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«Bannato da Facebook perché aiutavo la gente ad usarlo meno»

Lo sviluppatore informatico Louis Barclay denuncia l’accaduto: «Ho creato un’estensione per Chrome che eliminava il News Feed, mantenendo tutti i contatti: mi hanno bloccato l’account e costretto a cancellarla»
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Red. Online
13.10.2021 10:02

Facebook torna nell’occhio del ciclone. Dopo le pesanti accuse della «talpa» Frances Haugen, questa volta a puntare il dito contro la creatura di Mark Zuckerberg è lo sviluppatore informatico Louis Barclay che, in un articolo pubblicato su Slate, ha accusato il social network di averlo bannato in modo permanente. La sua colpa? Aver cercato di rendere Facebook un posto meno «tossico». Barclay ha infatti creato «Unfollow Everything», un’estensione di Google Chrome che consente agli utenti di smettere di seguire automaticamente, senza cancellarli, amici e gruppi sul social, eliminando tutti i contenuti dal News Feed. Lo sviluppatore ha reso nota questa storia alcuni mesi dopo l’accaduto, e nel suo articolo spiega che il programma da lui creato non mirava a «distruggere» Facebook, ma ad aiutare gli utenti ad esserne meno dipendenti. «Ricordo ancora la sensazione che ho provato quando ho usato Unfollow Everything per la prima volta. È stato quasi miracoloso. Non avevo più nulla ma potevo ancora vedere la lista dei miei amici e i gruppi a cui ero iscritto, e contattarli o guardare la loro pagina direttamente. Il tempo speso su Facebook era sceso considerevolmente. Nel giro di una notte, la mia dipendenza dal social network era diventata gestibile», ha affermato Barclay, convinto che l’applicazione potesse riportare Facebook al suo intento originario, almeno dichiarato, cioè quello di mettere in contatto le persone. Ma in realtà il News Feed è il cuore del social network, la sezione più ambita da utenti in cerca di visibilità e aziende, quella che di fatto permette alla piattaforma fondata da Zuckerberg di monetizzare. Unfollow Everything aveva un numero esiguo di utilizzatori, l’avevano scaricato in circa 10.000 persone. Probabilmente troppe secondo Facebook, che ha inviato una lettera di diffida al suo inventore, dicendogli di aver violato i termini di servizio con il suo software. Barclay ha fatto sapere che la società ha disabilitato in modo permanente i suoi account Facebook e Instagram (con tanto di screenshot su Twitter, in cui commenta: «È orribilmente distopico») e «ha chiesto di accettare di non creare mai più strumenti che interagiscono con Facebook o i suoi altri servizi». Lo sviluppatore ha poi spiegato che la sua app, oltre ad aiutare gli utenti a «disintossicarsi» da Facebook, aveva suscitato l’interesse di alcuni ricercatori dell’Università di Neuchâtel, che la stavano utilizzando per studiare gli effetti del News Feed sulla felicità delle persone. Louis Barclay dopo aver cancellato l’estensione, ha rinunciato a portare la sua battaglia contro Facebook in tribunale, non potendo permettersi il rischio di pagare le spese legali di un eventuale processo: «Risiedo in Gran Bretagna perciò una causa contro Facebook si sarebbe probabilmente svolta in un tribunale britannico e sarei stato direttamente responsabile delle spese nel caso avessi perso», ha raccontato.