Benvenuti alle «Hawaii cinesi», una delle basi dei palloni-spia

Hainan ha un soprannome. E una nomea. Partiamo dal primo: l’isola cinese, un paradiso tropicale, si è guadagnata negli anni l’appellativo di «Hawaii della Cina». Merito delle sue spiagge, dei resort di lusso e del fatto che, di solito, sia frequentata dalla classe medio-alta. Ogni anno, ospita un incontro fra leader politici e imprenditori – il Boao Forum – conosciuto anche come il WEF asiatico. Hainan è anche un porto. E un territorio importante, anzi importantissimo a livello strategico. Proprio come alle Hawaii, negli Stati Uniti, è sede di basi militari.
La portaerei Shandong
Secondo quanto riferito dalla CNN, l’isola sarebbe legata a doppio filo al pallone-spia cinese abbattuto il 4 febbraio al largo delle coste statunitensi, nell’Atlantico, dopo aver attraversato lo spazio aereo nordamericano. Sì, Hainan sarebbe al centro delle attenzioni americane. Il motivo? La base, chiamata Yulin, farebbe parte del vasto programma di sorveglianza gestito dall’esercito cinese tramite palloni. Di più, alcuni funzionari statunitensi hanno dichiarato al New York Times di aver seguito il pallone abbattuto sin dal decollo, avvenuto da Hainan alla fine di gennaio. Nulla, per ora, è emerso circa l’esatta posizione del sito di lancio.
Lontano, per certi versi lontanissimo dalle citate spiagge dorate, dove i vacanzieri si sollazzano, Hainan è sede di una base della marina dell’Esercito popolare di liberazione. Ed è sede di una parte della flotta del Mare del Sud. La base, appunto, è strategica: da un lato, consente l’accesso alle acque contese nel Mar Cinese Meridionale e, dall’altro, garantisce un controllo della rotta marittima che collega l’Asia e il Pacifico con India e Medio Oriente.
Nel 2019, da Hainan ha preso il largo la Shandong, la seconda portaerei nella storia cinese e la prima ad essere costruita interamente in patria. Sull’isola si trovano pure missili balistici a propulsione nucleare e sottomarini.
Più grande di O'ahu
Hainan, insomma, è il centro di molte cose. Alla fine del 2021, ad esempio, un rapporto del Centro per gli studi strategici e internazionali affermava che la Cina – proprio su quest’isola – stava costruendo nuove strutture per portare avanti la sua guerra elettronica. Veniva citata, va da sé, anche la raccolta di informazioni.
Fino a settembre 2022, le immagini satellitari hanno mostrato una continua espansione della base a livello sottomarino. Con l’aggiunta di due moli ai quattro esistenti.
Parliamo, fra l’altro, di un’isola molto grande, venti volte l’area di O’ahu, l’isola più popolata delle Hawaii nonché sede di Pearl Harbor. Un’isola di per sé povera, al netto dei resort turistici, con un PIL fra i più piccoli e l’agricoltura quale settore trainante. Detto ciò, due anni fa Pechino ha lanciato un progetto per fare di Hainan il più grande porto di libero scambio al mondo entro il 2035.
Un’attenzione allo sviluppo economico, questa, che sembra fare da scudo alla massiccia presenza militare sull’isola. Per tacere del sito di lancio spaziale di Wenchang, all’estremità nordorientale dell’isola.