Mondo
La diretta

«Bakhmut è in mani russe», ma Kiev smentisce

Il gruppo Wagner afferma di aver issato la bandiera russa sull'edificio dell'amministrazione comunale, ma l'esercito ucraino fa sapere di avere ancora il controllo della città - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«Bakhmut è in mani russe», ma Kiev smentisce
Red. Online
03.04.2023 06:17
00:02
00:02
«Mosca non si potrà nascondere dietro una sedia all'ONU»

«Il Cremlino non potrà nascondersi dietro una sedia del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Dovrà rispondere, assumendosi la responsabilità, di ogni crimine commesso sul suolo ucraino. Nel tribunale speciale, alla Corte penale Internazionale, nei tribunali ucraini». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

22:29
22:29
«L'Ucraina sta diventando ogni giorno più forte»

«L'Ucraina sta diventando ogni giorno più forte e ogni giorno si avvicina il giorno in cui la Russia, uno stato terrorista, sarà ritenuta responsabile della sua aggressione». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale, riferisce Ukrinform.

22:28
22:28
«Si lavora allo status di patrimonio dell'Unesco per Chernihiv»

«Ringrazio il direttore generale dell'Unesco, Audrey Azoulay, per la sua attenzione all'Ucraina e per gli incontri di oggi in Ucraina. Stiamo preparando lo status di patrimonio mondiale dell'Unesco per il centro storico di Chernihiv. Lo stesso status che è stato recentemente ottenuto per il centro storico della nostra Odessa». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto videomessaggio serale, riferisce Ukrinform.

22:27
22:27
Zelensky: «Grazie al sostegno USA sappiamo resistere ai russi»

«Importante incontro con la delegazione della Camera dei Rappresentanti USA del Partito Repubblicano guidata da Mike Turner. Il sostegno bicamerale e bipartisan degli Stati Uniti, del presidente Biden e dell'intero popolo americano ha svolto un ruolo fondamentale nella capacità del nostro Paese di saper resistere alla Russia nella guerra per la nostra libertà e i nostri valori democratici». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo account Telegram.

«Spero che l'elevato livello di sostegno e interazione tra i nostri Paesi venga mantenuto. Questa è la chiave per una vittoria congiunta sull'aggressore russo».

20:26
20:26
«La guerra è costata 2,6 miliardi di dollari di danni»

La guerra in Ucraina è costata circa 2,6 miliardi di dollari di danni al patrimonio e ai siti culturali del Paese. Lo ha annunciato l'Unesco, l'ente culturale delle Nazioni Unite. Lo riporta la CNN.

Il rapporto Unesco, che copre un anno di guerra in Ucraina tra il 24 febbraio 2022 e il 24 febbraio 2023, è una valutazione congiunta condotta dal governo ucraino, dalla Banca mondiale, dalla Commissione europea e dalle Nazioni Unite. L'Unesco ha curato la parte del rapporto dedicata alla cultura e al turismo.

«Al 24 febbraio 2023, il costo totale dei danni causati dalle attività identificate è stimato a 2,6 miliardi di dollari», si legge nel rapporto.

20:15
20:15
I misteri di Darya, «sostenitrice di Navalny»

Di Darya Trepova, la 26.enne arrestata in Russia per l'assassinio di Vladlen Tatarsky, si sa molto poco, così come le accuse contro di lei sono tutte da verificare. Amici e familiari la indicano come una persona moderata e pacifica, incapace di commettere un omicidio, mentre il marito si dice certo che sia stata «incastrata».

Gli investigatori sospettano la ragazza di aver introdotto l'esplosivo nel bar di San Pietroburgo dove è avvenuta l'esplosione che ha ucciso Tatarsky, e hanno pubblicato un video in cui quella che sarebbe Darya afferma di aver portato nel locale una statuetta con un ordigno. Ma diversi osservatori pensano che si tratti di una confessione estorta e in ogni caso la donna non dice se sapeva della presunta presenza di un ordigno nel mezzobusto.

Le autorità russe hanno puntato subito il dito contro i servizi di sicurezza ucraini e contro la Fondazione Anticorruzione di Alexey Navalny, il leader dell'opposizione russa in carcere per motivi politici. E hanno indicato Trepova come una sostenitrice del dissidente. Ma al momento non sembrano esserci prove che confermino la tesi di Mosca e l'ipotesi della presunta vicinanza della donna al movimento di Navalny - secondo la Reuters - deriverebbe apparentemente dal fatto che si sarebbe registrata sull'app del 'voto intelligente' che l'oppositore promuoveva anni fa per indicare di volta in volta la persona che aveva più possibilità di superare alle urne il candidato filo-Cremlino. Gli alleati di Navalny del resto respingono le accuse, e vista la repressione in atto in Russia contro l'opposizione, pare tutt'altro che improbabile che le autorità stiano usando il caso per prendere di mira gli avversari politici del Cremlino.

Pare che la ragazza abbia lavorato come commessa in un negozio di vestiti vintage. Ma l'attenzione si concentra su altri aspetti della sua vita. L'ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info sostiene che Trepova sia stata arrestata per dieci giorni per aver partecipato a una manifestazione contro la guerra il 24 febbraio del 2022, lo stesso giorno in cui Putin ordinò l'invasione dell'Ucraina. In quell'occasione assieme a lei sarebbe stato arrestato anche Dmitry Rylov, indicato come il marito della ragazza e come attivista del Partito Libertario, un movimento d'opposizione. La Bbc riferisce che l'uomo sarebbe ora all'estero e che Darya Trepova in ogni caso non aveva nulla a che fare con l'organizzazione politica.

In un'intervista a Svtv, Rylov si è detto convinto che sua moglie sia stata incastrata e che non sia capace di commettere un omicidio. «Sì, è vero che nessuno di noi sostiene la guerra in Ucraina, ma crediamo che tali atti siano inammissibili. Sono sicuro al 100% che non avrebbe mai acconsentito a niente del genere se l'avesse saputo», ha detto l'uomo. Secondo alcuni media gli investigatori non escluderebbero che Trepova davvero non sapesse cosa c'era nella statuetta.

19:51
19:51
Putin decora il blogger ucciso

Vladimir Putin ha decorato con un'onorificenza postuma il blogger militare nazionalista Vladlen Tatarsky, ucciso ieri in un attentato a San Pietroburgo. «Conferimento (postumo) dell'Ordine del Coraggio a Maxim Yuryevich Fomin (Vladlen Tatarsky), un corrispondente militare, per il coraggio e il valore manifestati durante il servizio», si legge in un decreto pubblicato in serata, secondo quanto riporta Interfax.

18:11
18:11
«Mosca avrebbe rimosso il generale Muradov nel Donetsk»

Il generale Rustam Muradov, al comando delle truppe russe nell'Ucraina orientale, sarebbe stato rimosso dall'incarico dopo il fallimento degli attacchi russi vicino a Vuhledar, nel Donetsk. Le voci della rimozione dell'alto ufficiale - scrive il sito Onet - sono state confermate da due fonti del ministero della Difesa al Moscow Time.

Una delle due fonti ha legato il siluramento di Muradov alle battute d'arresto intorno a Vuhledar, dove - secondo il gruppo olandese Oryx che pubblica informazioni sulle perdite russe - al culmine dell'offensiva di febbraio le truppe guidate dal generale hanno perso in tre giorni 103 pezzi di equipaggiamento militare, di cui 36 carri armati, contro solo 20 pezzi di equipaggiamento militare ucraino, inclusi due carri armati.

«Muradov ha fatto ripetutamente attaccare i militari russi in piccole formazioni meccanizzate attraverso campi minati in terreno aperto. E non hanno ottenuto nulla a Vuhledar», ha detto al Moscow Times l'analista militare Michael Kofman.

18:08
18:08
Mosca conferma: «Al via l'addestramento dei bielorussi con l'Iskander»

La Russia ha iniziato oggi l'addestramento degli equipaggi bielorussi per il sistema missilistico Iskander, «come pianificato in precedenza» dal presidente Putin. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo ad una domanda dei giornalisti, secondo quanto riporta la Tass.

«Se Putin l'ha detto, allora così sarà, così è. Ma questa è una prerogativa dei nostri militari», ha aggiunto Peskov rispondendo a chi gli chiedeva se i tempi sull'avvio dei training siano stati rispettati. Mosca ha già consegnato il sistema Iskander, che può lanciare anche missili nucleari.

Secondo il presidente - ricorda la Tass - un impianto di stoccaggio per le armi nucleari tattiche in Bielorussia sarà completato entro il primo luglio. Putin aveva annunciato, qualche tempo fa, che gli equipaggi per il sistema Iskander avrebbero iniziato ad addestrarsi il 3 aprile.

17:25
17:25
Russia: un altro arresto per la morte di Tatarsky

Un'altra persona è stata arrestata dalla polizia in relazione all'omicidio del propagandista russo Vladlen Tatarsky. Secondo The Insider, che ha intervistato Dmitry Rylov, marito dell'altra sospettata Darya Trepova, si tratterebbe di un amico della donna, Dmitry Kasintsev.

Le autorità devono ancora confermare che Kasintsev sia in custodia, ma nel frattempo il canale Telegram Shot ha pubblicato un video di quello che sembrerebbe essere un gruppo di agenti in borghese che guidano un uomo ammanettato: secondo il canale, si tratterebbe proprio del 27.enne Dmitry.

16:40
16:40
Mosca: «Rafforzeremo le difese a ovest con la Finlandia nella NATO»

La Russia rafforzerà le sue difese nell'ovest e nel nord-ovest del Paese in risposta all'ingresso della Finlandia nella NATO. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko all'agenzia Ria Novosti.

«Parte delle misure - ha aggiunto Grushko - sono già stata annunciate. Rafforzeremo il nostro potenziale nelle direzioni ovest e nord-ovest. Se forze e mezzi di altri membri della NATO verranno dispiegati sul territorio finlandese, adotteremo passi ulteriori per garantire la sicurezza militare della Russia».

15:40
15:40
Il giornalista USA fa appello contro l'arresto in Russia

Il giornalista americano Evan Gershkovich, fermato la scorsa settimana in Russia con l'accusa di spionaggio, ha presentato appello contro l'ordine di arresto emesso da una Corte di Mosca nei suoi confronti che prevede la detenzione fino almeno al 29 maggio. Ne ha dato notizia la stessa Corte, del distretto di Lefortovo, aggiungendo che non è ancora stata stabilita la data in cui si svolgerà l'udienza d'appello. Lo riferisce la Tass.

15:39
15:39
«Norvegia e Danimarca forniranno 8 mila proiettili a Kiev»

I governi di Norvegia e Danimarca hanno concordato di cooperare per fornire all'Ucraina 8.000 proiettili di artiglieria, con Oslo che invierà proiettili di artiglieria da 155 mm e Copenaghen i corrispondenti detonatori. Lo riferisce Ukrinform riportando quanto hanno annunciato dai ministeri della difesa di Danimarca e Norvegia.

«L'Ucraina ha un notevole bisogno di munizioni di artiglieria. La Norvegia contribuirà dove possiamo. È importante per la sicurezza sia dell'Europa che della Norvegia che l'Ucraina riesca a respingere l'attacco russo», ha dichiarato il ministro della Difesa norvegese Bjorn Arild Gram. Il ministero ha aggiunto che in questo modo si integrerà la decisione della Danimarca di trasferire 19 obici semoventi Caesar in Ucraina.

14:10
14:10
«Darya è stata incastrata»

Il marito della donna accusata dell'attentato che ha ucciso a San Pietroburgo il giornalista militare russo Vladlen Tatarsky si è detto convinto che sia stata «incastrata».

Dmitry Rylov, che non è in Russia, lo ha detto in un'intervista alla testata indipendente russa The Insider, ripresa da Cnn. «Darya ha detto di essere stata incastrata, e io sono completamente d'accordo: nessuno se lo aspettava. Per quanto ne so, era necessario consegnare questa statuetta, in cui c'era qualcosa... Ne abbiamo parlato almeno due volte. Darya, in linea di principio, non è il tipo di persona che potrebbe uccidere qualcuno», ha aggiunto Rylov.

13:28
13:28
Domani la Finlandia entra nella NATO

«È una settimana storica: domani daremo il benvenuto alla Finlandia come 31esimo alleato, alzeremo la bandiera finlandese per la prima volta e sarà una buona giornata per la sicurezza di tutti». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

«Non ci faremo intimidire, le parole di Vladimir Putin sul dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia fanno parte di una serie di minacce già viste: saremo vigili ma non abbiamo visto nessun cambiamento nella loro postura atomica che richieda una nostra reazione», ha poi detto il segretario generale della Nato alla vigilia della ministeriale Esteri.

Stoltenberg ha puntualizzato inoltre che «Qualunque aiuto militare della Cina alla Russia sarebbe un enorme errore».

13:26
13:26
«Non siamo coinvolti» nell'attentato

Il socio di Alexey Navalny, Ivan Zhdanov, ha respinto le accuse delle autorità russe secondo cui la Fondazione anticorruzione del leader dell'opposizione incarcerato sia coinvolta nell'esplosione nel bar di San Pietroburgo.

«Ovviamente, non siamo coinvolti», ha detto Ivan Zhdanov su Telegram aggiungendo che l'accusa è un tentativo di prolungare la pena detentiva di Navalny. Zhdanov ha detto che sembra che la Russia abbia bisogno «non solo di un nemico assoluto esterno sotto forma dell'Ucraina, ma anche di uno interno sotto forma della squadra di Navalny».

13:18
13:18
«I polacchi sono i prossimi, distruggeremo le loro città»

«I polacchi sono i prossimi, distruggeremo le loro città»: lo ha affermato il giornalista filo-Cremlino Vladimir Solovyov in un intervento televisivo in cui ha inoltre sostenuto che «gli europei non capiscono nulla. Finché non spaccheremo loro il muso ancora una volta, gli europei non capiranno nulla».

«Questa volta non ce ne andremo dall'Europa. Stavolta non parleremo con l'Europa, non avremo pietà dell'Europa. I polacchi vogliono essere i prossimi? Non sono ucraini, che trattiamo come fratelli», ha detto ancora Solovyov, in un video del 23 marzo scorso pubblicato oggi nel suo sito web da The Global News.

«Degli ucraini abbiamo pena, dei polacchi no. Distruggeremo tutte le loro città in un colpo solo. Senza nemmeno usare le truppe di terra. Dell'Ucraina abbiamo pietà e non le facciamo del male. In Polonia invece combatteremo come hanno fatto gli americani in Iraq. Con le bombe nucleari! Non ci penseremo due volte», sono le inquietanti parole di Solovyov.

13:17
13:17
Zelensky visita una scuola in cui «hanno torturato bambini»

Nell'anniversario della liberazione del villaggio di Yagidne, nella regione di Chernihiv, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato la scuola nel cui seminterrato gli invasori russi hanno tenuto in ostaggio i civili per quasi un mese. Secondo il corrispondente di Ukrinform, il capo dello stato ha visitato quel seminterrato e ha parlato con gli abitanti del villaggio sopravvissuti agli orrori dell'occupazione.

«I residenti locali, sia adulti che bambini, sono stati torturati qui. Li ringrazio molto per essere sopravvissuti, per aver potuto aspettare i nostri soldati, per raccontare al mondo intero la tragedia provocata dalla Federazione Russa, l'esercito russo insieme al loro presidente», ha detto Zelensky.

12:49
12:49
«Ho portato una statuetta che poi è esplosa»

«Ho portato una statuetta che poi è esplosa»: così Darya Trepova, la donna sospettata di avere compiuto l'attentato di ieri un un caffè di San Pietroburgo, risponde alla domanda di chi la interroga in un video diffuso dall'agenzia Ria Novosti.

Alla domanda «chi te l'ha data?», la giovane risponde: «Posso dirlo dopo?». Darya Trepova appare in camicia bianca e con i capelli più corti rispetto alle immagini di sicurezza che la mostravano mentre entrava nel caffè portando un pacco.

12:09
12:09
Cremlino: «Il regime di Kiev sostiene il terrorismo»

«Il regime di Kiev sostiene azioni terroristiche» ed ecco «perché l'operazione militare speciale in Ucraina viene compiuta». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito all'attentato di ieri a San Pietroburgo.

«Questo regime è dietro l'assassinio di Darya Dugina e molto probabilmente dietro l'assassinio di Fomin», ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

12:05
12:05
Klitschko: «Questa guerra è terrore e genocidio»

«Abbiamo bisogno di aiuto. Senza il vostro sostegno, senza il vostro sostegno militare non possiamo sopravvivere. Questa non è una operazione speciale, questa guerra è terrore e genocidio». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Kitschko ad Amburgo.

11:54
11:54
«I russi si sono avvicinati alla stazione ferroviaria di Bakhmut»

Combattimenti sono in corso nella parte centrale di Bakhmut, dove forze russe si sono avvicinate alla stazione ferroviaria, nel settore occidentale. Lo riferisce il capo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

11:37
11:37
«Anche i sostenitori di Navalny sono coinvolti nell'attentato»

«Persone che collaborano con il cosiddetto Fondo anti-corruzione» dell'oppositore russo Alexei Navalny sono «coinvolte» nell'attentato di ieri in un caffè di San Pietroburgo, «pianificato dai servizi segreti ucraini».

Lo afferma il Comitato nazionale anti-terrorismo russo citato dall'agenzia Ria Novosti. La stessa fonte aggiunge che Darya Trepova, la donna fermata perché sospettata dell'attentato, è «una sostenitrice attiva» della stessa organizzazione.

11:33
11:33
«La presunta attentatrice è sotto interrogatorio»

Darya Trepova, la giovane fermata con l'accusa di avere compiuto l'attentato di ieri in un caffè di San Pietroburgo, è attualmente sotto interrogatorio per capire «quali siano state le sue motivazioni». Lo ha detto la portavoce del Comitato investigativo russo in un video pubblicato dall'agenzia Ria Novosti.

11:26
11:26
L'attentato «pianificato dai servizi segreti ucraini»

L'attentato di ieri in un caffè di San Pietroburgo «è stato pianificato dai servizi segreti ucraini». Lo ha detto il Comitato nazionale antiterrorismo russo citato dall'agenzia Ria Novosti 

10:56
10:56
Il ministro degli Esteri ucraino a Bruxelles

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parteciperà alla riunione della commissione Ucraina-Nato che si svolgerà a Bruxelles oggi e domani. Lo ha reso noto il servizio stampa del ministero citato dai media ucraini.

Sono in programma anche colloqui con il Segretario di Stato americano Anthony Blinken

Si tratta della prima riunione della commissione a livello di ministri degli Esteri con la partecipazione dell'Ucraina dal 2017.

Kuleba terrà colloqui nel contesto dei preparativi per il vertice Nato di luglio a Vilnius. Discuterà inoltre della fornitura di armi, della produzione di munizioni, delle sanzioni contro la Russia, della creazione di un tribunale speciale e dell'assistenza umanitaria all'Ucraina.

Kuleba, dicono i media ucraini, terrà incontri separati con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il capo della diplomazia europea Joseph Borrell, il commissario europeo per l'innovazione Maria Gabriel.

10:25
10:25
Omicidio Tatarsky, fermata una donna

I servizi di sicurezza russi hanno fermato Darya Trepova, la donna accusata di avere compiuto l'attentato di ieri in un caffè di San Pietroburgo dove è rimasto ucciso il giornalista Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky. Lo riferiscono i media russi.

«Agenti del Comitato investigativo, in collaborazione con i servizi operativi, hanno fermato Darya Trepova, sospettata di essere coinvolta nell'esplosione al caffè di San Pietroburgo», fa sapere sul suo canale Telegram il Comitato investigativo, citato dall'agenzia Ria Novosti.

10:14
10:14
La Polonia consegna i primi MiG-29

La Polonia ha consegnato i primi caccia MiG-29 all'Ucraina. Lo afferma il capo dell'Ufficio per la politica internazionale del presidente della Polonia, Marcin Przydacz in una conversazione mattutina su RMF FM, ripresa da Ukrainska Pravda.

Przydach non ha specificato quanti aerei l'Ucraina ha ricevuto nel primo lotto. Ma il 16 marzo, il presidente polacco Andrzej Duda aveva annunciato il trasferimento di quattro MiG-29 in Ucraina nei prossimi giorni.

09:59
09:59
Il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck a Kiev

Il vicecancelliere e ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck è arrivato a Kiev questa mattina per il suo primo viaggio nella capitale ucraina dall'inizio dell'offensiva russa, ha dichiarato il ministero dell'Economia tedesco.

Robert Habeck, che è anche ministro del clima, è accompagnato da diversi rappresentanti del mondo economico, tra cui il capo della Federazione delle industrie tedesche (BDI), secondo quanto riportato da diversi media tedeschi.

Secondo il quotidiano Bild, al suo arrivo a Kiev Habeck ha dichiarato che la sua visita è un segno «che crediamo che (l'Ucraina) sarà vittoriosa, che sarà ricostruita». L'Ucraina sarà «un importante partner economico in futuro», ha detto Habeck.

Il vicecancelliere, che proviene dal partito dei Verdi, ha a lungo sostenuto la fornitura di armi, soprattutto carri armati pesanti, a Kiev, mentre il cancelliere Olaf Scholz è stato a lungo esitante. La scorsa settimana la Germania ha consegnato all'Ucraina 18 carri armati Leopard 2, che il cancelliere aveva accettato di inviare dopo aver ricevuto pressioni da tutte le parti. Scholz ha visitato Kiev nel giugno 2022, quasi quattro mesi dopo l'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. Il capo della diplomazia tedesca, Annalena Baerbock, ha visitato l'Ucraina tre volte da allora.

09:21
09:21
Omicidio Tatarsky: nessun arresto, ricercata una donna

Il ministero degli interni russo ha inserito nella lista dei ricercati Darya Trepova, sospettata di aver ucciso il blogger militare Vladlen Tatarsky ieri in un bar di San Pietroburgo. Lo riporta l'agenzia Interfax. In precedenza sembrava che la donna fosse già stata arrestata. 

Una fonte aveva detto a Interfax che Trepova era stata arrestata ma in seguito, afferma l'agenzia di stampa russa, è emerso che la madre e la sorella della donna sono state portate in un ufficio investigativo per essere interrogate, mentre Trepova è latitante.

Le familiari «non sono state formalmente arrestate. Sono state interrogate e in base a questo verrà presa una decisione sul loro status procedurale», ha detto la fonte.

09:07
09:07
Esplosione a Melitopol

Una persona è rimasta ferita nell'esplosione di un'auto nel centro di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, città occupata dall'esercito russo. Lo ha reso noto l'amministrazione locale citata dall'agenzia Tass. «Secondo i servizi di emergenza, una persona è rimasta ferita nell'esplosione di un'auto, gli viene fornita assistenza medica», ha dichiarato l'amministrazione.

09:06
09:06
Zelensky in Polonia il 5 aprile

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in visita ufficiale a Varsavia il 5 aprile. Lo ha annunciato la Presidenza polacca. 

«Si tratta di una visita ufficiale», ma il presidente ucraino «vuole incontrare i polacchi e gli ucraini che vivono in Polonia», ha dichiarato il capo dell'ufficio di politica internazionale, Marcin Przydacz, alla radio privata polacca RMF FM.

Durante la visita, Zelensky incontrerà il suo omologo polacco Andrzej Duda per discutere di questioni legate alla sicurezza, alla cooperazione economica e agricola, comprese quelle relative al trasporto di grano ucraino attraverso la Polonia, nonché di questioni legate alla storia tra i due Paesi, ha dichiarato Przydacz.

«Vogliamo che l'agenda sia il più completa possibile», ha affermato Przydacz.

08:44
08:44
Omicidio Tatarsky, si aggrava il bilancio dei feriti

Il bilancio delle persone ferite nell'esplosione in un caffè di San Pietroburgo, dove è morto il corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky, è salito a 32, di cui 10 in gravi condizioni. Lo ha riferito il servizio stampa del Ministero della Salute russo citato da Ria Novosti.

«La condizione di dieci vittime è valutata grave, 16 in uno stato di moderata gravità, di cui una ragazza di 30 anni, cinque persone sono in condizioni soddisfacenti», afferma una nota del ministero.

07:19
07:19
Omicidio Tatarsky, arrestata una donna

Le forze di sicurezza russe hanno arrestato una ragazza di 26 anni, Daria Trepova, residente a San Pietroburgo, sospettata dell'omicidio del propagandista Vladlen Tatarsky avvenuto ieri. Lo riporta Ukrainska Pravda citando alcuni media russi tra cui Interfax, che a sua volta cita una «fonte informata».

Secondo la fonte, la donna avrebbe portato al caffè una scatola con un busto di Tatarsky, in cui era montato un ordigno esplosivo. Non c'è ancora una conferma ufficiale di queste informazioni.

Secondo altri media Daria Trepova era stata precedentemente arrestata il 24 febbraio durante una manifestazione contro la guerra.

06:17
06:17
IL PUNTO ALLE 6

Che succede a Bakhmut? Secondo la compagnia di mercenari Wagner, la battaglia si è ufficialmente conclusa. A darne l'annuncio nel cuore della notte è stato Yevgeny Prigozhin, che ha postato un video in cui ha affermato che la bandiera russa è stata issata sull'edificio dell'amministrazione comunale della cittadina del Donbass, da mesi teatro di furiosi combattimenti con gli ucraini. «Tecnicamente, controlliamo la città», mentre il «nemico è rimasto nei quartieri occidentali», ha aggiunto lo «chef di Putin». Con un gesto ancora più plateale: dedicare questa vittoria al blogger ultranazionalista Vladlen Tatarsky, ucciso alcune ore prima in un attentato in un caffè di San Pietroburgo. I due erano considerati vicini, accomunati dalle aspre e ripetute critiche mosse contro i comandi militari di Mosca per gli scarsi successi nell'offensiva in Ucraina. Dopo l'annuncio del gruppo Wagner, è arrivata la smentita da Kiev: l'esercito ucraino ha assicurato di avere ancora il controllo della città di Bakhmut. «Il nemico non ha interrotto il suo assalto a Bakhmut. Tuttavia, i difensori ucraini difendono coraggiosamente la città, respingendo numerosi attacchi nemici», ha scritto lo stato maggiore ucraino sulla sua pagina Facebook.

L'annuncio di Prigozhin è arrivato dopo che Kiev ha rivelato di aver pronto un piano in 12 punti per riprendersi la Crimea. Il capo del consiglio per la sicurezza nazionale Oleksy Danilov ne ha delineato le tappe principali a partire dall'abbattimento del ponte di Kerch che collega la penisola alla Russia. Il piano emerge alla vigilia della preannunciata controffensiva di primavera con cui i comandanti ucraini ambiscono a sfondare le linee russe, mentre le forze di Mosca vengono date a tratti in difficoltà. I segnali di cedimento indicati dall'intelligence però non sembrano ad oggi essere tali da determinare significativi cambiamenti negli equilibri sul terreno.

Così il «piano per la Crimea» assume una valenza più politica che militare al momento: nell'auspicio di segnare un vantaggio sul campo di battaglia e di procedere poi con una serie di misure che il governo di Kiev intende adottare una volta che avrà ripreso il controllo della penisola annessa unilateralmente da Vladimir Putin nel 2014. Dalla distruzione quindi del ponte strategico di Kerch, che taglia l'omonimo stretto nel Mar Nero - già danneggiato da un camion bomba lo scorso ottobre - alle sanzioni verso gli ucraini che hanno lavorato per l'amministrazione nominata da Mosca, come la perdita della pensione o l'essere banditi da impieghi nel settore pubblico fino a vere e proprie condanne penali. Secondo il piano illustrato da Danilov, inoltre, tutti i cittadini russi che si sono trasferiti in Crimea dopo il 2014 dovrebbero essere espulsi e tutti gli accordi immobiliari stipulati sotto il dominio russo annullati. Una prospettiva che rimanda anche allo scenario perseguito da Kiev, quando afferma - come ribadito fino ad oggi - che non intende avviare negoziati con la Federazione Russa se non con il ritorno ai confini del 1991.

Al fronte le forze ucraine si preparano ad utilizzare le nuove dotazioni militari occidentali per sferrare la controffensiva di primavera e che anche le ultime indicazioni indicano come imminente. Forniture, come ad esempio i carri armati, che potrebbero servire a tenere la difesa - pur stremata - della città di Bakhmut, nonostante i proclami di vittoria dei Wagner. Secondo le forze armate di difesa, inoltre, l'esercito russo è stato costretto a ritirarsi da alcune posizioni in direzione di Donetsk, proprio dove le truppe ucraine stanno installando posizioni difensive. Fallimenti e insuccessi delle forze di Vladimir Putin in Donbass sottolineati anche dal think tank americano Institute for the study of the war, che potrebbero preludere anche a cambiamenti ai vertici militari. «Fonti russe, ucraine e occidentali hanno osservato che l'offensiva invernale russa non è riuscita a raggiungere gli obiettivi del Cremlino di impadronirsi di tutte le regioni di Donetsk e Lugansk entro il 31 marzo» come avevano programmato, scrive nel suo ultimo report Isw, precisando quindi che «la Russia potrebbe presto effettuare una sorta di rimpasto del suo comando militare di alto livello a causa della fallita offensiva invernale» in Ucraina. L'intelligence britannica, ad esempio, ha già dato in bilico la posizione del capo di stato maggiore russo, Valerij Gerasimov.