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Il Congresso deve approvare i fondi supplementari – Il presidente USA: «Putin sta pianificando di bombardare la rete elettrica dell'Ucraina quest'inverno; è un miracolo che Zelensky sia qui dopo due anni di guerra» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:23
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L'appello di Biden al Congreso: «Non fate il gioco di Putin»
«Stiamo lottando per la nostra libertà e anche per quella dell'Europa». Lo ha detto Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa congiunta con Joe Biden alla Casa Bianca. «Non importa quanto ci provi, Vladimir Putin non ha vinto nulla», ha sottolineato il leader di Kiev.
«L'Ucraina uscirà libera e forte dal conflitto con la Russia, a meno che non la abbandoniamo», ha detto Joe Biden, sostenendo che «è già una vittoria» che Kiev abbia resistito all'invasione russa e che il presidente ucraino «sia qui dopo due anni».
Quindi il presidente USA ha rilanciato l'appello al Congresso ad approvare il pacchetto che prevede aiuti all'Ucraina e a Israele auspicando un «compromesso» sulle misure per rafforzare i controlli alla frontiera col Messico. Biden ha pure ammonito che i repubblicani fanno il gioco di Putin bloccando gli aiuti Usa a Kiev. «La Russia e i lealisti a Mosca hanno festeggiato quando i repubblicani hanno votato per bloccare gli aiuti all'Ucraina la scorsa settimana», ha detto. «Il conduttore di uno spettacolo gestito dal Cremlino ha letteralmente detto, e cito: «Ben fatto, repubblicani»», ha ricordato. «Se vieni celebrato dai propagandisti russi, potrebbe essere il momento di ripensare a quello che stai facendo. La storia giudicherà severamente», ha aggiunto.
Putin «sta puntando sul mancato aiuto degli USA all'Ucraina», ha proseguito Biden. «Ma gli Stati Uniti non volteranno le spalle», ha promesso. «L'Ucraina e i suoi alleati devono mandare un forte segnale di unità a Vladimir Putin», ha aggiunto Zelensky. «Pensare che possiamo cedere la nostra terra, rinunciare alla nostra sovranità è folle».
22:02
22:02
Biden firma altri aiuti a Kiev per 200 milioni di dollari
Joe Biden ha firmato «un altro pacchetto di aiuti per 200 milioni di dollari di aiuti all'Ucraina»: lo ha annunciato il presidente USA nel suo incontro con Volodymyr Zelensky nello studio Ovale.
«Ci troviamo a un vero punto di svolta nella storia. Il Congresso deve approvare i fondi supplementari» per fornire maggiori aiuti all'Ucraina: lo ha detto Joe Biden nel suo incontro con Volodymr Zelensky nello studio Ovale.
Il presidente americano ha anche avvertito che Vladimir Putin sta pianificando di bombardare la rete elettrica dell'Ucraina quest'inverno: «Non dobbiamo permettergli di avere successo», ha ammonito.
I temi
Zelensky ha detto di voler discutere con Biden di almeno due temi: accelerare la produzione di armi in collaborazione con gli USA – «il presidente Biden è d'accordo, ne abbiamo parlato a settembre», ha aggiunto Zelensky, che ha incontrato anche i dirigenti delle industrie della difesa USA –, e l'uso di oltre 300 miliardi di asset congelati «ai terroristi» per difendersi dall'invasione russa.
Zelensky ha detto ai reporter di voler parlare con Joe Biden anche «di alcuni dettagli riguardanti l'integrazione dell'Ucraina nella UE. ... È molto importante avere successo. Le persone devono avere fiducia che la libertà sia sicura e abbastanza forte da vincere».
«L'Ucraina può vincere»
«E oggi, in questo giorno speciale, soprattutto per l'Ucraina, il popolo ucraino, le forze di terra ucraine con quasi 600.000 figli e figlie ucraini incredibilmente coraggiosi sono sul campo di battaglia. Questo è il loro giorno e dimostrano ogni giorno che l'Ucraina può vincere e che le nostre forze stanno avanzando, abbiamo sconfitto con successo la Russia nel Mar Nero», ha detto. «E nel frattempo l'Ucraina ha creato un corridoio di esportazione nel Mar Nero che sta davvero dando impulso alla nostra economia e alla sicurezza alimentare globale», ha aggiunto.
19:36
19:36
Nessun passo in avanti al Congresso sugli aiuti a Kiev
Nessun passo in avanti al Congresso sugli aiuti a Kiev, dopo gli incontri di Volodymyr Zelensky con i senatori di entrambi i partiti e lo speaker repubblicano della Camera Mike Johnson.
Secondo i media Usa, i parlamentari del Grand Old Party sono fermi su due punti per concedere il loro ok: rafforzare le misure anti immigrazione con proposte per espulsioni rapide e criteri più severi per l'asilo (cui i dem sono contrari) e avere lumi su quale sia la strategia, «l'end-game» per usare le parole dello speaker, che ha rimandato la palla alla Casa Bianca e al partito avversario.
19:29
19:29
Gli USA inviano un generale a tre stelle a Kiev
Gli Usa stanno intensificando la consulenza militare diretta fornita all'Ucraina, inviando un generale a tre stelle a Kiev per trascorrere molto tempo sul campo: Antonio A. Aguto Jr., preposto al supporto di Kiev da una base in Germania.
Anche il generale Christopher G. Cavoli, il massimo comandante americano in Europa, ha assunto un ruolo maggiore nel coordinamento con i dirigenti ucraini. Gli ufficiali militari statunitensi e ucraini sperano di elaborare i dettagli di una nuova strategia il mese prossimo in una serie di '«war games» programmati a Wiesbaden, in Germania, scrive il New York Times, sottolineando che ci sono pero' divergenze sulla strategia da perseguire nel 2024. Gli americani stanno spingendo per una strategia conservatrice che si concentra sul mantenimento del territorio attuale dell'Ucraina, scavando trincee e accumulando rifornimenti e forze nel corso dell'anno, nonche' sviluppando la sua capacita' di produrre armi. Gli ucraini invece vorrebbero attaccare, sia sul terreno che con bombardamenti a lungo raggio, continuando a tenere sotto tiro anche la Crimea, con la speranza di attirare l'attenzione del mondo.
17:51
17:51
Nuove sanzioni USA contro la macchina da guerra russa
Gli USA hanno annunciato sanzioni contro individui e aziende con sede in Cina, Turchia, Emirati Arabi Uniti e altri Paesi, con l'obiettivo di interrompere le reti di approvvigionamento militare di Mosca nel contesto della guerra in Ucraina.
Le ultime azioni, annunciate durante la visita di Volodymr Zelensky a Washington, prendono di mira persone ed entità accusate di rifornire l'industria russa e di favorire la sua capacità di fare guerra all'Ucraina. Il Dipartimento del Tesoro ha imposto sanzioni a più di 150 parti, mentre il Dipartimento di Stato lo ha fatto su oltre 100 persone.
17:16
17:16
Zelensky: riconquistata la postazione a Horlivka, in Donbass
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con il gruppo d'assalto della 24. Brigata meccanizzata perché, «nonostante le condizioni difficili, hanno riconquistato» una postazione «all'interno di Horlivka (città del Donbass occupata dai russi dal 2014, ndr) e fatto prigionieri tra le fila del nemico. Ora la nostra bandiera sventola» in territorio filorusso. Lo ha scritto su Facebook Zelensky postando il video dell'azione: «Horlivka è Ucraina. Il Donbass è Ucraina» ha concluso il presidente ucraino.
14:27
14:27
Finlandia: «Riapriremo 2 valichi di frontiera con la Russia»
La Finlandia riaprirà due valichi di frontiera con la Russia. Lo ha dichiarato il primo ministro Petteri Orpo, dopo che a novembre Helsinki aveva chiuso il confine, accusando Mosca di aver orchestrato un'ondata di migranti.
«Il governo ha deciso oggi di mantenere chiuso il confine orientale, ad eccezione di due valichi di frontiera», ha dichiarato il primo ministro.
14:27
14:27
«No all'adesione di Kiev all'Ue a queste condizioni»
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer si oppone alla «procedura rapida» per l'adesione di Ucraina e Moldavia all'Unione europea. Lo riferisce il servizio stampa del parlamento austriaco, citato da Interfax Ucraina. Le sue parole seguono la presa di posizione ungherese che va nella stessa direzione.
Nehammer ha dichiarato ai deputati dell'Fpö (il Partito della libertà austriaco) che Vienna non accetterà di negoziare l'adesione di Kiev nelle attuali circostanze. Secondo il cancelliere, «non dovrebbe esserci alcun trattamento preferenziale, soprattutto in relazione alla Bosnia-Erzegovina, anch'essa impegnata nei negoziati di adesione».
Il cancelliere austriaco ha inoltre osservato che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen non ha tenuto consultazioni prima di annunciare la prospettiva di negoziati sull'adesione dell'Ucraina. «In generale, l'Austria continua a seguire la linea dell'Ue quando si tratta di solidarietà con l'Ucraina, ma senza violare la sua neutralità», ha spiegato Nehammer.
14:26
14:26
Ucraina: uno su tre cesserebbe la guerra senza aiuti dall'Occidente
In caso di riduzione significativa di aiuti occidentali, un terzo degli ucraini (il 32%) ritiene che sia meglio accettare la cessazione delle ostilità con la Russia a condizione di garanzie di sicurezza davvero serie da parte degli alleati. Questo anche se, così facendo, la liberazione dei territori occupati si trascinerà a tempo indeterminato. Lo riferisce un sondaggio dell'Istituto internazionale di sociologia di Kiev diffuso sul suo sito e condotto dal 29 novembre al 9 dicembre.
Il 58% degli ucraini invece, ritiene che sia necessario continuare la guerra contro la Russia, anche se c'è il rischio di perdere nuovi territori.
«La maggioranza degli intervistati - il 58% - è ora propensa a credere che, anche nel caso di una significativa riduzione degli aiuti occidentali, valga comunque la pena di continuare a combattere per fare pressione sugli occupanti, anche tenendo conto dei rischi per i territori che l'Ucraina ora controlla».
13:45
13:45
Hacker russi di Star Blizzard dietro ai recenti cyberattacchi contro l'Occidente
Ci sarebbe il gruppo di hacker russi Star Blizzard dietro recenti attacchi informatici ai danni di organizzazioni occidentali coinvolte nel supporto dell'Ucraina. Lo affermano i ricercatori di Microsoft che, insieme a National Cyber Security Centre (Regno Unito), Nsa ed Fbi, hanno tracciato le attività dei criminali.
In particolare, i ricercatori congiunti hanno individuato e sanzionato due presunti membri di Star Blizzard: Ruslan Aleksandrovich Peretyatko e Andrey Stanislavovich Korinets.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha offerto una ricompensa fino a 10 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni per identificare gli altri membri del gruppo e la loro posizione.
13:43
13:43
I trasportatori polacchi bloccano 3 valichi frontiera
I trasportatori polacchi hanno nuovamente bloccato il confine con l'Ucraina, fermando i camion in entrata nel paese in tre valichi di frontiera. Lo ha riferito a Ukrinform il portavoce del Servizio di frontiera statale Andriy Demchenko spiegando che ci sono circa 2'600 camion in coda sul lato ucraino.
Ieri alle 14.00 il più grande valico di attraversamento, Iagodyn-Dorohusk, era stato sbloccato dopo proteste che andavano avanti dal 6 novembre, ma già in serata si erano verificate nuove azioni.
"Secondo le guardie di frontiera polacche, a partire da questa mattina ci sono 2'610 camion nelle aree in cui continua il blocco: 1'330 a Shehyni, 750 a Rava-Rus'ka e 560 a Krakovets", ha dichiarato Demchenko.
Tra le principali richieste dei trasportatori polacchi c'è il ritorno della pratica dei permessi per i trasportatori ucraini - operatori a basso costo - aboliti dall'accordo con l'Ue fino al 30 giugno 2024.
Presentando il proprio programma politico al Parlamento in vista di un voto di fiducia, il primo ministro polacco designato Donald Tusk ha promesso oggi di risolvere la questione: "abbiamo trovato un modo per soddisfare le esigenze degli autotrasportatori polacchi il prima possibile e sbloccare immediatamente il confine", ha detto senza fornire dettagli.
13:39
13:39
«Le speranze sulla nostra controffensiva non si sono avverate»
Le speranze di controffensiva dell'Ucraina non si sono avverate. Lo ha ammesso Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina, in un'intervista con la BBC. Secondo Danilov, però, «questo non significa che la vittoria non sarà dalla nostra parte».
La campagna mirava a riconquistare ampie aree del territorio passate sotto il controllo della Russia nel 2022 e a raggiungere il Mar d'Azov, tagliando fuori la Crimea dalle regioni orientali occupate e dalla Russia. Questi obiettivi, ad ora, non sono stati raggiunti.
Dopo che a maggio aveva parlato dei mesi successivi come «un'opportunità storica», ora il segretario del Consiglio di sicurezza ritiene che «il fatto che stiamo difendendo il nostro paese da due anni è già una grande vittoria».
A proposito dei finanziamenti militari, soprattutto quelli che Kiev sta cercando di sbloccare dagli Stati Uniti, Danilov ritiene che almeno alcuni finanziamenti militari «arriveranno sicuramente».
10:02
10:02
«Il conflitto ha causato la perdita di un quinto della nostra capacità di ricerca»
A causa del conflitto in corso, l'Ucraina ha perso un quinto della capacità di ricerca. Il 18,5% dei ricercatori è fuggito dal Paese, mostra uno studio del Politecnico federale di Losanna (EPFL).
Tutto ciò ha "importanti implicazioni politiche", scrivono gli autori dello studio pubblicato dalla rivista "Humanities & Social Sciences Communications". L'Ucraina deve prepararsi a rilanciare il ramo scientifico dopo la guerra, sostengono. Per questo è necessario anche il sostegno di altri Paesi.
Per lo studio l'EPFL ha intervistato 2500 ricercato che al momento dell'aggressione russa, avvenuta nel febbraio 2022, lavorava in Ucraina.
In totale il 17,6% dei ricercatori contattati ha cambiato completamente settore d'attività. La percentuale è del 17% superiore fra coloro che hanno lasciato il Paese. Oltre a questo, quasi un quarto di coloro rimasti in Ucraina lamentano l'impossibilità di ottenere risorse adeguate e il 20,8% non ha fisicamente accesso a un centro di ricerca.
06:36
06:36
Il punto alle 6.00
Mosca afferma che le proprie forze di difesa aerea hanno distrutto un missile tattico Tochka-U sulla regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina.
Così il ministero della Difesa russo in un comunicato citato dall'agenzia statale Tass: «Stamattina è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di condurre un attacco terroristico contro strutture sul suolo russo con l'uso di un Tochka-U: il missile ucraino è stato distrutto dalle forze di difesa aerea in servizio sulla regione di Belgorod».
Si è tenuta, ieri sera, una nuova riunione dei Rappresentanti Permanenti nel Coreper II. A quanto si apprende da fonti europee, al centro dell'incontro – organizzato in preparazione del Consiglio europeo di giovedì – c'è stato anche il dodicesimo pacchetto di sanzioni anti-russe. Sul dossier, spiegano le fonti all'ANSA, i Paesi membri «sono vicini ad un'intesa» sebbene permangano delle «difficoltà» sull'approvazione del testo nella sua interezza. L'obiettivo della presidenza dell'Ue è quello di arrivare comunque «a raggiungere il consenso necessario» prima del vertice Ue e nelle prossime ore «il negoziato continuerà», aggiungono ancora le fonti.