Il caso

Berlino dice addio ai suoi storici treni della metro

I convogli della serie 485, costruiti nella Germania Est prima della caduta del Muro, sono arrivati al capolinea: a causa del nuovo sistema di sicurezza verranno dismessi il prossimo 12 novembre
© Shutterstock
Federica Serrao
08.11.2023 14:30

Dalla caduta del Muro di Berlino, domani, saranno passati 34 anni. Eppure, nonostante il tempo passi inesorabilmente, e il volto della capitale tedesca sia cambiato e continui a modificarsi, c'è ancora un piccolo simbolo che tiene la città ancorata al ricordo del suo passato, quando era ancora divisa. Parliamo dei treni della metropolitana. Modello Serie 485 della famosissima S-bahn berlinese, di cui continuano a circolare ancora 22 convogli, commissionati e costruiti anni e anni fa, nella Repubblica Democratica Tedesca. Vale a dire, insomma, quando il muro ancora non era caduto. Tuttavia, nei prossimi giorni, anche quest'ultima icona svanirà. Il 12 novembre, i treni faranno le loro ultime corse e usciranno di scena. Il motivo? Un nuovo sistema di sicurezza. Ma vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta. 

Con il loro telaio rosso brillante, che a molti, negli anni, ha ricordato una lattina di coca-cola, i treni della serie 485 hanno una storia lunga circa quarant'anni. Vennero commissionati infatti verso la fine degli anni '70 dalla Deutsche Reichsbahn, una fabbrica della Germania Est. Tuttavia, ci vollero diversi anni prima che, ufficialmente, entrarono in funzione. Sebbene le prime corse di prova risalgano al 1987, solo tre anni dopo, nel 1990, i treni cominciarono a circolare in maniera definitiva. Quando il muro, quindi, non c'era più. 

Inizialmente avrebbero dovuto servire solo la parte orientale della città. Ma, ancora oggi, questi treni circolano per tutta Berlino. E il segreto del loro successo e della loro longevità, sotto sotto, è proprio racchiuso nel design delle carrozze. Considerate, rivela Bloomberg, all'avanguardia, per diverse ragioni. Per cominciare, il guscio in alluminio della serie 485 è molto leggero, anche rispetto ad altri modelli di vagoni delle metropolitane. Altrettanto innovativo è anche il sistema di chiusura delle porte scorrevoli, che chiudendosi esternamente e non «nel telaio» dei treni, ha permesso la costruzione di finestre più ampie sulle carrozze. Di più, questi treni sono particolarmente sostenibili, dal momento che sono in grado di recuperare energia dal sistema di frenatura, generando, a loro volta, elettricità da utilizzare per il convoglio. Una tecnica che, va da sé, riduce il consumo di energia, ed è ancora oggi poco diffusa. 

Ovviamente, però, questi treni hanno anche dei difetti. Tra cui un sistema di ventilazione non particolarmente efficace, che porta spesso a guasti durante le tempeste di neve. Inoltre, se comparati ai treni più recenti, sono stati riscontrati alcuni piccoli problemi di accessibilità. Per i passeggeri in sedia a rotelle, infatti, salire a bordo è leggermente più difficoltoso, dal momento che i convogli, quando si fermano nelle stazioni, non sono perfettamente a filo con le banchine, come lo sono invece altri modelli più recenti.

Ed è un problema poco grave, tutto sommato, anche quello che costerà ai convogli 485 lo stop definitivo. Come anticipato, questi treni non possono essere equipaggiati con il nuovo sistema di sicurezza attualmente in fase di implementazione a Berlino. Ma niente paura: per i nostalgici, la S-bahn sta vendendo diverse centinaia di sedili in moquette, mentre la città prevede di mantenere accessibile un vagone al Museo tedesco della tecnologia. Sul profilo di X (Twitter) della S-bahn è anche partito un «piccolo tributo» con un conto alla rovescia fino al 12 novembre, giorno in cui i treni smetteranno di circolare. 

Tuttavia, nonostante qualche acciacco e qualche problema minore, l'aspetto più sorprendente è che i treni abbiano resistito fino ad oggi. Per trentasei anni, circa. Anche se più per necessità, che per scelta. In un primo momento, infatti, i treni sono stati eliminati per lasciare il posto a quelli della serie 481, che offrono più spazi in piedi per i passeggeri. La storia si è poi ripetuta, solo due mesi fa, quando a settembre sono entrati in servizio altri modelli più recenti. E ora, ufficialmente, siamo arrivati alla fine. La «fine dell'epoca dei treni 485», che era inizialmente prevista per il 2017, ma che a causa di altri problemi è stata infine posticipata fino ad oggi, tenendo operativi 22 convogli. I 22 convogli che, fra qualche giorno, arriveranno al capolinea.