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Raid israeliani su Gaza, almeno 9 morti in 24 ore – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:40
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«Hamas sta preparando un altro attacco come quello del 7 ottobre»
Israele ha identificato 'movimenti insoliti a Gaza' e ritiene che Hamas si stia preparando a un nuovo assalto per attaccare i kibbutz e le truppe dell'Idf nella Striscia. Lo riferisce Channel 12 citando anche il ministro della Difesa Israel Katz.
«Hamas ha subito un colpo pesante, ma non è stato sconfitto. Si sta preparando per compiere un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre».
«Negli ultimi giorni ci è stato comunicato che il potere militare di Hamas e della Jihad palestinese è stato ripristinato, il primo ha 25.000 terroristi armati e la Pij oltre 5.000,» hanno scritto i membri della Commissione Affari Esteri e Difesa.
19:56
19:56
Il governo israeliano anticipa a domani il licenziamento del capo dello Shin Bet
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha anticipato a domani la riunione del governo per discutere il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, inizialmente prevista per mercoledì. La motivazione di questa decisione non è stata chiarita ufficialmente, ma la scelta arriva mentre sono previste per mercoledì grandi manifestazioni nel Paese contro la rimozione di Bar.
Benyamin Netanyahu ha respinto le insinuazioni su «illegalità e conflitto di interessi» in relazione alla decisione di licenziare il capo dello Shin Bet Ronen Bar. In una lettera alla consulente legale del governo, Gali Baharav-Miara, il primo ministro israeliano afferma che «contrariamente alle affermazioni, la decisione di concludere il mandato del capo dello Shin Bet non è legata all'indagine (sul Qatargate che coinvolge alcuni collaboratori del premier) . Al contrario, l'indagine è nata solo dopo che l'ipotesi della rimozione di Bar era già stata presa in considerazione e resa pubblica dai media». Rivolto alla consulente ha aggiunto: «Il tuo tentativo di prendere il controllo del giudizio del governo è un'eresia pericolosa contro l'autorità esplicita dell'esecutivo».
15:20
15:20
«Decine di migliaia di persone in protesta nelle zone controllate dagli Houthi»
Decine di migliaia di persone hanno protestato nelle zone dello Yemen controllate dagli Houthi, due giorni dopo gli attacchi degli Usa che hanno causato decine di morti. Lo riferisce la tv dei miliziani filo-iraniani.
I dimostranti hanno sventolato cartelli e fucili d'assalto, scandendo 'Morte all'America, morte a Israele', durante una grande protesta nella capitale Sana'a; altre manifestazioni si sono tenute anche a Saada, Dhamar, Hodeida e Amran.
11:39
11:39
Difficile l'approvvigionamento di beni essenziali a Gaza
Da oltre due settimane, gli aiuti umanitari non raggiungono più la Striscia di Gaza. Ai valichi di frontiera, persino cibo e benzina sono bloccati, ha indicato oggi in una nota Caritas Svizzera.
«I nostri partner sono costretti a limitare la distribuzione di beni perché la benzina non arriva più nella Striscia di Gaza a causa del blocco israeliano», ha dichiarato Sarah Buss, responsabile degli aiuti in caso di catastrofe di Caritas Svizzera, citata nel comunicato. «Senza carburante, non possono più raggiungere i nostri centri di rifornimento - o le persone in difficoltà».
La distribuzione di pannolini per bambini, prodotti per l'igiene femminile, shampoo e sapone sarebbe dovuta avvenire nei giorni scorsi. Invece, le merci sono ancora stoccate in un magazzino del Cairo, in attesa di poter essere trasportate di nuovo.
«Per mesi abbiamo cercato di far arrivare il materiale igienico nella Striscia di Gaza. Per le consegne prima siamo stati costretti a prendere la strada dalla Giordania, poi quella dall'Egitto. Ciò rende la logistica estremamente difficile. In questo momento, entrambe le strade sono chiuse», deplora Sarah Buss.
Attualmente è possibile distribuire solo ciò che è già stoccato nella Striscia di Gaza.
06:46
06:46
Siria, 9 morti in raid aerei della Turchia nel nordest
Le Forze democratiche siriane (Fds), braccio armato dell'amministrazione curda che controlla i territori nel nordest della Siria, hanno annunciato la morte di nove persone in attacchi aerei attribuiti ad Ankara.
«Un aereo turco ha bombardato una famiglia di contadini» nella tarda serata di ieri, hanno detto le Fds su Telegram specificando che gli attacchi hanno preso di mira «un'area tra i villaggi di Qomji e Barkh Botan» a sud della città di Kobane. In totale «nove civili sono stati uccisi e due feriti», secondo le Forze democratiche siriane.
06:41
06:41
Il punto alle 06.30
L'inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff ha definito le ultime richieste di Hamas in merito a un cessate il fuoco a Gaza «una risposta inaccettabile». «Ho trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, abbiamo avuto conversazioni davvero positive», ha detto alla Cnn l'inviato di Trump, riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese. «Lo descriverei come un punto di svolta, se non fosse per la risposta di Hamas», ha aggiunto Witkoff mentre le delegazioni di Israele e Hamas negoziano a Doha. Hamas insiste affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente inizino lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, il movimento palestinese ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera per Gaza vengano aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio del soldato Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
Conta 53 morti e 98 feriti il bilancio dei raid USA su Sana'a, capitale dello Yemen. Lo riporta, si legge su Al Jazeera, il ministero della Salute delle autorità Houthi, secondo le quali tra le vittime ci sono cinque bambini e due donne.
I ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran hanno rivendicato oggi la responsabilità di un secondo attacco a un gruppo di portaerei americane, definendolo una rappresaglia per i raid degli Stati Uniti. Un portavoce del gruppo sciita ha affermato che «per la seconda volta in 24 ore» i combattenti Houthi hanno lanciato missili e droni contro la Uss Harry S. Truman e diverse altre navi da guerra americane nel nord del Mar Rosso. I ribelli yemeniti sostenuti dall'Iran specificano di aver preso di mira la portaerei «con numerosi missili balistici e da crociera, nonché con droni, in uno scontro durato diverse ore». Gli USA non hanno confermato tali attacchi. Secondo i media Houthi, Washington ha condotto intanto stanotte altri raid sullo Yemen prendendo di mira una fabbrica nella regione occidentale di Hodeida e la cabina di pilotaggio della 'Galaxy Leader', una nave catturata più di un anno fa dai ribelli. Il Comando centrale per il Medio Oriente (Centcom) dell'esercito statunitense ha dichiarato da parte sua che «continuano le operazioni contro i terroristi Houthi», senza fornire ulteriori dettagli.