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Bombardamenti aerei su Gaza, otto morti e diversi feriti

Secondo l'agenzia palestinese Wafa, sono stati colpite una casa e diverse zone della città – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Bombardamenti aerei su Gaza, otto morti e diversi feriti
Ats
21.06.2024 06:17
18:48
18:48
Via libera ai 10 milioni di franchi all'UNRWA

Dopo la commissione della politica estera del Nazionale, anche quella degli Stati (CPE-S) approva la decisione del Consiglio federale di finanziare con 10 milioni di franchi l'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA) al fine di alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza.

La CPE-S è unanime - quella del Nazionale aveva deciso con un solo voto di scarto, n.d.r - nel ritenere che sia necessario agire in qualche modo per porre rimedio alla catastrofica situazione umanitaria a Gaza.

Con 7 voti a 5, la CPE-S ha respinto la proposta di attribuire il denaro al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e al Programma alimentare mondiale (PAM). Questa somma, come per il Nazionale, va all'UNRWA «esclusivamente per far fronte ai bisogni vitali a Gaza» (e non quindi per il finanziamento della struttura, n.d.r). Il contributo dovrà servire a fornire alla popolazione civile ripari, alimenti, acqua potabile e servizi sanitari d'urgenza, nonché ad assicurare la logistica per l'erogazione di queste prestazioni.

La maggioranza della Commissione reputa che l'UNRWA sia l'unica organizzazione che dispone delle capacità logistiche necessarie per alleviare le sofferenze della popolazione nella striscia. Il CICR e il PAM non dispongono di sufficiente personale in loco per far sì che i fondi erogati abbiano un impatto anche minimo.

Una minoranza ha indicato che sussiste un sostanziale problema di fiducia nei confronti dell'UNRWA, in particolare per quanto attiene ai presunti legami di alcuni suoi collaboratori con gruppi terroristici. Crede che altre organizzazioni, come il CICR e il PAM, siano altrettanto in grado di fornire aiuto umanitario a Gaza.

17:56
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Via libera ai 10 milioni di franchi all'UNRWA

Dopo la commissione della politica estera del Nazionale, anche quella degli Stati (CPE-S) approva la decisione del Consiglio federale di finanziare con 10 milioni di franchi l'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA) al fine di alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza.

La CPE-S è unanime - quella del Nazionale aveva deciso con un solo voto di scarto, n.d.r - nel ritenere che sia necessario agire in qualche modo per porre rimedio alla catastrofica situazione umanitaria a Gaza.

Con 7 voti a 5, la CPE-S ha respinto la proposta di attribuire il denaro al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e al Programma alimentare mondiale (PAM). Questa somma, come per il Nazionale, va all'UNRWA «esclusivamente per far fronte ai bisogni vitali a Gaza» (e non quindi per il finanziamento della struttura, n.d.r). Il contributo dovrà servire a fornire alla popolazione civile ripari, alimenti, acqua potabile e servizi sanitari d'urgenza, nonché ad assicurare la logistica per l'erogazione di queste prestazioni.

La maggioranza della Commissione reputa che l'UNRWA sia l'unica organizzazione che dispone delle capacità logistiche necessarie per alleviare le sofferenze della popolazione nella striscia. Il CICR e il PAM non dispongono di sufficiente personale in loco per far sì che i fondi erogati abbiano un impatto anche minimo.

Una minoranza ha indicato che sussiste un sostanziale problema di fiducia nei confronti dell'UNRWA, in particolare per quanto attiene ai presunti legami di alcuni suoi collaboratori con gruppi terroristici. Crede che altre organizzazioni, come il CICR e il PAM, siano altrettanto in grado di fornire aiuto umanitario a Gaza.

13:40
13:40
Sirene d'allarme «sia a sud sia a nord» di Israele

Le sirene di allarme stanno risuonando sia a nord sia a sud di Israele. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui in particolare al nord si teme «una infiltrazione di un drone» sulle Alture del Golan, al confine con il Libano.

13:21
13:21
La richiesta all'UE: «Evacuare i pazienti minorenni da Gaza»

La Spagna e altri quattro Paesi hanno chiesto al resto dei partner dell'Ue di «rispondere in maniera coordinata e urgente» alla richiesta della Commissione europea di trasferire da Gaza agli ospedali europei i pazienti minorenni che non possono ricevere trattamento a causa della guerra. Lo riferiscono i media spagnoli. La richiesta è stata avanzata al tavolo dei ministri della Sanità dei 27 riuniti a Lussemburgo.

La richiesta è stata sottoscritta anche dall'Irlanda, Lussemburgo, Malta e Slovenia e, secondo fonti diplomatiche, sarà appoggiata anche dalla Romania e dal Portogallo.

La ministra spagnola della Sanità, Monica Garcia, ha chiesto ai colleghi di essere «proattivi» per rispondere all'appello della Commissione Europea e dell'Organizzazione mondiale della sanità per offrire una «risposta rapida ed efficace» alle necessità dei pazienti di Gaza.

12:49
12:49
«La tregua non ha avuto alcun impatto sull'arrivo degli aiuti umanitari»

La tregua giornaliera annunciata dall'esercito israeliano nelle operazioni nel sud della Striscia di Gaza non ha avuto «alcun impatto» sull'arrivo degli aiuti umanitari, ha dichiarato oggi un funzionario dell'Oms per i Territori Palestinesi Occupati.

Domenica scorsa l'esercito aveva comunicato una tregua «dalle 8 alle 19, ogni giorno fino a nuovo avviso» su un tratto di strada di 10km che va dal valico israeliano di Kerem Shalom, all'estremità meridionale della Striscia di Gaza, all'Ospedale europeo di Rafah, più a nord. L'Onu ha tuttavia reso noto di «non aver visto alcun impatto sull'arrivo degli aiuti umanitari dopo l'annuncio di questa pausa tecnica»: è quanto dichiarato da Richard Peeperkorn durante un briefing delle Nazioni Unite a Ginevra, come riporta Afp.

L'ingresso di aiuti umanitari «è stato minimo», ha aggiunto Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio per il coordinamento delle situazioni di emergenza. La situazione umanitaria e sanitaria è catastrofica in tutto lo stretto territorio palestinese. Gli operatori umanitari «non possono arrivare a Kerem Shalom in sicurezza a causa della mancanza di ordine pubblico», ha sottolineato, indicando anche che il carburante disponibile è in quantità limitate. Il combustibile è essenziale per la produzione di elettricità, per gli ospedali ma anche per le attività a servizio della popolazione, come i panifici.

12:48
12:48
«Le Forze di difesa israeliane hanno accelerato le operazioni a Rafah»

Residenti della Striscia citati dall'agenzia Reuters - ripresa dai media israeliani - hanno riferito che le Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero accelerato le operazioni a Rafah, nel sud della Striscia, con intensi combattimenti in corso e vari raid. Secondo queste testimonianze, negli ultimi due giorni l'Idf avrebbe aumentato il ritmo delle operazioni in città con tank che sono stati visti avanzare a nord e a ovest di Rafah dopo che l'esercito ha già il controllo di buona parte della città.

L'Idf finora non ha confermato queste notizie. A Rafah sono presenti 4 battaglioni di Hamas, di cui due - secondo recenti informazioni del portavoce militare - sono stati già sbaragliati mentre degli altri due è stata intaccata la forza.

12:47
12:47
Netanyahu: «Il video di critica sui ritardi USA era necessario»

Il premier Benyamin Netanyahu ha difeso il suo video - che ha suscitato forti dissensi da parte della Casa Bianca - di critica sui ritardi degli Usa nella consegna di armi e munizioni a Israele, impegnato a Gaza.

In una dichiarazione al sito americano 'Punchbowl' lo ha definito «assolutamente necessario». Poi ha ricordato che «significativi problemi al riguardo erano emersi mesi fa. E abbiamo provato in conversazioni molto serene tra noi e funzionari Usa, tra me e il presidente, di tentare di risolvere queste diminuzioni delle forniture».

Ma - ha aggiunto - «non è stato possibile», anche dopo che il tema è stato sollevato con il segretario di stato Usa Antony Blinken nelle sue visite in Israele. «Ho deciso - ha quindi concluso il premier- che la messa in onda (del video, ndr) era assolutamente necessaria dopo mesi di conversazioni tranquille che non hanno risolto il problema».

10:25
10:25
«Israele sta attaccando nel sud del Libano»

Secondo i media arabi Israele ha iniziato ad attaccare questa mattina nell'area della città di Al Wazzani, nel sud del Libano. Le forze israeliane non hanno al momento confermato.

10:05
10:05
L'Armenia riconosce lo Stato di Palestina

L'Armenia ha riconosciuto lo Stato di Palestina. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri citato dall'agenzia russa Tass.

Dal canto suo non si è fatta attendere la reazione di Israele: il ministero degli esteri a Gerusalemme ha convocato l'ambasciatore armeno in Israele «per un severo rimprovero», ha indicato il portavoce del ministero.

09:29
09:29
La Colombia offrirà cure a 35 bambini palestinesi feriti

La Colombia ha confermato che 35 bambini palestinesi, feriti negli attacchi israeliani a Gaza, arriveranno a Bogotà, accompagnati da un loro familiare, per essere curati durante il processo di recupero.

«Queste cure si concentreranno sulla riabilitazione fisica e psicologica dei bambini per un periodo da 3 a 6 mesi, alla fine del quale ritorneranno in Egitto», ha detto il ministro degli Esteri, Luis Gilberto Murillo. Secondo lui, nelle ultime settimane sono stati fatti progressi nei negoziati con suoi colleghi e rappresentanti diplomatici della Palestina e dell'Egitto.

In tal senso, l'esponente del governo del presidente progressista, Gustavo Petro, ha spiegato che Bogotà lavora in stretta collaborazione con le organizzazioni umanitarie per selezionare i minori di cui prendersi cura, ribadendo l'impegno della Colombia «per la pace e la solidarietà internazionale».

09:26
09:26
L'annuncio di Cipro: «Non siamo coinvolti in alcuna guerra»

«Cipro non è coinvolta e non sarà coinvolta in alcuna guerra o conflitto», ha detto all'emittente pubblica CyBC il portavoce del governo cipriota Konstantinos Letymbiotis, «pertanto, le dichiarazioni del leader di Hezbollah non corrispondono alla realtà». Lo riporta il Guardian.

Nicosia ha reagito con shock alle minacce di mercoledì di Hasan Nasrallah secondo cui Cipro potrebbe diventare un obiettivo se permettesse a Israele di utilizzare il suo territorio in qualsiasi conflitto tra le due parti.

I funzionari ciprioti hanno insistito sul fatto che la repubblica insulare rimane un «pilastro di pace» in una regione instabile.

07:54
07:54
«Hezbollah può sopraffare la difesa aerea di Israele»

I funzionari statunitensi temono seriamente che, nel caso di una vera e propria guerra tra Israele e Hezbollah, il gruppo militante sostenuto dall'Iran potrebbe sopraffare le difese aeree israeliane nel nord, compreso il decantato sistema di difesa aerea Iron Dome: lo hanno riferito tre funzionari statunitensi alla CNN.

«Riteniamo che almeno alcune» batterie Iron Dome «saranno sopraffatte», ha detto un alto funzionario. I timori che l'Iron Dome possa essere vulnerabile al vasto arsenale di missili e droni di Hezbollah sono stati comunicati anche da Israele, che sta spostando forze dal sud di Gaza al nord di Israele.

07:50
07:50
Le forze statunitensi distruggono sei droni Houthi nel Mar Rosso

Il Comando centrale (Centcom) militare degli Stati Uniti afferma di aver distrutto ieri due droni aerei e quattro marini lanciati dai ribelli yemeniti Houthi nell'area del Mar Rosso.

In un comunicato pubblicato sul suo account X il Centcom specifica che non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o mercantili.

07:41
07:41
Almeno 13 morti nei raid di Israele sulla Striscia

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 13 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite in bombardamenti israeliani che stanotte nella Striscia di Gaza hanno colpito i campi profughi di Nuseirat, Maghazi e Bureij.

Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 37'431 morti e 85'653 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

I soldati israeliani rimasti uccisi dall'inizio delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza sono 314, secondo l'ultimo aggiornamento fornito oggi dalle forze armate dello Stato ebraico.

06:18
06:18
Il punto alle 6.00

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno otto persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in bombardamenti aerei israeliani che ieri sera hanno colpito una casa e diverse zone della città di Gaza.

Raid sono stati segnalati nelle stesse ore anche vicino Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 37.431 morti e 85.653 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

Nel frattempo, il Dipartimento di Stato americano rende noto che il segretario Antony Blinken ha incontrato ieri a Washington il consigliere israeliano per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi e il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer.

In un comunicato pubblicato sul suo sito web, il dipartimento afferma che Blinken «ha ribadito l'impegno ferreo degli Stati Uniti nei confronti della sicurezza di Israele e ha discusso degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco» nella Striscia di Gaza e per «garantire il rilascio di tutti gli ostaggi» israeliani ancora in mano ad Hamas. Il segretario di Stato americano ha quindi «sottolineato la necessità di adottare ulteriori misure per aumentare gli aiuti umanitari» nell'enclave palestinese e «pianificare la governance, la sicurezza e la ricostruzione postbellica della Striscia di Gaza».

Blinken ha inoltre «sottolineato l'importanza di evitare un'ulteriore escalation in Libano e di raggiungere una soluzione diplomatica che consenta alle famiglie israeliane e libanesi di tornare alle loro case», conclude la nota del dipartimento USA.

Sale a 314 il numero di soldati israeliani morti

Inoltre, le Forze di difesa israeliane (IDF) comunicano oggi che due riservisti sono stati uccisi ieri in un attacco di mortaio da parte di Hamas nel centro della Striscia di Gaza, con un bilancio che sale a 314 militari morti nell'offensiva di terra.

Le ultime vittime sono i sergenti Omer Smadga e Saadia Yaakov Dery, di 25 e 27 anni. Altri tre soldati della brigata Alexandroni sono rimasti gravemente feriti nello stesso incidente, aggiungono le Idf. Il movimento islamista al potere nell'enclave palestinese ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, affermando di aver preso di mira una posizione militare vicino al quartiere Zeitoun della città di Gaza.