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Kiev risponde con i droni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:01
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Potente raid russo su Odessa, violento incendio in città
Un potente raid russo su Odessa, in Ucraina, con missili balistici ha scatenato un violento incendio in città. Numerose le immagini postate sui social che testimoniano le fiamme.
21:36
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Sanzioni USA colpiranno anche aziende cinesi
Gli Stati Uniti annunciano nuove sanzioni volte a paralizzare le capacità militari e industriali della Russia, punendo le aziende in Cina e altrove che aiutano Mosca ad acquisire armi per la sua guerra in Ucraina.
Con un ampio pacchetto annunciato dal Dipartimento del Tesoro Usa, Washington ha preso di mira quasi 300 entità in Russia, Cina e altri Paesi accusati di sostenere l'invasione del presidente Vladimir Putin.
Oltre alle società di difesa russe, le sanzioni colpiscono una sessantina di persone e società straniere, in particolare cinesi, accusate di «aiutare la Russia ad acquisire componenti chiave per la fabbricazione di armi o programmi di difesa», si legge in una nota.
«Le sanzioni adottate oggi mirano a sconvolgere e indebolire ulteriormente lo sforzo bellico russo attaccando la sua industria militare di base e le reti di elusione (delle sanzioni esistenti, ndr) che lo aiutano ad approvvigionarsi», ha dichiarato la segretaria al Tesoro americano, Janet Yellen, citata nel comunicato stampa.
Tra le aziende straniere prese di mira, sedici sono cinesi o di Hong Kong, la maggior parte accusate di aver aiutato la Russia a fornire componenti normalmente proibiti, ma anche, per due di loro, di essersi procurate i materiali necessari alla produzione di munizioni. Le sanzioni riguardano aziende di altri cinque paesi: Emirati Arabi Uniti, Turchia e Azerbaigian, oltre a Belgio e Slovacchia, due nazioni dell'Unione Europea.
Un centinaio di aziende russe, tra le oltre 200 prese di mira, operano specificamente nei settori della difesa, dei trasporti o della tecnologia. Diverse aziende sono coinvolte nei programmi russi di armi chimiche e biologiche. Infine, le sanzioni mirano a limitare la possibilità di sviluppare le infrastrutture russe per il gas e il petrolio, mentre la Russia cerca di farlo per quelle che le consentirebbero di esportare più facilmente i suoi idrocarburi, in particolare in Cina.
Queste esportazioni vengono attualmente effettuate tramite navi cisterna o metaniere, a causa della mancanza di sufficienti oleodotti e gasdotti verso est. Tali sanzioni, che coinvolgono anche il Dipartimento di Stato americano, prevedono in particolare il congelamento dei beni delle società o dei soggetti presi di mira presenti negli Stati Uniti, nonché il divieto per entità o cittadini americani di intrattenere affari con i soggetti target sanzioni. Alle persone interessate è inoltre vietato l'ingresso negli Stati Uniti.
19:27
19:27
Migliaia di manifestanti filo-UE protestano ancora
Migliaia di georgiani hanno protestato anche oggi mentre il Parlamento ha votato in seconda lettura il controverso disegno di legge sull'influenza straniera, nonostante settimane di manifestazioni e avvertimenti da parte di Bruxelles sul fatto che il testo avrebbe danneggiato le aspirazioni europee di Tbilisi.
L'UE ha anche condannato l'azione della polizia la notte scorsa, quando ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro migliaia di manifestanti contro la misura.
Il partito al governo «Sogno Georgiano» ha dichiarato di voler trasformare il testo in legge entro la metà di maggio, sostenendo che serve solo ad aumentare la trasparenza dei finanziamenti esteri delle Ong. Ma i critici affermano che la proposta di legge somiglia pericolosamente alla legge russa utilizzata per mettere a tacere il dissenso.
Stasera migliaia di manifestanti erano ancora riuniti davanti al parlamento, sventolando bandiere della Georgia e dell'Unione europea. Lo scontro si consuma prima delle elezioni parlamentari di ottobre, viste come un test chiave per la democrazia nella nazione del Mar Nero che aspira ad entrare nell'UE. Il presidente Salome Zurabishvili - che è ai ferri corti con il partito al governo - ha fatto sapere che porrà il veto sulla misura, ma il partito al potere ha abbastanza voti per annullarlo.
19:23
19:23
Mosca espone i «trofei» di guerra occidentali presi in Ucraina
Veicoli blindati provenienti da una dozzina di paesi della Nato, droni, lanciarazzi: una folla si è riversata mercoledì al Parco della Vittoria di Mosca per vedere i «trofei» militari riportati dai campi di battaglia ucraini.
In un soleggiato primo maggio moscovita, famiglie e coppie sono venute a vedere armi come un carro armato danneggiato di fabbricazione americana, nel giorno di apertura di uno spettacolo organizzato dall'esercito.
A più di due anni dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina, il clima era di ammirazione e patriottismo, ma anche di paura di fronte a un conflitto che si trascina senza una fine in vista. Erano esposti circa 40 veicoli militari di tutte le dimensioni. Tra i più fotografati un carro armato americano Abrams gravemente danneggiato, un Leopard 1 tedesco e un AMX-10 francese. L'esercito non ha detto dove esattamente sono stati presi - o a quale costo - ma solo che provenivano dall'Ucraina orientale e meridionale occupata dai russi.
La location dello spettacolo è stata scelta simbolicamente: nel Parco della Vittoria della capitale, dedicato alla sconfitta dei nazisti. Durante tutta la sua campagna in Ucraina, Mosca ha paragonato la sua offensiva allo sforzo bellico sovietico nella Seconda Guerra Mondiale, dicendo ai russi che sta combattendo un nemico simile a quello di 80 anni fa.
Uno dei militari che guidavano i visitatori, Andrei Lyubchikov, ha voluto sottolineare questo paragone sostenendo che lo spettacolo mirava a «dimostrare che, come nella Seconda Guerra Mondiale, i nostri combattenti stanno resistendo di fronte all'Occidente e alla sua tecnologia».
Lo show si è tenuto prima delle celebrazioni del 9 maggio, quando la Russia celebra la vittoria sui nazisti. Il Cremlino ha promosso il paragone con la Seconda Guerra Mondiale pur non tollerando alcuna critica alla sua offensiva. Molti di coloro che sono accorsi al Parco della Vittoria per ammirare i «trofei» di guerra si sono mostrati ricettivi a questa narrazione. Dmitry Pervukhin, 75 anni, si è rammaricato che Mosca non abbia agito in modo «più deciso» contro «i nazisti ucraini» nel 2014 - l'anno in cui la Russia ha annesso la Crimea dopo una rivoluzione filo-occidentale a Kiev. Ma il militare in pensione si è detto rassicurato dal fatto che le truppe russe possono sequestrare i carri armati occidentali. «Significa che possiamo combatterli», ha detto.
18:26
18:26
Georgia: sì in seconda lettura del Parlamento alla «legge russa»
Il Parlamento della Georgia ha approvato in seconda lettura la controversa legge sull'influenza straniera, che molti considerano molto simile a quella in vigore in Russia e quindi hanno ribattezzato «legge russa», malgrado le proteste di piazza di questi giorni e i moniti dell'Unione europea.
La legge è passata in seconda lettura con 83 voti a favore e 23 contrari. Il partito al potere Sogno georgiano vuole adottare definitivamente il testo in terza lettura entro metà maggio, nonostante tre settimane di mobilitazione di piazza degli oppositori al disegno di legge.
16:21
16:21
Presidente parlamento ucraino sarà in visita in Svizzera
Il presidente del parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, visiterà la Svizzera durante la sessione estiva. Il programma esatto e lo scopo della visita non sono ancora stati definiti, hanno indicato oggi a Keystone-ATS i servizi del parlamento.
I giornali del gruppo Tamedia avevano scritto che Stefanchuk aveva in programma una visita a Palazzo federale tra l'11 e il 13 giugno.
Di norma, i presidenti dei parlamenti stranieri nell'ambito della loro visita ufficiale durante una sessione vengono accolti formalmente nelle tribune delle Camere, hanno aggiunto i servizi del parlamento. Intrattengono colloqui bilaterali con il presidente del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale come anche con altri rappresentanti degli organi del parlamento.
14:56
14:56
L'Ucraina avrà una portavoce generata dall'AI
Il ministero degli Affari Esteri ucraino ha annunciato oggi che una portavoce generata dall'intelligenza artificiale (IA) avrà il compito di commentare gli affari consolari leggendo testi che dovranno comunque essere sempre redatti da esseri umani.
«Per la prima volta nella storia, il ministero degli Affari Esteri ucraino ha creato una personalità digitale utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale per commentare ufficialmente le informazioni consolari destinate ai media», ha dichiarato il ministero.
L'avatar risponde al nome di Victoria Shi, un nome che evoca la «vittoria» del suo paese nella guerra contro l'invasione russa e un cognome che semplicemente significa «IA» in ucraino.
«Sono una persona digitale. Ciò significa che il testo che state ascoltando non è stato letto da una persona reale. È stato creato dall'intelligenza artificiale», ha dichiarato la nuova portavoce, nel suo primo video su YouTube. Victoria Shi ha di fatto assunto le fattezze della cantante e influencer ucraina Rosalie Nombre, ex concorrente della versione ucraina del reality show «The Bachelor», nata a Donetsk, grande città dell'est occupata dalla Russia.
Il servizio stampa del ministero degli Affari Esteri ha tuttavia confermato all'AFP che i comunicati stampa saranno «scritti e verificati da persone reali». «L'intelligenza artificiale ci aiuta solo a generare la parte visuale», ha spiegato. Le sue future dichiarazioni saranno pubblicate online e messe a disposizione dei giornalisti. Il ministero ha osservato che non sostituirà il suo portavoce ufficiale, che è molto reale, e si occuperà solo degli affari consolari.
Kiev ha assicurato di aver adottato misure per evitare la diffusione di false dichiarazioni della sua portavoce, tra cui un codice QR per dimostrare l'autenticità dei video. La scelta di una portavoce generata dall'IA mira anche a «risparmiare tempo e risorse al ministero», ha detto il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kouleba. «I veri diplomatici potranno essere più efficienti e concentrarsi su altre attività».
07:56
07:56
Il punto alle 07.30
Tre persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite nella notte in un attacco missilistico russo su Odessa, nell'Ucraina meridionale. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, come riporta l'agenzia di stampa Rbc Ucraina. «In seguito all'attacco sono morte tre persone, altre tre sono rimaste ferite», ha scritto Kiper sul servizio di messaggistica Telegram, aggiungendo che «ci sono danni alle infrastrutture civili». Secondo alcuni canali Telegram locali, l'attacco è stato lanciato dal territorio della Crimea occupata.
Dal canto suo, l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti riferisce che l'attacco ha colpito il quartier generale delle forze armate ucraine nella zona della piazza Kulikovo Pole, nel centro della città. Ria Novosti cita il coordinatore della metropolitana di Mykolaiv, Sergei Lebedev.
Intanto un incendio è scoppiato nella notte in una raffineria di petrolio a Ryazan, nell'omonima regione russa, in seguito ad un attacco con droni, riporta il media russo Baza, vicino ai servizi di sicurezza di Mosca. Allo stesso tempo, il governatore della regione di Voronezh, Oleksandr Gusev, ha reso noto che le difese aeree hanno abbattuto un drone nella regione.
Secondo testimoni oculari, l'attacco alla raffineria è avvenuto intorno alle 3.00 ora locale (le 2.00 in Svizzera). Il governatore della regione di Ryazan, Pavlo Malkov, ha reso noto su Telegram che un drone è stato abbattuto, senza menzionare la raffineria.
Da parte sua, Gusev ha spiegato che i detriti del drone abbattuto hanno danneggiato un edificio in costruzione senza provocare feriti o vittime.
Stando all'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, il ministero della difesa russo afferma che durante la notte sono sei i droni ucraini in quattro regioni del paese a essere stati abbattuti.
«Ci sono stati altri tentativi di attuazione da parte del regime di Kiev di attacchi terroristici con droni ad ala fissa contro siti sul territorio della Federazione russa, che sono stati sventati durante la notte - si legge in un comunicato. Le difese aeree in servizio hanno distrutto sei droni ucraini, di cui tre sul territorio della regione di Voronezh, uno sul territorio della regione di Ryazan, uno sul territorio della regione di Belgorod e uno sul territorio della regione di Kursk».