Germania

«Aiutateci a trovare i sospetti»: l'ironico fake che irrita la polizia di Berlino

L'esplosione dell'acquario all'hotel Radisson ha provocato anche un'ondata di disinformazione – E le autorità si sono viste costrette a chiarire l'ovvio: «Quel tweet non è nostro»
© dpa/Soeren Stache
Marcello Pelizzari
17.12.2022 15:30

Di sospetti, alla fine, non ce ne sono. Quantomeno, la polizia di Berlino non li sta cercando in seguito all’esplosione dell’acquario AquaDom, venerdì, all’interno dell’hotel Radisson Blu. Le autorità hanno chiarito e ribadito il concetto dopo che un falso tweet, divenuto subito virale ma, appunto, non collegato all’account ufficiale della polizia, chiedeva l’aiuto della popolazione per cercare i possibili autori. Si trattava, nello specifico, di un print screen dichiaratamente satirico con un chiaro richiamo alla pellicola Alla ricerca di Nemo targata Disney. La polizia, evidentemente, non ha gradito lo scherzo.

L’esplosione ha provocato la fuoriuscita di un milione di litri di acqua salata. Acqua che, inevitabilmente, ha allagato l’hotel e le strade circostanti. Centinaia di pesci sono morti mentre due persone, a causa della caduta di vetri, sono rimaste ferite.

Dopo le verifiche del caso e i lavori di sgombero, gli ispettori hanno infine dichiarato sicuro l’edificio.

Attacco mirato? Nessuna prova

Venerdì, una fonte della polizia ha spiegato ai media locali che non c’erano prove per ritenere l’esplosione dell’acquario (alto qualcosa come 15,85 metri) un attacco mirato.

La polizia, dicevamo, è intervenuta sui social per contestualizzare un finto tweet con la dicitura «Polizei Berlin» che chiedeva, con una buona dose di ironia, aiuto alla popolazione. Attraverso un vero cinguettio, la polizia della capitale si è dissociata dal post chiedendo alle persone di non farlo più circolare.

Al momento, l’indagine sulla causa esatta dell’esplosione è ancora in corso ma si ipotizza che le basse temperature a Berlino, venerdì il termometro è sceso a -6, possano aver provocato una crepa nel serbatoio.

La senatrice dell’Interno di Berlino, Iris Spranger, ha dichiarato all’agenzia di stampa DPA che dai primi rilievi sembrerebbe che a provocare la rottura sia stata l’usura dei materiali.

Inaugurato nel 2003

AquaDom era stato inaugurato quasi vent’anni fa, nel dicembre del 2003, entrando subito nel Guinness dei primati come acquario cilindrico più grande al mondo. La sua costruzione all’epoca costò 12,8 milioni di euro mentre l’ultima ristrutturazione risale al 2020.

La fuoriuscita di acqua e la rottura dei vetri hanno, inevitabilmente, lasciato il segno anche all’hotel Radisson Blu, dove si trova(va) l’acquario. I pompieri intervenuti hanno parlato di «campo di battaglia» nel descrivere la hall. L’edificio, in ogni caso, è stato riconsegnato ai proprietari, Union Investment. Proprietari che hanno subito rassicurato i media: non c’è rischio di crollo. Certo, l’albergo è stato chiuso a tempo indeterminato e gli ospiti trasferiti altrove.

La petizione online

L’AquaDom di Berlino, vera e propria attrazione turistica, conteneva circa 1.500 pesci tropicali e oltre un milione di litri d’acqua. La maggior parte dei pesci, purtroppo, è morta nell’esplosione ma alcuni esemplari sono riusciti a sopravvivere e sono stati trasferiti in altri acquari. L’incidente ha causato anche una interruzione di corrente. Interruzione che rischiava di provocare la morte di altre centinaia di pesci nelle vasche riproduttive del seminterrato.

La domanda, concludendo, è una: la struttura verrà sistemata o, se necessario, ne verrà costruita una nuova? Tornerà, insomma, a essere animata di pesci? Help for Animals in Need, gruppo che si batte per i diritti degli animali, in questo senso ha lanciato una petizione online contro l’installazione di un nuovo acquario.

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