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Adesione alla NATO: primo no della Turchia a Finlandia e Svezia – Segui il live

Il giovane soldato russo si dichiara colpevole di crimini di guerra - La Russia espelle diplomatici francesi, italiani e spagnoli - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Adesione alla NATO: primo no della Turchia a Finlandia e Svezia – Segui il live
Red. Online
18.05.2022 06:31
23:20
23:20
«Sgominati 88 gruppi di sabotatori e spie da inizio guerra»

I servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno smantellato 88 gruppi di sabotaggio e spionaggio operanti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa.

Lo ha annunciato in TV il primo viceministro dell'Interno Yevhen Yenin, secondo quanto riferisce Ukrinform.

«Un totale di 88 gruppi di sabotaggio e ricognizione sono stati smascherati durante la guerra. Circa 800 persone coinvolte in attività di sabotaggio sono state arrestate», ha detto Yenin.

23:18
23:18
SocGen ha chiuso la vendita Rosbank per 3,2 miliardi

SocGen ha chiuso la vendita di Rosbank e delle relative attività assicurative a Interros Capital, gruppo dell'oligarca Vladimir Potanin, per 3,2 miliardi di euro. Lo riporta Bloomberg, sottolineando come si concretizza così la decisione della banca francese di uscire dalla Russia, come annunciato il mese scorso.

22:25
22:25
«Quasi 3 milioni di ucraini rifugiati in Russia»

Sono quasi 3 milioni gli ucraini «che hanno chiesto rifugio in Russia»: lo riferisce il capo del centro nazionale della Difesa di Mosca, Mikhail Mizintsev, citato da Interfax.

«Ad oggi le richieste di evacuazione in Russia sono 2.756.034, arrivate da 2.135 città dell'Ucraina», ha detto il responsabile. Solo nelle ultime 24 ore, aggiunge, i rifugiati dalle regioni di Donetsk e Lugansk sono stati 17 mila.

22:22
22:22
«I livelli di fame nel mondo sono a un nuovo massimo»

«Mosca deve consentire l'esportazione sicura del grano immagazzinato nei porti ucraini. Il cibo e i fertilizzanti russi devono avere pieno e illimitato accesso ai mercati mondiali». Lo ha detto il segretario generale ONU Antonio Guterres.

Intervenendo alla ministeriale sulla crisi alimentare organizzata dagli USA al Palazzo di Vetro, Guerres ha affermato: «Sono stato in stretto contatto su questo tema con Russia, Ucraina, Turchia, USA, UE e altri Paesi chiave. Sono fiducioso, ma c'è ancora molta strada da fare. Le complesse implicazioni di sicurezza e finanziarie richiedono buona volontà da tutte le parti».

«Siamo chiari, non esiste una soluzione efficace alla crisi alimentare senza reintegrare la produzione ucraina, così come il cibo e i fertilizzanti prodotti da Russia e Bielorussia, nei mercati mondiali, nonostante la guerra», ha sottolineato ancora il segretario generale dell'ONU.

«Fame nel mondo a un nuovo massimo»

«I livelli di fame nel mondo hanno raggiunto un nuovo massimo. In soli due anni, il numero di persone con insicurezza alimentare grave sono raddoppiate, dai 135 milioni pre-pandemia ai 276 milioni di oggi. Più di mezzo milione di vive in condizioni di carestia, un aumento di oltre il 500% dal 2016», ha aggiunto Guterres.

«La guerra in Ucraina sta amplificando e accelerando gli altri fattori: cambiamento climatico, Covid e disuguaglianza - ha continuato - minacciano di portare decine di milioni di persone oltre il limite dell'insicurezza alimentare, seguita da malnutrizione, fame di massa e carestia, in una crisi che potrebbe durare per anni».

22:17
22:17
«Fiduciosi che i dubbi della Turchia possano essere superati»

«Siamo fiduciosi che le preoccupazioni della Turchia sull'adesione della Svezia e della Finlandia alla NATO possano essere affrontate e superate, ne stiamo parlando in questi giorni con le nostre controparti».

Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale USA, Jake Sullivan, in un briefing alla Casa Bianca, sottolineando che oggi il segretario di Stato americano, Antony Blinken, incontra a New York il ministro degli Esteri turco Cavusoglu.

«Mi aspetto che la NATO parli con una sola voce» sulla richiesta di adesione alla NATO da parte di Svezia e Finlandia, ha aggiunto Sullivan.

22:03
22:03
USA: «Non tollereremo aggressioni prima delle nuove adesioni NATO»

«Gli USA, come gli alleati, sono pronti a lanciare un messaggio chiaro, che non tollereremo nessuna aggressione a Svezia e Finlandia durante il processo di adesione alla NATO»: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

21:59
21:59
«Cinque civili uccisi in un raid russo, anche un bimbo di 2 anni»

Almeno 5 civili, tra cui un bambino di due anni, sono rimasti uccisi in un raid aereo russo a Bakhmut, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore regionale, citato dall'Ukrainska Pravda, precisando che l'attacco è avvenuto ieri ma le vittime sono emerse successivamente tra i detriti di edifici colpiti.

Altre 4 persone sono state ferite, tra cui tre minori di età compresa tra 9 e 17 anni.

20:00
20:00
Gli USA riaprono l'ambasciata a Kiev

(Aggiornata alle 20.14) Gli Stati Uniti hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo oltre due mesi. Lo annuncia il dipartimento di Stato americano in una nota.

«Il popolo ucraino con la nostra assistenza alla sicurezza ha difeso la propria terra di fronte all'invasione incosciente della Russia. Di conseguenza la bandiera a stelle e strisce può sventolare sull'ambasciata di nuovo», ha sottolineato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una nota.

All'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, i diplomatici americani si sono prima trasferiti a Leopoli, quindi in Polonia, da dove hanno condotto tutte le operazioni, fino a brevi incursioni nel Paese a inizio maggio.

Qualche settimana fa l'incaricata d'affari americana, Kristina Kvien, aveva espresso l'auspicio di riaprire l'ambasciata nella capitale ucraina entro fine mese. Il presidente americano Joe Biden ha già nominato Bridget Brink come nuova ambasciatrice degli Stati Uniti.

19:50
19:50
«La missione consultiva UE per l'Ucraina torna a Kiev»

La Missione consultiva dell'UE per l'Ucraina (EUAM) torna oggi a Kiev, dopo essere stata costretta ad evacuare il 24 febbraio a causa dell'invasione russa.

«Sono lieto di annunciare il ridispiegamento della Missione consultiva dell'Unione europea in Ucraina. Oltre ai suoi altri compiti, la missione sosterrà ora il lavoro cruciale del Procuratore generale ucraino per facilitare le indagini e il perseguimento di eventuali crimini internazionali commessi nel contesto dell'aggressione militare immotivata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina», ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

«I responsabili di atrocità e crimini di guerra, e i loro complici, saranno chiamati a risponderne in conformità al diritto internazionale». Un nucleo di 15 membri del personale dell'EUAM è stato riassegnato per continuare i contatti con le autorità ucraine in modo più diretto e sostenerle in particolare nelle indagini e nei procedimenti giudiziari per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

19:17
19:17
Zelensky propone una nuova proroga della legge marziale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottoposto alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, una proposta legislativa per estendere la legge marziale per 90 giorni dal 25 maggio, cioè ad agosto 2022. Lo riferisce Ukrainska Pravda, citando il sito web del parlamento.

19:05
19:05
Blinken: «Aspettiamo Svezia e Finlandia»

Antony Blinken ha parlato con il segretario generale della NATO delle domande di adesione di Finlandia e Svezia. Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano sottolineando di «non vedere l'ora di accogliere il 31.esimo e il 32.esimo alleato».

19:02
19:02
«La Russia usa la fame come arma per chiedere fedeltà»

«La guerra della Russia ha fatto sì che i prezzi di grano, mais e olio da cucina siano aumentati vertiginosamente in tutto il mondo. Mosca non sta solo accettando cinicamente carestie e crisi alimentari nel sud del mondo, sta usando la fame come arma per chiedere fedeltà».

Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Alma Baerbock prima di partecipare alla ministeriale organizzata dagli USA all'ONU sulla crisi alimentare. «La Germania - ha aggiunto - è coinvolta nel gruppo di lavoro guidato dal segretario generale ONU Antonio Guterres per superare la crisi».

19:00
19:00
La Russia chiude l'ufficio della radio-tv canadese

La Russia ha annunciato la chiusura dell'ufficio della radio-televisione canadese Cbc come misura di ritorsione. Ne ha dato notizia il ministero degli Esteri, riporta Interfax.

«È stata presa una decisione sulle misure di risposta, sottolineo che si tratta di misure di risposta, alle azioni del Canada, in particolare sulla chiusura dell'ufficio di Mosca dell'ente radiotelevisivo statale canadese Cbc, compreso l'annullamento degli accrediti e dei visti russi dei suoi giornalisti», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ripresa dall'agenzia Interfax.

Secondo Zakharova, la mossa della Russia sarebbe una risposta alla decisione del Canada di bandire Russia Today: l'emittente statale russa accusata di fare da megafono alla propaganda del Cremlino e bloccata in molti Paesi occidentali dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.

18:53
18:53
«Il Mar d'Azov rischia la catastrofe a causa delle bombe russe»

Il Mar d'Azov rischia l'estinzione a causa dei bombardamenti russi sull'acciaieria Azovstal. La denuncia arriva via Telegram dal sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, secondo il quale potrebbe essere danneggiata una struttura dell'impianto che contiene decine di migliaia di tonnellate di soluzione concentrata di idrogeno solforato, un elemento che se rilasciato distruggerà completamente la flora e la fauna.

La sostanza potrebbe poi confluire nel mar Nero e nel Mediterraneo. Per evitare il disastro, il sindaco ritiene necessaria l'immediata ammissione al sito di esperti internazionali e dell'ONU per studiare la situazione e prevenire una catastrofe ambientale di livello mondiale.

18:50
18:50
Mosca: «Dall'Italia azioni ostili e immotivate»

Sono state le «azioni apertamente ostili e immotivate» dell'Italia, con l'espulsione di 30 diplomatici russi il mese scorso, a portare alla risposta di Mosca con l'analoga misura presa oggi nei confronti di 24 diplomatici italiani.

Lo afferma in un comunicato il ministero degli Esteri russo. Il ministero conferma che «i 24 dipendenti delle istituzioni diplomatiche e consolari italiane in Russia dichiarati "personae non gratae"» dovranno lasciare il Paese entro otto giorni.

18:47
18:47
«Oltre mille soldati ancora dentro Azovstal»

Sono oltre mille i soldati ucraini ancora nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, compresi i loro comandanti. Lo ha affermato il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin.

18:45
18:45
Biden: «Sostegno a Finlandia e Svezia in caso di aggressione»

«Gli Stati Uniti lavoreranno con Finlandia e Svezia nel vigilare contro qualsiasi minaccia alla nostra sicurezza comune e per scoraggiare e affrontare un'aggressione o la minaccia di un'aggressione mentre le loro domande di adesione alla NATO vengono prese in considerazione». Lo ha assicurato il presidente americano Joe Biden alla vigilia dell'incontro a Washington con i leader dei due Paesi.

«La Svezia e la Finlandia hanno preso l'importante decisione di chiedere di aderire alla NATO dopo processi democratici approfonditi e inclusivi», dice ancora il presidente Biden, sottolineando che «la NATO garantisce la sicurezza di un miliardo di persone in Europa e Nord America, unite dal comune impegno per i principi democratici e dalla nostra visione di pace e prosperità in Europa e nel mondo».

«Il mio impegno nei confronti della NATO e dell'articolo 5 è ferreo», ribadisce. «La Finlandia e la Svezia sono partner di lunga data degli Stati Uniti. Aderendo alla NATO rafforzeranno ulteriormente la nostra cooperazione in materia di difesa».

18:29
18:29
Zelensky incontra Shevchenko, «ambasciatore ucraino nel mondo»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev Andriy Shevchenko, ex stella del Milan, per poi postare su Twitter una foto che li ritrae insieme.

«Andriy ha guadagnato fiducia all'estero - ha scritto Zelensky - e ora ha una missione importante: raccontare al mondo gli eventi in Ucraina e usare la sua autorità per aumentare gli aiuti».

«Rappresento l'Ucraina nell'arena calcistica internazionale da molti anni ma oggi, quando il mio paese soffre per la guerra, la mia priorità non è il calcio, ma aiutare», ha affermato l'attaccante, pallone d'oro nel 2014.

17:58
17:58
Adesione alla NATO: primo no della Turchia a Finlandia e Svezia

(Aggiornata alle 18.08) La Turchia ha bloccato la decisione iniziale della NATO di esaminare le richieste di Finlandia e Svezia per l'ingresso nell'alleanza militare, mettendo in dubbio le speranze di una rapida adesione dei due Paesi nordici.

Lo rivela il Financial Times citando una persona a conoscenza diretta della questione. La fonte riporta che nella riunione di oggi degli ambasciatori della NATO, mirata ad aprire i colloqui di adesione, l'opposizione di Ankara ha bloccato qualsiasi votazione.

La mossa della Turchia appare inevitabilmente destinata a ritardare i tempi, facendo così tramontare l'obiettivo di una rapida adesione indicato dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

Giorni di intensa diplomazia

Si prospettano quini le basi di diversi giorni di intensa diplomazia tra Stati Uniti, Turchia, Finlandia e Svezia, a caccia di una soluzione di fronte alle richieste di Ankara. Richieste che riguardano la presunta ospitalità data da Helsinki e Stoccolma a individui ritenuti dalla Turchia terroristi.

Un funzionario turco - riporta sempre il Ft - ha confermato che Ankara ha insistito sul fatto che la Turchia non esclude la prospettiva di adesione di Svezia e Finlandia: «Non stiamo dicendo che non possono essere membri della NATO. Solo che dobbiamo essere sulla stessa lunghezza d'onda riguardo alla minaccia che stiamo affrontando. Vogliamo raggiungere un accordo... Quanto prima riusciremo a raggiungere un accordo, tanto prima potranno iniziare le discussioni sull'adesione».

16:55
16:55
Il Ministero esteri italiano condanna l'aggressione russa, «subito il cessate il fuoco»

«Nel ribadire la ferma condanna per l'aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa, l'Italia chiede con forza un immediato cessate il fuoco che ponga fine alle sofferenze della popolazione civile e garantisca l'avvio di negoziati concreti per una soluzione politica e sostenibile del conflitto». Lo si legge in una nota del Ministero degli esteri italiano.

16:47
16:47
«Demoliremo Azovstal per costruire parco»

Demolire l'acciaieria Azovstal per costruire al suo posto un parco o un polo scientifico. Lo ha proposto Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk in Ucraina, citato dall'agenzia Ria Novosti sul suo canale Telegram. La notizia è stata confermata anche dal consiglio comunale di Mariupol.

Il leader della repubblica separatista ha dichiarato anche di voler ricostruire la città, con il supporto russo, per renderla una meta turistica. Ma secondo le autorità ucraine, questa è una mossa pensata dai russi per distruggere preventivamente un importante complesso industriale per l'Ucraina.

Il consiglio comunale di Mariupol sottolinea poi che gli occupanti non sono interessati al restauro e allo sviluppo della città, perché per loro è solo un territorio che funge da corridoio per la Crimea.

16:43
16:43
Steinmeier: «Dobbiamo difendere libertà e democrazia»

«L'invasione dell'Ucraina da parte di Putin ci mostra brutalmente quanto la libertà, la democrazia e lo stato di diritto siano minacciati e quanto dobbiamo difenderli». Lo ha detto oggi il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, intervenendo a un evento ad Amburgo, come riporta Dpa.

«Questa guerra è un monito per tutti coloro che flirtano con la democrazia illiberale e il nazionalismo. Anche qui nell'Unione Europea!», ha aggiunto Steinmeier.

Le orribili immagini da Bucha, Kharkiv, Mariupol o Odessa, i crimini di guerra e le violenze contro i civili, le terribili sofferenze della popolazione ucraina: tutto questo ci dimostra ogni giorno la violenza e la disumanità emanate dalla dittatura russa e dal nazionalismo russo, ha sottolineato il capo di stato tedesco.

16:41
16:41
Erdogan attacca Svezia e Finlandia: «Estradino 30 terroristi»

«Abbiamo chiesto loro di estradare 30 terroristi, ma si sono rifiutati di farlo. Non ci rimandate i terroristi e poi ci chiedete il nostro sostegno per la vostra adesione alla NATO... Non possiamo dire sì per far sì che questa organizzazione di sicurezza sia priva di sicurezza».

È l'attacco che oggi in Parlamento il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sferrato a Svezia e Finlandia che chiedono di aderire alla NATO, come riporta l'agenzia turca Anadolu. Erdogan ha collegato il sostegno della Turchia alla richiesta di adesione dei Paesi nordici alla restituzione dei sospetti.

16:38
16:38
Fatto esplodere un treno russo con serbatoi di carburante

Un treno blindato russo con dieci vagoni e dieci serbatoi di carburante è stato fatto esplodere questa mattina nella zona occupata di Melitopol, nella regione sud-orientale di Zaporozhzhia. La potente deflagrazione è stata sentita in tutte le zone della città, non è ancora noto il numero delle vittime.

Lo ha reso noto il Quartier Generale della Difesa della regione su Telegram, riportato da Ria Melitopol e dagli altri media ucraini. «Una detonazione a distanza di un treno blindato degli occupanti russi è stata effettuata nell'area della fabbrica di carne di Melitopol», ha scritto il Quartier generale. I binari sono danneggiati.

16:19
16:19
«Pagheremo il debito in rubli se non possiamo farlo in dollari»

Il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha affermato che la Russia intende rimborsare in rubli il debito estero statale se la licenza degli USA per pagare in dollari non sarà rinnovata oltre la scadenza del 25 maggio. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia Bloomberg, infatti, il Dipartimento del Tesoro americano non intende prorogare oltre quella data la licenza che ha finora consentito a Mosca di continuare a pagare gli investitori in moneta americana e ciò potrebbe aumentare le possibilità di default da parte della Russia.

15:54
15:54
Blinken: «Serve un'azione per la sicurezza alimentare globale»

Mobilitare un'azione per la sicurezza alimentare globale. È l'obiettivo del segretario di Stato americano Antony Blinken a New York per la ministeriale all'ONU dedicata proprio ad affrontare la crisi alimentare.

«Gli Stati Uniti riconoscono il ruolo critico che molti nel mondo stanno giocando per affrontare l'insicurezza alimentare. L'attuale crisi richiede un risposta globale e gli Stati Uniti sono impegnati ad aiutare a coordinare questi sforzi», afferma il Dipartimento di Stato.

15:37
15:37
«Ci sono delle difficoltà, ma l'operazione in Ucraina continua»

«Nonostante le attuali difficoltà», la Russia continuerà la sua «operazione militare speciale» fino al suo compimento, «e i suoi obiettivi, compresa la demilitarizzazione e denazificazione dell'Ucraina e la difesa delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, saranno completamente raggiunti».

Lo ha detto il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale di Mosca, Rashid Nuurgaliyev, citato dalle agenzie russe.

15:17
15:17
Raid russi nel nord: «11 nuove vittime»

È salito a 11 il bilancio delle vittime civili dei bombardamenti russi di ieri mattina sul villaggio ucraino di Desna, nella regione settentrionale di Chernihiv, vicino al confine con la Bielorussia. Lo riferiscono i servizi d'emergenza locali, citati dall'Ukrainska Pravda, secondo cui i feriti sono 14. In precedenza, i morti accertati a seguito del raid erano 8.

15:15
15:15
Il flusso di gas russo verso la Finlandia potrebbe fermarsi venerdì

(Aggiornata alle 15.50) La principale azienda finlandese del gas, la Gasum, ha dichiarato in un comunicato che l'afflusso di gas naturale dalla Russia alla Finlandia potrebbe essere interrotto venerdì o al massimo sabato. Lo riferiscono i media finlandesi.

L'amministratore delegato di Gasum, Mika Wiljanen, ha dichiarato al quotidiano Helsingin Sanomat che la società si sta preparando da tempo per una possibile interruzione del gas: «Siamo in grado di soddisfare le esigenze immediate durante la stagione estiva, presupponendo che non ci saranno problemi. La sfida sorgerà in inverno, quando il limite sarà la capacità del gasdotto Balticconnector tra Finlandia ed Estonia».

Wiljanen non ha commentato per quanto tempo il gas è stato immagazzinato, a causa della «sensibilità» della questione, e ha detto che l'azienda ha negoziato per aumentare le importazioni di gas con i fornitori occidentali.

«Gasum non accetta la proposta di Gazprom Export di passare ai pagamenti in rubli e pertanto non pagherà in rubli o attraverso l'accordo di pagamento proposto dalla società russa Gazprom. Inoltre, le società hanno un disaccordo significativo in merito ad altre affermazioni avanzate nell'ambito dell'accordo», ha aggiunto l'azienda del gas finlandese nel suo comunicato.

Gazprom aveva chiesto una risposta alla compagnia di gas statale finlandese Gasum entro il 20 maggio. «Secondo fonti dell'UE - afferma il quotidiano Helsingin Sanomat - la scadenza è la stessa per molti altri paesi dell'UE e quindi è possibile che al massimo sabato la fornitura di gas si fermi oltre che in Finlandia anche in molti altri paesi dell'UE».

L'azienda russa aveva affermato che l'accettazione dei nuovi termini di pagamento è una condizione affinché le consegne continuino senza interruzioni. La Russia ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria ad aprile dopo che i Paesi hanno rifiutato le nuove condizioni.

Nelle scorse settimane Gazprom ha inviato una lettera a tutti i suoi clienti europei spiegando che avrebbero potuto continuare a pagare il suo gas senza violare le sanzioni grazie ad un nuovo decreto del Cremlino dell'inizio di maggio: i saldi in euro, o dollari, sarebbero scambiati dal Centro nazionale di compensazione russo, escludendo ogni rapporto diretto con la Banca centrale di Mosca, sotto sanzioni. Una lettura esaminata nello scorso weekend anche da Bruxelles che aveva parlato, tra i mille distinguo, di uno spiraglio.

La procedura di pagamento prevista dal decreto russo del 31 marzo violerebbe le sanzioni UE, ma ci sono opzioni disponibili per le aziende per continuare a pagare il gas in euro o dollari in linea con i contratti concordati, ha affermato due giorni fa un portavoce della Commissione UE in una nota interpretativa delle linee guida per le aziende. Ma tra quelle opzioni non c'è e non ci deve essere anche l'apertura di un conto in rubli nelle banche russe che «va oltre le nostre indicazioni», ha spiegato ieri Bruxelles.

14:40
14:40
«L'entrata della Svezia nella NATO è un diritto sovrano»

L'adesione alla NATO è un diritto sovrano della Svezia, ma la reazione della Russia e le possibili contromisure dipenderanno dalle conseguenze reali dell'integrazione del Paese nell'alleanza. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, riporta Interfax.

«La posizione del nostro Paese in merito all'adesione della Svezia all'Alleanza Nord atlantica è stata ufficialmente espressa più volte. Si basa sulla convinzione che la scelta dei modi per garantire la sicurezza nazionale è un diritto sovrano di ciascun Paese, ma non dovrebbe creare minacce alla sicurezza di altri Paesi», ha affermato il ministero degli Esteri russo dopo l'incontro tra il primo vice ministro degli Esteri russo Vladimir Titov e l'ambasciatore svedese in Russia Malena Mard, che lo ha informato sulla decisione del governo svedese di aderire alla Nato. Lo riporta Interfax.

«La reazione specifica e le possibili contromisure (da parte della Russia), comprese quelle militari e tecniche, dipenderanno in gran parte dalle reali conseguenze dell'integrazione della Svezia nell'Alleanza del Nord Atlantico, compreso il dispiegamento di basi militari straniere e sistemi d'arma offensivi sul territorio svedese», ha precisato detto il ministero degli Esteri.

14:34
14:34
Anche il miliziano, simbolo della resistenza, lascia Azovstal

La sua foto nel buio dei sotterranei della Azovstal, con un braccio fasciato e le due dita alzate in segno di vittoria, era diventata una delle immagini simbolo della resistenza dei combattenti del battaglione Azov asserragliati nell'acciaieria.

Ora però per quel miliziano ucraino è arrivata, come per centinaia di altri militari, l'ora della resa: l'uomo infatti è tra i soldati che hanno dovuto lasciare ieri la fabbrica di Mariupol per essere trasferiti nei territori separatisti. L'uomo appare in una fotografia scattata ieri mentre viene accompagnato su un bus durante l'evacuazione dell'acciaieria, sorvegliato da vicino da un componente della milizia dell'autodichiarata Repubblica di Donetsk.

L'uomo, immortalato con il braccio fasciato e con un tutore di ferro, una bevanda fumante in mano, le mani annerite e le due dita in segno di vittoria, era tra i soldati del battaglione Azov ritratti in un servizio fotografico realizzato il 10 maggio da un altro miliziano, Dmytro «Orest» Kozatskyi, che aveva raccontato in un raro reportage dall'interno dell'acciaieria la resistenza dei soldati del battaglione Azov, con visibili cicatrici sul volto e braccia e gambe ridotte a moncherini.

© (Dmytro "Orest" Kozatskyi/Azov Special Forces Regiment of the Ukrainian National Guard Press Office via AP)
© (Dmytro "Orest" Kozatskyi/Azov Special Forces Regiment of the Ukrainian National Guard Press Office via AP)
14:18
14:18
Il giovane soldato russo si dichiara colpevole dei crimini di guerra

Il soldato russo Vadim Shishimarin, 21 anni, accusato di crimini di guerra, si è dichiarato colpevole nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall'inizio dell'invasione di Mosca.

Alla domanda in aula se fosse colpevole delle accuse, inclusi crimini di guerra e omicidio premeditato, il sergente ha risposto «sì».

Shishimarin, proveniente della regione siberiana di Irkutsk, è stato accusato di aver ucciso un civile di 62 anni nel nord-est dell'Ucraina nei primi giorni dell'offensiva del Cremlino e ora rischia l'ergastolo.

Il giovane è comparso in aula seduto in un box di vetro con indosso una felpa blu e grigia con il cappuccio e la testa rasata. Alla lettura delle accuse contro di lui, il militare ha rivolto lo sguardo a terra mentre l'interprete traduceva in russo.

Civile ucciso con un Kalashnikov

Secondo le accuse, il giovane soldato ha ucciso il civile vicino al villaggio di Chupakhivka nella regione orientale di Sumy il 28 febbraio scorso. I pubblici ministeri affermano che Shishimarin era al comando di un'unità quando il suo convoglio è stato attaccato.

Lui e altri quattro soldati hanno rubato un'auto e mentre si trovavano vicino a Chupakhivka hanno incontrato un uomo di 62 anni in bicicletta. A Shishimarin, secondo l'accusa, è stato ordinato di uccidere il civile e per farlo ha usato un fucile d'assalto Kalashnikov. Il Cremlino in precedenza ha affermato di non essere stato informato del caso.

13:40
13:40
«Oltre 3.700 civili uccisi in Ucraina»

L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) afferma che 3.752 civili sono stati uccisi in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio. Altri 4.062 sono stati feriti. Lo riporta la Bbc. La maggior parte delle vittime civili registrate sono state causate da bombardamenti, missili e attacchi aerei. L'Alto commissariato ritiene che le cifre reali delle vittime civili nel conflitto siano notevolmente più alte.

13:10
13:10
La Russia espelle diplomatici francesi, italiani e spagnoli

(Aggiornamento 14.05)

Il ministero degli Esteri russo ha annunciato l'espulsione di 34 diplomatici francesi, 24 italiani e 27 spagnoli come misura di ritorsione, dopo aver convocato i rispettivi ambasciatori a Mosca.

12:41
12:41
Erdogan insiste: «No a Svezia e Finlandia nella NATO»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che minaccia di bloccare l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, ha auspicato mercoledì che «gli alleati ascoltino le nostre preoccupazioni» e «ci sostengano».

«Non possiamo dire sì», ha ripetuto Erdogan, aggiungendo che «sostenere il terrorismo e chiedere il nostro sostegno è una mancanza di coerenza» da parte di Helsinki e Stoccolma. I due Paesi nordici sono accusati da Ankara di ospitare membri del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, che la Turchia considera un'organizzazione terroristica.

12:30
12:30
«Tribunale deciderà il destino dei combattenti arresi»

Sarà un tribunale a decidere il destino dei combattenti ucraini che si sono arresi presso l'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo ha detto Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk in Ucraina, citato dai media locali.

«Se l'avversario ha deposto le armi, il tribunale deciderà il suo futuro», ha detto Pushilin, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass. Secondo il leader separatista, qualsiasi ucraino ritenuto «un criminale di guerra neonazista» dovrebbe essere processato da un tribunale internazionale.

12:02
12:02
«All'Ucraina manca la volontà per continuare i colloqui di pace»

Il Cremlino dice che all'Ucraina «manca la volontà» di continuare i colloqui di pace. «I negoziati non stanno andando avanti e vediamo una totale mancanza di volontà da parte dei negoziatori ucraini di continuare questo processo», ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, mentre ieri la presidenza ucraina aveva affermato che i colloqui erano sospesi a causa della Russia.

11:20
11:20
«28 bombardamenti sul Donetsk»

La regione di Donetsk è stata colpita da 28 bombardamenti russi nelle ultime 24 ore, che hanno causato un morto e diversi feriti, tra cui bambini. Lo riferisce la polizia ucraina su Facebook.

I russi «hanno sparato su 12 insediamenti. Tra i feriti ci sono tre bambini. 52 strutture civili sono state distrutte: abitazioni, 3 scuole, fabbriche, una fattoria e infrastrutture critiche», scrive la polizia. «Hanno sparato sui civili da aerei, carri armati, artiglieria pesante e sistemi missilistici», aggiunge. Bakhmut è la località più colpita, con «un edificio di 5 piani distrutto, un uomo morto e un bimbo di 9 anni gravemente ferito».

11:08
11:08
«Noi russi non saremo i primi a lanciare un attacco nucleare»

Secondo la sua dottrina, la Russia non può essere la prima a lanciare un attacco nucleare, può lanciarlo solo come rappresaglia: lo ha detto il vice primo ministro russo, Yury Borisov, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax.

«Il nostro presidente, il comandante in capo supremo, è accompagnato da due ufficiali di Marina, che portano sempre la cosiddetta valigetta nucleare - ha aggiunto -. Se c'è una minaccia segnalata dalle forze aerospaziali e dai sistemi di allarme di attacco missilistico, vengono determinati i dati dell'attacco, la sua traiettoria e il luogo dell'impatto, che servono come criteri per un contrattacco», ha detto Borisov.

«Secondo la nostra dottrina, la nostra strategia, le forze armate russe possono solo effettuare un contrattacco. Secondo la nostra dottrina, non saremo noi i primi ad attaccare», ha concluso.

10:30
10:30
«959 soldati nella Azovstal si sono arresi da lunedì»

Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi che 959 soldati ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì. «Nelle ultime 24 ore, 694 combattenti, di cui 29 feriti, si sono arresi. Dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, si sono arresi», ha affermato il ministero in un comunicato.

10:16
10:16
«Colpita una scuola nel Donetsk»

Stanotte i russi hanno colpito e danneggiato una scuola ad Adiivka, nella regione di Donetsk, usando munizioni al fosforo. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda citando il capo dell'amministrazione statale regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko.

«Stanotte l'esercito russo ha sparato sulla scuola con munizioni al fosfato vietate. La scuola è andata a fuoco. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito: c'erano solo persone di servizio nell'edificio, che sono riuscite a scappare», spiega Kyrylenko su Telegram.

«Nella scuola non c'erano militari, né equipaggiamento militare. È solo che i russi, come sempre, stanno deliberatamente distruggendo le infrastrutture civili», afferma il governatore, ricordando che finora nella regione di Donetsk i russi «hanno danneggiato e distrutto 416 istituzioni educative, tra cui 181 asili, 191 scuole, 23 scuole professionali e 21 università».

09:42
09:42
Renault in Russia produrrà auto d'epoca sovietica

Dopo che la Renault ha annunciato la sua uscita questa settimana dal mercato automobilistico russo, il sindaco di Mosca ha detto che la fabbrica sarà utilizzata per riavviare il marchio automobilistico Moskvich che risale all'era sovietica. Lo riferisce la CNN online.

Poco conosciuta al di fuori dell'ex Unione Sovietica e dei suoi Paesi satelliti, Moskvich è stata fondata intorno al 1930 e ha operato fino al 1991, ma fin da sempre ha avuto problemi di qualità. Questo però non ha impedito al governo sovietico di stipulare un accordo con la Renault per modernizzare la fabbrica e aumentare la produzione a 200.000 auto durante gli anni '70. La produzione terminò quando l'Unione Sovietica si sciolse e le case automobilistiche occidentali, come la Renault, vi si trasferirono. Una parte dell'ex fabbrica Moskvich è stata riaperta nel 2005 come joint venture tra Renault e Mosca.

«Il proprietario straniero ha deciso di chiudere lo stabilimento Renault di Mosca. Questo è un loro diritto, tuttavia, non possiamo permettere che le diverse migliaia di forza lavoro forte si ritrovino disoccupate», ha scritto il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin sui social. «Pertanto, ho preso la decisione di registrare lo stabilimento come risorsa cittadina e riprendere la produzione di autovetture con lo storico marchio Moskvich. Nel 2022, stiamo voltando una nuova pagina nella storia di Moskvich», ha aggiunto Sobyanin.

09:41
09:41
«Ancora molte persone ad Azovstal, negoziati in corso»

«Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì»: lo ha dichiarato alla BBC il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar.

L'operazione di salvataggio dell'acciaieria Azovstal sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino, ha aggiunto. Per Maliar, gli appelli dei politici di Mosca a processare per crimini di guerra alcune delle persone prelevate dalle acciaierie «sono stati fatti molto probabilmente per la propaganda interna della Russia».

Intanto il quartier generale della difesa territoriale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) h annunciato che nelle ultime 24 ore altre 539 persone, tra cui 55 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne, nel distretto di Novoazovsk. Dal cinque marzo a oggi 33.721 persone sono state evacuate da Mariupol alla DPR.

Dal canto suo il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai - secondo quanto riporta il Guardian - ha annunciato che un treno per l'evacuazione dei civili da Pokrovsk, nella regione di Donetsk (est), partirà oggi pomeriggio alle 16:30 (le 15:30 in Svizzera) diretto a Leopoli.

09:30
09:30
«Altre 539 persone evacuate da Mariupol»

Altre 539 persone, tra cui 55 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne, nel distretto di Novoazovsk dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto oggi il quartier generale della difesa territoriale della DPR, secondo quanto riporta Interfax. Dal cinque marzo a oggi 33.721 persone sono state evacuate da Mariupol alla DPR.

09:24
09:24
Nuovo attacco missilistico a Odessa

Le truppe russe hanno lanciato all'alba un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa «continuando a distruggere le infrastrutture degli insediamenti nella regione». Al momento non si registrano vittime. Lo ha riferito il comando operativo «Sud» su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform.

il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video diffuso nella notte, afferma che la Russia sta attaccando le infrastrutture civili e militari ucraine per «compensare» i fallimenti sul terreno. LO riporta la Bbc.

Zelensky ha detto che ci sono stati bombardamenti missilistici nelle regioni di Leopoli, Sumy e Chernihiv, attacchi aerei nella regione di Lugansk e «attività di sabotaggio» nelle aree di confine. «Tutto ciò non serve solo a creare tensione nel nostro Stato, non solo a testare la nostra forza», ha detto Zelensky. «Questo è un tentativo dell'esercito russo di compensare una serie di fallimenti nell'est e nel sud del nostro paese - ha aggiunto -. Non riescono ad avere successo nelle loro azioni militari nelle aree in cui cercano di avanzare. Allora provano a farlo attraverso attività missilistiche o altro. Comunque inutilmente».

09:06
09:06
«I soldati russi giustiziano e torturano civili nel nord»

Human Rights Watch (HRW) afferma di aver documentato una serie di presunti crimini dei soldati russi contro i civili nelle regioni di Kiev e Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale. Lo riferisce la CNN online.

Secondo il rapporto pubblicato oggi, un team dell'organizzazione in visita nell'area tra aprile e maggio afferma di aver «indagato su 22 presunte esecuzioni sommarie, altri nove omicidi illegali, sei possibili sparizioni forzate e sette casi di tortura». Si ritiene che i presunti crimini siano stati commessi a febbraio e marzo dalle truppe russe poiché controllavano gran parte dell'area.

Hrw afferma di aver intervistato 65 persone tra il 10 aprile e il 10 maggio, comprese le famiglie delle vittime e le persone che hanno affermato di essere state detenute e torturate dalle truppe russe.

L'organizzazione ha anche riportato la testimonianza degli abitanti di un villaggio che hanno raccontato di essere tra le 350 persone tenute prigioniere per 28 giorni in uno squallido e angusto seminterrato a Yahidne, vicino a Chernihiv. Altri abitanti sono stati uccisi dalle truppe russe, afferma Hrw.

«Questi abusi contro i civili sono evidenti crimini di guerra che dovrebbero essere indagati tempestivamente e in modo imparziale e adeguatamente perseguiti», ha detto il direttore di Hrw per l'Europa e l'Asia centrale, Giorgi Gogia.

08:24
08:24
Presentate le domande di adesione di Finlandia e Svezia

La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato. Le domande sono presentate al Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, dagli ambasciatori dei due Paesi. «Questo è un momento storico in un momento critico per la nostra sicurezza», ha affermato Stoltenberg. «Speriamo di concludere rapidamente» il processo di adesione, ha aggiunto.

08:19
08:19
Missili su Dnipro, ferita una donna

Due attacchi missilistici russi hanno colpito stamattina la città di Dnipro, nell'Ucraina orientale, ferendo una donna e distruggendo parte dell'infrastruttura di trasporto. Lo riferisce l'amministrazione regionale, secondo quanto riporta Ukrinform.

«Una notte allarmante e una mattinata inquieta. Un attacco nemico su Dnipro. Un missile è stato abbattuto dalle nostre unità di difesa. I frammenti sono caduti su un cortile privato. Una donna è rimasta ferita», spiega su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, aggiungendo che i frammenti del missile hanno danneggiato anche due case. Un secondo missile, aggiunge, ha invece colpito una parte dell'infrastruttura di trasporto, distruggendola.

07:50
07:50
«3.752 vittime civili dall'inizio della guerra»

Sono almeno 3.752 le vittime civili provocate dalla guerra in Ucraina: lo ha annunciato oggi l'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I feriti dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso sono almeno 4.062. La maggior parte delle vittime riportano ferite causate da munizioni di artiglieria, bombe e razzi.

07:49
07:49
La Duma valuta il ritiro del Paese da OMS e WTO

La camera bassa del Parlamento russo (Duma) valuterà il possibile ritiro del Paese dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), così come dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO): lo riporta il quotidiano russo Kommersant, citando il vicepresidente della Duma di Stato russa, Pyotr Tolstoj.

06:32
06:32
Il punto alle 06.00

Nel corso della giornata odierna, l'84. dall'inizio della guerra in Ucraina, inizierà a Kiev il primo processo per crimini di guerra da parte di Mosca. Lo rende noto il Guardian. A essere coinvolto è un soldato russo, accusato di aver ucciso un civile disarmato - un uomo di 62 anni - nel nord-est dell'Ucraina, nei giorni successivi all'invasione. Il processo, a cui dovrebbero seguirne molti altri, metterà alla prova il sistema giudiziario ucraino in un momento in cui anche le istituzioni internazionali stanno conducendo le proprie indagini sugli abusi commessi dalle forze russe. Il giovane soldato, 21.enne, comparirà presso il tribulane distrettuale Solomyanski di Kiev, con l'accusa di crimini di guerra e omicidio premeditato. Originario di Irkutsk, in Siberia, il soldato rischia una possibile condanna all'ergastolo. 

Già nel corso della scorsa giornata, il Tribunale penale internazionale ha inviato in Ucraina una squadra di 42 membri, per indagare sui presunti crimini di guerra dopo l'invasione russa, in quello che ha definito «il più grande dispiegamento di questo tipo nella sua storia».