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Secondo i media del Qatar, lo Stato ebraico ha presentato un piano che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo una eventuale tregua - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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10:06
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Liberazione degli ostaggi, «ora si attende una risposta di Hamas»
«I dettagli dell'accordo per la liberazione degli ostaggi sono stati concordati e ora si attende una risposta definitiva da parte di Hamas», lo riferisce Channel 12 sottolineando la drammaticità del momento e che per la prima volta l'intesa è interamente dettagliata.
Il piano è sostanzialmente simile allo schema pubblicato a maggio: accordo in tre fasi, che inizierebbe con la liberazione di circa 34 israeliani della 'lista umanitaria'. Poi, il 16mo giorno del cessate il fuoco, le parti inizieranno a discutere la seconda fase, che prevederà il ritorno dei giovani e dei soldati. Nella terza fase le parti discuteranno del governo alternativo nella Striscia e della riabilitazione di Gaza. Al-Arabiya aggiunge che la prima fase durerà 42 giorni, durante la quale Israele si ritirerà da diverse aree dove i residenti palestinesi ritorneranno. Sarà aumentato il volume degli aiuti umanitari.
09:12
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Israele vuole una zona cuscinetto lungo il confine di Gaza
Israele ha presentato un piano ai mediatori di Doha che descrive in dettaglio la presenza israeliana nella Striscia di Gaza durante e dopo le varie fasi di un potenziale accordo di cessate il fuoco con gli ostaggi: lo scrive il Times of Israel citando media del Qatar, secondo cui Israele ha richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo israeliano.
In precedenza, un'area di 300 metri era stata considerata come zona cuscinetto: sebbene non vi fosse alcuna presenza delle Idf, c'era un accordo secondo cui le truppe avrebbero sparato a coloro che fossero entrati in quel territorio.
Secondo Al-Quds Al-Arabi, un accordo è stato raggiunto sulle varie aree da cui l'Idf si ritirerà nella prima e nella seconda fase dell'intesa, osservando che il cauto ottimismo degli Stati Uniti deriva dal fatto che l'attuale formulazione vedrebbe tutti gli ostaggi e i prigionieri palestinesi rilasciati nelle prime due fasi. Gli argomenti ancora in discussione includono invece il numero di prigionieri palestinesi da rilasciare e dove saranno rilasciati coloro che stanno scontando pene dure. Israele ha affermato di aver bisogno di sapere quanti degli ostaggi sono vivi prima di accettare una cifra. Tuttavia, stando ai media, sono stati raggiunti accordi sulla gestione degli aiuti umanitari all'interno della Striscia.
07:46
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Il punto alle 7
L'Idf ha riferito di aver effettuato ieri sera attacchi aerei nel Libano orientale e meridionale, prendendo di mira Hezbollah e in particolare le rotte del contrabbando lungo il confine con la Siria.
L'agenzia di stampa ufficiale libanese Ani sostiene che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira la periferia di Janta, nella regione orientale di Baalbek, nonché i dintorni di Nabatieh, nel sud del Paese. L'esercito israeliano, da parte sua, ha spiegato di aver colpito obiettivi che ha presentato come minacce al meccanismo di monitoraggio del cessate il fuoco.
«Tra gli obiettivi colpiti c'erano una base di lancio di razzi, un sito militare e strade lungo il confine tra Siria e Libano, utilizzate per il contrabbando di armi verso Hezbollah», ha affermato l'esercito israeliano, sostenendo di aver agito «in conformità con l'accordo di cessate il fuoco» tra Israele e Libano.