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La città, nella regione del Donetsk, è stata rasa al suolo: Mosca ne ha reclamato la conquista – Al momento è impossibile evacuare la popolazione a causa dei combattimenti in corso – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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![550 civili intrappolati a Soledar](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2023/01/13/1920x1080/c0828e0e-e075-4699-bb8d-afadc212588d.jpeg)
22:15
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«I russi litigano sui meriti, è segno del fallimento»
«Trecentoventiquattro giorni di guerra su vasta scala e come sono cambiate le cose per la Russia...Stanno già litigando tra di loro su chi dovrebbe essere accreditato di qualche avanzamento tattico. Questo è un chiaro segnale di fallimento per il nemico. E questo è un altro incentivo per tutti noi a fare più pressione sugli occupanti e ad infliggere maggiori perdite. Grazie a tutti coloro che lo realizzano! Sia in prima linea che su tutti gli altri nostri fronti». Lo afferma il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso serale.
22:13
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ONU: «La fine dei combattimenti non è in vista»
«La guerra in Ucraina si avvicina al suo primo anniversario senza una fine in vista dei combattimenti o delle sofferenze. La logica che prevale è quella militare, con poco o nessun margine di dialogo in questo momento». Lo ha detto il capo degli Affari Politici dell'Onu, Rosemary DiCarlo, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.
«I combattimenti a terra si sono intensificati, soprattutto nella regione di Donetsk. In aree come Bakhmut e Soledar battaglie implacabili rappresentano una grande minaccia per la popolazione civile rimasta», ha aggiunto, sottolineando che nella sola Bakhmut, l'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani (Ohchr) ha documentato 22 civili uccisi e 72 feriti dall'inizio di dicembre.
Dal 24 febbraio 2022, «i morti verificati sono arrivati a 6'952, e 11'144 feriti, ma le cifre effettive sono probabilmente notevolmente più alte». Mentre «quasi 14 milioni di persone hanno ricevuto assistenza da oltre 740 partner. Ciò include 1 milione di persone in aree non sotto il controllo del governo ucraino».
22:12
22:12
«Preoccupati per le armi inviate da Pyongyang al Gruppo Wagner»
«La Corea del Nord ha dichiarato pubblicamente che non avrebbe sostenuto la guerra della Russia in Ucraina. Ma da allora hanno consegnato armi al Gruppo Wagner in diretta violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Il mese scorso Pyongyang ha consegnato a Mosca razzi e missili di fanteria per essere utilizzati da Wagner, sostenuto dalla Federazione Russa, e siamo preoccupati che stiano pianificando di consegnare altro equipaggiamento militare al Gruppo».
Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. «Condanniamo le azioni della Corea del Nord, la sollecitiamo a cessare queste consegne e a conformarsi alle pertinenti risoluzioni del Consiglio - ha aggiunto - E ancora una volta, incoraggiamo tutti a unirsi a noi in questo appello».
20:35
20:35
«Abbiamo bisogno di carri armati occidentali»
«Ho avuto una telefonata con il Segretario Usa Antony Blinken sui modi per aumentare il sostegno statunitense e internazionale all'Ucraina, compresi gli aiuti militari. Ho sottolineato la necessità che l'Ucraina riceva carri armati di tipo occidentale. Abbiamo anche discusso di ulteriori sanzioni alla Russia. Grato agli Stati Uniti per essersi schierati con l'Ucraina».
Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, riferendo del colloquio telefonico con il Segretario di Stato americano Blinken.
19:16
19:16
Rafael Grossi sarà in Ucraina la prossima settimana
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Mariano Grossi andrà in Ucraina la prossima settimana per stabilire la presenza di esperti dell'agenzia in tutti gli impianti nucleari del Paese: lo ha dichiarato l'agenzia in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito web.
«Il direttore generale Rafael Mariano Grossi sarà in Ucraina la prossima settimana per stabilire una presenza continua di esperti di sicurezza nucleare in tutti gli impianti nucleari del Paese, intensificando in modo significativo gli sforzi dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) per aiutare a prevenire un incidente nucleare durante l'attuale conflitto militare», ha dichiarato l'AIEA.
18:24
18:24
«La battaglia a Soledar continua»
A Soledar «la battaglia continua». Lo sostiene la sintesi dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina, pubblicata in serata su Facebook, come riportano i media ucraini.
«In direzione di Bakhmut, il nemico ha bombardato Spirne, Bilogorivka, Rozdolivka, Yakovlivka, Soledar, Krasna Gora, Bakhmut, Klishchiivka, Kurdyumivka, Druzhba e la regione settentrionale di Donetsk. Le battaglie per Soledar continuano», afferma lo Stato maggiore ucraino.
17:54
17:54
«Prevediamo di aderire all'UE in meno di 2 anni»
Il governo ucraino prevede di chiudere i negoziati e firmare un accordo sull'adesione dell'Ucraina all'Ue in meno di due anni. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, citato da Ukrainska Pravda.
«Ora stiamo completando l'attuazione delle sette raccomandazioni della Commissione europea, che ci consentiranno di avviare i prossimi passi per l'integrazione. Dobbiamo anche analizzare la conformità della nostra legislazione con la legislazione dell'Ue per comprendere chiaramente la portata del lavoro questo deve essere fatto», ha detto Shmyhal.
«Successivamente, saremo sulla via dei negoziati che dovrebbero culminare nella firma dell'accordo sull'adesione dell'Ucraina all'Ue. Prevediamo di percorrere questo percorso in meno di due anni, e poi l'Ucraina diventerà un membro a pieno titolo dell'Ue», ha sottolineato.
17:46
17:46
«Adesione all'UE? Kiev ha un'ambizione una rapidità impressionanti»
«Il processo di adesione all'Ue è un processo 'step by step'. L'Ucraina ha un'ambizione e una rapidità impressionanti. Per sostenere quel processo il collegio dei commissari visiterà il Paese all'inizio di febbraio, avremo un incontro tra il collegio e il governo. Sono circa 18-20 i punti a cui stiamo già lavorando» e la visita sarà un modo «per approfondire e intensificare i diversi argomenti che sono nella nostra agenda».
Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen soffermandosi, nel corso della conferenza stampa da Kiruna in Svezia, sul processo di adesione all'Ue di Kiev.
«Per noi è importante progredire con qualità, rapidità e ambizione insieme al governo ucraino, in modo che la relazione sull'allargamento rifletta tutto ciò. E questo ovviamente porta poi a decisioni speranzose e positive da parte del Consiglio», ha concluso.
16:55
16:55
«I prezzi del gas più bassi ora che prima della guerra»
«La Russia ha sfruttato la nostra dipendenza energetica, ha provato a ricattarci ma ha fallito: ha tagliato l'80% delle sue forniture di gas ma noi siamo stati capaci di compensare senza blackout». Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen in conferenza stampa con il premier svedese Ulf Kristersson. «Tra le varie misure abbiamo introdotto il price cap al gas e aumentato i permessi per le rinnovabili: questo duro lavoro ha pagato e i prezzi del gas sono più bassi che prima dell'invasione russa in Ucraina».
16:51
16:51
Von der Leyen: «A gennaio la prima tranche degli aiuti 2023 per Kiev»
«L'UE sosterrà gli ucraini nella maniera da loro richiesta e per tutto il tempo necessario. La leadership svedese sarà vitale per preservare l'unità dell'UE e per mantenere alta la pressione sulla Russia. In gennaio esborseremo la prima tranche del pacchetto da 18 miliardi di euro» per il 2023.
Lo sottolinea la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen in conferenza stampa con il premier svedese da Kiruna. «Inoltre ci stiamo preparando per la ricostruzione del Paese. Oggi è importante combinare il processo di ricostruzione con quello delle riforme e degli investimenti», ha aggiunto.
16:48
16:48
«Da inizio anno Mosca ha deportato 2.000 bambini ucraini»
«Dall'inizio dell'anno, secondo quanto riferito, la Russia ha rapito fino a 2.000 bambini dall'Ucraina in Russia con il pretesto di proteggerli dalla violenza in corso della stessa guerra della Russia». Lo ha dichiarato Michael Carpenter, rappresentante permanente degli Stati Uniti presso l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), citato da Ukrinform.
«Nelle ultime settimane, abbiamo visto la Russia raddoppiare alcuni dei suoi comportamenti più spregevoli in Ucraina. Ciò include continuare a rimuovere con la forza i bambini dalle loro famiglie e dalle loro case in Ucraina e trasferirli in Russia», ha sottolineato oggi alla riunione del Consiglio permanente dell'OSCE.
Carpenter ha notato che le forze russe hanno trasferito o deportato illegalmente migliaia di civili ucraini in Russia dai territori occupati. «I minori nati nel 2005 e nel 2006 sarebbero ora già soggetti a registrazione militare obbligatoria. Questa pianificazione anticipata di usare i bambini dell'Ucraina come carne da macello per la guerra in Russia è - non ho altre parole - è semplicemente malvagia», ha sottolineato Carpenter.
15:23
15:23
La «battaglia di Verdun nel 21esimo secolo»
Il capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak, ha descritto la situazione a Bakhmut e Soledar come una «battaglia di Verdun nel 21esimo secolo». Il paragone, con la più lunga battaglia della Prima guerra mondiale che ha portato a enormi perdite, è stato espresso in un'intervista a Le Monde pubblicata tuttavia prima dell'annuncio di Mosca di aver conquistato Soledar, smentito da Kiev.
«La situazione è difficile, anzi molto difficile. Questa è la battaglia di Verdun del 21esimo secolo. I combattimenti sono feroci da mesi ma i nostri soldati riescono a mantenere le posizioni», ha detto Yermak nell'intervista. «Abbiamo davanti a noi una massa umana che attacca, attacca incessantemente.
Soledar è teatro di battaglie di strada, senza che nessuna parte controlli realmente la città. I russi sono presenti lì ma non la controllano. La situazione è difficile ma manteniamo lo stesso obiettivo in questa guerra, che è liberare i nostri territori, ripristinare completamente l'integrità territoriale dell'Ucraina», ha sottolineato nell'intervista realizzata ieri sera, prima delle nuove rivendicazioni russe sulla città.
13:22
13:22
Helsinki: carri armati a Kiev se anche altri Paesi lo faranno
La Finlandia potrebbe donare all'Ucraina alcuni carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca se anche altre nazioni europee decidessero di farlo: lo ha detto il presidente finlandese, Sauli Niinisto, all'agenzia di stampa nazionale Stt.
Helsinki potrebbe inviate solo un numero limitato di carri armati, poiché le armi del Paese sono necessarie per sorvegliare il confine con la Russia, ha precisato Niinisto.
La Polonia ha già reso noto che sarebbe disposta a inviare carri armati Leopard 2 all'Ucraina se ci fosse una coalizione più ampia di Paesi pronta a farlo, mentre la Germania non intende inviarli.
12:59
12:59
L'esercito ucraino smentisce la caduta di Soldar
L'esercito ucraino smentisce la caduta di Soldar nelle mani dei russi. «Combattimenti violenti sono ancora in corso», precisa il portavoce dell'esercito di Kiev.
12:53
12:53
«Carri armati AMX 10-RC a Kiev entro 2 mesi»
La Francia punta a consegnare all'Ucraina i carri armati AMX 10-RC entro due mesi: lo ha reso noto oggi il ministro delle Forze armate francese, Sébastien Lecornu, come riporta la Cnn.
La notizia segue la conferma del presidente francese Emmanuel Macron che la Francia invierà a Kiev i carri armati da combattimento leggeri nel corso di una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il 4 gennaio.
12:12
12:12
Mosca, a Soledar uccisi 700 soldati ucraini in 3 giorni
Le forze russe che hanno conquistato ieri sera la città di Soledar, nel Donbass ucraino, hanno «ucciso oltre 700 soldati ucraini» negli ultimi tre giorni di combattimenti. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe.
11:45
11:45
Mosca: conquistata la città di Soledar
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno conquistato la città di Soledar, in Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Tass.
10:49
10:49
«Mosca vuole creare un esercito di 2 milioni di soldati»
Mosca prevede di creare un esercito di 2 milioni di soldati: lo afferma l'intelligence della difesa ucraina (Gur) in base alla portata della mobilitazione in corso in Russia.
Nel primo reclutamento sono state arruolate 300.000 persone, ha ricordato l'intelligence di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Il Gur non esclude ora che Mosca annunci un'altra mobilitazione nei prossimi giorni e ritiene che questa volta altri 500.000 russi si uniranno alle forze armate.
L'entità di queste misure indica secondo il Gur i piani di Mosca di creare un esercito di circa due milioni di persone rispetto al precedente obiettivo di 1,5 milioni di soldati.
08:16
08:16
Soledar probabilmente sotto il controllo russo
«I filmati geolocalizzati pubblicati l'11 e il 12 gennaio indicano che le forze russe probabilmente controllano la maggior parte, se non tutta, Soledar e hanno probabilmente spinto le forze ucraine fuori dalla periferia occidentale dell'insediamento»: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto pubblicato ieri.
«Lo Stato Maggiore ucraino e altre fonti militari di alto livello non hanno riferito che le forze ucraine hanno respinto gli assalti russi contro Soledar il 12 gennaio, come avevano fatto in precedenza», sottolinea il rapporto.
I blogger militari russi, prosegue, «hanno pubblicato il 12 gennaio filmati di combattenti del Gruppo Wagner che camminano liberamente a Soledar e hanno affermato di aver visitato l'insediamento insieme alle forze russe».
«Tutte le prove disponibili indicano che le forze ucraine non mantengono più una difesa organizzata a Soledar conclude l'istituto. La dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky del 12 gennaio, secondo cui le forze ucraine mantengono posizioni a Soledar, potrebbe riferirsi a posizioni difensive vicine ma non a Soledar».
06:21
06:21
Il punto alle 06.00
Si cerca una soluzione per mettere in salvo i 550 civili, tra cui 15 bambini, rimasti intrappolati a Soledar, la città nella regione del Donetsk rasa al suolo dopo giorni di attacchi furenti da parte delle forze russe. La cittadina, che prima della guerra aveva una popolazione di circa 10'500 abitanti e oggi ne ha appena 559, è teatro di pesanti combattimenti mentre le truppe russe e i mercenari del Gruppo Wagner tentano di accerchiare Bakhmut, 10 km a sud, che da settembre è al centro delle operazioni offensive russe. Al momento è impossibile evacuare i superstiti a causa dei combattimenti in corso, come spiegato dal governatore della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko.
Intanto, ad Ankara, Russia e Ucraina non hanno raggiunto un nuovo accordo di scambio di prigionieri. Lo ha precisato la commissaria russa per i diritti umani Tatyana Moskalkova, spiegando che le sue precedenti osservazioni sullo scambio sono state interpretate male. I media turchi l'hanno infatti citata mentre diceva ai giornalisti che i diplomatici avevano accettato di scambiare «più di 40 prigionieri» da ciascuna parte. Tuttavia, Moskalkova ha precisato oggi che quei commenti si riferivano a un numero di persone che le parti avevano già scambiato in passato. Non sono stati comunque esclusi scambi di soldati feriti in futuro: «Tali scambi avvengono continuamente. Questi accordi vengono raggiunti dai militari e lavoriamo insieme a loro».