Disastri

Beryl ha raggiunto il Messico: «Resta una minaccia significativa»

L'uragano è stato declassato a categoria 2, ma sta causando disagi nelle zone intorno alla località turistica Tulum – Una volta raggiunto il Golfo del Messico dovrebbe riacquistare potenza
©Orlando Barria
Red. Online
05.07.2024 17:35

Come previsto, Beryl ha toccato la costa messicana, vicino alla località turistica di Tulum. L’uragano, che aveva raggiunto il massimo della potenza negli scorsi giorni, provocando morti e distruzione nei Caraibi, è stato declassato a categoria 2 nelle prime ore di quest’oggi. Nonostante il calo di potenza, Beryl ha comunque causato disagi, abbattendo alberi e provocando l’interruzione dell'energia elettrica.

Secondo il National Hurricane Center degli Stati Uniti, citato dalla Associated Press, si prevede che Beryl si indebolirà ulteriormente, trasformandosi in una tempesta tropicale che attraverserà la penisola dello Yucatan, prima di spostarsi nel Golfo del Messico dove, probabilmente, riacquisterà la forza di un uragano. Una volta nelle calde acque del Golfo, Beryl dovrebbe dirigersi verso il Messico settentrionale, vicino al confine con il Texas, un'area già colpita nelle scorse settimane dalla tempesta tropicale Alberto.

Beryl è stato il primo uragano di categoria 5 nell'Atlantico e negli scorsi giorni ha provocato ingenti danni in Giamaica, Saint Vincent e Grenadine e Barbados. Chi ha assistito al suo passaggio ha parlato di «scene da Armageddon».

Secondo il National Hurricane Center USA, in queste ore, le raffiche di vento soffiano a 160 km/h, rispetto ai 250 km/h raggiunti nelle isole caraibiche. Le autorità messicane hanno già fatto evacuare i turisti dagli hotel sulla costa di Tulum, ma decine di migliaia di persone che abitano nelle zone intorno alla penisola dello Yucatan hanno scelto di restare, sfidando la forza dei venti. In queste ore sono stati dispiegati migliaia di soldati nella costa sud-orientale del Paese.

Durante la settimana, dopo l’allarme sul Messico, almeno 33.700 turisti hanno lasciato lo Stato di Quintana Roo, temendo l'impatto dell'uragano Beryl. Le autorità stimano la presenza di circa 348 mila visitatori in tutte le destinazioni della regione.

Secondo il ministero del Turismo locale, a Tulum e Felipe Carrillo Puerto, prima dell’arrivo di Beryl, c’erano in tutto circa 30 mila visitatori.

Intanto le autorità della penisola dello Yucatan hanno predisposto rifugi, evacuato alcune piccole comunità costiere e spostato persino le uova di tartaruga marina dalle spiagge minacciate dalla tempesta.

Secondo l’ONU, l'uragano Beryl è il più potente della storia che si sia formato a giugno nell'Oceano Atlantico. I Paesi caraibici colpiti dalla furia del fenomeno meteorologico saranno sostenuti con un primo finanziamento di 4 milioni di dollari del Fondo di risposta alle emergenze delle Nazioni. Nonostante sia stato declassato, Beryl «continua a rappresentare una minaccia significativa».