Francia

Arrivano le Olimpiadi e l'euro si impenna: ma quanto costa dormire a Parigi?

L'associazione dei consumatori UFC-Que Choisir ha rivelato che i prezzi stanno aumentando a dismisura: il rincaro in alcuni casi è del 226%
© TERESA SUAREZ
Red. Online
27.12.2023 12:00

Il problema è noto. Ne avevamo parlato in vista degli Europei di calcio, ma anche pensando alla Coppa Spengler e al WEF di Davos. I prezzi degli alloggi, in concomitanza con un grande evento, esplodono. Èil caso di Parigi, anche, con le Olimpiadi estive in programma fra il 26 luglio e l'11 agosto. In città, beh, è previsto un flusso extra di turisti. E gli albergatori ne stanno già approfittando.

Oggi, mercoledì, l'associazione dei consumatori UFC-Que Choisir ha rivelato che i prezzi, in vista dell'evento, stanno aumentando a dismisura. «1.033 euro è il prezzo medio richiesto per una notte tra il 26 e il 27 luglio 2024, rispetto ai 317 euro a notte tra il 12 e il 13 luglio» si legge sul sito dell'associazione. L'aumento, prosegue la nota, è del 226%. UFC-Que Choisir, per la sua analisi, ha confrontato i prezzi, a distanza di 15 giorni, di 80 strutture alberghiere lungo la Senna, il «luogo» dove si svolgerà la cerimonia di apertura.

Lo studio di UFC-Que Choisir, pubblicato sette mesi prima della cerimonia di apertura dei Giochi parigini, di per sé è preoccupante. Anche perché non è il primo a mettere in guardia i consumatori dall'impennata dei costi per l'alloggio. Secondo un'indagine condotta a settembre dall'Ufficio del turismo cittadino, infatti, il prezzo medio di un soggiorno di una notte nella regione di Parigi passerà dai 169 euro di inizio luglio 2023 ai 699 euro durante la kermesse a cinque cerchi.

Oltre alle tariffe, gli albergatori sono stati criticati per aver reso più rigide le condizioni di prenotazione. UFC-Que Choisir, al riguardo, ha spiegato che «il 30% degli hotel che offrono camere richiede ai clienti di prenotare almeno 2 notti», aggiungendo che in taluni casi la prenotazione minima «può arrivare fino a cinque notti».

Le condizioni, insomma, sarebbero insolite. O, meglio, volutamente insolite. Degli hotel analizzati, solo il 50% ha dichiarato di avere ancora camere disponibili per la cerimonia di apertura. UFC-Que Choisir, tuttavia, non ha potuto verificare se, effettivamente, gli altri alberghi siano già al completo o se stiano strategicamente bloccando alcune camere per metterle sul mercato in un secondo momento.

Per contrastare l'aumento di prezzi e l'imposizione di condizioni troppo restrittive, le autorità francesi raddoppieranno i controlli negli hotel e nei ristoranti da qui all'inizio delle Olimpiadi, passando in rassegna 10 mila strutture nell'Esagono. Il tutto, leggiamo, per garantire che i turisti «ottengano un buon rapporto qualità-prezzo», ha annunciato il Ministro delegato al Turismo, Olivia Grégoire, all'inizio di dicembre.

L'inflazione dei prezzi degli alberghi, dicevamo, è un fenomeno comune. Ovunque nel mondo, in Francia nello specifico. UFC-Que Choisir aveva già criticato gli hotel durante il Campionato europeo di calcio del 2016 e la Coppa del Mondo del 1998, entrambi svoltisi nel Paese. «Tuttavia, gli aumenti allora erano più ragionevoli» ha sottolineato l'associazione.

Detto ciò, aumenti sono stati registrati e previsti anche sulle piattaforme per appartamenti come Airbnb. Secondo la società di consulenza Deloitte, per contro, il 20% delle persone che vivono nell'area metropolitana di Parigi ha intenzione di cedere la propria abitazione in affitto durante i Giochi Olimpici. Questo «potrebbe aiutare a regolare il mercato» ha detto l'azienda. A luglio, Airbnb aveva dichiarato che l'opportunità per i parigini di integrare il proprio reddito affittando il proprio alloggio ha anche l'effetto benefico di aumentare considerevolmente la capacità ricettiva nella regione di Parigi.

Questa marea di nuovi affitti a breve termine, per contro, sta mettendo in seria difficoltà il Comune di Parigi. «Siamo favorevoli al fatto che i proprietari possano affittare i loro appartamenti ai turisti quando sono via» ha assicurato il senatore e consigliere comunale parigino Ian Brossat. «Ma dobbiamo frenare lo sviluppo anarchico e completamente irresponsabile dell'offerta».