiché si fa, prima, una prova alla presenza degli autori e poi, nella giornata successiva, si registra la puntata».
Vista la grande importanza data all’improvvisazione in questo genere di prova attoriale, è fondamentale che l’interprete si cali a fondo nel personaggio a cui deve dar vita: un compito non facile quando si tratta di rappresentare soggetti con un vissuto problematico segnato da droga e violenza. «In casi come questo entra in gioco la formazione attorale dell’interprete. Non è la prima volta che devo portare in scena figure scomode. La cosa fondamentale è non giudicare mai il personaggio che si deve interpretare. Bisogna cioè stare attenti a non contaminare il modo di pensare del nostro personaggio con il nostro pensiero su di esso».
Finora si è detto dell’esperienza vissuta da D’Urso a Forum, ma il direttore del Centro Artistico MAT come ci è arrivato al famoso programma televisivo italiano? «Per molti anni ho fatto principalmente teatro: adesso invece, come accennato in precedenza, sento la necessità di maturare esperienze anche in ambito cinematografico e televisivo. Ho pertanto iniziato a prendere parte a diversi casting tra cui uno con Corìma, l’agenzia che si occupa di Forum. La prova è andata bene e mi hanno scritturato per la parte di Valerio».
«Sorpreso da quanti ticinesi guardino "Forum"»
La partecipazione di Mirko D’Urso a Forum ha stupito un po’ tutti nel nostro cantone, anche gli studenti del Centro Artistico MAT a cui il direttore non ha detto che avrebbe preso parte al famoso programma televisivo italiano. «In effetti non ho promosso la cosa», dice divertito il nostro interlocutore. «Tuttavia in molti lo hanno scoperto. In questo senso, mi sorprende quante persone in Ticino guardino la trasmissione, non me l’aspettavo proprio. Il giorno della mia partecipazione a Forum ho ricevuto tantissimi messaggi».
L’interesse del canton Ticino per il programma televisivo italiano sembrerebbe insomma grande, ora resta da capire se anche l’inverso è vero: cioè se a Forum può interessare il Ticino e il MAT in particolare. Uno dei percorsi formativi proposti dal Centro Artistico è infatti quello della recitazione. Ora, dopo che D’Urso ha fatto da apripista, è immaginabile ipotizzare che altri studenti seguano le sue orme? «In effetti la produzione mi ha chiesto se conoscessi giovani attori bravi da proporgli. Quello che facciamo come MAT è girare sempre le richieste che riceviamo ai nostri studenti. Il nostro obiettivo, a ogni modo, resta preparare i ragazzi a entrare nelle varie accademie. Un altro discorso sul quale puntiamo è che l’attore non lavori gratuitamente in quanto tale pratica penalizza la categoria e la qualità del prodotto finale che si intende realizzare».