Aviazione

Air France-KLM si prende SAS: una mossa anti-Lufthansa?

Il colosso francese ha annunciato l'intenzione di voler investire nel vettore scandinavo assieme ad alcuni partner, arrivando fino al 60% e oltre del capitale azionario – La mossa può essere letta anche in virtù dell'ingresso della compagnia tedesca in ITA Airways
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Marcello Pelizzari
04.10.2023 17:30

Il mondo dell'aviazione sottosopra? Più o meno. Mentre Lufthansa, oramai, è sul punto di entrare definitivamente nel capitale di ITA Airways, a lungo un obiettivo di Air France-KLM, il colosso francese sta per vendicarsi prendendosi la Scandinavia o, meglio, SAS Scandinavian Airlines. Un membro di Star Alliance che – dopo le note vicissitudini finanziarie – secondo logica avrebbe dovuto finire nelle mani del gruppo Lufthansa. Per affinità elettive, diciamo, ma anche, se non soprattutto, per affinità di alleanza. E invece, come detto, Air France-KLM ha appena annunciato di voler acquistare una quota di SAS AB, la holding di cui fa parte il vettore, assieme ad altri partner finanziari. Il consorzio, come riporta La Tribune, è intenzionato a rastrellare il 60% e oltre del capitale azionario, con Air France-KLM che – da solo – dovrebbe assicurarsi il 19,9% delle azioni oltre al 5% del debito. L'investimento totale di Air France? 144,5 milioni di dollari.

«È un giorno importante per SAS e per Air France-KLM» ha detto, con entusiasmo, Benjamin Smith, il direttore generale del colosso francese. «Siamo felici di essere parte del consorzio scelto dal Consiglio di amministrazione di SAS. Air France-KLM intende avviare legami commerciali solidi con la compagnia». Dei 144,5 milioni pianificati, 109,5 milioni saranno investiti in azioni ordinarie mentre i restanti 35 milioni verranno in obbligazioni garantite. 

Concretamente, il previsto ingresso di Air France-KLM scombussolerà il capitale azionario di SAS (con i governi svedese e danese, al momento, quali azionisti di punta al 21,8%) quanto le strategie nei cieli. Il colosso francese, dicevamo, non è solo in questa impresa, ma è accompagnato da Castlelake e Lind Invest, oltreché dal governo danese. Secondo un comunicato, sul tavolo vi sarebbe una cifra pari a 1,175 miliardi di dollari. A Castlelake andrà il 32% del capitale e il 55,1% del debito accumulato da SAS, allo Stato danese il 25,8% rispettivamente il 29,9%, a Lind Invest l'8,6% e il 10%. Il restante 13,6% sarà distribuito ai creditori.

A proposito di cambiamenti: detto che ITA Airways presto o tardi integrerà Star Alliance, l'alleanza con a capo Lufthansa di cui fa parte anche Swiss, verosimilmente SAS compirà il cammino inverso per finire nell'alleanza di Air France e KLM, SkyTeam. SAS, agli occhi di Smith, ha un potenziale considerevole. Anche perché aprirebbe il mercato scandinavo al gruppo. «Questa collaborazione consentirebbe a Air France-KLM di rinforzare la sua presenza nei Paesi nordici e la connettività della regione. Il tutto a beneficio dei viaggiatori scandinavi ed europei».

Air France, a tendere, vorrebbe superare il 25% a livello di partecipazione e, ancora, divenire l'azionista principale di SAS. Al momento, però, il gruppo francese preferisce mantenersi al di sotto della quota del 20% per non far scattare il classico allarme delle autorità garanti della concorrenza. L'operazione, in ogni caso, sembrerebbe vantaggiosa per SAS. Che, grazie a questa iniezione di fiducia, potrebbe uscire presto dalla crisi. Giova ricordare, infatti, che la compagnia dal 2022 beneficia del cosiddetto Chapter 11, norma fallimentare statunitense finalizzata alla riorganizzazione aziendale.

Detto dei numeri e delle intenzioni, l'affare per andare in porto dovrà ottenere il via libera delle varie autorità. Una su tutte: la Commissione Europea, che deve ancora dare l'okay a Lufthansa per l'affare ITA Airways. Al riguardo, il commissario europeo alla Concorrenza, Didier Reynders, a fine settembre aveva spiegato che – in realtà – l'ingresso del vettore tedesco in ITA non era «ancora stato notificato» all'Antitrust europeo e che sarebbe spettato alle società coinvolte «decidere se notificarlo».

L'amore di Air France-KLM per SAS, concludendo, è una stranezza fino a un certo punto. Già nel 2009, in effetti, c'erano state discussioni fra i due gruppi. SAS, nello specifico, aveva lanciato una procedura di consultazione informale e aveva contattato la controparte francese. Che, tuttavia, pur giudicando interessante il dossier spiegò di nutrire più di un dubbio circa lo stato di salute di SAS. Anni dopo, SAS era ed è ancora in cattive acque a livello finanziario. Ma potrà contare su un partner, importante, in più.

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