Apocalisse alle Hawaii: «Incendi senza precedenti»
(Aggiornato) Sono incendi «senza precedenti» quelli che stanno devastando le Hawaii. Le meravigliose isole vulcaniche amate dai surfisti, ormai da ore, sono state inghiottite dalle fiamme. E da paradiso terrestre, in un attimo, si sono trasformate in un inferno. Il rogo, divampato principalmente nella città di Lahaina – area molto frequentata dai turisti — a causa della siccità, si è diffuso in breve tempo su parte dell'isola di Maui, complici i forti venti provenienti dall'uragano Doha, che hanno toccato quasi i 100 km/h. Già ieri pomeriggio, si contavano oltre 270 strutture danneggiate o distrutte, dozzine di feriti e innumerevoli evacuazioni in diversi punti dell'isola. Qualche ora dopo, le autorità federali hanno comunicato la morte di 6 persone. Numero che, nel corso della mattinata odierna, è salito a 36. Un bilancio destinato, presumibilmente, ad aumentare nuovamente, dal momento che le operazioni di soccorso non sono ancora terminate. «Siamo in modalità di ricerca e salvataggio, quindi non so cosa accadrà a quel numero», ha dichiarato il sindaco della contea di Maui, Richard Bissen. Diverse, inoltre, le persone ricoverate a Honolulu a causa delle ustioni e delle intossicazioni. Gli sfollati, nelle ultime ore, sono stati 11.000.
I testimoni, tra cui molti turisti, hanno descritto scene «apocalittiche». E ne sono la prova gli scatti e i video che arrivano dall'isola di Maui, dove si vedono persone gettarsi nell'oceano in preda al panico, per sfuggire alle fiamme. Tanti, tantissimi anche gli edifici e i negozi divorati dal fuoco. Al momento, nella zona interessata dagli incendi, quasi 15 mila persone sono senza corrente elettrica e le linee telefoniche non funzionano.
La fuga dalle Hawaii, va da sé, è scattata immediatamente. Diversi, ancora nelle ultime ore, gli appelli ai turisti, a cui si chiede di allontanarsi dalle isole con qualunque mezzo abbiano a disposizione. «A causa delle risorse limitate in questo momento di crisi, i visitatori con veicoli o qualsiasi mezzo di trasporto sono invitati a lasciare Lahaina e Maui il prima possibile», ha dichiarato la Contea di Maui in un comunicato stampa, aggiungendo che è prevista un'evacuazione di massa per i visitatori via autobus nel pomeriggio. Per chi vuole, invece, è ancora possibile scappare da Maui via aria, partendo dall'aeroporto di Kahului.
Ma non è tutto: il governatore delle Hawaii, Josh Green, lamenta inoltre la carenza di spazi di accoglienza per gli sfollati. Qualora la situazione di emergenza dovesse protrarsi ancora per giorni, Maui esaurirebbe i rifugi disponibili in breve tempo. L'isola, infatti, lotta quotidianamente con i senzatetto e con la carenza di alloggi per turisti. Difficile, quindi, se non impossibile, pensare di poter garantire sicurezza e riparo a molte persone, ancora a lungo. «Stiamo cercando di assicurarci che chiunque non abbia bisogno di trovarsi a Maui al momento, per qualcosa che non sia un viaggio essenziale, vada via dall'isola. Accoglieremo i visitatori nel nostro paradiso quando l'incendio sarà terminato e porremo ricostruire quanto andato perso», ha puntualizzato il governatore.
Lahaina distrutta
Nel frattempo, sui media statunitensi e sui social si stanno moltiplicando le immagini satellitari che mostrano i danni già causati dagli incendi, nelle scorse ore. La città di Lahaina, come dicevamo, risulta essere l'area più devastata. Lungo la storica Front Street, popolata dai turisti, le fiamme hanno distrutto diversi edifici e negozi.
Non solo. Tra le perdite più importanti, riferisce la CNN, c'è quella di un imponente albero di banyan (uno dei più grandi degli Stati Uniti), importato sull'isola dall'India nel 1873. Stando alle immagini divulgate dall'ente del turismo delle Hawaii, la sua vegetazione è stata ridotta in cenere dagli incendi. Allo stesso modo, anche il Baldwin Home Museum, una casa del 1830 ritenuta la più antica dell'isola, è stata inghiottita dalle fiamme e distrutta.
Nelle scorse ore, il presidente americano Joe Biden ha comunicato l'impiego di tutte le risorse federali necessarie per contrastare gli incendi e aiutare la ripresa di questo paradiso, che si è trasformato, in un baleno, in un inferno.