Tensioni

Al via «l’operazione militare» di Putin in Ucraina

Putin ha annunciato «un’operazione militare» russa nel Donbass – Sotto attacco Kiev, Kharkiv, Ivano-Frankivsk, Kramatorsk, Dnipro, Odessa e Mariupol – Prime vittime e feriti – Varsavia chiede l’intervento della NATO, i cui leader si riuniranno domani – Zelensky ha ordinato di «infliggere il massimo delle perdite» alle forze russe
Kiev a mezzogiorno del 24 febbraio 2022. © KEYSTONE (AP Photo/Efrem Lukatsky)
Red. Online
24.02.2022 04:09

IL PUNTO FINO A METÀ MATTINA
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato «un’operazione militare speciale in Ucraina per proteggere il Donbass», affermando che i piani di Mosca non includono l’occupazione del paese ma la sua smilitarizzazione. Il vice ministro dell’Interno ucraino, per contro, ha detto che l’invasione del Paese da parte russa è cominciata. Poco dopo, gli ha fatto eco il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: «Putin ha appena lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina. L’operazione russa in corso in diverse città dell’Ucraina mira a distruggere lo Stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione».

Nel centro di Kiev suonano le sirene e - stando al Guardian - giungono notizie di esplosioni, sirene antiaeree e attacchi missilistici contro caccia ucraini in un aeroporto fuori città. Le guardie di frontiera confermano che forze russe stanno entrando in Ucraina anche dalla Bielorussia, dove il presidente Alexandr Lukashenko ha dichiarato che l’esercito bielorusso non sta partecipando all’invasione russa dell’Ucraina. Putin, citato dalla Tass, non ha intenzione di fermarsi: «Non faremo lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire, sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ordinato di «infliggere il massimo delle perdite» alle forze russe. Lo ha riferito il capo dell’esercito di Kiev.

E cominciano a registrarsi feriti e vittime. «Più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi», rende noto la presidenza ucraina. Vi sarebbero anche decine di militari feriti. Da parte sua il ministero della difesa russo, secondo quanto riporta Interfax, ha affermato che «si registrano vittime civili nel Donbass a causa degli attacchi dell’esercito ucraino». Nel frattempo le forze armate ucraine hanno annunciato di aver abbattuto cinque aerei dell’esercito russo e un elicottero. Notizia smentita dal ministero della Difesa russo - «si tratta assolutamente di menzogne» - che, invece, citato dall’agenzia Tass riferisce: «Le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse». L’Ucraina afferma di aver ucciso «circa 50 occupanti russi».

Mosca, secondo quanto riportato dall’Associated Press, ribadisce che sta prendendo di mira le basi aeree e altri asset militari ucraini, non le aree popolate. Secondo le guardie di confine ucraine, mezzi militari russi sono entrati nel territorio nazionale via terra in tre regioni: Kharkiv e Chernihiv a nord e Lugansk a est. I separatisti hanno annunciato di aver preso il controllo di due località della regione di Lugansk, una delle quali è Stanitsya Luhanska. Le forze armate ucraine hanno smentito che vi sia stato uno sbarco di truppe russe a Odessa, sul Mar Nero. È quanto si legge in un comunicato dello Stato maggiore pubblicato dall’agenzia Unian. Intanto anche Kolomyja, città dell’Ucraina occidentale, è sotto attacco: «Ci stanno bombardando, sentiamo forti esplosioni ovunque, ci sono molti aerei che passano sopra le nostre teste e bombe che cadono», ha affermato un testimone all’ANSA. Il ministero dell’interno ucraino ha annunciato che i villaggi di Horodyshche e Milove, nel distretto di Lugansk, sono stati catturati dalle forze russe. Lo riferisce il Kyiv Independent.

A metà mattina le città del Paese sotto attacco da parte delle forze russe erano almeno sette, inclusa Kiev. Oltre alla capitale, Kharkiv (est), Ivano-Frankivsk (ovest), Kramatorsk (est), Dnipro (est), Odessa (sud) e Mariupol (sudest). Tutti coloro che sono pronti e sanno come utilizzare le armi possono unirsi alle Forze di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nella loro regione: lo ha scritto su Facebook il ministro della difesa ucraino Oleksiy Reznikov, sottolineando che il paese «sta passando alla modalità di difesa completa». Lo riporta Interfax. L’esercito russo ha annunciato che i separatisti ucraini sostenuti da Mosca stanno guadagnando terreno e che i civili in Ucraina «non hanno nulla da temere».

La testimonianza di una 25.enne raccolta dall’ANSA parla di «quattro/cinque esplosioni udite in mattinata dall’aeroporto internazionale di Kiev-Boryspil». Molti cittadini di Kiev hanno trovato riparo nelle stazioni della metropolitana, che le autorità cittadine avevano indicato come possibile rifugio anti-aereo.

I leader dei Paesi aderenti alla NATO si riuniranno domani, venerdì, in videoconferenza per fare il punto della situazione sull’attacco della Russia all’Ucraina. «Richiamiamo con urgenza la Russia a tornare indietro dal percorso di violenza e aggressione scelto».

Un impianto militare ucraino fuori da Mariupol. © KEYSTONE AP Photo/Sergei Grits)
Un impianto militare ucraino fuori da Mariupol. © KEYSTONE AP Photo/Sergei Grits)

LA RICOSTRUZIONE DELLE PRIME FASI DELL’OPERAZIONE RUSSA

Le parole di Putin
In un discorso al popolo russo - che coincide proprio con la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che puntava a evitare un conflitto - il presidente russo ha anche detto che gli scontri tra le forze ucraine e russe sono «inevitabili» e sono «solo una questione di tempo». Quindi, Putin ha ribadito che un’ulteriore espansione della NATO e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili. L’operazione militare russa mira a «proteggere le persone», ha proseguito Putin, chiarendo che le circostanze «esigono un’azione decisiva da parte della Russia». Il presidente russo ha spiegato di voler «smilitarizzare e de-nazificare» l’Ucraina. Putin ha anche invitato i soldati ucraini a deporre le armi e tornare a casa.
Il presidente russo ha poi ammonito che «in caso di interferenza straniera, la Russia agirà immediatamente». La responsabilità dello spargimento di sangue sarà del «regime ucraino», mentre la risposta della Russia «sarà immediata se qualcuno cercherà di assumerla».
Quindi, rivolgendosi agli ucraini, Putin ha detto: «I vostri padri e nonni non hanno combattuto per aiutare i ‘‘neonazisti’’».
«I nostri piani non sono di occupare l’Ucraina, non abbiamo intenzione di imporci a nessuno» ha chiarito Putin, ribadendo che l’operazione è rivolta solo al Donbass e che stamane le truppe russe entreranno in azione militare nell’area dell’Ucraina orientale che contiene le regioni separatiste di Donetsk e Lugansk che Mosca ha riconosciuto come indipendenti lunedì.

Biden: «Solo la Russia è responsabile»
La reazione degli Stati Uniti non si è fatta attendere. Attraverso un comunicato, il presidente Joe Biden ha detto: «Le preghiere di tutto il mondo sono con il popolo ucraino mentre subisce un attacco ingiustificato e non provocato da parte delle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e sofferenza. Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà», mentre gli Stati Uniti e i suoi alleati e partner «risponderanno in modo unito e decisivo. Il mondo riterrà la Russia responsabile».

Esplosioni a Kiev e Kharkiv
Non solo Donbass, ma l’intera Ucraina, fino a Odessa, Kharvik, Mariupol e anche nella capitale Kiev. Così ha detto il vice ministro dell’Interno dell’Ucraina, Anton Gerashchenko: «L’invasione della Russia è iniziata», con «attacchi missilistici su Kiev». Gerashchenko ha aggiunto sulla sua pagina Facebook che i centri di controllo come i campi d’aviazione e i quartieri generali militari sono stati colpiti dal bombardamento a Kiev e Kharkiv, e che c’è fuoco di artiglieria lungo il confine. Ieri sera vi sarebbe stata anche una serie di presunti cyberattacchi in Ucraina. Secondo quanto riportato dalla CNN, i siti web dei dicasteri degli Esteri, delle Infrastrutture e dell’Agricoltura non sono accessibili.

Zelensky ha parlato con Biden
Dopo una notte tormentata e difficile, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy si è rivolto alla nazione spiegando che la Russia ha effettuato attacchi missilistici sulle infrastrutture ucraine e sulle guardie di frontiera ucraine, con esplosioni in molte città del Paese. Zelensky ha parlato con il presidente americano Joe Biden e ha invitato gli ucraini a rimanere a casa e a stare calmi: «L’esercito lavora. Sarò sempre con voi. Rimanete forti. Vinceremo perché siamo l’Ucraina. Gloria all’Ucraina». Zelenskiy ha anche detto che l’Ucraina ha introdotto la legge marziale in tutti i territori dello stato. Gli Stati Uniti e gli alleati, dal canto loro, «imporranno sanzioni dure alla Russia»: «Continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione», ha detto Joe Biden al presidente ucraino.
Zelensky ha pure affermato di aver provato a parlare con Putin prima dell’attacco, senza successo: «Oggi ho preso l’iniziativa di un colloquio telefonico con il presidente della Federazione Russa. Risultato: silenzio».

La condanna della NATO e dell’ONU
Tramite un tweet, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha condannato «l’attacco sconsiderato della Russia in Ucraina, che mette a rischio innumerevoli vite civili». «Questa è una grave violazione del diritto internazionale e una grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica. Gli alleati della NATO si incontreranno per affrontare la nuova aggressione della Russia», ha aggiunto Stoltenberg annunciando una riunione urgente degli ambasciatori, e ha ribadito il suo sostegno al popolo ucraino riaffermando che farà «tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati».
Dura anche la posizione dell’ONU. Il segretario generale Antonio Guterres, che aveva appena chiesto a Putin di fermare le truppe e dare una chance alla pace, interviene dopo l’attacco: «È il momento più triste del mio mandato da segretario generale ONU. Devo cambiare il mio appello: presidente Putin, nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora, questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta ONU».

«Putin ha lanciato un’invasione su larga scala»
Altrettanto duro e drammatico il tweet del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kulea: «Putin ha appena lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina. Le pacifiche città ucraine sono sotto attacco. Questa è una guerra di aggressione. L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin. Il tempo di agire è ora».

La condanna estera: «Giornata della vergogna»
Il Regno Unito condanna l’azione militare intrapresa da Mosca in Ucraina: lo afferma il primo ministro britannico, Boris Johnson, che in un messaggio si dichiara «inorridito» per quello che definisce «un attacco non provocato». Il presidente Vladimir Putin - denuncia Johnson - «ha scelto la strada del bagno di sangue e della distruzione». Johnson ha convocato una riunione straordinaria del comitato Cobra, cui parteciperanno tutti i ministri più importanti, oltre ai vertici della sicurezza nazionale del Regno Unito. Anche la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen si è espressa con un tweet: «Condanniamo fermamente l’attacco ingiustificato della Russia all’Ucraina. In queste ore buie, i nostri pensieri sono con l’Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Riterremo il Cremlino responsabile». L’operazione militare russa è «una violazione eclatante» del diritto internazionale, secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il presidente francese Emmanuel Macron «condanna fermamente la decisione della Russia di dichiarare guerra all’Ucraina» e chiede «la fine immediata» delle operazioni militari russe. Stando all’Eliseo, Macron ha convocato il consiglio nazionale di difesa. La ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che «con l’attacco all’Ucraina Putin ha violato le più elementari regole dell’ordine internazionale. La comunità mondiale non dimenticherà questa giornata della vergogna». «La nostra completa solidarietà va all’Ucraina», ha aggiunto. Il premier giapponese Fumio Kishida, al termine del Consiglio di sicurezza, ha detto che l’invasione russa dell’Ucraina «scuote le fondamenta dell’ordine internazionale, che non consente tentativi unilaterali di cambiare lo status quo». Tokyo «condanna fermamente la Russia. Coordineremo gli sforzi con la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, e affronteremo questo problema rapidamente». La Cina «segue da vicino gli ultimi sviluppi sull’Ucraina e sollecita tutte le parti a prestare moderazione e a evitare che la situazione vada fuori controllo», ha detto la portavoce del ministero degli esteri Hua Chunying nel briefing quotidiano. «Condanno con forza l’attacco militare della Russia contro l’Ucraina che viola in modo flagrante lo Statuto del Consiglio d’Europa e la Convenzione europea dei diritti umani», ha dichiarato Marija Pejcinovic Buric, segretaria generale del Consiglio d’Europa, di cui sia la Federazione Russa che l’Ucraina sono Stati membri. Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha definito l’attacco della Russia «ingiustificabile». «Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione».

Le «reazioni» nel mondo
Paura sui mercati internazionali. Mentre la Borsa di Mosca ha sospeso tutti gli scambi, i future sui listini di Wall Street sono in forte calo, perdendo circa il 2%. Vola il prezzo del petrolio: il Brent supera i 100 dollari al barile, per la prima volta dal 2014, mentre il Wti è a 95,54 dollari. Sale ai massimi da un anno l’oro: +1%, a 1.928,80 dollari l’oncia. Crolla invece il Bitcoin: -8%, sotto i 35.000 dollari. Le Borse asiatiche virano in negativo: l’indice Hang Seng di Hong Kong segna un tonfo del 2,51%, a 23.065,5 punti. Ampliano le perdite anche Shanghai (-0,88%) e Shenzhen (-1,35%). Nel frattempo la borsa di Mosca crolla di quasi il 30%.

Popolazione in fuga
Stando alle prime immagini diffuse dalle agenzie, alcuni cittadini ucraini starebbero tentando di fuggire dal Paese.

© KEYSTONE (AP Photo/Vadim Ghirda)
© KEYSTONE (AP Photo/Vadim Ghirda)

Razzi sulla popolazione?
I separatisti, sostenuti dalla Russia, avrebbero preso due villaggi nella regione ucraina di Lugansk. Stando ad alcuni video diffusi su Twitter, i razzi russi avrebbero colpito dei centri abitati, nonostante la dichiarazione di Putin di attacchi solo alle «infrastrutture militari». Alcune immagini da Kharkiv - la cui autenticità è stata confermata dal gruppo di ricerca open source CIT - mostrano la coda di un razzo inesploso nei pressi della città.

La condanna svizzera
Anche la Svizzera condanna «l’invasione» dell’Ucraina da parte della Russia, esortando Mosca a mettere fine all’aggressione e a ritirare le sue truppe. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in una dichiarazione pubblicata su Twitter, invita Mosca a cessare immediatamente la sua «aggressione militare» e a ritirare le sue truppe dall’Ucraina. «È una grossa violazione del diritto internazionale», afferma ancora, chiedendo nel contempo il rispetto del diritto internazionale umanitario. Il dipartimento di Ignazio Cassis si dice inoltre preoccupato per le possibili vittime civili. Il Consiglio federale terrà oggi una seduta straordinaria per discutere sul tema. Una comunicazione è prevista nel pomeriggio.

Varsavia chiede che intervenga la NATO
Varsavia ha chiesto l’attivazione dell’articolo 4 del trattato NATO. Lo rende noto il governo polacco. L’articolo prevede che le parti si consulteranno quando, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata. «C’è una minaccia per l’intero mondo libero, pertanto il governo estone ha deciso di innescare le consultazioni, in cooperazione con altri alleati, tra cui Lettonia, Lituania e Polonia», scrive su Twitter la premier estone Kaja Kallas. In una nota l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) condanna «fermamente l’azione militare della Russia contro l’Ucraina. Questo attacco mette a serio rischio la vita di milioni di persone ed è una grave violazione del diritto internazionale e degli impegni presi dalla Russia. Chiediamo l’immediata cessazione di tutte le attività militari». «Questo pomeriggio la presidenza di turno polacca convocherà una riunione rafforzata del Consiglio permanente dell’OSCE a livello ministeriale», scrivono il presidente dell’organizzazione e ministro degli esteri polacco Zbigniew Rau e la segretaria generale dell’Osce Helga Maria Schmid.

Stop alla navigazione nel Mar d’Azov
Mosca ha chiuso la navigazione nel Mar d’Azov, tra la l’Ucraina e la Russia. In connessione con quelle che definisce «attività antiterroristiche», un rappresentante dell’Agenzia federale per il trasporto marittimo Rosmorrechflot ha detto alle agenzie russe che «la navigazione è sospesa dalle 04.00 (le 02.00 in Svizzera) del 24 febbraio fino a nuovo avviso».

Un «oggetto» colpito da un’esplosione, a Kiev. © KEYSTONE (EPA/MIKHAIL PALINCHAK)
Un «oggetto» colpito da un’esplosione, a Kiev. © KEYSTONE (EPA/MIKHAIL PALINCHAK)

«Non stanno deponendo le armi»
«Non posso dirvi cosa stia succedendo in Ucraina, ma vi parlo della linea di contatto. L’intensità dei bombardamenti da parte dell’esercito ucraino sta aumentando, non stanno deponendo le armi, quindi la situazione è molto complicata, dal momento che il raggruppamento militare è molto grande»: lo ha detto in un’intervista all’emittente tv Rossiya 24 il vice comandante delle milizie dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Eduard Basurin. Lo riporta la Tass. Nel dare l’annuncio dell’operazione militare in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin aveva esortato le forze di Kiev a consegnare le armi e «andare a casa». Le milizie di Donetsk hanno detto di essere pronte ad assicurare un «corridoio umanitario» per le truppe ucraine circondate che decidessero di ritirarsi.

«Siamo in stato di guerra»
«Abbiamo file davanti a punti ritrovo militari e anche tanti volontari pronti a combattere, al mattino si sono alzati già pronti per andare al fronte. Ci sono posti di blocco ovunque, siamo in stato di guerra». A parlare all’ANSA è Tamara Senyushko, dalla Regione sudoccidentale di Cernivtsi. «L’Ucraina - afferma - non si è messa mai in ginocchio e ha sempre combattuto per sua sovranità e indipendenza, combatterà anche questa volta». Intanto i media internazionali, citando la polizia, riferiscono che le autorità ucraine hanno deciso di distribuire armi ai veterani militari in risposta all’invasione russa. Tamara Senyushko spiega: «Cerchiamo di mantenere la calma e ci stiamo preparando per accogliere gli evacuati. Abbiamo ricevuto la direttiva di accogliere 3.000 bambini provenienti presumo dagli orfanotrofi della zona del Donbass. Abbiamo svuotato i collegi, gli appartamenti per gli studenti, ci sono anche spazi comunali, e molte famiglie ci hanno contattato per ricevere bambini».

«Esplosioni all’aeroporto»
«Abito nella zona centrale di Kiev. Sono stata svegliata all’alba da una telefonata di mia madre che mi ha detto di aver sentito quattro/cinque esplosioni vicino casa sua provenienti dall’aeroporto internazionale di Kiev-Boryspil. È stato attaccato l’aeroporto e la base militare di Brovary, città dove sono nata»: lo dice in una video intervista all’ANSA Anastasiya Menzhega, 25 anni, architetto e designer di Kiev. «Poi ho letto di varie altre esplosioni in basi militari e aeroporti per tutta l’Ucraina. La situazione che sto vedendo dalle 7 fino alle 9 del mattino è quella della fuga: tante macchine, tante persone per strada con gli zaini e valigie in cerca dei vari bunker e di luoghi per nascondersi presenti qui nella capitale», continua Anastasiya Menzhega. «Adesso sto aspettando qui i miei genitori che mi raggiungano a Kiev perché per adesso è considerata il luogo meno pericoloso», conclude. Un’altra giovane ha raccontato all’ANSA che dalle prime ore di stamattina molti cittadini di Kiev hanno trovato riparo nelle stazioni della metropolitana, che le autorità cittadine avevano indicato come possibile rifugio anti-aereo. «Adesso sembra più calmo, ma io sono nella metro, penso che sottoterra sia più sicuro.» «La guerra è cominciata su vasta scala, ci dicono che in 17 zone si sono verificati attacchi missilistici da parte delle truppe russe», aggiunge. Si registrano intanto code chilometriche alla frontiera tra l’Ucraina e la Repubblica di Moldova, paese che potrebbe essere di transito verso quelli dell’Unione Europea, in particolare la Romania, per le migliaia di cittadini che hanno scelto di abbandonare l’Ucraina.

«Kiev e Mosca negozino a Minsk»
L’operazione militare russa in Ucraina «è la base per negoziati» con Kiev, che si possono tenere a Minsk. Il presidente russo Vladimir Putin «non occuperà» l’Ucraina. «Nessuno piazzerà lì le proprie forze e i governi. Lavoriamo a un’agenda e a soluzioni su questa base». Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dall’agenzia statale Belta. In un video pubblicato sul canale Telegram Pul Pervogo, di cui riferisce la Tass, Lukashenko ha inoltre affermato: «Lungo il perimetro del nostro confine in Polonia e gli Stati baltici, il potenziale militare della NATO sta aumentando rapidamente».

«Deciderà Putin il tempo necessario»
Sarà il presidente Vladimir Putin a stabilire la durata dell’operazione militare in Ucraina, che proseguirà «per il tempo necessario». Lo ha annunciato il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass, aggiungendo che «l’operazione militare della Russia è mirata a smilitarizzare e denazificare l’Ucraina». Intanto il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, sempre secondo quanto riporta la Tass, ha affermato che le forze armate russe non stanno bombardando le città ucraine: i servizi di sicurezza di Kiev stanno pubblicando sui social falsi video che simulano la «morte di civili in massa». «Le forze armate russe non effettuano attacchi con missili, aerei o armi di artiglieria contro le città ucraine», ha detto Konashenkov ai media. «Vorremmo attirare l’attenzione dei media sul fatto che i servizi di sicurezza ucraini prevedono di mettere in scena, e stanno già mettendo in scena, provocazioni basate su schemi usati dai Caschi Bianchi - ha proseguito il portavoce -. Finti video girati in varie città ucraine mostrano la presunta ‘‘morte di civili in massa’’». I video, ha proseguito, vengono postati sui canali Telegram e sulle reti dei social media che i servizi di sicurezza controllano, «per accusare la Russia di sferrare attacchi indiscriminati e sproporzionati nel tentativo di intimidire i civili e creare filmati per i canali tv occidentali».

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