Maltempo

«A Mayotte sembra sia successo un disastro nucleare»

È ancora caos nel territorio francese nell'Oceano Indiano: mentre aumenta il numero delle vittime, i cittadini combattono contro la carenza di acqua e cibo
© Gendarmerie Nationale via AP
Red. Online
16.12.2024 23:05

«Sembrano le conseguenze di un disastro nucleare». Sono queste le parole usate per descrivere il passaggio del ciclone Chido sull'arcipelago di Mayotte, territorio francese nell'Oceano Indiano. Ora dopo ora, il bilancio delle vittime e la conta dei danni si fanno sempre più gravi. I cittadini, sopravvissuti alla tempesta, hanno parlato di «scene apocalittiche». Con venti di una velocità superiore a 225 km/h, Chido ha raso al suolo numerosi edifici e abitazioni, soprattutto nei quartieri più poveri, dove gli abitanti dell'isola vivevano in baracche con tetti in lamiera.

Oltre al numero dei morti, destinato – inesorabilmente – ad aumentare, nelle ultime ore a preoccupare i soccorritori è anche la carenza di cibo e, soprattutto, di acqua. A Mayotte, da qualche ore, secondo un senatore del territorio, la gente ha iniziato «a morire di sete e di fame». Nonostante siano da ieri in corso i lavoro per individuare e riparare i danni alla fornitura di acqua ed elettricità dell'isola, la situazione rimane infatti ancora molto critica. 

«L'emergenza, ora, riguarda gli aiuti alimentari, perché la gente non ha acqua potabile», ha spiegato un abitante di Mamoudzou all'emittente BFM TV. Molte delle case, infatti, avevano ancora l'elettricità, ma si teme che nelle prossime ore possa venir compromessa.

Come ha affermato di recente il sindaco di Mamoudzou, capitale di Mayotte, il ciclone «non ha risparmiato nulla». «È stato colpito l'ospedale, le scuole sono state colpite. Le case sono state completamente devastate», ha dichiarato Ambdilwahedou Soumaila. Tutte le comunicazioni, nel frattempo, sono difficili. 

Gli aiuti

Gli sforzi per salvare i sopravvissuti, però, non si fermano. Nelle prossime ore, il ministro degli Interni francese, Bruno Retailleau, atterrerà a Mayotte, dove verrà informato sull'impatto che il ciclone ha avuto sul territorio. Al contempo, la Francia sta cercando di mobilitare sforzi umanitari per aiutare la popolazione che si trova ad affrontare carenze di acqua e cibo, con una temperatura di circa 31 gradi. In totale, come dichiarato dal governo francese, sono circa 1.600 gli agenti di polizia e i gendarmi presenti sul posto.

Al momento, i militari francesi atterrati a Mayotte sono impegnati a rimuovere detriti, informare i residenti e smistare gli aiuti. I soccorritori attivi sul campo stanno invece cercando, senza sosta, i sopravvissuti. Stando agli ultimi aggiornamenti, il numero delle vittime è salito a 20, ma come indicato già nelle scorse ore dal prefetto locale, il totale è destinato a essere molto più elevato. 

Dal canto loro, i cittadini, descrivendo una situazione «piuttosto caotica», lamentano anche di sentirsi «preoccupati per ciò avverrà dopo». «Non abbiamo l'elettricità, non abbiamo ricezione per i cellulari e ci sono un sacco di macerie ovunque», ha raccontato alla BBC una 27.enne di Bruxelles che da anni lavora come ostetrica sull'ospedale centrale di Mayotte. 

Per quanto riguarda il ciclone in sé, una volta superata Mayotte, Chido ha toccato terra in Mozambico, proseguendo poi la sua traiettoria verso il cuore dell'Africa. Spostandosi, la tempesta è stata declassata a «depressione», con venti che soffiano a circa 48 km/h e forti acquazzoni. 

Macron: «Dichiarerò lutto nazionale»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato su X che andrà a Mayottr «nei prossimi giorni a sostegno dei nostri concittadini, ai funzionari e ai soccorritori dispiegati».

«Di fronte a questa tragedia che sconvolge ognuno di noi, dichiarerò il lutto nazionale», ha concluso nel tweet alla fine della riunione dell'unità di crisi interministeriale convocato per prendere «misure d'emergenza in soccorso agli abitanti di Mayotte» e per assicurare «la continuità dello Stato».