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«Bakhmut è ancora nelle nostre mani»

Lo ha detto alla BBC il vicesindaco di Bakhmut, Oleksandr Marchenko, riferendosi alla città sotto assedio – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Bakhmut è ancora nelle nostre mani»
Red. Online
04.03.2023 08:16
19:45
19:45
Rheinmetall pronta a costruire una fabbrica di tank in Ucraina

L'azienda tedesca Rheinmetall prova ad alzare la posta dopo aver già fornito armi a Kiev. Tramite un'intervista al giornale tedesco «Rheinische Post», il presidente Armin Papperger ha fatto sapere che il gruppo di Düsseldorf è pronto a investire nella produzione di carri armati direttamente sul suolo ucraino: «Per circa 200 milioni di euro è possibile realizzare uno stabilimento che può produrre fino a 400 Panther all'anno».

Il Panther KF51 (dove KF sta per Kettenfahrzeug, ovvero veicolo cingolato) è l'ultimo modello di carri armati della tedesca Rheinmetall, presentato lo scorso anno al salone francese Eurosatory.

L'azienda, tra le altre cose, ha già inviato a Kiev due sistemi missilistici antiaerei Skynex (sams), capaci di neutralizzare i droni, e produrrà per l'Ucraina 300.000 munizioni per i mezzi corazzati antiaereo Gepard.

Ma per vincere la guerra, secondo Papperger, questo non basta e l'Ucraina avrà bisogno «di circa 800 carri armati». Il presidente di Rheinmetall è fiducioso: «I colloqui con il governo ucraino sono promettenti e spero in una decisione nei prossimi due mesi».

Un guanto di sfida che non poteva lasciare indifferente il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, che ha scelto ancora una volta Telegram per le sue minacce: «Se i Fritz decidono di costruire davvero (anche se sembrano essere persone pragmatiche), non vediamo l'ora che questo evento sia debitamente contrassegnato da un saluto di (missili, ndr) Kalibr e altri dispositivi pirotecnici», ha scritto sul suo canale.

Una minaccia, l'ennesima, da parte di Medvedev, che durante la sua presidenza (2008-2012) aveva dimostrato di poter avere posizioni più o meno moderate, ma che è ora tra i più convinti sostenitori della cosiddetta «operazione militare speciale».

19:37
19:37
«I russi tentano senza successo di circondare Bakhmut»

Le truppe russe «continuano infruttuose operazioni offensive nell'area di Bakhmut» e «stanno tentando senza successo di circondare la città». Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina nel suo aggiornamento serale riportato da «Ukrainska Pravda».

«Il nemico sta concentrando i suoi principali sforzi sulla conduzione di operazioni offensive nelle direzioni di Kupyansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Miner. Continua operazioni offensive senza successo nell'area di Bakhmut, Avdiivka, Marinka e Vuhledar», aggiunge lo Stato maggiore.

«Il nemico sta tentando senza successo di circondare la città di Bakhmut. Durante il giorno, i nostri soldati hanno respinto numerosi attacchi nelle aree degli insediamenti di Vasyukovka, Orekhovo-Vasilyevka, Dubovo-Vasilyevka, Grigorievka e Bakhmut, della regione di Donetsk».

Oggi, «il nemico ha lanciato 4 missili, 10 attacchi aerei e ha effettuato 4 bombardamenti da più sistemi di razzi», ha ancora riferito lo Stato maggiore, aggiungendo che sono stati colpiti «edifici residenziali e infrastrutture civili nelle regioni di Dnepropetrovsk, Zaporizhzhia e Kherson; ci sono morti e feriti tra la popolazione civile».

18:54
18:54
Esplosioni vicino alla base aerea russa di Gvardiyske

Esplosioni sono state registrate nell'area della base aerea russa di Gvardiyske, nel distretto di Sinferopoli, in Crimea. Lo riferisce la radiotelevisione pubblica ucraina Suspilne.

Secondo i resoconti dei testimoni oculari, le esplosioni hanno scosso le vicinanze della base aerea e pennacchi di fumo nero sono apparsi nell'area.

«I mass media locali filo-russi notano che un drone è stato abbattuto mentre si avvicinava a Gvardiyske», scrive Suspilne, che cita inoltre il blogger filo-russo Oleksandr Talipov, secondo cui «nel villaggio di Gvardiyske si è attivato il sistema di difesa aerea ed è stato abbattuto un drone, che è caduto ed è esploso».

18:20
18:20
Metsola: «Il futuro dell'Ucraina è nell'Unione europea»

«Spero che i negoziati di adesione possano iniziare già quest'anno: il futuro dell'Ucraina è nell'Unione europea». Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola nel corso della sua visita a Leopoli. «Il ritmo con cui la Verkhovna Rada e il governo stanno facendo progressi sulla richiesta di adesione all'Ue è impressionante», ha aggiunto.

Metsola, che a Leopoli ha incontrato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha poi sollecitato i Paesi membri dell'Ue a rifornire anche gli aerei da combattimento all'Ucraina. «Devono considerare seriamente l'invio di caccia all'Ucraina», ha dichiarato.

Nell'ambito della seconda visita in Ucraina, la funzionaria europea ha anche affermato che «il Parlamento europeo chiede di aumentare le sanzioni alla Russia e di chiudere le scappatoie. Non ci può essere pace senza responsabilità. Non ci può essere pace senza libertà, giustizia e dignità: l'acquiescenza (appeasement) non ha mai funzionato».

Metsola ha ricevuto dal presidente Zelensky i ringraziamenti per il sostegno dell'istituzione e si è impegnato a completare «il prima possibile» le riforme chieste da Bruxelles per l'incorporazione dell'Ucraina nell'Ue.

Il presidente ha ricordato, in particolare, la risoluzione raggiunta dal Parlamento europeo il 1. marzo in cui «l'istituzione ha espresso il proprio sostegno allo status dell'Ucraina come candidato all'Unione europea».

La piena adesione all'Ue e alla Nato garantirà la protezione e la sicurezza dell'Ucraina quando dovrà continuare a vivere accanto alla Russia dopo la vittoria di Kiev, ha proseguito Zelensky.

«Saremo il Paese vincente. E saremo soggetti. È molto importante cambiare il paradigma che esiste da molti anni. Stiamo facendo dell'Ucraina un soggetto potente in Europa in modo che non si dica che l'Ucraina è da qualche parte vicino alla Russia, ma in modo che tutti dicano che la Russia è da qualche parte vicino all'Ucraina», ha sostenuto il leader ucraino, citato da Ukrinform.

Come riportato dalla presidenza ucraina, Zelensky e Metsola hanno anche discusso dei modi per promuovere la cosiddetta Formula di pace ucraina per porre fine al conflitto e di coinvolgere i Paesi del sud nei negoziati in una futura conferenza internazionale.

17:58
17:58
«Riceveremo il doppio dei Challenger promessi»

L'Ucraina riceverà dal Regno Unito il doppio dei carri armati Challenger 2 rispetto a quelli originariamente promessi da Londra. Lo ha annunciato l'ambasciatore dell'Ucraina a Londra Vadim Prystaiko in un'intervista a Radio Free Europe.

«Alcune delle armi che abbiamo richiesto, ad esempio gli aeroplani, sono difficili e stiamo cercando opzioni. Sui carri armati (Challenger 2) , ci sono stati promessi 14 tank e, a seguito della visita del presidente Zelensky, è stato concordato che questo numero raddoppierà», ha affermato l'ambasciatore.

17:03
17:03
«Vicino a Soledar la situazione è più tesa»

Vicino alla città di Soledar, nella regione di Donetsk, la situazione è diventata ancora più tesa e i russi bombardano costantemente le posizioni delle forze ucraine. Lo ha riferito il capo del servizio stampa della 10a brigata d'assalto «Edelweiss», Nikita Shandyba, citato da Unian.

«La situazione è tesa. Il nemico spara regolarmente contro le nostre posizioni e cerca di sfondare le nostre difese, ma non ci riesce», ha sottolineato Shandyba. «Il nemico sta cercando di sfondare le posizioni ucraine in piccoli gruppi di 15-20 persone - ha aggiunto -, ma respingiamo gli attacchi.»

15:57
15:57
«La centrale di Zaporizhzhia torni sotto il controllo di Kiev»

Nell'anniversario dell'attacco russo alla centrale atomica di Zhaporizhzhia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su Twitter che «abbiamo bisogno di sanzioni globali contro l'industria nucleare russa, abbiamo bisogno dell'immediato ritorno del pieno controllo ucraino sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Grazie all'Aiea per la collaborazione per ripristinare la sicurezza».

«Un anno fa, lo Stato terrorista per primo nella storia umana ha preso in ostaggio una centrale nucleare, Zaporizhzhia. La Russia ha sparato contro la centrale, sta bombardando le nostre città nascondendosi nella centrale nucleare, ha trasformato il territorio della centrale in un campo di addestramento militare de facto. Questa forma di terrore particolarmente cinica richiede una risposta da parte del mondo particolarmente basata sui principi», ha affermato Zelensky.

15:28
15:28
«Il crimine di aggressione deve essere punito»

«Per quanto riguarda i procedimenti giudiziari, nel novembre dello scorso anno la Commissione europea ha presentato una serie di opzioni per garantire la responsabilità: queste opzioni sono attualmente in fase di discussione più approfondita. Per quanto riguarda il crimine di aggressione, gli Stati membri dell'Ue sono concordi nel ritenere che questo crimine non debba rimanere impunito». Lo ha detto il commissario europeo alla giustizia Didier Reynders alla conferenza Uniti per la giustizia, che si occupa dell'Ucraina.

«Il mese prossimo, pertanto, proseguiranno le discussioni tra i membri del Gruppo centrale, composto di 24 Stati membri dell'Ue più Australia, Canada, Liechtenstein, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Allo stesso tempo, voglio sottolineare il mio pieno sostegno alla possibilità di estendere in futuro la giurisdizione della Corte penale internazionale (Cpi) sul crimine di aggressione. Un tale sviluppo non potrebbe che essere un contributo positivo all'ordine internazionale basato sulle regole, in cui la Cpi deve rimanere la giurisdizione chiave per affrontare i crimini internazionali fondamentali», ha aggiunto.

«Sosteniamo l'istituzione di un registro internazionale delle richieste di risarcimento per registrare le testimonianze dei cittadini su danni, perdite e lesioni a seguito della guerra di aggressione della Russia», ha aggiunto Reynders.

«Per quanto riguarda il pagamento dei danni richiesti e dei costi di ricostruzione più ampi, siamo pronti a sostenere le discussioni a livello internazionale. A livello interno, stiamo riflettendo attivamente su come utilizzare i beni russi congelati a questo scopo. Per me è evidente che dobbiamo essere ambiziosi e creativi, ma le nostre soluzioni legali devono rispettare le leggi che difendiamo. È evidente che quando si tratta di queste esigenze, la cooperazione internazionale è fondamentale».

14:24
14:24
Oltre 200 mila soldati russi uccisi da inizio guerra

La Russia ha perso più di 200.000 uomini dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio 2022: lo ha detto, stando a quanto riporta il settimanale tedesco Der Spiegel, il comandante supremo delle forze alleate della NATO in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, definendo «incredibile» la portata della guerra.

Finora, oltre 1.800 ufficiali russi sono stati uccisi o feriti e Mosca ha perso più di 2.000 carri armati, ha aggiunto Cavoli, sottolineando che l'esercito russo spara più di 23.000 proiettili di artiglieria al giorno.

Secondo Kiev, dall'inizio della guerra la Russia ha perso 152.190 soldati, di cui 820 ieri.

10:59
10:59
«Bakhmut è ancora nelle nostre mani»

«Ci sono combattimenti in città e anche nelle strade, ma grazie alle forze armate ucraine (i russi, ndr) non hanno ancora preso il controllo della città»: lo ha detto alla BBC il vicesindaco di Bakhmut, Oleksandr Marchenko, riferendosi alla città sotto assedio.

L'esercito afferma intanto che nelle ultime 24 ore ha respinto numerosi attacchi nella città, riporta ancora la BBC. «Il loro unico obiettivo è uccidere le persone e commettere il genocidio del popolo ucraino... La tattica che i russi stanno usando è quella della terra bruciata. Vogliono distruggere Bakhmut, vogliono distruggere la città, ha aggiunto Marchenko.

08:53
08:53
Visita al fronte del ministro della Difesa russo

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha ispezionato un «posto di comando» sulla linea del fronte nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto oggi il suo ministero, mentre infuria la battaglia per la città simbolo di Bakhmut.

Il ministero della Difesa russo ha affermato in un comunicato che Shoigu ha «ispezionato un posto di comando sulla linea del fronte» nella «direzione Donetsk-Sud», senza specificare il luogo esatto o la data della visita.

08:28
08:28
Svizzera nella catena di sostegno a Kiev se vende armi alla Germania

Se la Svizzera vendesse carri armati alla Germania, farebbe parte della catena di sostegno militare all'Ucraina, secondo un professore di diritto. «La Confederazione deve decidere se vuole essere coinvolta in questa dimensione militare», ha commentato.

Per Oliver Diggelmann, professore di diritto internazionale ed europeo all'Università di Zurigo, gli invi di carri armati svizzeri rafforzerebbero la Germania militarmente e le darebbero un nuovo spazio di manovra in termini di sostegno a Kiev. Con una simile operazione, la Svizzera potrebbe diventare parte integrante della catena logistica di supporto militare all'Ucraina, afferma sui giornali in lingua tedesca del Tamedia Group.

Attualmente, la Germania è un Paese non belligerante che sostiene militarmente l'Ucraina, secondo il diritto internazionale, spiega. Ma se questo sostegno dovesse diventare una parte centrale delle operazioni militari in Ucraina, diventerebbe essa stessa un Paese belligerante. Il limite preciso non è chiaro, aggiunge lo specialista, «ma se la Germania lo oltrepassa, la consegna di carri armati da parte della Svizzera diventerebbe incompatibile con il principio di neutralità».

Venerdì la stampa ha rivelato che la Germania ha chiesto alla Svizzera di acquistare carri armati Leopard 2 in disuso. Questi carri armati dovrebbero sostituire quelli che la Germania e altri Paesi dell'UE hanno consegnato all'Ucraina. La vendita richiederebbe l'approvazione del Parlamento.

08:19
08:19
Bombe russe su Nikopol, nessuna vittima

Le forze russe hanno bombardato questa mattina la città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, come riportano i media nazionali.

L'attacco non ha provocato feriti o vittime, ma un'impresa e quattro abitazioni sono state danneggiate, mentre una linea elettrica è stata interrotta. «Nella notte l'aggressore ha colpito di nuovo il distretto di Nikopol. La comunità di Marganets (a pochi km da Nikopol, ndr) è stata colpita dal fuoco dell'artiglieria. Al mattino Nikopol. C'è distruzione», ha scritto Lysak.

08:18
08:18
Il punto alle 8.00

La Russia sta schierando le unità più esperte del gruppo mercenario Wagner e del suo esercito nel tentativo di conquistare la città orientale assediata di Bakhmut, ha dichiarato l'esercito ucraino. Il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi, è stato fotografato mentre visitava la città in prima linea venerdì per un briefing con i comandanti locali su come aumentare la capacità di difesa. Il capo del gruppo Wagner ha dichiarato che i suoi combattenti hanno «praticamente accerchiato» Bakhmut. Solo una strada rimane sotto il controllo ucraino, ha aggiunto Yevgeny Prigozhin in un video pubblicato online in cui ha invitato il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, a «consegnare» la città. Non è stato possibile verificare le sue affermazioni.

La situazione a Bakhmut è apparsa estremamente precaria per l'Ucraina, anche intorno alla vicina città di Kramatorsk. Un video pubblicato online ha mostrato l'esplosione di un ponte ferroviario sul fiume Bakhmutka, a est della città, mentre altri filmati hanno mostrato danni a un piccolo ponte stradale.

L'Ucraina ha ordinato l'evacuazione obbligatoria delle famiglie e dei residenti più vulnerabili dalla città di Kupiansk e dai territori nord-orientali adiacenti. L'ordine di evacuazione è dovuto alla «situazione di sicurezza instabile» causata dai continui bombardamenti della Russia sulla città e sui suoi dintorni. Le truppe russe si sono ritirate dalle città chiave della regione nord-orientale di Kharkiv, tra cui Kupiansk, che è stata riconquistata dall'Ucraina lo scorso settembre.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, si sono incontrati venerdì alla Casa Bianca, dove entrambi i leader hanno elogiato il sostegno dell'altro Paese all'Ucraina. «Come alleati della NATO, stiamo rendendo l'alleanza più forte e più capace», ha detto Biden. Scholz ha detto a Biden che è importante che gli Stati Uniti e la Germania si siano organizzati «di pari passo» dopo l'invasione russa dell'Ucraina lo scorso febbraio.

Il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, si è recato senza preavviso in Ucraina venerdì scorso, secondo quanto riferito dai funzionari del Dipartimento di Giustizia. Garland si è recato nella città occidentale di Leopoli su invito del procuratore generale ucraino, secondo quanto riportato da USA Today.

La Serbia ha negato di aver fornito armi all'Ucraina, ha dichiarato il suo ministro degli Esteri. Dopo che giovedì Mosca ha chiesto di sapere se la Serbia ha fornito migliaia di razzi all'Ucraina nella sua lotta contro la Russia, Ivica Dačić ha dichiarato che dal Paese non sono state esportate armi a nessuna delle parti coinvolte nel «conflitto».

Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per 400 milioni di dollari in munizioni e altri tipi di supporto all'Ucraina. Il pacchetto sarà finanziato utilizzando l'autorità presidenziale di drawdown, che autorizza il presidente a trasferire articoli e servizi dalle scorte statunitensi senza l'approvazione del Congresso in caso di emergenza, ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha dichiarato di essere fiducioso che i Paesi occidentali forniranno jet da combattimento a Kiev e di essere ottimista sulla fine della guerra entro quest'anno. In un'intervista rilasciata al quotidiano tedesco Bild, Reznikov ha dichiarato che l'Ucraina si aspetta di ricevere «due o tre tipi diversi» di jet da combattimento e che ritiene che ciò avverrà «di nuovo attraverso una sorta di coalizione», riferendosi alla «coalizione dei carri armati» Leopard 2 degli alleati occidentali.

Il capo della politica estera dell'UE ha dichiarato di aver visto un «piccolo miglioramento» nella diplomazia con la Russia dopo la riunione dei ministri degli Esteri del G20 a Delhi. Josep Borrell ha dichiarato che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è rimasto nella stanza quando i Paesi occidentali hanno criticato la Russia, a differenza dell'ultima riunione dei ministri degli Esteri del G20 tenutasi a Bali l'anno scorso, quando se ne andò infuriato.

Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino, ha nuovamente negato che l'Ucraina abbia organizzato attacchi in territorio russo. Giovedì Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è stata colpita da un «attacco terroristico» a Bryansk e ha giurato di annientare quello che, a suo dire, era un gruppo di sabotatori ucraini che aveva sparato contro i civili. L'Ucraina ha accusato la Russia di aver inscenato una falsa «provocazione». Venerdì il Cremlino ha dichiarato che avrebbe adottato misure per evitare il ripetersi di quella che ha descritto come un'incursione al confine.