Intrecci

Agnelli nelle mani della Svizzera

I veri affari di famiglia sono molto più pesanti della Juventus e il più pesante di tutti riguarda il controllo del gruppo
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Stefano Olivari
30.11.2022 06:00

La Juventus è per gli Agnelli un affare di famiglia dal 1923, da quando Edoardo Agnelli (nonno di Andrea, bisnonno di John Elkann) ne assunse la presidenza. Ma i veri affari di famiglia sono molto più pesanti ed il più pesante di tutti riguarda il controllo del gruppo, appeso ad un contezioso fra Margherita Agnelli e tre dei suoi figli, fra i quali John Elkann. Vicenda che avrà uno sviluppo diverso a seconda del tribunale: svizzero o italiano?

Dicembre

La materia del contendere è la Dicembre. Cioè la controllante della Giovanni Agnelli BV, che a sua volta controlla Exor, con le partecipazioni principali: Stellantis, cioè il gruppo nato dalla fusione di FIAT-Chrysler con Peugeot, Ferrari, CNH Industrial, media (Economist, Repubblica, Stampa) e tanto altro, compresa la Juventus. Chi controlla Dicembre comanda su un gruppo da 30 miliardi di euro, gli altri beneficiano dei dividendi. E chi è il principale azionista di Dicembre? John Elkann, grazie a escamotage con Gianni Agnelli ancora in vita (l’Avvocato teorizzava che in famiglia deve comandare solo uno) ed alle quote lasciate in eredità da lui, morto nel 2003, e dalla moglie Marella, morta nel 2019.

Eredità

Nel 2004 Margherita Agnelli dietro il pagamento di 1,2 miliardi rinuncia alla sue quote nella Dicembre ed anche a quelle future in eredità dalla madre. Dopo qualche anno la figlia dell’Avvocato, che oltre ai tre Elkann ha figli da un secondo matrimonio, sospetta che i curatori le abbiano nascosto la reale entità del patrimonio, fra cui il leggendario ‘Oro del Senatore’ (cioè Giovanni Agnelli, il fondatore, nonno di Gianni), custodito in Svizzera. Parte una causa italiana, che finirà in niente. Nel 2015 Marella Agnelli trasferisce le sue quote della Dicembre ai tre nipoti Elkann: con la quota di John che arriva al 60%, quella di Lapo e Ginevra al 20.

Cause

Nel 2020 nuova causa, con i legali di Margherita a sostenere che l’accordo del 2004 è nullo visto che legge italiana non prevede la rinuncia a future successioni. Non solo: la giurisdizione per la figlia di Gianni deve essere Torino, nonostante i testamenti siano stati scritti in Svizzera (a Leunen), perché a Torino la madre è morta e aveva la residenza effettiva. Il futuro della famiglia e del gruppo finanziario più potenti d’Italia si decidono quindi in Svizzera, visto che a Ginevra è aperta una causa di Margherita su aspetti tecnici del patto successorio (secondo la legge svizzera dovrebbero essere autenticati da un notaio) e a Berna una di John, Lapo e Ginevra Elkann per essere riconosciuti come unici eredi della nonna. Storia dal punto di vista legale complicatissima, mentre è più semplice il giudizio umano. Alla fine il vincitore comanderà su tutto, Juventus compresa.