Italia

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, «la situazione resta complicata»

Il gruppo di soccorritori che ieri era rimasto bloccato a Campo Imperatore, a causa del guasto della funivia, è riuscito a scendere a valle questa mattina – Le ricerche riprenderanno non appena le condizioni meteo in quota lo consentiranno
© Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS
Red. Online
25.12.2024 23:00

Non arrivano buone notizie sulla sorte dei due escursionisti bloccati da quasi tre giorni sul Gran Sasso. Ma nella mattina di oggi, il gruppo di tecnici del Soccorso alpino e di lavoratori bloccato a Campo Imperatore impegnato nelle ricerche è riuscito scendere a valle. Le condizioni in quota risultano proibitive, ma un breve momento di vento debole ha consentito il funzionamento della funivia.

L'allarme è scattato dopo le 19 di domenica 22 dicembre, dopo l'ultima richiesta di soccorso di uno dei due alpinisti romagnoli, scivolati nel vallone dell'Inferno a quota 2.700 metri, sotto la parete est del Corno Grande. I due erano esperti e ben equipaggiati per affrontare la scalata. La caduta è avvenuta dopo avere iniziato la discesa verso il rifugio Duca D'Aosta, il punto di partenza della loro escursione.

«Siamo riusciti a scendere a valle dopo una notte passata nel rifugio, lontano dai nostri cari. Stiamo operando ma la situazione resta complicata», ha spiegato uno dei 19 soccorritori, che erano rimasti bloccati a Campo Imperatore a causa delle proibitive condizioni meteo e del guasto alla funivia. Si tratta di 11 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS) e di 8 lavoratori dell'ostello e della funivia.

Le ricerche dei due dispersi riprenderanno non appena le condizioni meteo in quota lo consentiranno.

«Santarcangelo vive con apprensione e speranza queste ore e basta guardare i social per comprendere come la comunità abbia il pensiero costantemente in Abruzzo», ha detto all'ANSA il sindaco del borgo del Riminese.

Nella zona dove si è verificato l'incidente l'allerta domenica era gialla. E le previsioni parlavano di «precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale» nell'area dell'escursione. Tutte informazioni che erano contenute nel bollettino dell'Agenzia regionale di Protezione Civile del 21 dicembre. Nelle ore successive le condizioni meteo sono peggiorate e sono diventate proibitive, soprattutto a causa del vento, costringendo i soccorritori a fermare le ricerche. Un tentativo di raggiungere i due alpinisti era già stato fatto domenica da una squadra di quattro uomini. I soccorritori erano arrivati fino a località Sella di Corno, ma le condizioni assolutamente proibitive hanno impedito di proseguire in sicurezza.

Correlati