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Blinken: «Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco a Gaza, ora tocca a Hamas»

Questa mattina il capo della diplomazia statunitense aveva definito «decisivo» il momento per i negoziati – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Blinken: «Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco a Gaza, ora tocca a Hamas»
Ats
19.08.2024 06:19
20:51
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«Israele attacca i siti di Hezbollah in profondità in Libano»

Cinque pesanti attacchi sono stati lanciati dall'aviazione israeliana contro depositi di armi di Hezbollah in Libano, a 80 chilometri dal confine con Israele. Lo riferiscono la tv saudita ed altri media internazionali.

19:29
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Blinken: «Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco, ora tocca a Hamas»

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che Israele ha accettato una proposta ponte per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e ha invitato Hamas a fare lo stesso. Lo riporta l'AP.

«Il premier Benjamin Netanyahu ha cambiato la sua posizione e raggiungerà un accordo a causa del pericolo per la sicurezza del Paese», ha detto Blinken nel suo incontro con i parenti degli ostaggi. «In un incontro molto costruttivo con il Netanyahu oggi, mi ha confermato che Israele accetta la proposta americana. La sostiene. Ora spetta ad Hamas fare lo stesso».

«I mediatori dovrebbero riunirsi e completare un processo nel quadro del quale arriveranno a capire come attuare gli impegni dell'accordo», ha aggiunto. «Queste sono questioni complesse e richiederanno decisioni difficili. C'è un senso di urgenza qui e in tutta la regione di raggiungere il traguardo e di arrivarci il prima possibile», ha affermato Blinken.

19:02
19:02
Danon nuovo ambasciatore israeliano all'ONU: «In questo edificio tante ipocrisie»

Danny Danon torna all'Onu come ambasciatore di Israele. Il diplomatico, che aveva già ricoperto il ruolo dal 2015 al 2020, sostituisce il 'falco' Gilad Erdan e ha presentato ufficialmente le credenziali al segretario generale Antonio Guterres, affermando che torna al Palazzo di Vetro «in un momento di immense sfide per Israele».

«Spero che l'Onu abbia la chiarezza morale necessaria per affrontare il male a cui ci troviamo di fronte oggi - ha aggiunto -. Mi impegno a rappresentare il mio Paese per mostrare il vero volto di Israele e respingere le bugie e l'ipocrisia con cui purtroppo dobbiamo confrontarci qui in questo edificio».

Guterres, da parte sua, ha detto che per le Nazioni Unite «è estremamente importante avere un rapporto obiettivo» con lo Stato ebraico: «Le nostre posizioni sono chiare, abbiamo punti di vista diversi su molti aspetti in relazione alla soluzione dei due Stati e a ciò che è accaduto di recente, ma ciò non significa che non dovremmo avere un dialogo costruttivo basato sulla verità».

18:05
18:05
Abu Mazen ha chiesto a Israele il permesso di visitare Gaza

Il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh ha inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale di Israele Tsachi Hanegbi per concordare una visita del presidente palestinese Abu Mazen nella striscia di Gaza.

In Israele ritengono che Abu Mazen speri in un rifiuto per poter sostenere che Israele gli impedisce di raggiungere la Striscia. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzare la visita. Lo riferisce il sito Walla.

17:53
17:53
«Non c'è motivo per continuare a inviare armi in Israele»: diplomatico britannico si dimette

Un diplomatico britannico in Irlanda si è dimesso per protesta contro la vendita di armi a Israele, impegnato nel sanguinoso conflitto a Gaza, da parte del Regno Unito e in una email inviata a colleghi e decine di funzionari del ministero degli Esteri, pubblicata dalla Bbc, ha affermato che il Foreign Office «potrebbe essere complice di crimini di guerra».

Si tratta di Mark Smith, secondo segretario presso l'ambasciata a Dublino incaricato per l'anti-terrorismo e con una precedente esperienza nel settore delle licenze per l'esportazione di armi in Medio Oriente, che ha anche affermato di aver sollevato le sue preoccupazioni «a tutti i livelli» sostenendo come non vi sia «alcuna giustificazione» per continuare le forniture militari allo Stato ebraico. E ancora ha scritto: «Importanti rappresentanti del governo e dell'esercito israeliano hanno espresso un'aperta intenzione genocida, e i soldati israeliani girano video deliberatamente bruciando, distruggendo e saccheggiando proprietà civili».

Le dimissioni di Smith con parole così forti arrivano dopo che da mesi ci sono state da più parti nel Regno richieste di una sospensione delle vendite sullo sfondo delle accuse di violazione del diritto internazionale rivolte a Israele nell'ambito della lunga rappresaglia militare contro la Striscia di Gaza palestinese seguita all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Dopo essere entrato in carica il mese scorso, il ministro degli Esteri nel neo governo laburista David Lammy ha ordinato una revisione legale delle forniture, non ancora completata.

17:47
17:47
«Distrutto tunnel a Gaza»

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver eliminato terroristi e postazioni di combattimento di Hamas, nei quali i soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno localizzato razzi, lanciatori e missili anticarro.

Distrutto un tunnel sotterraneo a Khan Younis abbandonato dai miliziani palestinesi quando sono arrivati i militari israeliani dove si trovavano armi, esplosivi ed attrezzature per una lunga permanenza. Nel pomeriggio il ministro della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 40 palestinesi e 134 sono stati feriti.

17:22
17:22
«207 nostri operatori uccisi dal 7 ottobre»

In un post su X, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi scrive oggi che «207 membri del team @UNRWA sono stati uccisi a #Gaza dall'inizio della guerra, anche mentre erano in servizio».

«Erano ingegneri, insegnanti, personale medico. Erano operatori umanitari» si legge ancora nel post in cui si afferma inoltre che «in occasione della #GiornataMondialeUmanitaria e ogni giorno, li ricordiamo e rendiamo omaggio a tutti loro».

La Giornata Mondiale Umanitaria si tiene ogni anno il 19 agosto per rendere omaggio agli operatori che rischiano la vita nel servizio umanitario.

16:04
16:04
«Il diritto umanitario ignorato e calpestato: un fallimento dell'umanità»

«Il diritto umanitario internazionale, ovvero la legge che protegge i civili in tempo di guerra, viene ignorato e calpestato, e questo è un fallimento dell'umanità, della responsabilità e della leadership». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un messaggio per il World Humanitarian Day.

«I governi devono fare pressione su tutti coloro che sono coinvolti nel conflitto affinché proteggano i civili», ha aggiunto, sottolineando che il 2023 è stato «l'anno più mortale mai registrato per gli operatori umanitari e non basta onorarli con il World Humanitarian Day. A Gaza, in Sudan e in molti altri luoghi, gli operatori umanitari vengono attaccati, uccisi, feriti e rapiti: chiediamo la fine dell'impunità affinché i responsabili affrontino la giustizia».

16:03
16:03
Netanyahu conferma a Blinken: «Il team negoziale israeliano andrà al Cairo»

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato al segretario di Stato Usa Antony Blinken che nei prossimi giorni invierà la squadra negoziale israeliana al Cairo per l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riferiscono i media nazionali.

Il team sarà guidato dal capo del Mossad David Barnea, dal direttore dello Shin Bet Ronen Bar e dal delegato delle Forze di difesa israeliane (Idf) Nitzan Alon. Tutti e tre hanno preso parte ai colloqui della scorsa settimana a Doha, in Qatar.

14:30
14:30
Swiss prolunga la sospensione dei voli verso Tel Aviv e Beirut

Swiss ha nuovamente prolungato la sospensione dei voli da e per Tel Aviv e Beirut. Dopo un «ulteriore esame della situazione in Medio Oriente», la misura è stata prorogata fino a lunedì 26 agosto incluso.

Anche lo spazio aereo sopra Iran, Iraq e Israele non sarà utilizzato fino alla data citata, indica in un comunicato odierno la compagnia elvetica. Il provvedimento vale per tutte le società del gruppo Lufthansa, di cui Swiss fa parte.

«Siamo profondamente dispiaciuti per il disagio che ciò potrebbe causare ai nostri passeggeri, ma la sicurezza rimane la nostra massima priorità», scrive il vettore. Le persone interessate verranno contattate direttamente. Swiss offre «la possibilità di posticipare gratuitamente il viaggio a una data successiva o di ottenere il rimborso totale del biglietto».

I collegamenti con la capitale libanese Beirut sono interrotti da fine luglio, mentre quelli con Tel Aviv da inizio agosto. In entrambi i casi la misura è già stata prolungata più volte. Il motivo sono principalmente le tensioni fra Iran e Israele, che fanno temere un'espansione del conflitto nella regione anche al di fuori della Striscia di Gaza.

14:08
14:08
L'ufficio di Netanyahu definisce positivo l'incontro con Blinken

L'ufficio del premier israeliano in un comunicato rende noto che l'incontro tra il segretario di Stato USA Antony Blinken e Benyamin Netanyahu è stato «positivo» e che c'era una «buona atmosfera».

Netanyahu ha sottolineato l'impegno di Israele nei confronti della proposta statunitense presentata a Doha la scorsa settimana. L'ufficio del primo ministro ha dichiarato che la formula statunitense «tiene conto delle esigenze di sicurezza di Israele, su cui insiste fermamente».

Il colloquio tra il segretario di Stato Usa e il premier israeliano a Gerusalemme in relazione all'accordo di cessate il fuoco a Gaza, la liberazione degli ostaggi e alcuni temi dell'accordo ponte presentato dagli Usa è durato circa tre ore. Lo riferiscono i media israeliani.

13:53
13:53
Tre ore di colloquio tra Blinken e Netanyahu a Gerusalemme

È durato circa tre ore il colloquio tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il premier israeliano Benyamin Netanyahu a Gerusalemme in relazione all'accordo di cessate il fuoco a Gaza, la liberazione degli ostaggi e alcuni temi dell'accordo ponte presentato dagli USA. Lo riferiscono i media israeliani.

13:25
13:25
Israele accetta di ridurre i soldati nel corridoio Filadelfia

Secondo il quotidiano libanese Al-Akhbar, durante i colloqui di medio livello che si sono svolti domenica al Cairo tra funzionari israeliani, egiziani e statunitensi, Israele ha accettato di ridurre progressivamente il numero di soldati dispiegati nel corridoio Filadelfia, tra Gaza e l'Egitto, mentre in cambio il Cairo ha accettato di non stabilire tempi precisi per il loro ritiro completo.

I funzionari egiziani hanno comunque insistito sul fatto che un ritiro completo dovrebbe essere effettuato il prima possibile. L'Egitto ha inoltre chiesto ai negoziatori statunitensi di accelerare la consegna dell'equipaggiamento designato per proteggere la zona di transito al confine e si è impegnato a «lavorare per garantire che non vi siano tunnel operativi sotto di essa».

12:11
12:11
Hamas e la Jihad rivendicano il fallito attentato a Tel Aviv

Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato la responsabilità del fallito attentato di ieri sera a Tel Aviv in cui un palestinese arrivato da Nablus è rimasto ucciso dall'esplosione di un potente ordigno che portava in uno zaino sulle spalle. Lo riferisce Channel 12. In una dichiarazione, il gruppo terroristico afferma che si è trattato di un attentato suicida e avverte che gli attentati suicidi in Israele continueranno, in risposta agli attacchi israeliani.

10:37
10:37
L'attentatore a Tel Aviv un palestinese della Cisgiordania

Secondo fonti investigative di Kan News, l'uomo morto nell'esplosione di un ordigno che portava in uno zaino ieri sera a Tel Aviv era un palestinese della Cisgiordania.

La polizia di Tel Aviv ha reso noto ufficialmente che l'esplosione nel sud della città è stato «un fallito attentato» e il terrorista morto nello scoppio dell'ordigno che portava in uno zaino è stato identificato come un palestinese residente nei Territori. La carica esplosiva è stata definita molto potente.

08:18
08:18
L'esplosione di ieri a Tel Aviv era un tentativo di attentato

Una fonte della polizia ha dichiarato che l'esplosione di ieri sera a Tel Aviv è stato un tentativo di attentato: «La nostra premessa di base questa mattina è che si sia trattato di un attentato», lo riferisce Ynet.

Il comandante della polizia del distretto di Ayalon Haim Bublil ha confermato a Kan di essere sicuro al «99%»che l'esplosione sia stata un tentativo di attacco terroristico. «Forse il terrorista aveva pianificato di andare in una sinagoga lì vicino o forse in un centro commerciale», ha detto.

Un video mostra l'uomo sulla cinquantina che cammina in strada con un grosso zaino sulle spalle prima dell'esplosione.

Non è ancora chiaro se si sia trattato di un'esplosione intenzionale o se la deflagrazione sia il risultato di un malfunzionamento dell'ordigno prima che l'obiettivo del sospettato venisse raggiunto, ha spiegato la polizia. Dall'analisi dell'esplosione gli investigatori deducono che si trattasse di una carica di diversi chili.

Il portavoce della polizia Eli Levy ha dichiarato a Kan: «Qui è avvenuto un grande miracolo». L'ultimo attentato a Tel Aviv risale al 2006.

07:55
07:55
Blinken in Israele: «Forse l'ultima opportunità per chiudere la guerra»

Il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken, arrivato ieri a Tel Aviv, incontrerà stamani il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per favorire un accordo su cessate-il-fuoco a Gaza e restituzione degli ostaggi. Un'opportunità «forse ultima», secondo lo stesso capo della diplomazia americana, che poi si recherà al Cairo dove questa settimana dovrebbe tenersi un secondo ciclo di colloqui.

È un «momento decisivo» nei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza, ha dichiarato oggi Blinken, prima d'incontrare il presidente israeliano Isaac Herzog, secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa Reuters. Si tratta, ha continuato, «probabilmente la migliore, forse l'ultima opportunità» anche per riportare a casa gli ostaggi.

Si tratta del nono viaggio di Blinken in Medio Oriente dall'inizio della guerra, a ottobre dello scorso anno.

07:46
07:46
L'IDF colpisce il sud Libano, raid di Hezbollah in Galilea

I jet da combattimento israeliani hanno colpito diversi edifici utilizzati da Hezbollah ad Ayta ash-Shab, Beit Lif e Houla, nel Libano meridionale la scorsa notte. Lo ha dichiarato l'IDF in un post su X pubblicando i filmati degli attacchi.

Successivamente, l'esercito israeliano ha riferito che questa mattina, dopo che le sirene dell'antiaerea sono suonate nella Galilea occidentale, «sono stati identificati diversi bersagli aerei sospetti dal Libano». L'IDF «ha intercettato con successo alcuni degli obiettivi e altri sono caduti nell'area di Ya'ara», ha riferito l'esercito israeliano citato dal Times of Israel, senza fornire ulteriori dettagli.

06:19
06:19
Il punto alle 6

Nella sua prima dichiarazione ufficiale dopo il vertice di Doha, Hamas ha affermato che la proposta statunitense accoglie le nuove richieste del premier Netanyahu e impedisce di raggiungere un ulteriore accordo.

Il presidente statunitense Biden, alla domanda sullo stato dei colloqui per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ha risposto: «Non on ci arrendiamo, un accordo è ancora possibile».

Il vicepresidente Harris, alla domanda se Netanyahu sia disposto ad accettare un cessate il fuoco, ha risposto: «Non parlerò per lui, ma vi dirò che queste conversazioni sono in corso e non ci arrenderemo... Dobbiamo ottenere un cessate il fuoco e dobbiamo liberare gli ostaggi».

Un uomo di 50 anni è stato ucciso in un'esplosione a Tel Aviv. Lo Shin Bet sta indagando sull'incidente e la polizia ha dichiarato che si stanno valutando tutti i possibili moventi, compreso il terrorismo.

L'organo di informazione libanese Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, ha riferito che il gruppo ha attaccato «con razzi e proiettili di artiglieria» le forze militari israeliane che stavano cercando di penetrare in territorio libanese.

Il Comando centrale degli Stati Uniti ha dichiarato di aver distrutto un drone Houthi in un'area dello Yemen controllata dagli Houthi.