Beirut in strada per celebrare la tregua
Alle 4 ora locale, in Libano è entrato in vigore il cessate il fuoco dopo due mesi di guerra aperta tra l'esercito di Israele e l'organizzazione libanese Hezbollah. La tregua era stata annunciata dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Nelle ore precedenti alla tregua sono proseguiti i bombardamenti di Israele su Beirut e Hezbollah ha lanciato droni su Tel Aviv.
Subito dopo l'entrata in vigore della tregua con Hezbollah, l'Esercito israeliano ha annunciato che manterrà il suo dispiegamento militare nel sud del Libano e ha chiesto ai civili della zona – «per la loro sicurezza e quella delle loro famiglie» – di astenersi dal ritornare nelle proprie case. «È vietato avvicinarsi ai villaggi che le forze di difesa hanno richiesto di evacuare o avvicinarsi alle truppe dell'IDF nella regione – ha detto il portavoce –. Per la vostra sicurezza e quella delle vostre famiglie, vi preghiamo di astenervi dal recarvi in zona. Vi informeremo quando sarà sicuro ritornare». Poche ore prima, le forze di difesa israeliane avevano emesso ordini di evacuazione per due edifici situati a sud di Beirut, mentre Hezbollah affermava di aver attaccato con droni la residenza del capo dell'Aeronautica israeliana, il maggiore generale Tomar Bar, a Tel Aviv.
Gli sfollati, però, hanno cominciato a rientrare nella città costiera di Tiro, nel sud del Libano, in moto e in auto nelle prime ore di oggi. «Gioia» e file di macchine che «intasano» le strade, nonostante il monito dell'esercito di Israele e il fatto che quello al sud sia un ritorno verso il nulla, «città e villaggi sono stati distrutti», scrive Saad Kiwan, giornalista e commentatore libanese. «Beirut si è svegliata stamattina con la speranza di riprendersi la sua libertà e il desiderio di rivivere la propria abituale quotidianità di città aperta e plurale, nonostante il cessate il fuoco di fatto non sia ancora entrato in vigore». A Beirut, scrive il New York Times, la gente è scesa per strada a festeggiare il cessate il fuoco. Alcune persone hanno sparato colpi in aria in segno di gioia. Il ministero dell'Informazione libanese riferisce che l'artiglieria israeliana nel sud del Libano ha sparato alcuni colpi per impedire ai civili libanesi di tornare nelle loro case nella zona di Kafr Kila, nel settore orientale della linea blu.
Il deputato di Hezbollah, Ibrahim Moussawi, ha dichiarato a Ynet: «Il nemico ha lanciato grandi slogan e poi ha implorato un cessate il fuoco».
La tregua
La tregua «proteggerà» Israele dalla «minaccia» del gruppo sciita, hanno affermato in una dichiarazione congiunta Joe Biden e Emmanuel Macron, che ha negoziato la tregua insieme agli Stati Uniti. Entrambi i Paesi «lavoreranno insieme a Israele e Libano per garantire il pieno rispetto di questo accordo», hanno aggiunto.
Il piano si compone di tre fasi: una tregua iniziale, seguita dal ritiro delle forze del gruppo sciita libanese a nord del fiume Litani; il ritiro completo delle truppe israeliane dal Libano meridionale entro 60 giorni; i negoziati tra i due Paesi per delimitare i confini, che attualmente corrispondono a una linea tracciata dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 2006.
«Ora serve una tregua anche a Gaza»
Hamas ha affermato di esser «pronto» per la tregua a Gaza dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. «L'annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza», ha dichiarato all'agenzia di stampa Afp un alto funzionario dell'ufficio politico di Hamas. «Hamas è pronto per un accordo di cessate il fuoco e per un serio accordo di scambio di prigionieri», ha aggiunto.