Alcune cose da capire sul celibato obbligatorio dei preti

Le discussioni dopo le anticipazioni di un libro nel quale il papa emerito Joseph Ratzinger e il cardinal Robert Sarah avrebbero affermato che il celibato sacerdotale è un aspetto irrinunciabile della dottrina cristiana (in realtà Benedetto XVI ha quasi subito ritirato la firma dal libro) hanno creato una cortina fumogena sulla questione del celibato stesso. Ecco le cose da sapere per capire l’argomento al di là delle polemiche mediatiche.
Cosa dice la Bibbia
Nell’Antico Testamento il matrimono dei sacerdoti non solo era consentito, ma era obbligatorio. Il Nuovo Testamento, invece, non lo proibisce ma lo suppone. Nel vangelo di Matteo Gesù dice: «Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca». Nella lettera a Tito, invece, san Paolo sostiene che il candidato al presbiterato/episcopato deve essere «sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati». La continenza era un consiglio, non un precetto. Ergo la rinuncia al matrimonio era solo raccomandata, non imposta.
Cosa dice la storia
Per il primo millennio della storia cristiana il celibato non era obbligatorio. Nei primi secoli ai sacerdoti si chiedeva solo di non essere bigami. Dal IV secolo ai preti era proibito sposarsi solo dopo l’ordinazione presbiterale. Bisogna arrivare al 1139, cioè al concilio Laterano II, per vedere la Chiesa cattolica stabilire l’obbligo del celibato sacerdotale. Una scelta dovuta a ragioni di disciplina e di moralizzazione dei costumi, più che a ragioni teologiche. Con questa misura si volevano infatti eliminare due abusi legati al sacerdozio: la simonia (cioè la compravendita di uffici e beni ecclesiastici a fini di lucro) e il nicolaismo (più che il matrimonio del clero, la sua forma degenerate: l’adulterio). Il celibato rispondeva quindi più a un’esigenza di pulizia morale e all’epoca era più che giustificata.
Nelle altre confessioni
E nel resto del mondo cristiano? Nelle chiese ortodosse per diventare presbiteri o diaconi il celibato non è richiesto, ma si esclude chi si è sposato più di una volta o ha per moglie una donna che è stata sposa di un altro uomo. È proibito sposarsi dopo l’ordinazione e i vescovi sono celibi. È noto che nel mondo protestante i ministri del culto, i pastori, sono sposati.
Nella Chiesa cattolica
Nella Chiesa cattolica l’obbligo del celibato sacerdotale non è assoluto. I preti cattolici di rito orientale (greco-bizantino, siriaco, ecc) possono sposarsi prima di diventare sacerdoti. Le Chiese cattoliche di rito orientale vivono la stessa fede della Chiesa cattolica, ma conservano l’autonomia nella disciplina e nella consuetudine liturgica. Anche il matrimonio dei sacerdoti anglicani sposati che sono ritornati in comunione con la Chiesa cattolica rimane valido.