Stati Uniti

Auto sulla folla a New Orleans: «Almeno 10 morti, il conducente voleva fare una strage»

L'FBI frena: «Non è un atto terroristico» – Sale a 35 il numero dei feriti – Il conducente, secondo quanto apprende il New York Times, sarebbe morto nello scontro a fuoco con la polizia
©Gerald Herbert
Red. Online
01.01.2025 12:50

(Aggiornato) Un veicolo ha investito la folla in Bourbon Street, nel quartiere francese di New Orleans: almeno dieci persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite. Lo riferisce la CNN. Secondo le prime informazioni raccolte, un pickup ha investito la gente nell'iconica (e visitatissima) Bourbon Street a velocità elevata, prima che il conducente, come confermato dalle autorità, scendesse e iniziasse a sparare con un'arma. La polizia ha poi risposto al fuoco. Due agenti gli agenti feriti. Stando al New York Times, il conducente del pickup sarebbe morto dopo lo scontro a fuoco con la polizia. 

«L'ottavo distretto sta lavorando a un incidente di massa che coinvolge un veicolo che ha investito una grande folla tra Canal e Bourbon Street» si legge in un comunicato dell'Agenzia ufficiale di preparazione alle catastrofi della città, NOLA Ready. «Ci sono 30 feriti trasportati dal New Orleans Emergency Medical Services e 10 morti. I partner della sicurezza pubblica stanno intervenendo sulla scena. Seguiranno gli aggiornamenti man mano che verranno ricevuti». La polizia di New Orleans, dal canto suo, ha spiegato che l'attacco è stato un «atto terroristico», secondo quanto dichiarato dal capo della polizia, Anne Kirkpatrick, in conferenza stampa. L'uomo sospettato di aver lanciato la sua auto contro la folla a New Orleans correva ad alta velocità ed era fortemente intenzionato a causare una carneficina, hanno ribadito le autorità. Una tesi, quella dell'atto terroristico, contraddetta dall'agente speciale dell'FBI Althea Duncan, che sovrintende le indagini, secondo cui «questo non è un evento terroristico». Al momento, in ogni caso, le autorità stiano trattando l'incidente come un possibile atto terroristico. Duncan ha pure riferito che sono stati trovati «ordigni esplosivi improvvisati» e che si sta lavorando per scoprire se fossero «utilizzabili». Dopo le prime stime, il bilancio dei feriti è stato aggiornato a 35.

Dicevamo dei testimoni. Sono racconti terrorizzati quelli che giungono da New Orleans. «Tutto quello che ho visto è stato un pickup che si lanciava contro tutti sul lato sinistro del marciapiede di Bourbon» ha detto Kevin Garcia, 22 anni, parlando alla CNN poco dopo la strage. «Un corpo mi è volato addosso» ha aggiunto, specificando di aver anche sentito degli spari. Un'altra testimone, Whit Davis, 22 anni, di Shreveport, Louisiana, ha raccontato sempre alla CNN che l'attacco è avvenuto mentre si trovava in una discoteca su Bourbon Street. «Tutti hanno iniziato a urlare e a correre verso il retro del locale. Siamo rimasti bloccati per un po' e poi la situazione si è calmata, ma non ci hanno lasciato uscire». E ancora: «Quando finalmente ci hanno fatto uscire dal club, la polizia ci ha fatto indicato dove camminare e ci ha detto di andarcene velocemente dalla zona. Ho visto alcuni cadaveri che non sono riusciti a coprire e molte persone che ricevevano il primo soccorso». Davis ha pure dichiarato che la polizia ha ordinato alle persone presenti sul posto di mettere via i cellulari.

«Un orribile atto di violenza ha avuto luogo a Bourbon Street questa mattina» ha intanto scritto su X il governatore della Louisiana, Jeff Landry, repubblicano di 54 anni. «Vi prego di unirvi a Sharon e a me nel pregare per tutte le vittime e per i primi soccorritori sul posto. Invito tutti coloro che si trovano nei pressi della scena a evitare la zona».

Bourbon Street, nel popolare quartiere francese della città, è una zona turistica piena di bar e ristoranti. Durante la notte di Capodanno, evidentemente, era affollatissima. L'attacco è avvenuto poche ore prima che la città ospitasse la partita annuale di football americano universitario, il Sugar Bowl: oggi, l'Università della Georgia avrebbe dovuto affrontare Notre Dame. La sicurezza, per l'occasione, era stata rafforzata con il dispiegamento di tutti gli agenti disponibili.