Mondo
La diretta

«Blinken sarà a Kiev domani» – Segui il live

Il segretario di Stato statunitense in visita nella capitale ucraina - È iniziata la conta della vittime nella regione di Odessa dopo le esplosioni – Il segretario generale ONU si recherà sia in Russia sia in Ucraina – Nuovi tentativi per un corridoio umanitario da Mariupol – In 24 ore sono caduti in mano russa non meno di 42 piccoli centri solo nella regione di Donetsk – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«Blinken sarà a Kiev domani» – Segui il live
Red. Online
23.04.2022 08:19
23:07
23:07
La Gran Bretagna accusa la Russia di voler arruolare civili ucraini

Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato informazioni d'intelligence secondo le quali la Russia intende arruolare nelle proprie truppe civili ucraini nelle aree parzialmente occupate nelle regioni meridionali del Paese di Kherson e Zaporizhzhia. Un'iniziativa simile a quelle già prese a suo tempo nel Donbass occupato e nella Crimea annessa alla Russia. Lo riferisce il Guardian.

«Ogni arruolamento di civili ucraini nelle forze armate russe, anche se presentate come volontarie o sulla base delle leggi russe sul servizio militare costituirebbe una violazione dell'articolo 51 della quarta Convenzione di Ginevra», ha twittato il ministero.

22:16
22:16
Il bilancio delle vittime del raid di Odessa è salito a 8

È salito a otto il bilancio di vittime dei raid missilistici russi di oggi a Odessa. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando di «18 o 20 altri feriti».

21:20
21:20
Anche capo Pentagono Austin a Kiev con Blinken

Il capo del Pentagono Lloyd Austin visiterà Kiev domani insieme al segretario di stato Antony Blinken. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymr Zelensky.

21:18
21:18
Zelensky, «Mosca punta altri Paesi»

«Dopo di noi a chi toccherà?». La domanda di Volodymyr Zelensky si leva come un monito per gli Stati vicini, ipotizzando che Mosca non voglia fermarsi all'invasione dell'Ucraina. Il Cremlino «progetta di conquistare altri Paesi», afferma il presidente ucraino. Il pensiero corre subito alla Moldavia, sebbene il nervosismo cresca anche nelle ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale. Ma la guerra, avverte il consigliere e negoziatore Mikhailo Podolyak, potrebbe arrivare addirittura sul territorio della Ue.

L'allarme non è nuovo. Più volte i dirigenti di Kiev lo hanno sottolineato per invocare più aiuti militari dall'Occidente. Una richiesta ribadita in una conferenza stampa tenuta da Zelensky a Kiev in una stazione della metropolitana. «Se ricevessimo tutto il materiale militare di cui abbiamo bisogno, potremmo scacciare le truppe russe anche dal Donbass, come abbiamo fatto alle porte di Kiev», ha affermato il presidente, dicendosi comunque soddisfatto delle forniture arrivate dagli Usa nell'ultima settimana. Anche di questo parlerà il segretario di Stato Usa Antony Blinken in colloqui in programma domenica nella capitale ucraina.

Ad innescare gli allarmi di Zelensky e Podolyak sono state le parole pronunciate venerdì dal vice comandante della regione militare centrale russa, il generale Rustam Minnekayev, secondo il quale Mosca punta non solo al controllo del Donbass, ma alla conquista di tutta la costa sul Mar Nero per congiungersi alla Transnistria, la fascia di territorio lungo il confine con l'Ucraina ufficialmente appartenente alla Moldavia, ma de facto indipendente da oltre 30 anni. Fin dal 2014 le autorità secessioniste hanno chiesto l'annessione alla Federazione russa su imitazione di quanto avvenuto per la Crimea.

Il protrarsi della guerra in Ucraina provoca qualche nervosismo anche nelle cinque ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale. Specie per i malumori e le divisioni che rischia di provocare tra la popolazione. Le autorità del Kirghizistan hanno vietato ai sostenitori dell'invasione di utilizzare la lettera simbolo Z - tracciata sui mezzi militari russi d'invasione - per i festeggiamenti del 9 maggio, quando si celebra la vittoria nella Seconda guerra mondiale, o meglio la Grande Guerra Patriottica, come è chiamata nell'ex Urss. Il rischio, è stato sottolineato, è che ciò provochi «ostilità tra diverse etnie». Cioè tra le nutrite minoranze russe che vivono in questi Paesi e la popolazione autoctona. E' il caso anche del Kazakhstan, il gigante centroasiatico vera potenza del settore energetico, dove la parata del 9 maggio è stata semplicemente cancellata, ufficialmente per carenza di fondi.

Sul piano diplomatico, ancora nessuna notizia di sviluppi concreti, in attesa delle visite la prossima settimana del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Mosca e Kiev. Zelensky è tornato a chiedere un colloquio diretto con Putin, sottolineando che questa sarebbe «la soluzione migliore». Una ipotesi che Mosca ha già respinto, affermando che un vertice potrà avvenire solo dopo il raggiungimento di un'intesa. Podolyak ha tuttavia detto che le consultazioni con i Paesi potenzialmente garanti della sicurezza dell'Ucraina potrebbero essere chiuse entro una settimana.

Zelensky ha tuttavia aggiunto che l'Ucraina tornerà al tavolo delle trattative solo quando i russi porranno fine ai bombardamenti. E ha anzi avvertito che se i militari ucraini ancora sotto assedio a Mariupol dovessero essere uccisi, Kiev abbandonerà i negoziati.

20:06
20:06
«Blinken domani a Kiev»

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken sarà domani in visita a Kiev. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

20:03
20:03
Stop colloqui se Russia uccide soldati Mariupol

Se i militari ucraini ancora a Mariupol verranno uccisi, Kiev abbandonerà i negoziati con la Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa a Kiev.

Quando al referendum sullo status di Kherson preannunciato dai russi, che occupano la città ucraina, sarebbe "uno pseudo-referendum e non sarebbe utile a una soluzione diplomatica del conflitto". Anzi, "ostacolerebbe un eventuale cessate il fuoco e la fine del conflitto", ha precisato Zelensky.

"Vorremmo che lo scenario di Kiev si ripetesse nel Donbass", ha proseguito il presidnte ucraino. "Ricordo che i carri armati erano alle porte della capitale. In questo momento i russi hanno temporaneamente occupato il Donbass. Ma se arriveranno armamenti adeguati, il Donbass può tornare nelle nostre mani. Stiamo respingendo l'attacco di un potente esercito", ha detto Zelensky.

19:25
19:25
Zelensky: «Voglio vedere Putin per una soluzione diplomatica»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito sabato che la «soluzione migliore» per arrivare a una soluzione diplomatica e fermare la guerra sarebbe un incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin. «Dobbiamo cercare di raggiungere questo obiettivo - ha affermato Zelensky in una conferenza stampa - ma dalla Russia non vediamo questo. Dicono una cosa e poi fanno l'opposto».

19:22
19:22
Turchia chiude spazio aereo alla Russia per voli sulla Siria

La Turchia ha informato la Russia di avere chiuso il proprio spazio aereo a voli civili e militari che trasportano soldati in Siria. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu come riporta Sabah.

«Diamo permessi ogni tre mesi e l'ultimo che abbiamo concesso era fino ad aprile» ha affermato Cavusoglu ai giornalisti che lo accompagnavano in una visita in America Latina aggiungendo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha informato l'omologo russo Vladimir Putin delle decisione.

Cavusoglu ha confermato che la Turchia non partecipa alle sanzioni contro la Russia imposte dai Paesi europei.

19:19
19:19
A Belgrado una protesta contro l'intervento militare russo

Una manifestazione a sostegno e in solidarietà col popolo ucraino, e in modo particolare dei bambini esposti alle terribili sofferenze della guerra, si è svolta oggi a Belgrado. Cittadini serbi, unitamente a esponenti della diaspora russa, ucraina e bielorussa si sono radunati sulla centrale Piazza della Repubblica mostrando bandiere ucraine, insieme a cartelli e striscioni ostili a Vladimir Putin e alla dirigenza di Mosca, dei quali è stata stigmatizzata la decisione di attaccare militarmente il Paese vicino.

Nel corso della manifestazione, hanno riferito i media locali, sono stati raccolti aiuti umanitari che verranno inviati in Ucraina. Alcuni manifestanti della diaspora russa hanno preso la parola condannando l'intervento militare di Mosca, e definendo vergognoso il rifiuto della parte russa di osservare una tregua in occasione della Pasqua ortodossa, che si celebra domani.

E' particolarmente terribile assistere ai drammi e alle sofferenze che vivono i bambini in Ucraina, molti dei quali resteranno invalidi tutta la vita o cresceranno senza genitori - ha detto Iekaterina Jushcenko, cittadina russa, tra gli organizzatori della protesta. Stanislav Suslov, anch'egli russo, ha affermato da parte sua che i serbi si sbagliano se pensano che i russi appoggiano il presidente Vladimir Putin, si tratta a suo dire di propaganda. Russi e serbi - ha osservato - non sono popoli vicini per via di Putin ma per i legami storici, religiosi e di fratellanza.

A conclusione del raduno, i partecipanti si sono recati in corteo al Parco Tasmajdan della capitale serba, dove davanti al monumento alla piccola Milica Rakic, rimasta uccisa nei bombardamenti Nato su Belgrado della primavera 1999, hanno reso omaggio ai bambini vittime di tutte le guerre.

Quella di oggi è stata una delle rare manifestazioni contro l'intervento militare russo in Ucraina svoltesi a Belgrado dall'inizio della guerra due mesi fa. Alla luce dei rapporti molto stretti con Mosca, e con Putin che gode di larga popolarità in Serbia, la popolazione è rimasta finora abbastanza distaccata e scarsamente coinvolta a sostegno dell'Ucraina. Si sono registrate al contrario manifestazioni di appoggio a Mosca e all'intervento militare contro Kiev. Anche gran parte della stampa è schierata su posizioni filorusse.

Pur condannando la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, la dirigenza serba, a cominciare dal presidente Aleksandar Vucic, si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia invocando gli interessi nazionali della Serbia, primi fra tutto le forniture energetiche a prezzi di favore e l'appoggio sulla cruciale questione del Kosovo. Posizione questa malvista dai vertici dell'Unione europea, nella quale il Paese balcanico intende integrarsi.

17:26
17:26
Altri due generali russi uccisi a Kherson

Altri due generali russi sono stati uccisi vicino a Kherson ed un terzo è in condizioni critiche. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa ucraino, come riporta il Guardian.

Salgono così a 17, secondo le fonti internazionali, gli alti ufficiali dell'esercito russi morti sul campo di battaglia dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

Ieri, ricorda il ministero della Difesa a Kiev, l'esercito ucraino ha colpito un posto di comando russo vicino alla città meridionale di Kherson.

16:59
16:59
Almeno 5 morti nei raid su Odessa

L'attacco missilistico russo di questo pomeriggio su Odessa ha provocato almeno cinque morti. Lo riferisce la presidenza ucraina.

Secondo il Comando aereo meridionale ucraino, citato da Ukrinform, i razzi sono stati lanciati dal mar Caspio da bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95. Dei sei missili da crociera sparati, due sono stati intercettati, due hanno colpito infrastrutture militari e altri due edifici residenziali. La difesa di Kiev rivendica anche la distruzione di due droni nemici, che sarebbero stati utilizzati per correggere la traiettoria dei razzi.

C'è anche un neonato di tre mesi tra le 5 vittime accertate. Lo rende noto Andriy Yermak, capo di gabinetto della presidenza ucraina, aggiungendo che altre 18 persone risultano ferite e si teme un ulteriore aggravamento del bilancio.

16:10
16:10
Deportati in Russia altri 308 residenti di Mariupol

I russi hanno deportato altri 308 residenti di Mariupol nell'estremo oriente russo. Lo ha reso noto il consiglio comunale di Mariupol, riferisce Ukrinform.

«Il territorio di Mariupol viene ripulito dalla sua gente. Hanno bisogno del territorio per il corridoio verso la Crimea, ma non hanno bisogno di persone lì», si legge in un comunicato che spiega: «Prima i russi hanno quasi spazzato via la città e poi, a causa della pressione internazionale, metà della popolazione è stata rilasciata verso Zaporizhzhia. Tutti gli altri vengono deportati nelle zone più depresse della Russia».

Il consiglio comunale ha diffuso la scansione della pagina del giornale russo in cui si afferma che 308 residenti di Mariupol sono arrivati in treno nella città di Nakhodka, nell'area di Primorsk. A sua volta, il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, su Telegram ha pubblicato una serie di foto in cui si vedono i residenti di Mariupol scendere dal treno.

16:05
16:05
I mercenari bosniaci saranno puniti al ritorno

I mercenari bosniaci che si sono recati a combattere in Ucraina saranno processati e puniti al loro ritorno in patria. Lo ha detto oggi il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik e membro serbo della presidenza tripartita di Bosnia-Erzegovina. Dodik, riferiscono i media regionali, ha in tal modo commentato un comunicato del ministero della difesa russo secondo il quale tra i mercenari che combattono a fianco delle forze ucraine contro i russi vi sono 167 cittadini bosniaci.

Di essi 17 hanno fatto ritorno in patria, e altri 24 sono morti in combattimento. Dodik ha osservato che in Bosnia-Erzegovina è in vigore una legge che vieta ai cittadini bosniaci di recarsi a combattere in teatro di guerra all'estero, e che prevede pene per i trasgressori.

Il leader serbo-bosniaco, in linea con le posizioni di Belgrado, osserva ufficialmente una posizione di neutralità sul conflitto armato in Ucraina, anche se è nota la stretta amicizia e alleanza che lega i serbi alla Russia.

16:00
16:00
Prorogata chiusura aeroporti russi

L'Agenzia Federale russa per il Trasporto Aereo ha esteso per la decima volta la chiusura di undici aeroporti della Russia centrale e meridionale fino al 1 maggio. Lo riporta Interfax.

«La restrizione temporanea dei voli per undici aeroporti russi è stata prorogata fino alle 3:45, ora di Mosca, del 1 maggio 2022. I voli sono temporaneamente limitati negli aeroporti di Anapa, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Gelendzhik, Krasnodar , Kursk, Lipetsk, Rostov-on-Don, Simferopol ed Elista», si afferma in una nota pubblicata dall'Agenzia nella quale si spiega che il consiglio a coloro che viaggiano in queste città è di utilizzare gli aeroporti di Sochi, Volgograd, Mineralniye Vody, Stavropol e Mosca.

Tutti gli altri aeroporti russi, compresi quelli internazionali, operano normalmente. L'Agenzia ha imposto le restrizioni ai voli interni il 24 febbraio, giorno dell'invasione dell'Ucraina.

15:40
15:40
Missili russi su Odessa

Esplosioni sono state segnalate questo pomeriggio nella regione di Odessa, dove è risuonato l'allarme aereo. Alcuni edifici della città portuale sul mar Nero sarebbero stati colpiti da raid missilistici russi, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

14:34
14:34
Fuori i cadaveri da Mariupol

I russi stanno sgombrando i cadaveri dalle macerie del Teatro di Mariupol bombardato il 16 marzo e nei cui sotterranei si erano rifugiate centinaia di persone. Ne ha dato notizia su Telegram Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, riporta Ukrainska Pravda. Gli occupanti, ha spiegato Andryushchenko, imballano i corpi in sacchetti di plastica, li caricano su camion e trattori e li stipano in un deposito nella zona industriale vicino all'autostrada. Da lì li trasportano nelle fosse comuni di Manhush, 20 chilometri a ovest della città.

L'esercito ucraino ha riconquistato tre località occupate dai russi nella zona di Kharkiv. Lo ha reso noto su Telegram Oleg Sinegubov, capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv. «Abbiamo buone notizie dal fronte. Le nostre forze armate hanno effettuato con successo un contrattacco, lanciando ieri mattina operazioni offensive contro il nemico. Durante il giorno sono proseguiti feroci combattimenti» - ha affermato Sinegubov precisando che si tratta dei villaggi di Bezruky, di Slatino e Prudyanka.

«Nessuno può escluderlo. Dato che il presidente russo Vladimir Putin ha già ordinato crimini di guerra terribili e brutali, tutto potrebbe accadere. Potrebbero essere usati diversi tipi di armi catastrofiche». Così Victoria Nuland, sottosegretario di Stato USA per gli affari politici, risponde a chi le chiede se sia possibile che si arrivi all'uso di armi nucleari in un'intervista a European Pravda rilanciata da Ukrainska Pravda.

12:57
12:57
A Leopoli torna il coprifuoco

Torna il coprifuoco a Leopoli. Per paura di attacchi da parte di Mosca dunque non si potrà uscire durante il fine settimana dalle 23 alle 5 del mattino e quindi le funzioni religiose per celebrare la Pasqua ortodossa si terranno la mattina. Lo afferma Maksym Kozytskyi, capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli, su Facebook, secondo quanto si legge su Ukrainska Pravda.

«Residenti della regione di Leopoli! Un messaggio importante! Secondo nuovi dati di intelligence, così come informazioni su possibili attività da parte di gruppi di sabotaggio nella regione, è stata presa la decisione - si legge su Fb - di reimporre il coprifuoco la notte di Pasqua: il coprifuoco durerà dalle 23 alle 5 tutti i giorni. La leadership ecclesiastica della regione è d'accordo con questa decisione. I servizi notturni sono posticipati fino alle ore del mattino in tutte le chiese della regione di Leopoli. Sfortunatamente, gli invasori non hanno una cosa come una grande festa religiosa. Sono così violenti che non capiscono cosa sia la Pasqua».

Anche Mykolaiv prolunga le ore di coprifuoco a causa del rischio di attacchi russi, racconta invece il The Kiev Independent. Secondo quanto stabilito dal governatore dell'Oblast di Mykolaiv Vitaliy Kim, il coprifuoco nel corso di questo fine settimana durante il quale cade la Pasqua ortodossa durerà dalle 19 alle 5 del mattino.

11:55
11:55
«Nessun passo avanti dei russi»? Non è vero

Le forze russe hanno conquistato decine di piccoli centri del Donbass, dove continuano intensi i combattimenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Lo afferma Kiev, contraddicendo quanto osservato dall'intelligence britannica, secondo cui nelle ultime 24 ore i russi non hanno compiuto passi avanti sostanziali in Ucraina.

Olena Symonenko, consigliera dell'ufficio di presidenza ucraina, in commenti in tv ha detto che in 24 ore sono caduti in mano russa non meno di 42 piccoli centri solo nella regione di Donetsk.

10:35
10:35
«Donne, bambini e anziani di Mariupol, proviamoci di nuovo»

La vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk ha invitato le donne, i bambini e gli anziani di Mariupol a radunarsi per il nuovo tentativo di aprire un corridoio umanitario, dando loro appuntamento presso il centro commerciale City Port.

«Se tutto procederà come abbiamo pianificato, intorno a mezzogiorno inizieremo l'evacuazione», ha dichiarato Vereshchuk su Telegram, aggiungendo: «Capisco come sia difficile per voi. I corridoi sono stati fatti saltare così tante volte. Ma io e voi dobbiamo provarci tutte le volte che sarà necessario finché non funzionerà».

09:55
09:55
Nuovo corridoio umanitario a Mariupol

A partire da mezzogiorno (le 11 in Svizzera) a Mariupol si tenterà di attivare un corridoio umanitario per portare via i civili intrappolati nella città: lo afferma il governo ucraino.

09:09
09:09
«Nessun progresso dei russi nelle ultime 24 ore»

Le truppe russe nel sud e nell'est dell'Ucraina non hanno compiuto alcun progresso, nessuna avanzata nelle ultime 24 ore, nonostante abbiano avviato la «fase due», concentrandosi sul Donbass e sul sud, secondo quanto hanno osservato i servizi d'intelligence britannici.

«Malgrado l'intensificarsi dell'attività (militare), le forze russe non hanno fatto significativi passi avanti nelle ultime 24 ore a causa dei contrattacchi ucraini che ne ostacolano gli sforzi», si legge in un briefing della Defence Intelligence di Londra, citato da vari media fra cui la Bbc.

Secondo gli 007 britannici, «né le forze aeree né quelle navali russe sono riuscite a ottenere il controllo nei rispettivi campi, a causa dell'efficacia della difesa aerea e marittima ucraine». Anche a Mariupol, che Mosca vanta di aver conquistato, «continui pesanti combattimenti frustrano i tentativi russi di controllare la città», si legge nel briefing.

08:21
08:21
Il punto alle 08.00

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso notturno, ha affermato che l'invasione dell'Ucraina «è solo l'inizio» e che Mosca ha «progetti di conquistare altri Paesi».

«Tutti i Paesi che, come noi, credono nella vittoria della vita sulla morte, devono combattere al nostro fianco, devono aiutarci perché noi siamo in prima linea. E dopo, a chi toccherà?», ha dichiarato Zelensky. Il presidente ucraino ha anche affermato che i partner occidentali hanno iniziato a fornire a Kiev le armi di cui ha davvero bisogno. «Siamo stati ascoltati finalmente» e l'Ucraina sta ricevendo «esattamente quello che abbiamo chiesto», ha detto sottolineando che i commenti di un comandante russo sulla necessità di collegarsi con la Moldavia dimostrerebbero l'intenzione di Mosca di voler invadere altri Paesi.

Le truppe russe non avanzano

Le truppe russe nel sud e nell'est dell'Ucraina non hanno però compiuto alcun progresso, nessuna avanzata nelle ultime 24 ore, nonostante abbiano avviato la «fase due», concentrandosi sul Donbass e sul sud, secondo quanto hanno osservato i servizi d'intelligence britannici. «Malgrado l'intensificarsi dell'attività (militare), le forze russe non hanno fatto significativi passi avanti nelle ultime 24 ore a causa dei contrattacchi ucraini che ne ostacolano gli sforzi», si legge in un briefing della Defence Intelligence di Londra, citato da vari media fra cui la Bbc. Secondo gli 007 britannici, «né le forze aeree né quelle navali russe sono riuscite a ottenere il controllo nei rispettivi campi, a causa dell'efficacia della difesa aerea e marittima ucraine». Anche a Mariupol, che Mosca vanta di aver conquistato, «continui pesanti combattimenti frustrano i tentativi russi di controllare la città», si legge nel briefing.

Ancora 100 mila civici bloccato a Mariupol

A partire da mezzogiorno (le 11 in Svizzera) a Mariupol si tenterà di attivare un corridoio umanitario per evacuare i civili intrappolati nella città martire: lo afferma il governo ucraino. La situazione di Mariupol, sotto costante e incessante bombardamento dei russi, costituisce «la peggiore catastrofe di questo secolo» e la peggiore catastrofe umanitaria dall'invasione russa, ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, parlando in una conferenza stampa a Washington. «Vedremo le atrocità terribili compiute dai russi quando la città sarà liberata», ha aggiunto Shmyhal. Le truppe russe, ha detto, «stanno distruggendo proprio tutto».

A Mariupol siano ancora bloccati almeno 100.000 abitanti. Kiev stima che i morti in città siano almeno 20.000: cifre che per il momento è difficile verificare. Con il passare dei giorni continuano a venire alla luce, soprattutto nell'area di Mariupol, le fosse comuni con centinaia di cadaveri seppelliti. L'ultima, con oltre 1.000 corpi, è stata rinvenuta nel villaggio di Vynohradne.

Segretario ONU a Kiev e Mosca

L'ONU ha intanto ufficializzato nella notte la visita ufficiale di Antonio Guterres a Kiev. Il segretario generale - si legge in un comunicato - sarà nella capitale ucraina giovedì prossimo, 28 aprile, due giorni dopo l'incontro, già programmato per martedì a Mosca, con Vladimir Putin.

«La notte si è svolta a Odessa e nella regione senza bombardamenti, anche se con allarmi aerei. Le Forze di Difesa controllano in modo affidabile la situazione, oltre a svolgere un lavoro di contro-sabotaggio. Sappiamo che il nemico ha portato a pattugliare nel Mar Nero quattro sottomarini armati di missili da crociera del tipo »Kalibr«. Pertanto, la probabilità di un attacco missilistico rimane alta». Ad affermarlo è il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa Sergey Bratchuk su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform via Twitter.