Lugano

«Altro che PIL, ci vuole una ciambella per far crescere l’economia»

L’economista Kate Raworth ci spiega la «Doughnut economy», un nuovo modello per guidare lo sviluppo delle nazioni
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Erica Lanzi
29.10.2019 17:54

Il prodotto interno lordo, l’unità standard con cui si misura la crescita delle nazioni, ha molti meriti, tra cui quello di essere un numero semplice da capire e da comunicare. Ma lungo il suo percorso ha raccolto anche moltissime critiche.

Tra le più note c’è quella di Robert Kennedy, che nel 1968 disse che il PIL misurava tutto «tranne i motivi per cui siamo orgogliosi di essere americani». Cioè tutti quei fattori che sono altrettanto importanti per determinare il nostro benessere, come l’inquinamento, la salute, l’istruzione, le norme sociali, etc.

L’economista Kate Raworth, oggi a Lugano era ospite d’onore di una giornata organizzata dalla Franklin University per presentare una possibile soluzione al problema. La professoressa di Oxford è l’ideatrice della «Doughnut Economics», l’economia della ciambella, ovvero un paradigma alternativo per guidare una crescita che tenga conto delle varie necessità delle persone e del pianeta. «Nel XX secolo - spiega - siamo cresciuti con l’idea di una crescita esponenziale ed infinita guidata dall’egoismo individuale e dalla competitività. Solo che sulla terra siamo in tanti, le risorse sono limitate e stiamo distruggendo il nostro pianeta».

Dunque, anziché crescere in modo esponenziale, una ciambella tonda «lievita» facendo si che chi sta al centro (cioè le persone con i loro bisogni) attinga alle risorse circostanti senza rompere il tetto dell’equilibrio ecologico. In pratica significa passare a un’economia che rigenera il materiale e gli scarti che produce e che distribuisce i frutti della sua crescita. Non è certo un obiettivo facile quello di Raworth, visto che, ammette, «nell’uomo convive sia il serpente sia la colomba». D’altra parte, aggiunge convinta, esempi di economia circolare esistono già, anche in Svizzera, e l’unico modo per far scendere il PIL dal suo piedistallo, è mostrare quanto sia un concetto ormai superato.