Mondo
La diretta

Amherd: «Bürgenstock piattaforma di dialogo, non ci sarà pace senza la Russia»

Zelensky: «La Conferenza di pace in Svizzera sarà il nostro D-Day» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Amherd: «Bürgenstock piattaforma di dialogo, non ci sarà pace senza la Russia»
Red. Online
07.06.2024 06:32
22:09
22:09
19 morti e 5 feriti dopo un attacco militare nella regione di Kherson

Diciannove persone sono state uccise e altre cinque ferite dopo un attacco militare ucraino nella regione di Kherson. Lo ha annunciato in serata il governatore filorusso della regione Vladimir Saldo.

«L'attacco al villaggio di Sadovoye nel comune di Golopristansky ha provocato danni a un negozio dove in quel momento era presente un numero considerevole di visitatori e personale. Diciannove persone sono state uccise e altre cinque sono rimaste ferite», ha precisato Saldo su Telegram. Sul posto stanno lavorando i servizi di emergenza. I feriti ricevono assistenza medica, ha detto. Lo riporta Interfax.

21:02
21:02
Macron a Zelensky: «Negoziati per l'adesione all'UE entro fine mese»

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha promesso oggi all'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, che la Francia «sosterrà l'Ucraina in tutti gli ambiti, sia a livello europeo, sia alla Nato», ed ha precisato di voler lanciare negoziati di adesioni dell'Ucraina all'Unione europea «entro la fine del mese».

«L'Ucraina può contare sull'aiuto della Francia per tutto il tempo che sarà necessario», ha inoltre dichiarato Macron nel quadro di una conferenza stampa all'Eliseo con il leader di Kiev.

Macron ha detto anche che la Francia «non è in guerra con la Russia» ed è in grado «di mantenere il controllo dell'escalation». «Formare dei militari ucraini sul loro territorio, è un'escalation? No. Significa riconoscere la sovranità dell'Ucraina».

«La Francia formerà, addestrerà ed equipaggerà un'intera brigata dell'esercito ucraino», ha annunciato in tal proposito l'inquilino dell'Eliseo, specificando che «la formazione dei piloti ucraini comincerà da subito».

«Noi - ha proseguito Macron - vogliamo fare tutto il possibile per aiutare l'Ucraina». L'invio di istruttori «risponde a una domanda legittima dell'Ucraina e questo rientra nella nostra linea: non siamo in guerra contro la Russia ma sosteniamo pienamente l'Ucraina». Il presidente ha poi fatto appello a Mosca per «una liberazione nei tempi più rapidi» del cittadino francese, che lavorava per una ong di Ginevra, fermato ieri in Russia.

Dal canto suo, Zelensky è tornato sulla conferenza di pace in programma il prossimo week-end sul Bürgenstock (NW), esortando i leader del mondo a partecipare all'evento svizzero. «È un primo passo, ma sicuramente un passo verso la fine della guerra», ha commentato.

20:07
20:07
Biden paragona Putin a Hitler: «Faremo come in Normandia»

Nel suo discorso in Normandia, Joe Biden ha paragonato Vladimir Putin ad Adolf Hitler, sottolineando che i veterani americani della Seconda Guerra Mondiale avrebbero voluto che gli Stati Uniti fermassero l'aggressione del leader del Cremlino.

«Grazie al coraggio dei soldati sbarcati in Normandia», ha detto il presidente americano, «la guerra è cambiata. Si sono opposti all'aggressione di Hitler. C'è qualcuno che dubita che loro avrebbero voluto che l'America si opponesse a Putin oggi in Europa?».

15:44
15:44
4 morti e 43 feriti nel crollo della palazzina a Lugansk

È salito a quattro morti e 43 feriti, fra i quali quattro bambini, il bilancio del crollo di una palazzina di cinque piani a Lugansk, colpita oggi da un bombardamento missilistico delle forze ucraine. Lo riferiscono le autorità filorusse locali citate dalla Tass.

14:57
14:57
Viola Amherd favorevole a un «Bürgenstock 2» con la Russia

La presidente della Confederazione Viola Amherd presume che la Conferenza di pace sull'Ucraina organizzata dalla Svizzera a metà giugno sarà solo il preludio di ulteriori negoziati. «Per noi è già chiaro che non verrà firmato un accordo di pace alla fine della conferenza», ha dichiarato la consigliera federale al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung in un'intervista pubblicata oggi.

Per raggiungere la pace, è necessario che entrambe le parti siano al tavolo, ha detto, riferendosi al fatto che Mosca non partecipa al vertice. «La Russia potrebbe quindi essere presente a un'eventuale conferenza di follow-up».

Secondo la Svizzera, circa 100 Paesi hanno confermato la loro partecipazione, compresi gli Stati Uniti con la vicepresidente Kamala Harris. La Russia non è stata invitata al vertice, anche se il Governo di Mosca ha chiarito che non avrebbe inviato rappresentanti anche se fosse stata invitata.

Amherd ha poi affermato che la conferenza intende creare una piattaforma di dialogo in cui il primo passo sarà quello di discutere come raggiungere la pace in Ucraina. La conferenza non riguarderà la pace in Ucraina in senso stretto, ma «solo» le questioni umanitarie, la sicurezza nucleare, la libertà di navigazione e la sicurezza alimentare. «Vogliamo costruire la fiducia e cercare soluzioni a queste questioni, che sono importanti per la popolazione civile e poi anche per la pace in seguito»

Amherd ha chiarito che per il successo della conferenza è importante anche la partecipazione di Paesi vicini alla Russia. L'India ha confermato la sua partecipazione. Per quanto riguarda il Sudafrica, non è stato ancora deciso nulla di definitivo. Secondo una dichiarazione pubblica, la Cina non vi parteciperà, ma ha anche detto di attribuire grande importanza alla conferenza di pace. I colloqui sono ancora in corso. «Per noi era importante che non fossero coinvolti solo i Paesi dell'Europa occidentale e gli Stati Uniti», ha affermato la presidente.

14:45
14:45
«Bürgenstock? Importante coinvolgere la Russia nel processo»

Secondo Thomas Greminger, l'alto diplomatico elvetico che dirige il Centro per la politica di sicurezza di Ginevra (GCSP), la conferenza sull'Ucraina al Bürgenstock (NW) dovrebbe «idealmente stabilire i mezzi da mettere in atto per coinvolgere la Russia in questo processo», e anche in caso di partecipazione limitata dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica ai quali si sono aggiunti di recente Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Egitto ed Iran ndr.), «questo vertice rimane utile».

La Russia non è stata invitata all'incontro, che si terrà tra una settimana, perché il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vi si oppone, ma la Svizzera sta cercando di mantenere un legame con Mosca per poterlo riallacciare in futuro.

«È importante che la conferenza non sia vista come un'alleanza contro la Russia», ha spiegato Greminger in un'intervista a Keystone-ATS. Ciò che deve emergere è uno «sforzo sincero per trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto», ha aggiunto l'ex segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), onorando al contempo gli interessi legittimi dell'Ucraina.

«Se questi due aspetti non saranno garantiti, la Svizzera potrebbe essere accusata di aver avviato un processo unilaterale», avverte il direttore del GCSP. Mosca, da parte sua, ha respinto in anticipo le conclusioni di un vertice che considera asservito al piano di pace in dieci punti del presidente ucraino.

I suoi alleati, in particolare la Cina e il Brasile, membri come lei del gruppo BRICS, hanno subordinato la loro partecipazione all'invito della Russia, ma Greminger rimane cauto, invitando ad aspettare fino all'ultimo minuto per vedere se Pechino non decida di aderire in un modo o nell'altro.

«La partecipazione limitata dei BRICS e di altri Paesi non allineati potrebbe dare l'impressione che il vertice sia dominato dagli interessi occidentali», ammette Greminger. Nonostante questa sfida, il vertice «rimane utile», a suo avviso.

Permette di ascoltare tutte le proposte di pace in un formato che potrebbe «gradualmente attrarre un sostegno più ampio da parte della comunità internazionale». È necessaria una «partecipazione significativa di rappresentanti dell'emisfero meridionale» per evitare una divisione «dell'Occidente contro il resto del mondo», sottolinea il direttore del GCSP. Circa la metà delle delegazioni annunciate finora sono non occidentali.

D'altra parte, le questioni di territorialità dovrebbero essere lasciate per un secondo momento: «bisogna prima fare progressi sulle garanzie di sicurezza per ciascuna parte», al fine di stabilire la fiducia che consentirà alla fine un dialogo di pace tra Kiev e Mosca, insiste l'ex capo dell'OSCE.

Oltre alla questione della partecipazione russa, negli ultimi mesi si è spesso registrato un tono dissonante sull'organizzazione del vertice tra un'Ucraina in guerra e una Svizzera che è tornata con il Bürgenstock nel gioco politico su questo conflitto. Kiev ha assunto l'opinione che chi non partecipa sostiene la guerra, un tono radicale che contrasta con quello della Svizzera, che parla di una prima tappa di un lungo processo verso la pace.

«È legittimo che l'Ucraina cerchi di usare questa conferenza come una piattaforma per promuovere le proprie idee», ha detto l'ambasciatore elvetico, «mentre la Svizzera ha chiarito fin dall'inizio che voleva organizzare una conferenza inclusiva», permettendo a tutti di difendere i propri piani di pace.

«C'erano due opzioni possibili: non fare nulla o prendere l'iniziativa. La Svizzera ha scelto la seconda» con il suo consueto ruolo di buoni uffici, aggiunge. Se l'incontro non viene visto come un'alleanza contro la Russia, «allora la Russia, anche se non approva la conferenza, potrebbe accettarla».

13:52
13:52
Zelensky: «Servono nuove sanzioni UE contro le fake news russe»

«Sono grato al Parlamento francese e al popolo francese per il loro sostegno all'Ucraina. È fondamentale attuare l'iniziativa francese per istituire un nuovo regime di sanzioni dell'Ue per combattere la disinformazione e la destabilizzazione russa in Europa»: lo scrive su X il presidente ucraino Volodymy Zelensky.

«Ho incontrato il presidente e i presidenti delle commissioni dell'Assemblea nazionale francese. Abbiamo discusso dei preparativi del vertice globale per la pace - si legge nel messaggio -. Particolare attenzione è stata prestata alle priorità dell'Ucraina nell'integrazione europea, in particolare alla prevista adozione del quadro negoziale per l'effettivo avvio dei negoziati di adesione all'Ue».

13:35
13:35
Mosca: «A Lugansk crimine ucraino con armi occidentali»

Le forze ucraine hanno «commesso un crimine contro la popolazione civile» a Lugansk «utilizzando armi fornite dall'Occidente». Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca in merito al crollo di una palazzina colpita da un bombardamento che ha provocato almeno tre morti, secondo Mosca.

Il ministero della Difesa, citato da Ria Novosti, riferisce che gli ucraini hanno lanciato cinque missili americani Atacms su «aree residenziali» della città, di cui quattro sono stati abbattuti. Uno ha invece colpito due edifici residenziali.

Le autorità locali filorusse affermano che l'attacco ha anche provocato una ventina di feriti, tra i quali diversi bambini.

13:22
13:22
«Quasi tutti membri UE per negoziati con Ucraina-Moldova»

«Quasi tutti gli Stati membri hanno accolto con favore le relazioni della Commissione sui passi avanti compiuti da Ucraina e Moldova sul percorso di adesione e le hanno approvate, chiedendo alla presidenza di tenere entrambe le conferenze intergovernative entro la fine del mese».

Lo fa sapere una fonte qualificata europea. L'Ungheria, dice la fonte, però «dubita della valutazione della Commissione e vuole ancora vedere una serie di cose nei quadri negoziali, anche se questo non è stato l'argomento delle discussioni di oggi».

Ora spetta al Consiglio concordare i quadri negoziali (serve l'unanimità) e avviare le prime conferenze intergovernative (Cig) (ovvero la loro apertura) con entrambi i Paesi. La presidenza belga, a quanto si apprende, sta preparando tutto per far sì che entrambe le Cig si svolgano a margine del Consiglio Affari Generali del 25 giugno in Lussemburgo, qualora si raggiunga un consenso in merito. La prossima settimana il Coreper si riunirà nuovamente per discutere dei quadri negoziali.

12:47
12:47
Kiev ha i requisiti per entrare in UE

La portavoce per l'allargamento della Commissione europea, Ana Pisonero, ha confermato che l'esecutivo comunitario ritiene che l'Ucraina e la Moldavia abbiano tutti i requisiti necessari per l'adesione all'Ue.

I requisiti «sono stati raggiunti e ora spetta agli Stati portare avanti la discussione sui prossimi passi», ha detto. Il tema è stato affrontato oggi alla riunione degli ambasciatori dei 27 (Coreper) nella sessione su Moldavia e Ucraina, ha spiegato.

«Possiamo confermare la Commissione ha fornito aggiornamenti agli Stati membri e riteniamo che tutti i passaggi siano stati rispettati dai due Paesi», ha detto Pisonero.

12:08
12:08
Zelensky parlerà al Bundestag l'11 giugno

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, terrà un discorso al Bundestag martedì prossimo, 11 giugno. Il leader ucraino sarà a Berlino per la conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina, in programma l'11 e il 12 nella capitale tedesca.

Un forum che Zelensky aprirà, insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo il programma anticipato oggi da fonti di governo nella capitale tedesca. Con l'occasione è prevista anche una bilaterale col cancelliere, nella stessa giornata. Zelensky ha tenuto un discorso al parlamento tedesco il 17 marzo 2022, in un collegamento online, tre settimane dopo l'inizio dell'attacco russo.

12:02
12:02
Il Cremlino accusa: «La Francia è pronta a entrare in guerra»

Il presidente francese Emmanuel Macron «dichiara che la Francia è pronta a partecipare direttamente al conflitto militare in Ucraina». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che le dichiarazioni di Macron sono «molto, molto provocatorie, aggravano l'escalation nel continente e non portano a niente di positivo». Lo riferisce l'agenzia Tass.

11:01
11:01
«La Conferenza pace in Svizzera sarà il nostro D-Day»

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto davanti al Parlamento francese che l'Ucraina avrà forse presto il «suo D-Day» con la Conferenza di pace in Svizzera.

Proseguendo nel suo parallelo fra la guerra tra Russia e Ucraina e la seconda guerra mondiale, Zelensky ha affermato che «fra una settimana ci sarà il D-Day» ucraino, in riferimento alla conferenza prevista in Svizzera il 15 e 16 giugno. Questa conferenza, per Zelensky, potrebbe avvicinare l'Ucraina «alla fine della guerra».

09:58
09:58
«Per la Commissione UE, Kiev rispetta i requisiti di adesione»

La Commissione europea raccomanderà l'inizio dei colloqui di adesione all'Ue con l'Ucraina entro fine giugno e già oggi dichiarerà che Kiev soddisfa i criteri rimasti in precedenza in sospeso. Lo riferisce il Financial Times citando tre persone a conoscenza dalla questione.

L'idea dell'esecutivo comunitario, afferma online il quotidiano è segnalare sostegno al paese devastato dalla guerra prima che Budapest assuma la presidenza di turno europea.

09:57
09:57
Zelensky a Parigi

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è giunto a Parigi dopo aver partecipato ieri alle commemorazioni del D-Day in Normandia. Zelensky è arrivato nel cortile degli Invalides per una cerimonia militare al fianco del ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu.

In giornata, Zelensky è atteso davanti al Parlamento francese dove pronuncerà un discorso. A fine giornata parteciperà a una conferenza stampa congiunta con il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo la firma di due trattati fra Parigi e Kiev.

09:01
09:01
«L'export del petrolio russo è diminuito del 30% dopo i nostri attacchi»

Le esportazioni di prodotti petroliferi russi sono diminuite di un terzo in seguito agli attacchi ucraini contro le raffinerie del Paese: lo ha reso noto un alto funzionario del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) al «Vertice USA-Ucraina sulla libertà» che si conclude oggi a Washington. Lo riferisce il canale Telegram di Crimea Wind.

Negli ultimi due mesi, ha aggiunto il funzionario, lo Sbu ha colpito impianti di raffinazione del petrolio russo che generano il 55% dei ricavi dall'export di questi prodotti.

08:56
08:56
«I missili Kalibr arrivano nel porto di Novorossiysk»

I missili Kalibr utilizzati dalle forze russe per colpire obiettivi ucraini arrivano nel porto di Novorossiysk, sul Mar Nero, nel sud del Paese: lo rivela su Telegram il movimento paramilitare filo-ucraino Atesh, come riporta Rbc-Ucraina.

«Gli agenti del nostro movimento che lavorano nel porto sono riusciti a spiare le operazioni di scarico dei missili da crociera Kalibr nel porto di Novorossiysk», si legge nel messaggio. «Studiamo gli orari di arrivo delle navi e trasmettiamo queste informazioni alle mani giuste», aggiunge Atesh senza precisare il luogo di provenienza delle navi.

Dopo l'attacco dei servizi speciali ucraini al quartier generale della flotta del Mar Nero in Crimea lo scorso settembre, i russi hanno trasferito circa 15 navi nel porto di Novorossiysk, commenta Rbc-Ucraina. Da allora questo porto è diventato il principale hub navale per le attività russe nel Mar Nero legate al conflitto.

Entrati a far parte dell'arsenale russo nel 1994, i Kalibr possono essere lanciati da navi, sottomarini o aerei e nelle varie versioni vengono prodotti per uso antinave, antisommergibile e attacco terrestre.

08:08
08:08
«Nella notte 5 missili e 53 droni russi sull'Ucraina»

Le forze russe hanno preso di mira le infrastrutture critiche ucraine la notte scorsa lanciando verso varie regioni del Paese 5 missili da crociera e 53 droni kamikaze: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev.

Le difese aeree ucraine, si legge nel messaggio, hanno abbattuto 48 droni e tutti i 5 missili da crociera di Mosca.

07:16
07:16
«Distrutti 28 droni ucraini sul territorio russo»

La notte scorsa i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 28 droni ucraini sulla penisola di Crimea (11), sul Mar d'Azov (8), sul territorio di Krasnodar (6), e nelle regioni di Belgorod (2) e Rostov (1).

Lo ha riferito - come riporta l'agenzia Tass - il Ministero della Difesa russo: «La notte scorsa sono stati fermati i tentativi del regime di Kiev di effettuare attacchi terroristici utilizzando veicoli aerei senza pilota di tipo aeronautico contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa».

06:32
06:32
Il punto alle 6.30

Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico contro l'Ucraina nella notte, prendendo di mira principalmente le regioni occidentali del Paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che l'aeronautica militare ucraina ha fatto scattare un'allerta aerea nelle regioni di Ternopil, Khmelnytskyi e Lviv, nonché nella regione della capitale Kiev. La minaccia è costituita dai missili balistici e da crociera russi, dai bombardieri Tu-95MS e dai droni di tipo Shahed. A seguito dell'attacco, è scoppiato un incendio in un impianto industriale nell'oblast di Kiev: sul posto sono attualmente presenti le squadre di soccorso per valutare l'entità dei danni e non sono segnalate vittime.

Intanto, secondo l'Associated Press, gli Stati Uniti si starebbero preparando ad annunciare un pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina del valore di circa 225 milioni di dollari. Il nuovo pacchetto includerà nuove munizioni HIMARS (High Mobility Artillery Rocket System), sistemi di mortaio e proiettili d'artiglieria, ha riferito ieri sera AP, citando fonti anonime.