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«A Gaza una situazione inimmaginabile: se le bombe non uccidono, lo faranno le malattie»

Dramma nella Striscia: la denuncia di un ufficiale delle Nazioni Unite – Hezbollah contro Cipro: «In caso di guerra, non esiteremo ad attaccare chiunque aiuti Israele» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«A Gaza una situazione inimmaginabile: se le bombe non uccidono, lo faranno le malattie»
Red. Online
20.06.2024 06:47
22:40
22:40
Il molo USA riprende le attività a Gaza

Il molo americano riprende le attività a Gaza anche se gli aiuti sono trasportati in un'area di smistamento. Lo ha detto il Pentagono. Il molo era stato temporaneamente spostato venerdì per il maltempo. Secondo indiscrezioni riportate nei giorni scorsi dal New York Times, il molo sarà smantellato prima del previsto, forse già il mese prossimo.

14:55
14:55
ll ministro degli Esteri iraniano ha incontrato il leader di Hamas in Qatar

Il ministro degli Esteri ad interim dell'Iran, Ali Bagheri Kani, ha avuto un incontro con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, durante una visita a Doha, in Qatar.

«I crimini e le aggressioni dovrebbero costare caro al regime sionista», ha affermato il capo della Diplomazia di Teheran durante il colloquio con Haniyeh, riferisce l'agenzia di stampa Irna, lodando la «resistenza» palestinese mentre il capo dell'ufficio politico di Hamas ha ringraziato il governo dell'Iran e la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, per il loro sostegno.

12:53
12:53
UE a Hezbollah: «Minacce a Cipro sono minacce a tutti noi»

«Cipro è uno Stato membro dell'Ue, ogni minaccia a Cipro è una minaccia a tutta l'Unione Europea». Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna della Commissione Europea commentando le dichiarazioni di Hezbollah sul possibile coinvolgimento di Cipro nell'allargamento del conflitto nel Medio Oriente.

«Seguiamo da vicino le tensioni fra Libano e Israele e diamo il benvenuto agli sforzi di Usa e Francia per calmare la situazione: è necessaria la de-escalation e l'Ue è in contatto con i rappresentanti del Libano e altri partner nella regione», ha aggiunto.

12:46
12:46
«Sstop raid Hezbollah o appoggiamo operazione Israele»

L'inviato speciale americano Amos Hochstein ha avvertito i funzionari libanesi che se Hezbollah non mette fine agli attacchi quotidiani contro il nord di Israele, potrebbe ritrovarsi come obiettivo di un'operazione israeliana limitata, appoggiata dagli Usa.

Lo ha riferito l'emittente pubblica Kan. Secondo la tv, Hochstein ha detto ai funzionari che è necessaria una soluzione diplomatica per respingere il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran dal confine, altrimenti Israele lancerà un attacco limitato con l'appoggio degli Stati Uniti. Hochstein è nella regione nel tentativo di evitare un'escalation.

11:18
11:18
Continuano le proteste a Tel Aviv, 5 manifestanti arrestati

La Polizia di Tel Aviv ha arrestato cinque manifestanti che in queste ore continuano a protestare contro il governo israeliano. In questo caso i dimostranti si trovavano in marcia su una delle autostrade presso la città (Route 6) e sono stati accusati di aver dato fuoco a dei pneumatici. Lo riferisce Haaretz.

10:56
10:56
«Ucciso un comandante di Hamas responsabile del massacro del 7 ottobre»

Uno dei comandanti della squadra d'élite Nukhba di Hamas che ha attaccato Israele il 7 ottobre è stato ucciso in un raid aereo a Beit Hanoun, nel nord di Gaza: lo hanno dichiarato le Forze di difesa israeliane (Idf), come riportano i media nazionali.

Secondo l'Idf Ahmed Hassan Salameh a-Swarkeh ha comandato i terroristi che fecero irruzione nelle città israeliane il 7 ottobre e in seguito è stato dietro agli attacchi dei cecchini contro le forze israeliane a Beit Hanoun. "Prima dell'attacco sono state prese misure per evitare danni ai civili. Nessun civile è stato ferito", ha affermato l'esercito in un comunicato.

10:49
10:49
«A Gaza una situazione inimmaginabile: se le bombe non uccidono, lo faranno le malattie»

Gli abitanti di Gaza sopravvivono a malapena dopo essere stati ripetutamente sfollati a causa della violenza e degli ordini di evacuazione delle forze di difesa israeliane. «Gli ospedali sono pieni fino a scoppiare e l'odore è insopportabile. Le acque reflue si riversano nelle tende, non c'è acqua potabile. Se le bombe non uccidono, lo faranno le malattie».

È quanto ha denunciato il capo dell'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite nei Territori palestinesi occupati. Ajith Singhay, di ritorno da Gaza dove ha visitato Khan Younis, Rafah e Deir-Al-Balah.

«Qui i residenti sono costretti a rifugiarsi in mezzo a distruzioni inimmaginabili», ha aggiunto. «Il suono delle bombe, delle armi e dei droni è costante», ha proseguito. «Il rumore della guerra è ininterrotto giorno e notte. In 22 anni di lavoro alle Nazioni Unite, anche in molte situazioni di conflitto e post-conflitto, non ho mai visto tali situazioni. La distruzione è inimmaginabile» ha concluso.

09:56
09:56
«Gli ostaggi ancora in vita potrebbero essere solo 50»

Gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre ancora in vita a Gaza potrebbero essere solo 50, un numero inferiore rispetto a ciò che sembra ritenere Israele.

Lo hanno riferito al Wall Street Journal mediatori dei negoziati e un funzionario americano che ha familiarità con le informazioni che hanno gli Stati Uniti. Questa stima, che si basa in parte anche su dati dell'intelligence israeliana, è che 66 persone tenute in cattività nella Striscia potrebbero essere morte, ossia 25 in più di quanto Israele ha valutato pubblicamente.

08:45
08:45
Otto palestinesi arrestati dall'esercito israeliano in Cisgiordania

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che l'esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa sette persone durante un'operazione nella città di Beit Sira, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania. Un altro arresto è stato eseguito a Dura, a sud di Hebron.

06:48
06:48
Il punto alle 6.30

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha affermato ieri che una guerra che coinvolgesse il Libano avrebbe implicazioni regionali e che il gruppo armato sciita libanese attaccherebbe qualsiasi altro Paese della regione che abbia assistito Israele nello sforzo bellico, citando Cipro, che ha ospitato le forze israeliane per esercitazioni.

Il presidente cipriota Nikos Christodoulides ha affermato da parte sua che Nicosia «non è in alcun modo coinvolta» in alcuna operazione militare nella regione. Cipro è «parte della soluzione, non del problema», ha detto Christodoulides ricordando il corridoio marittimo Cipro-Gaza utilizzato per fornire aiuti all'enclave palestinese. In un comunicato diffuso dal portavoce cipriota Konstantinos Letymbiotis, Christodoulides ha sottolineato che «esiste un canale di comunicazione sia con il governo libanese che con il governo iraniano, attraverso la via diplomatica».

Al presidente è stato chiesto se sia preoccupato per le dichiarazioni di Nasrallah. «Non sono piacevoli - ha risposto -, ma non corrispondono in alcun modo a ciò che si cerca di fare, e cioè dare l'immagine di un coinvolgimento di Cipro in attività belliche: non è assolutamente così».