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Biden e Zelensky firmano l'accordo di sicurezza

L'amministrazione USA: «Oggi gli Stati Uniti mandano un segnale forte del nostro fermo sostegno all'Ucraina» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Biden e Zelensky firmano l'accordo di sicurezza
Red. Online
13.06.2024 06:03
20:56
20:56
Biden e Zelensky firmano l'accordo di sicurezza

Joe Biden e Volodymyr Zelensky hanno firmato l'accordo di sicurezza tra Usa e Ucraina. «Oggi, gli Stati Uniti mandano un segnale forte del nostro fermo sostegno all'Ucraina», ha annunciato l'amministrazione Usa in un comunicato dopo la cerimonia della firma a margine dei lavori del G7 in Italia.

18:27
18:27
Ursula von der Leyen: «L'intesa sugli asset russi è un segnale forte»

Con l'accordo del G7 sull'utilizzo dei profitti degli asset russi congelati «inviamo un segnale forte all'Ucraina: sosterremo Kiev nella sua lotta per la libertà per tutto il tempo necessario.

È anche un segnale forte per Putin: non può vincere». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a margine dei lavori a Borgo Egnazia, annunciando l'intesa.

«Ci sono già aiuti Ue da 50 miliardi di euro e aiuti Usa da 60 miliardi di dollari» per Kiev, «a cui ora si aggiunge un pacchetto del G7 da 50 miliardi di dollari», ha detto von der Leyen, spiegando che tutti i partner G7 «contribuiranno a questo prestito».

L'accordo del G7, ha spiegato von der Leyen interpellata sul funzionamento del piano di prestiti, prevede «l'utilizzo dei profitti derivanti dalle attività russe immobilizzate in Europa. Non saranno i contribuenti europei a pagare per i danni che Putin sta causando per questa guerra di aggressione. I ministri delle Finanze esamineranno i dettagli, come le garanzie necessarie» per erogare i prestiti, «e li chiariranno il prima possibile».

17:57
17:57
Zelensky: «Con Giorgia Meloni abbiamo parlato del prossimo di pacchetto aiuti»

«Ho avuto un incontro produttivo con la premier italiana Giorgia Meloni e ho ringraziato l'Italia per il suo sostegno militare, finanziario e umanitario all'Ucraina». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al G7 di Borgo Egnazia.

«Abbiamo discusso dei prossimi passi della nostra cooperazione in materia di difesa, compreso il contributo dell'Italia al rafforzamento del sistema di difesa aerea dell'Ucraina e la preparazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari».

Con Giorgia Meloni «abbiamo parlato anche del prossimo vertice per la pace in Svizzera e dei suoi attesi risultati. Sono profondamente grato a Giorgia per i suoi sforzi volti a incoraggiare i Paesi del Sud del mondo a partecipare al vertice», ha postato Zelensky su X, allegando la foto dell'incontro con la premier italiana al G7.

«Abbiamo discusso di progetti comuni volti ad aiutare l'Ucraina nella ricostruzione di Odessa. Apprezzo molto anche la decisione dell'Italia di organizzare la prossima Conferenza per la ricostruzione a Roma nel 2025».

16:12
16:12
Austin: «Gli Stati Uniti non forniranno un altro sistema Patriot a Kiev»

«Il tema delle difesa aerea è in cima alla mia agenda da molto tempo. Gli Usa hanno già fornito un sistema Patriot all'Ucraina, oggi non ho annunci aggiuntivi al riguardo. Posso dire che non ci sarà alcun cambiamento alla nostra copertura di Patriot in Polonia».

Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin commentando le indiscrezioni di stampa secondo cui gli Usa avrebbero deciso di fornire un secondo sistema di Patriot a Kiev. «Continuiamo a lavorare perché gli ucraini abbiano tutto quello di cui hanno bisogno e sono in contatto costante con loro», ha aggiunto.

15:53
15:53
Public Eye: «Berna applichi sanzioni coerenti e rigorose contro Mosca»

Alla vigilia della conferenza del Bürgenstock (NW) sull'Ucraina, l'organizzazione non governativa Public Eye chiede alla Confederazione di perseguire una politica di sanzioni «coerente e rigorosa» contro la Russia.

La Confederazione, che è un hub per il commercio di materie prime russe, ha finora applicato le sanzioni contro Mosca in modo inadeguato, indica l'ong in una nota odierna.

Public Eye sottolinea come la Russia stia sistematicamente saccheggiando i territori occupati dell'Ucraina per ottenere grano, in violazione del diritto umanitario internazionale.

Questi prodotti vengono poi venduti sul mercato mondiale come merci russe, secondo l'ong, che sottolinea come una parte considerevole del commercio di grano dal Mar Nero sia gestito da commercianti svizzeri. Public Eye prosegue affermando che questi commercianti non esercitano la «dovuta diligenza richiesta in questo commercio ad alto rischio».

Il dispositivo svizzero in materia di sanzioni è inadeguato a contrastare la compravendita di cereali depredati. Le norme vietano solo l'importazione di merci dai territori occupati, ma non il commercio di transito.

Per l'ong, c'è anche incertezza sul rispetto delle sanzioni sul commercio di carbone, dato che i commercianti con sede in Svizzera gestivano il 75% delle esportazioni russe prima del conflitto. Queste aziende sono ancora presenti nella Confederazione, ma hanno cambiato nome, sottolinea l'organizzazione.

Il trasferimento della negoziazione di petrolio russo a Dubai ha inoltre dimostrato che le filiali di società svizzere sono ancora coinvolte in questo commercio, con il rischio di violazioni delle sanzioni in questo settore.

14:46
14:46
«Pressioni dalla Cina per boicottare il vertice sulla pace in Svizzera»

La Cina ha esercitato pressioni sui governi di Paesi in via di sviluppo per promuovere il suo piano alternativo di pace in Ucraina con l'avvicinarsi del vertice in Svizzera. Lo scrive Reuters sul suo sito web citando dieci diplomatici, uno dei quali ha definito la campagna di Pechino un «sottile boicottaggio» del summit al Bürgenstock (NW).

Nelle conversazioni con i governi la Cina non ha criticato apertamente l'appuntamento svizzero né ha chiesto direttamente ai Paesi di astenersi, hanno detto a Reuters i diplomatici di Pechino. Ma uno di loro ha affermato che la Cina ha detto a queste nazioni che l'incontro prolungherebbe la guerra.

Dopo che la Cina ha dichiarato che non avrebbe partecipato al vertice sul Bürgenstock, Zelensky ha accusato Pechino di aiutare Mosca a indebolire l'incontro, accusa smentita dal ministero degli Esteri cinese. Ma secondo i diplomatici consultati da Reuters, con l'avvicinarsi del vertice, la Cina ha intensificato il suo raggio d'azione attraverso incontri con dignitari stranieri in visita, telefonate e messaggi alle missioni straniere sulla piattaforma cinese WeChat. L'inviato speciale di Pechino per gli affari eurasiatici, Li Hui, il mese scorso ha visitato la Turchia, l'Egitto, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti e ha incontrato funzionari dei Paesi in via di sviluppo presso le loro ambasciate a Pechino, hanno detto i diplomatici.

Spiegando perché non parteciperà al vertice, la Cina ha cercato di convincere i Paesi in via di sviluppo ad aderire al piano di pace in sei punti approvato con il Brasile il mese scorso. Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso sostegno al piano della Cina per una soluzione pacifica della crisi, affermando che Pechino ha pienamente compreso ciò che si nasconde dietro.

Quarantacinque Paesi hanno espresso sostegno alla proposta, con più di due dozzine che hanno aderito o «considerata seriamente» la proposta, ha detto la settimana scorsa il ministro degli Esteri Wang Yi.

Non è stato possibile determinare in modo indipendente quale impatto abbia avuto il lobbying cinese, ma il numero di partecipanti registrati al vertice sul Bürgenstock è inferiore ai 107 che l'ufficio di Zelensky aveva dichiarato essere stati confermati all'inizio di giugno.

13:59
13:59
«Le navi russe a Cuba non devono preoccupare»

Il Cremlino ha affermato che l'arrivo di quattro navi militari russe a Cuba non deve essere motivo di preoccupazione. «Le esercitazioni militari sono una pratica normale in varie regioni del mondo. Questa è anche una pratica normale per i governi, soprattutto per una potenza marittima così grande come la Federazione Russa. E anche visite di questo tipo sono una pratica comune, quindi non vediamo motivo di preoccupazione in questo caso», ha affermato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia Interfax.

L'Avana ha annunciato che ospiterà le navi russe fino al 17 giugno.

13:06
13:06
«La Banca centrale russa sarà in grado di garantire la stabilità dei mercati»

La Banca centrale russa «è in grado di garantire la stabilità in tutti i mercati, ed è ciò che viene fatto». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro la Borsa di Mosca.

Rispondendo alla domanda se la Russia stia pensando a misure di ritorsione alle sanzioni imposte, il portavoce ha detto: «Stiamo pensando alle azioni che meglio si adattano ai nostri interessi». Lo riferisce l'agenzia Interfax.

12:51
12:51
«Trump potrà ritirarsi dall'accordo sulla firmato a margine del G7»

L'accordo sulla sicurezza che oggi il presidente Usa Joe Biden e il leader ucraino Volodymyr Zelensky firmeranno a margine del G7 non sarà ratificato dal Congresso, quindi qualsiasi prossimo presidente degli Stati Uniti potrà cancellarlo. Lo scrive il Washington Post citando funzionari statunitensi.

L'accordo decennale mira a impegnare le future amministrazioni statunitensi a sostenere l'Ucraina, anche se l'ex presidente Donald Trump dovesse vincere le elezioni di novembre, hanno detto i funzionari. Costituirà la cornice per uno sforzo a lungo termine da parte degli Stati Uniti per aiutare a sviluppare le forze armate ucraine. I funzionari hanno affermato che sperano che l'accordo trascenda le divisioni politiche all'interno degli Stati Uniti ma hanno riconosciuto che Trump o qualsiasi futuro presidente potrebbero ritirarsi dall'accordo esecutivo legalmente vincolante, perché non è un trattato e non sarà ratificato dal Congresso.

12:33
12:33
«Attendiamo risultati fruttosi dalla riunione a Bruxelles»

«È iniziato il 23esimo incontro del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (formato di Ramstein), che si svolge di persona a Bruxelles. Il tema principale dell'incontro di oggi è l'artiglieria e i sistemi di difesa aerea per proteggere il nostro popolo e le infrastrutture critiche dal terrore russo. Sono grato ai colleghi di circa 50 Paesi partner per il loro costante sostegno e impegno nei confronti dei valori della libertà. Siamo in attesa dei risultati fruttuosi di questo incontro e delle decisioni specifiche che avvicineranno la vittoria dell'Ucraina». Lo scrive su X (ex Twitter) il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov.

12:30
12:30
Dalla Norvegia bombe da mortaio per 40 milioni di franchi

La Norvegia fornirà all'Ucraina bombe da mortaio per un valore di circa 480 milioni di corone norvegesi (circa 40,3 milioni di franchi): lo ha reso noto il governo norvegese, come riporta Ukrinform.

«Il bisogno di potenza di fuoco dell'Ucraina è ampio e urgente... Ora abbiamo donato munizioni per lanciabombe da 81 mm per un valore di circa 480 milioni di corone norvegesi», ha annunciato il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gram.

11:42
11:42
«La Russia deve infliggere il massimo danno agli USA e all'Europa»

La Russia deve infliggere il «massimo danno» agli Stati Uniti e all'Europa, che hanno imposto sanzioni contro il Paese: Mosca deve inviare ai nemici del mondo occidentale «tutti i possibili tipi di armi, tranne quelle nucleari (per ora)!»: lo scrive oggi su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dimitry Medvedev.

«Ogni giorno dovremmo cercare di arrecare il massimo danno a quei Paesi che hanno imposto queste restrizioni al nostro Paese e a tutti i nostri cittadini. Danneggiare tutto ciò che può essere danneggiato. Danneggiare le loro economie, le loro istituzioni e i loro governanti», afferma Medvedev.

Medvedev sottolinea che sono in arrivo «nuove sanzioni» da parte degli Stati Uniti e dell'Europa.

E prosegue: «Danneggiare il benessere dei loro cittadini, la loro fiducia nel futuro. Per farlo, dobbiamo continuare a cercare le vulnerabilità critiche nelle loro economie e colpirle in tutti i settori. Causare danni in tutti i luoghi, paralizzando le loro aziende e le loro istituzioni pubbliche. Trovare problemi nelle loro tecnologie critiche e colpirli senza pietà. Distruggere letteralmente l'energia, l'industria, i trasporti, i servizi bancari e sociali. (Devono) temere l'imminente collasso di tutte le infrastrutture critiche».

«Hanno paura dell'anarchia e dell'esplosione della criminalità nelle grandi città? Dobbiamo contribuire a disorganizzare il loro governo municipale! Temono la guerra nello spazio? Allora la otterranno anche loro. Che fermino tutto, che tutto vada male, che tutto vada all'inferno! Hanno paura delle esplosioni sociali? Facciamole! Gettiamo tutti i loro peggiori incubi notturni nella loro sfera mediatica, usiamo tutti i loro inquietanti dolori fantasma. Non risparmiamo più la loro psiche! Lasciamoli rabbrividire nelle loro case accoglienti, lasciamoli tremare sotto le loro coperte - prosegue -. Strillano per l'uso che facciamo delle fake news? Trasformiamo le loro vite in un continuo incubo folle in cui non riescono a distinguere la finzione selvaggia dalla realtà quotidiana, il male infernale dalla routine della vita. E nessuna regola contro il nemico! Facciamo in modo che ottengano tutto ciò che meritano per aver danneggiato la Russia, e che sia il più doloroso possibile! Ognuno può fare la sua parte!».

10:30
10:30
Tattiche di privazione di cibo e acqua a Mariupol

La Russia ha seguito uno «schema deliberato» di tattiche di privazione - di cibo, acqua, gas o elettricità - durante l'assedio di 85 giorni della città ucraina di Mariupol all'inizio del 2022, che equivaleva a un crimine di guerra: è la conclusione di un nuovo dossier realizzato dalla ong Global Rights Compliance (Grc) che verrà presentato alla Corte penale internazionale dell'Aja. Lo riporta il Guardian.

Gli avvocati della Grc, che hanno lavorato in collaborazione con il governo ucraino, sostengono che la Russia e i suoi leader intendevano uccidere e danneggiare un gran numero di civili.

È stato stimato che 22'000 persone furono uccise durante l'accerchiamento e la cattura della città di Mariupol all'inizio della guerra. I civili rimasero senza cibo, acqua, gas o elettricità dopo pochi giorni dall'inizio dell'assedio, mentre le temperature scendevano sotto i meno 10 gradi.

«Quello che abbiamo potuto vedere è che ci sono state quattro fasi nell'assalto russo, a partire dagli attacchi alle infrastrutture civili, con l'interruzione della fornitura di elettricità, riscaldamento e acqua. Poi le evacuazioni umanitarie sono state negate e persino attaccate, mentre è stato impedito il passaggio degli aiuti», ha detto Catriona Murdoch, un partner di Grc. «Nella terza fase sono state prese di mira le rimanenti infrastrutture critiche, i civili sono stati terrorizzati e i siti per l'approvvigionamento d'acqua sono stati bombardati. Infine, nella quarta fase, la Russia si è impegnata in attacchi strategici per distruggere o catturare eventuali elementi infrastrutturali rimanenti», ha aggiunto.

08:10
08:10
«Distrutti 4 droni ucraini sul territorio russo»

Nella notte, le forze di difesa aerea russe hanno distrutto tre droni ucraini sulla regione di Yaroslavl e uno sulla regione di Vladimir. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo.

«La scorsa notte - si legge in una nota - una serie di tentativi ucraini di effettuare attacchi terroristici con veicoli aerei senza pilota di tipo aeronautico contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa sono stati bloccati. I sistemi di difesa aerea hanno distrutto tre droni nella regione di Yaroslavl e uno nella regione di Vladimir».

06:03
06:03
IL PUNTO ALLE 6

Tutte le azioni della NATO oggi sono la preparazione per un possibile scontro con la Russia. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko in un'intervista a Izvestia. «Tutto ciò che la NATO sta facendo oggi in questo campo, per dirla senza mezzi termini, sta preparando l'alleanza per un possibile scontro militare con la Russia», ha detto, sottolineando che «il ruolo delle armi nucleari nella pianificazione militare dell'Alleanza è in crescita e si parla del loro dispiegamento in Polonia e in altri paesi europei».

«Dalle ultime esercitazioni e dagli ultimi documenti - ha detto ancora Grushko - vediamo che il ruolo delle armi nucleari nella strategia militare e nella pianificazione militare della NATO non fa che aumentare. Si dice che le armi nucleari potrebbero essere dispiegate in Polonia e in altri Paesi. Tenetelo presente - ha conclusa - per eventuali misure di contrasto che potrebbero diventare concrete se tali intenti (della NATO, ndr) fossero realizzati».

Nuovi aiuti dal Regno Unito

Il primo ministro britannico Rishi Sunak annuncerà nuovi aiuti all'Ucraina in occasione del vertice dei leader del G7. Ne dà notizia l'agenzia Interfax.

«Al vertice, il Primo Ministro annuncerà fino a 242 milioni di sterline di assistenza bilaterale all'Ucraina per soddisfare le urgenti esigenze umanitarie, energetiche e di stabilizzazione», si legge in una dichiarazione sul sito web del governo britannico.

Va notato che durante il vertice la priorità per il primo ministro britannico sarà quella di lavorare con i partner per «concordare un modo per utilizzare i beni russi congelati per sostenere l'Ucraina». Come ha chiarito il governo britannico, il valore degli asset situati nelle giurisdizioni del G7 è di 285 miliardi di dollari.