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Attacchi senza sosta sul campo profughi di Jabalya: «33 i morti nell'ultimo raid israeliano»

Aggiornato il bilancio dell'ultimo attacco: donne e bambini tra i morti – Dall'Iran: «La morte di Sinwar è dolorosa, ma Hamas è vivo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Attacchi senza sosta sul campo profughi di Jabalya: «33 i morti nell'ultimo raid israeliano»
Red. Online
19.10.2024 08:54
12:13
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Media israeliani: «L'Iran ha cercato di uccidere Netanyahu»

Un alto funzionario del governo israeliano ha riferito alla tv Channel 12 che «l'Iran ha cercato di eliminare il primo ministro Benyamin Netanyahu». Il funzionario ha fatto riferimento al drone lanciato dal Libano e che ha preso di mira la residenza privata del premier a Cesarea.

Le autorità israeliane non hanno dato alcuna conferma che la casa colpita dall'ordigno sia quella di Netanyahu.

12:12
12:12
«Israele spinge l'Iran a compiere passi legittimi»

Le azioni di Israele stanno spingendo l'Iran a compiere «passi legittimi»: lo ha affermato oggi il ministro degli esteri turco, Hakan Fidan.

«La posizione aggressiva di Israele sta costringendo l'Iran a compiere passi legittimi», ha detto Hakan Fidan in una conferenza stampa congiunta a Istanbul con il suo omologo iraniano, Abbas Araghchi, in un'apparente dimostrazione di sostegno all'attacco missilistico di Teheran del primo ottobre contro Israele.

10:27
10:27
Raid israeliano sul centro della Striscia: 11 morti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa scrive che almeno 11 persone sono state uccise all'alba di oggi da un attacco israeliano che ha colpito una casa in un campo profughi nel centro della Striscia di Gaza.

"Fonti mediche hanno riferito che 11 civili sono stati uccisi, altri sono rimasti feriti e diverse persone sono sotto le macerie, a seguito del bombardamento israeliano di una casa appartenente alla famiglia Shana'a nel campo di Maghazi", afferma l'agenzia.

10:27
10:27
«Attacco israeliano a nord di Beirut, due morti»

Due persone sono state uccise oggi in un attacco israeliano che ha preso di mira l'autostrada che collega Beirut al nord del Libano: lo ha reso noto il ministero della sanità. È la prima volta dall'inizio della guerra che l'Idf prende di mira questa zona del paese.

"Un attacco nemico israeliano contro un'auto a Jounieh ha ucciso due persone", ha detto il ministero. Secondo l'agenzia Ani, "tre razzi hanno preso di mira un'auto... in cui viaggiavano un uomo e sua moglie sull'autostrada". Le due vittime sono fuggite dall'auto e si sono rifugiate in un'area boschiva lungo la strada, prima di essere nuovamente prese di mira e uccise.

09:40
09:40
«Drone lanciato verso la casa del premier Netanyahu»

Il portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che «un drone è stato lanciato verso l'abitazione del premier a Cesarea», aggiungendo che «Netanyahu e la moglie Sara non erano nell'abitazione».

Un video è stato postato sui social da alcuni familiari degli ostaggi che stavano manifestando davanti all'abitazione del premier: le immagini mostrano diverse ambulanze e personale della sicurezza. La tv pubblica Kan ha fatto vedere il drone in arrivo nella zona.

L'agenzia di stampa del Qatar, Al Araby, riporta che l'obiettivo del drone lanciato oggi dal Libano sulla città israeliana di Cesarea, a nord di Tel Aviv, era «la residenza personale del primo ministro Benjamin Netanyahu».

Da parte sua, nel dare la notizia dell'attacco, l'esercito israeliano (Idf) ha affermato che un drone «ha colpito una struttura nella zona di Cesarea», aggiungendo che «non sono stati segnalati feriti».

08:57
08:57
Israele spara sull'ospedale Kamal Adwan di Gaza: un morto

Il ministero della sanità palestinese controllato da Hamas ha affermato che l'esercito israeliano ha «preso di mira l'ingresso del laboratorio dell'ospedale Kamal Adwan, provocando la morte di un cittadino e numerosi feriti». L'ospedale si trova nel nord della Striscia di Gaza.

In precedenza, il ministero aveva dichiarato su Telegram che «l'artiglieria dell'occupazione» aveva preso di mira «i piani superiori dell'ospedale indonesiano nel nord di Gaza... e un gruppo di sfollati... davanti al cancello dell'ospedale».

08:56
08:56
Khalil Hayya probabile successore di Sinwar

È probabile che Hamas nomini Khalil Hayya, influente esponente di Hamas basato in Qatar, come successore di Yahya Sinwar. Lo riporta Bloomberg.

Oggi Hayya è intervenuto affermando che gli ostaggi non saranno liberati finché Israele non cesserà gli attacchi contro la Striscia e ritirerà le sue truppe dall'enclave.

08:54
08:54
Il punto alle 8.30

Continuano, senza sosta, gli attacchi israeliani al campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza. La protezione civile della Striscia ha aggiornato il bilancio dell'ultimo raid israeliano a Jabalya: 33 i morti, e decine di feriti. Un precedente bilancio parlava di 30 morti e oltre 50 feriti, tra cui donne e bambini. 

Intanto, Hamas e alleati fanno i conti con la morte del numero uno dell'organizzazione islamista: Yahya Sinwar. Il movimento islamico palestinese Hamas è «vivo e rimarrà tale» nonostante la morte del suo leader, ucciso durante un'operazione militare israeliana: lo ha detto oggi il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei.

«La sua perdita è certamente dolorosa per il fronte della resistenza» contro Israele, ma esso «non si fermerà affatto con il martirio di Sinwar», ha affermato Khamenei in un comunicato.

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, da parte sua, ha replicato alle dichiarazioni del presidente americano Joe Biden a Berlino, che ha detto di sapere come e quando Israele attaccherà l'Iran, in rappresaglia per gli attacchi missilistici di Teheran del primo ottobre su Israele.

"Chiunque abbia conoscenza o comprensione di 'come e quando Israele attaccherà l'Iran', e/o fornisca i mezzi e il sostegno per tale follia, dovrebbe logicamente essere ritenuto responsabile per ogni possibile vittima", ha avvertito Araghchi in un messaggio sul suo account X ieri sera.

Gli Stati Uniti hanno iniziato a schierare un sistema avanzato di difesa missilistica Terminal High Altitude Area Defense (THAAD) per rafforzare la difesa di Israele, prima dell'attacco di Tel Aviv.