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Secondo il Ministero della Salute di Hamas, il bilancio complessivo dall'inizio della guerra è di 51.266 vittime e 116.991 feriti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:57
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Mons.Paglia: «Israele cancella i post? Follia, Francesco voleva la pace»
«Pura follia. Netanyahu non ha ragione da nessun punto di vista, Francesco vuole che tutti siano in pace, che tutti e due i popoli vivano insieme. Per me è un gesto inimmaginabile. Alla fine perdiamo il lume della ragione, siamo tutti condannati a vivere insieme». Così il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia, a «È sempre Cartabianca» ha commentato la decisione del ministero degli Esteri israeliano che ha fatto cancellare ieri, a poche ore dalla pubblicazione, i post ufficiali su X delle sue ambasciate in tutto il mondo di cordoglio per la morte di Papa Francesco.
19:51
19:51
«Israele cancella i post sul Papa, ira degli ambasciatori»
Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto cancellare ieri, a poche ore dalla pubblicazione, i post ufficiali su X delle sue ambasciate in tutto il mondo, che riportavano la frase: «Riposa in pace, papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione». Lo riporta Ynet spiegando che la decisione è stata trasmessa a tutte le rappresentanze israeliane senza spiegazioni e ha suscitato l'ira di molti ambasciatori. «Abbiamo reagito alle parole del Papa contro Israele durante la sua vita, non parleremo dopo la morte», ha sottolineato un funzionario degli Esteri. Ieri il premier Netanyahu è rimasto in silenzio sulla morte di Bergoglio.
19:13
19:13
Hamas rilancia: pronti a lasciare Gaza ma senza disarmo
Hamas vuole disperatamente la fine della guerra a Gaza, stretto tra pressione militare, logistica, diplomatica e i segnali di rivolta della popolazione devastata da un anno e mezzo di bombardamenti. Il gruppo fondamentalista, che governa la Striscia e tiene in cattività da 564 giorni 59 ostaggi tra vivi e morti, ha rilanciato dichiarandosi pronto a cedere il potere politico a un'entità palestinese concordata «a livello nazionale e regionale». Ma non a disarmare. Tema che il primo ministro israeliano ritiene non negoziabile. Appoggiato pienamente dal presidente Usa: «Sono dalla stessa parte su ogni questione», ha scritto Donald Trump su Truth dopo una conversazione telefonica con Benyamin Netanyahu martedì pomeriggio. «Abbiamo parlato di numerosi argomenti, tra cui il commercio e l'Iran. La chiamata è andata molto bene», ha aggiunto. Intanto i mediatori di Egitto e Qatar hanno proposto una nuova bozza di accordo sul cessate il fuoco che durerebbe tra cinque e sette anni, la fine ufficiale della guerra, il ritiro completo dell'Idf da Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio di un numero da concordare di detenuti palestinesi.
Fonti egiziane hanno fornito ulteriori dettagli: il piano sarebbe stato elaborato durante la recente visita del presidente egiziano Sisi a Doha. Il Cairo è d'accordo con il Qatar sul disarmo di Hamas. Una fonte palestinese ha dichiarato al canale saudita al Hadath che nei prossimi due giorni si terrà un nuovo ciclo negoziale a Doha e al Cairo con la partecipazione dei mediatori internazionali. Ma con un cambiamento di programma: sia Gerusalemme che Washington hanno fatto pressioni affinché sia l'Egitto a guidare, al posto del Qatar, i colloqui, ritenendo che il Cairo possa esercitare pressioni più efficaci su Hamas affinché accetti un accordo. Nel mentre, a dimostrazione che dietro le quinte molte cose si stanno muovendo, l'ambasciata palestinese al Cairo ha dato istruzioni al suo personale, che aveva coordinato le evacuazioni mediche da Gaza agli ospedali egiziani e facilitato l'ingresso degli aiuti umanitari, di trasferirsi con le proprie famiglie nella città egiziana di Arish, vicino al confine con l'enclave. Arish era stata indicata nelle scorse settimane da diverse indiscrezioni dei media, come il luogo dove ricollocare i gazawi: circostanza smentita con veemenza dal Cairo.
Nel gabinetto di sicurezza, secondo gli osservatori, la tensione è molto alta, con diversi esponenti che criticano lo stallo come 'una perdita di tempo prezioso' e alcuni ministri di estrema destra che sollecitano l'escalation a Gaza. Se così fosse, il capo di stato maggiore dovrebbe mettere mano a una mobilitazione estesa di riservisti, l'ingresso di un maggior numero di divisioni nella Striscia e l'uso di fuoco più pesante rispetto agli ultimi giorni. All'ordine del giorno c'è anche la modalità di ingresso degli aiuti umanitari a Gaza per evitare che dopo un mese in cui tutti i valichi sono rimasti chiusi per impedire a Hamas di rifornirsi di cibo e gasolio, i miliziani riescano a impadronirsene. Nel mentre cresce a dismisura la tensione tra Netanyahu e il capo dello Shin Bet Ronen Bar, dopo la dichiarazione giurata presentata lunedì all'Alta Corte in cui sono contenute gravi accuse nei confronti del primo ministro e documenti classificati cruciali per la sicurezza del Paese.
16:33
16:33
Erdogan a Berset: «Serve una voce forte contro Israele»
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che si aspetta dall'Europa «una voce forte» contro le azioni di Israele a Gaza, durante un incontro ad Ankara con Segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset.
«Il presidente Erdogan ha dichiarato che Israele continua i massacri a Gaza e che ci si aspetta che l'Europa esprima una voce forte in difesa del diritto internazionale e dei diritti umani contro l'aggressione israeliana», riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
12:03
12:03
«Nei raid israeliani morti 26 palestinesi»
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha affermato che 26 palestinesi sono morti e 60 sono rimasti feriti in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia nelle ultime 24 ore.
Il bilancio complessivo dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram, è di 51.266 vittime e 116.991 feriti.
11:36
11:36
Hamas pronta a rinunciare al controllo di Gaza in cambio della conservazione delle sue armi
Hamas ha presentato una nuova proposta per ottenere la fine della guerra a Gaza: rinuncia al controllo del territorio in cambio della conservazione delle sue armi. Lo riferisce Sky news arabic.
Questo sviluppo, descritto da fonti politiche e diplomatiche come "flessibilità calcolata", apre le porte a scenari complessi in cui i calcoli interni dell'organizzazione fondamentalista si scontrano con le richieste di Israele che rifiuta qualsiasi formula che non includa il completo disarmo di Hamas.
10:23
10:23
«Almeno 25 i morti»
La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha reso noto che almeno 25 persone sono state uccise questa mattina dall'alba nei raid aerei delle forze armate israeliane nella Striscia. «Il numero totale di palestinesi uccisi nei raid aerei israeliani dall'alba di oggi è salito a 25», ha detto all'agenzia di stampa Afp un alto funzionario dell'agenzia, Mohammad Mughayyir.
08:06
08:06
Raid israeliani, «i morti sono 18»
È salito ad almeno 18 morti il bilancio dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza prima dell'alba, incluse due donne e due bambini a Khan Younis, nel sud: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Almeno tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco contro il campo profughi di Jabalia, nel nord, sottolinea l'emittente.
06:25
06:25
Attacchi a Gaza, si aggrava il bilancio dei morti
Sale a 14 il numero dei morti a seguito degli attacchi notturni da parte delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera, citando giornalisti sul posto. Gli attacchi sono avvenuti a Khan Younis e Gaza City. Tra le vittime (anche due donne e due bambini) ci sono nove persone uccise in un attacco a un'abitazione vicino alla rotonda di Sikka, a Khan Younis.
06:18
06:18
Il punto alle 6
Gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso almeno sette persone nella Striscia di Gaza durante la notte. Lo riferisce la Difesa civile palestinese. Due attacchi sono avvenuti nella parte occidentale di Gaza City e hanno provocato rispettivamente quattro e due morti, mentre il bombardamento di una casa a Khan Younis, nel sud del territorio palestinese, ha ucciso una persona. Secondo il Ministero della Salute di Hamas, almeno 1.864 palestinesi sono stati uccisi dal 18 marzo scorso (data di ripresa delle ostilità), portando il bilancio delle vittime a Gaza dall'inizio dell'offensiva di rappresaglia israeliana nel 2023 a 51.240.