Attentato a Trump: il web inondato da teorie cospirazioniste
«Staged», ovvero una messa in scena. Pochi minuti dopo che si è diffusa la notizia dell'attentato contro l'ex presidente Donald Trump in Pennsylvania, la parola è diventata di tendenza su X negli Usa, e nelle ultime ventiquattr'ore ha inondato la rete comparendo in post che hanno raccolto milioni di visualizzazioni.
Teorie infondate e cospirazioniste, come da tradizione in America, sono proliferate in tutti gli schieramenti dello spettro politico. Da una parte i blog di sinistra hanno accusato il tycoon e i suoi di aver inscenato un'operazione costruita ad arte ('false flag'), dall'altra la destra ha incolpato Joe Biden e i democratici di aver ordinato di uccidere un rivale politico.
«Gli episodi di violenza politica generano teorie cospirative e false narrazioni perché le persone cercano di manipolare l'evento per adattarlo alle loro convinzioni», ha spiegato al Washington Post Megan Squire, analista del Southern Poverty Law Center's Intelligence Project. Sulle piattaforme di estrema destra hanno accusato il Deep State, l'apparato dello Stato, e il movimento antifascita Antifa, mentre alcuni account di suprematisti hanno sostenuto che il tentato assassinio del tycoon è stato il frutto di un complotto della «lobby ebraica».
Shadow of Ezra, un account anonimo che promuove teorie della cospirazione su X, ha scritto che «il Deep State ha cercato di assassinare Trump in diretta televisiva» e il post ha ricevuto oltre un milione di visualizzazioni, secondo i dati raccolti da Junkipedia. Tra i critici di Trump, invece, si parla ossessivamente di un'operazione orchestrata ad arte per far sembrare il candidato repubblicano un martire: molti dei post diventati virali provengono da utenti di sinistra che condividono regolarmente le loro opinioni anti-tycoon. «Sembra molto una sceneggiata», si legge ad esempio in un messaggio su X che ha raccolto un milione di visualizzazioni: «Nessuno tra la folla corre o è nel panico, nessuno ha sentito una vera pistola. Non mi fido di lui». «Una sceneggiata per ottenere solidarietà? Non puoi fidarti di queste persone e no, non pregherò per lui», scrive un altro.