Australia, Giappone e USA insieme in risposta alla Cina
Australia, Giappone e Stati Uniti hanno stabilito di espandere la collaborazione nella difesa, in risposta all'assertività della Cina nella regione del Pacifico, con la partecipazione del Giappone a fianco degli USA in rotazioni marine presso il porto di Darwin nel nord dell'Australia, oltre a maggiori esercitazioni congiunte e dispiegamenti di aerei da caccia F-35 nel Mar cinese meridionale. È il risultato degli incontri dei ministri della Difesa Richard Marles e Kihara Minoru e degli Esteri Penny Wong e Kamikawa Yoko, ieri a Queenscliff in Victoria per i colloqui annuali 2+2.
Gli ultimi colloqui tra Australia e Giappone, che rafforzano la cooperazione con le Filippine, fanno seguito a incursioni cinesi in territorio giapponese e delle Filippine, con dispiegamenti di aerei da caccia F-35. Le truppe giapponesi potranno da ora unirsi ai marine Usa in rotazioni regolari nel nord dell'Australia mentre Tokyo, Washington e Canberra continuano a rafforzare i legami di difesa e strategici.
In seguito ai colloqui, il ministro australiano della Difesa, Richard Marles ha riferito che i due paesi prevedono di stabilire una presenza rotazionale di marine giapponesi a Darwin, come parte della rotazione annuale di circa 2.500 marine USA che si addestrano nel nord dell'Australia. È inoltre previsto il potenziamento della capacità di missili di lunga gittata e il distacco di ufficiali di collegamento nei rispettivi centri di comando congiunto delle operazioni.
I colloqui fanno seguito a due separate incursioni della Cina in territorio giapponese, in cui aerei spia sono entrati nello spazio aereo nipponico il 26 agosto e una nave cinese da ricognizione in territorio marittimo di Tokyo cinque giorni dopo. Australia e Giappone potenziano la cooperazione di fronte a un ambiente strategico difficile e imprevedibile, ha dichiarato la ministra degli Esteri giapponese Kamikawa Yoko. «Entro una partnership di paesi che condividono le stesse posizioni, abbiamo potuto rafforzare la cooperazione a un livello senza precedenti», ha aggiunto. La ministra australiana degli Esteri Wong, dal canto suo, ha confermato che i quattro ministri condividono «serie preoccupazioni sui recenti sviluppi nei mari cinesi orientale e meridionale, incluse le attività della Cina verso le Filippine e le incursioni in territorio giapponese». I quattro ministri hanno anche discusso la proposta giapponese di costruire fino a 11 nuove fregate per l'Australia.