Guerra

Attacco letale al Gruppo Wagner in Mali: c'entrano gli ucraini?

Il gruppo di mercenari russi avrebbe subito gravi perdite contro le forze separatiste tuareg: l'intelligence di Kiev sarebbe coinvolta - Ma Mosca cosa cerca in Africa?
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Michele Montanari
30.07.2024 10:44

I soldati del Gruppo Wagner avrebbero subito gravi perdite nel Mali, lo scorso fine settimana, e gli 007 di Kiev avrebbero avuto un ruolo decisivo nell’attacco. Stando all’agenzia di intelligence militare ucraina GUR, dopo duri scontri, i separatisti tuareg nella zona settentrionale del Paese africano avrebbero riportato una grande vittoria sulle truppe governative e sui combattenti mercenari russi, in seguito a una imboscata. Si tratterebbe di uno degli attacchi più letali subito dai russi in Africa da diversi anni. E tra le vittime ci sarebbero anche un comandante dei Wagner, Sergey Shevchenko, e Nikita Fedyanin, uomo dietro al canale Telegram di propaganda russa Wagner Grey Zone.

Proprio sul social network, i russi hanno confermato le gravi perdite subite durante i combattimenti in Mali, dopo 5 giorni di «furiosi scontri» contro le forze separatiste tuareg e i gruppi jihadisti, che avrebbero utilizzato «armi pesanti, droni e attentatori suicidi».

Andrii Yusov, portavoce dell'agenzia di intelligence militare ucraina, ha dichiarato che «i ribelli hanno ricevuto le informazioni necessarie - e non solo informazioni - che hanno permesso il successo dell'operazione militare contro i criminali di guerra russi». Yusov non ha parlato della presenza di soldati ucraini in Mali, né ha specificato se questi siano stati direttamente coinvolti nei combattimenti.

Il Gruppo Wagner è presente in Mali dal 2021, dopo che la Francia ha ritirato le sue forze armate, inviate per mantenere la pace nel Paese africano in seguito a un colpo di Stato. Il Governo del Mali, per contenere le insurrezioni, ha poi chiesto l’aiuto dei mercenari russi.

Il gruppo tuareg ha parlato di 54 combattenti del Gruppo Wagner uccisi e 7 soldati maliani morti. L'esercito maliano ha però smentito le cifre, sottolineando che solo due dei suoi soldati sono stati uccisi, mentre altri 10 sarebbero rimasti feriti. Il sito Meduza, scrive di come Rybar, un canale con stretti legami con il Ministero della Difesa russo, abbia riferito che le perdite del gruppo mercenario fondato da Yevgeny Prigozhin siano state «poco più di un paio di dozzine». Una fonte che in passato ha avuto legami con i Wagner ha dichiarato alla BBC Russia che sarebbero morti almeno 82 mercenari. Secondo il Wall Street Journal, l’attacco dello scorso weekend è stato probabilmente uno dei più sanguinosi per i russi da quando le forze del Gruppo Wagner sono state inviate in Africa, per la prima volta, nel 2017. E alcuni mercenari russi coinvolti negli scontri sarebbero stati fatti prigionieri.

Molti combattenti Wagner, in seguito alla morte di Prigozhin, sono ancora operativi in diverse zone dell'Africa, dopo aver firmato contratti con il Ministero della Difesa russo per arruolarsi nell'Africa Corps, un gruppo militare attivo, oltre al Mali, in Burkina Faso, Libia e Niger. La formazione militare sarebbe supervisionata dal vice ministro della Difesa Yunus-Bek Evkurov. Insieme al generale del GRU Vladimir Alekseyev, che supervisiona la compagnia militare privata Redut, Evkurov avrebbe effettuato numerosi viaggi in Africa da settembre a dicembre 2023, per stabilire «un nuovo modello di cooperazione con i Paesi africani in cui il sostegno militare e politico veniva precedentemente fornito attraverso compagnie militari private». Il figlio di Yevgeny Prigozhin, Pavel, starebbe invece guidando le operazioni del gruppo Wagner in Repubblica Centrafricana, portando avanti il lascito del padre.

E gli ucraini, sono anche loro attivi in Africa? Il Kyiv Post ieri ha pubblicato un’immagine che mostrerebbe i ribelli maliani mentre reggono una bandiera ucraina, tuttavia, non è stato possibile verificare la veridicità della foto in maniera indipendente. Stando al Guardian, le forze ucraine sarebbero già presenti in Africa, nel Sudan, e in almeno «un altro Paese in cui le truppe Wagner sono state pesantemente coinvolte nei combattimenti». Questa sarebbe la prova che la lotta tra Kiev e Mosca ha assunto una dimensione globale, anche a migliaia di chilometri dal fronte europeo.

Serhii Kuzan, direttore del Centro ucraino per la sicurezza e la cooperazione, ha affermato che per Mosca «i Paesi africani in cui è presente il Gruppo Wagner sono solo una zona di interesse che consente (ai russi) di impossessarsi delle risorse – su tutte, oro, diamanti, gas e petrolio - e il denaro va a finanziare l'invasione russa» ai danni dell'Ucraina.

Secondo una fonte che in passato ha lavorato per Yevgeny Prigozhin, citata da BBC Russia, i russi sono particolarmente interessati all'Africa meridionale e, soprattutto, al Sudafrica. Lì, «sono ancora coinvolti in processi politici, elezioni, influenza dell’opinione pubblica attraverso i mass media». 

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