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Nel mirino il leader dell'intelligence iraniana in Siria, uccisi anche il suo vice e altri due membri delle forze, lo annunciano i media di Teheran — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:37
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A Gaza 3 palestinesi su 4 sono sfollati interni
Tre palestinesi su quattro a Gaza sono sfollati interni. Lo denuncia su X il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus postando il video di una donna che racconta la vita in un campo profughi a sud di Khan Younis tra malattie, mancanza d'acqua e di cibo e condizioni igieniche disastrose.
21:21
21:21
Raid israeliano su un campo profughi a Gaza, almeno 4 morti
Almeno quattro palestinesi morti e 21 feriti sono il bilancio di un bombardamento israeliano sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Ne ha dato notizia la mezzaluna Rossa Palestinese citata dal Guardian.
21:14
21:14
Raisi: «I crimini di Israele non rimarranno senza risposta»
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha promesso di punire Israele per l'attacco che ha ucciso cinque membri della Guardia rivoluzionaria iraniana a Damasco.
«La Repubblica islamica non lascerà senza risposta i crimini del regime sionista», ha detto Raisi in una dichiarazione di condanna dell'attacco, secondo quanto riferito dall'emittente statale Irib citata dal Guardian.
19:09
19:09
A Tel Aviv in migliaia contro Netanyahu
Migliaia di persone stanno manifestando a Tel Aviv nel cuore della città con la richiesta di scioglimento della Knesset e l'indizione di nuove elezioni.
«Il governo di Benyamin Netanyahu deve andare a casa», è uno degli slogan più recitati nella protesta. «Restituisci il mandato. Chi divide non unirà, chi distrugge non costruirà, chi distrugge non creerà», ha detto, citato dai media, Yonatan Shamriz, il cui fratello Alon, ostaggio a Gaza, è stato per errore ucciso dall'esercito nella Striscia. La manifestazione è stata preceduta da un'altra svoltasi da ieri sera presso la casa del premier a Cesarea dalle famiglie dei rapiti.
18:44
18:44
USA e Regno Unito valutano raid anti-Houthi più aggressivi
Stati Uniti e Gran Bretagna pensano a un cambio di passo nel Mar Rosso pur di difendere in modo più efficace il traffico marittimo dagli attacchi degli Houthi. Come rivela l'agenzia Bloomberg, Washington e Londra stanno valutando di prendere di mira i rifornimenti iraniani via mare ai ribelli yemeniti con azioni più aggressive, intensificare i raid anche in modo preventivo, ma sempre evitando di provocare un allargamento del conflitto nell'area.
La nuova strategia potrebbe segnare un'escalation nello sforzo militare anglosassone per blindare la lingua di mare in cui passava circa il 12% del commercio globale prima che iniziassero le aggressioni alle navi commerciali in risposta al bombardamento israeliano della Striscia di Gaza. Come ha segnalato lo stesso Joe Biden, gli States non vogliono correre il rischio di aprire un conflitto diretto con Teheran, tuttavia la volontà di aumentare la potenza di fuoco nell'area emerge dalla constatazione che le azioni portate avanti sinora non hanno ridotto le minacce degli Houthi. Al contrario, gli yemeniti hanno promesso di intensificare i loro bombardamenti proprio nella settimana in cui gli alleati hanno cominciato ad aggredirli.
L'aumento degli sforzi anglo-americani potrebbe arrivare mentre anche l'Unione europea si appresta ad incrementare il suo impegno sia sul fronte militare, sia su quello diplomatico. Il vicepresidente dell'esecutivo Ue, Valdis Dombrovskis, ha annunciato che la Commissione europea sta «controllando e monitorando da vicino la situazione, misurando l'impatto» che potrebbe avere la vicenda sull'economia e «presenterà un rapporto a fine febbraio». Ma già lunedì si riunisce il Consiglio Esteri a Bruxelles, dove si sta definendo la nuova iniziativa congiunta, la missione Aspis, caldeggiata da Berlino, Parigi e Roma.
17:40
17:40
Hamas: «Israele sarà costretta a fare accordo per ostaggi»
«Alla fine, Israele sarà costretto a raggiungere un accordo, perché in più di cento giorni di guerra non è riuscito a recuperare alcun prigioniero con la forza». Lo ha affermato Musa Abu Marzouk, membro dell'ufficio politico di Hamas, sottolineando che il movimento non vuole tenere i prigionieri israeliani e sta cercando un nuovo accordo per lo scambio.
Israele «li riporterà indietro tramite un accordo con il movimento, o li prenderà come corpi», ha detto Marzouk all'agenzia di stampa russa Sputnik, citata da Al Jazeera.
17:39
17:39
«Cinque dei nostri membri uccisi nell'attacco a Damasco»
Il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane ha affermato che un attacco israeliano su Damasco ha ucciso cinque dei suoi membri, rivedendo il precedente bilancio di quattro.
«Un membro della guardia, ferito durante l'attacco sionista a Damasco, è morto a causa delle ferite riportate, e il numero delle vittime sale a cinque», hanno affermato i pasdaran in una nota citata dalla Tv di stato.
17:12
17:12
«Gli Stati Uniti hanno distrutto un missile antinave degli Houthi»
Gli Stati Uniti hanno distrutto un missile anti-nave degli Houthi. Lo riferisce il US Central Command, sottolineando che il missile puntava al Golfo di Aden ed era pronto al lancio. «Le forze americane hanno determinato che il missile era una minaccia per i mercantili e le navi statunitensi nell'area e lo hanno distrutto in autodifesa. Questa azione renderà le acque internazionali più sicure», afferma il Us Central Command.
16:26
16:26
«Sono almeno dieci i morti nell'attacco israeliano a Damasco»
Sale a dieci il numero delle vittime dell'attacco israeliano a Damasco. «Il bilancio delle vittime è salito a 10 dopo il recupero dei corpi ancora intrappolati sotto le macerie», ha dichiarato all'Afp il capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman.
Nell'attacco è morto anche il capo dell'intelligence delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria e il suo vice.
16:26
16:26
L'Iran minaccia rappresaglie per l'attacco in Siria
L'Iran accusa Israele dell'attacco a Damasco nel quale sono rimasti uccisi anche il capo dell'intelligence delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria e il suo vice e minaccia rappresaglie. Lo dichiara il ministero degli esteri di Teheran.
13:55
13:55
Netanyahu smentisce Biden: «Nessuna sovranità palestinese»
«Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza della Striscia per garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, e questo è in conflitto con la richiesta di sovranità palestinese». Questa - secondo l'ufficio di Netanyahu - la posizione ribadita da Benyamin Netanyahu nella conversazione di ieri con Joe Biden.
Netanyahu - ha aggiunto l'ufficio riferendosi ai resoconti sul fatto che il premier israeliano non si sia opposto alla soluzione dei 2 Stati - «ha ripetuto la sua posizione coerente da anni» annunciata anche in conferenza stampa il giorno prima del colloquio con Biden.
13:00
13:00
«Da Biden solo illusioni sullo Stato palestinese»
«Vendere l'illusione che Biden stia cercando di parlare dello Stato palestinese non inganna il nostro popolo». Lo ha detto il rappresentante di Hamas Izzat al-Richiq su Telegram respingendo così le affermazioni del presidente Usa su uno Stato palestinese.
«Biden - ha aggiunto - è un partner a pieno titolo nella guerra del genocidio e il nostro popolo non si aspetta nulla di buono da lui».
«Per di più - ha detto - queste persone pensano di essere i guardiani del popolo palestinese e vogliono scegliere per lui il tipo di Stato che gli conviene. Dopo decine di migliaia di martiri e feriti nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, il popolo palestinese si impadronirà del suo Stato in cui vivrà liberamente e con dignità, come si conviene ai suoi sacrifici».
«E ricordate - ha affermato ancora - che il discorso Usa cento giorni fa riguardava Gaza dopo Hamas, e oggi parla di 'Israele' dopo Netanyahu!».
11:51
11:51
«Ucciso a Damasco un leader delle Guardie rivoluzionarie iraniane»
Il capo dell'intelligence in Siria delle Guardie rivoluzionarie, l'esercito ideologico iraniano, il suo vice e altri due iraniani sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha preso di mira un edificio a Damasco, hanno riferito i media locali di Teheran.
"In un attacco condotto dal regime sionista, il capo dell'intelligence dei Guardiani in Siria e il suo vice, così come altri due membri di questa forza, sono stati uccisi", ha dichiarato l'agenzia locale Mehr.
11:04
11:04
«Attacco israeliano a Damasco, colpiti alleati dell'Iran»
Un attacco effettuato oggi dalle forze israeliane su Damasco ha ucciso cinque persone in un edificio dove si stavano riunendo «leader allineati con l'Iran», ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
«Un attacco missilistico israeliano ha preso di mira un edificio di quattro piani, uccidendo cinque persone... e distruggendo l'intero edificio dove si stavano riunendo i leader allineati all'Iran», ha dichiarato l'osservatorio, che ha sede in Gran Bretagna e dispone di una rete di fonti all'interno della Siria.
Secondo la Ong il quartiere preso di mira è noto per essere una zona di massima sicurezza in cui risiedono i leader del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) e delle fazioni palestinesi filo-iraniane. Il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman, ha dichiarato: «Hanno sicuramente preso di mira membri di alto livello» di questi gruppi.
L'area di Mazzeh ospita la sede delle Nazioni Unite, ambasciate e ristoranti.
08:30
08:30
«Una soluzione a due Stati non è impossibile con Netanyahu»
La creazione di uno Stato per i palestinesi non è impossibile sotto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. «No, non lo è», ha risposto Biden a una domanda su tale soluzione con Netanyahu al comando.
Il presidente ha quindi spiegato che il primo ministro di Israele non è contrario a tutte le soluzioni a due Stati e ce ne sono diversi tipi: «Ci sono numerosi tipi di soluzioni a due Stati. Ci sono Paesi che sono membri dell'Onu e non hanno le loro forze armate. Penso che ci sono modalità in cui potrebbe funzionare», ha messo in evidenza Biden.
«Con il premier Netanyahu abbiamo parlato degli sforzi per assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi» nella mani di Hamas, ha poi affermato Biden su X, sottolineando di aver ribadito a Netanyahu la «responsabilità di Israele a proteggere i civili». Biden e Netanyahu - prosegue il presidente americano - hanno anche esaminato le mosse per aumentare gli aiuti umanitari ai civili mantenendo la pressione militare su Hamas.
08:28
08:28
Il punto alle 8.00
L'esercito israeliano ha profanato almeno 16 cimiteri nella sua offensiva a Gaza, lasciando lapidi rotte, cumuli di terra e, in alcuni casi, corpi esumati: è quanto emerge da un'inchiesta della Cnn pubblicata nelle scorse ore sul sito dell'emittente.
A Khan Younis, nel sud di Gaza, dove i combattimenti si sono intensificati all'inizio di questa settimana, le forze israeliane hanno distrutto un cimitero e rimosso alcuni corpi, affermando alla Cnn che l'operazione faceva parte delle ricerche dei resti degli ostaggi sequestrati da Hamas durante gli attacchi terroristici del 7 ottobre.
«Il processo di identificazione degli ostaggi, condotto in un luogo sicuro e alternativo, garantisce condizioni professionali ottimali e il rispetto per i defunti», ha detto un portavoce dell'Idf alla Cnn, aggiungendo che i corpi non identificati come quelli degli ostaggi vengono «restituiti con dignità e rispetto».
Il portavoce non ha saputo spiegare la distruzione dei 16 cimiteri per i quali la Cnn ha fornito le coordinate, aggiunge l'emittente Usa, ma ha detto che l'esercito a volte «non ha altra scelta», se non quella di prendere di mira i cimiteri che a suo parere vengono utilizzati da Hamas per scopi militari.
La distruzione intenzionale di siti religiosi, come i cimiteri, viola il diritto internazionale, tranne in circostanze limitate, ovvero nel caso in cui un sito del genere diventi un obiettivo militare, scrive la Cnn. Secondo esperti legali interpellati dall'emittente, gli atti di Israele potrebbero equivalere a crimini di guerra.