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Raid intensi sugli insediamenti e le comunità vicini alla linea del fronte — Kiev: energia elettrica al 50% del fabbisogno — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:39
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Aerei da combattimento all'Ucraina? Per Berlino è «fuori discussione»
«Reputo che sia fuori discussione», lo ha detto il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di invio di aerei da combattimento all'Ucraina. Il ministro socialdemocratico lo ha dichiarato in un'intervista con la Sueddeutsche Zeitung.
«Gli aerei da combattimento sono sistemi molto più complessi dei carri armati e hanno una portata e una potenza di fuoco completamente diverse. Ci avventureremmo in dimensioni da cui al momento metterei molto in guardia», ha aggiunto Pistorius.
20:23
20:23
Bombe russe su Kherson, due donne morte e cinque feriti
Due donne sono rimaste uccise e almeno altri cinque civili sono rimasti feriti in un bombardamento russo sulla città di Kherson e su altre aree della regione. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale ucraino, riporta Unian, dando notizia di danneggiamenti alle infrastrutture civili tra cui un ospedale ed edifici residenziali.
16:16
16:16
Mosca blocca i siti web di CIA e FBI
Roskomnadzor, l'agenzia statale russa che controlla le telecomunicazioni, ha annunciato di aver limitato l'accesso dalla Russia ai siti Internet della Cia e dell'Fbi e ad altri siti web stranieri accusandoli di «screditare le forze armate russe» e diffondere «materiali che contengono inesattezze su informazioni socialmente importanti»: lo scrive la Tass.
Il governo russo ha inasprito la censura e dall'inizio del conflitto in Ucraina una nuova legge prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe, vietando praticamente qualunque critica contro l'invasione.
14:52
14:52
Poliziotto russo in pensione critica la guerra: otto anni di reclusione
Un maggiore di polizia in pensione è stato condannato in contumacia a otto anni di reclusione da un tribunale di Mosca per essersi espresso contro «la guerra in Ucraina» in alcuni post pubblicati su Internet: lo riporta Novaya Gazeta Europa, che cita a sua volta quanto riferito dall'avvocato all'ong per la difesa dei diritti umani Setevye Svobody.
L'ufficiale, Oleg Kashintsev, è stato condannato sulla base della nuova legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe, che dall'inizio del conflitto in Ucraina hanno inasprito la censura contro il dissenso. Le accuse contro il maggiore sono ritenute di evidente matrice politica e per questo l'Interpol si è rifiutata di collaborare con le forze di polizia russe.
Kashintsev sarebbe stato condannato per aver dichiarato che l'esercito russo sta conducendo «una guerra» in Ucraina (le autorità russe esigono che si parli di «operazione militare speciale»), che l'obiettivo di Mosca è quello di impadronirsi di territori ucraini e che alcuni soldati russi sono sospettati di crimini e atrocità.
13:27
13:27
La testata online Meduza «indesiderata» in Russia: «Altro passo per la distruzione della società»
Il fatto che la Russia abbia dichiarato «indesiderata» la testata online indipendente Meduza «è solo un altro passo e un altro esempio di come il regime del Cremlino stia distruggendo il panorama della società civile, delle voci critiche indipendenti e dei media indipendenti». Lo ha detto il portavoce del servizio di azione esterna dell'Ue Peter Stano nel corso del briefing quotidiano con la stampa.
«Quando si tratta di voci indipendenti in Russia e fuori dalla Russia che raggiungono il pubblico russo - ha aggiunto Stano -, naturalmente uno dei filoni su cui stiamo lavorando è proprio quello di sostenere il lavoro dei media indipendenti, della società civile, dei difensori dei diritti umani, in modo che le persone in Russia possano ancora ottenere informazioni su ciò che sta accadendo e informazioni che non sono censurate, che non sono manipolate e che riflettono lo sviluppo oggettivo» dei fatti.
13:15
13:15
«La Russia viola i principi fondamentali della protezione dell'infanzia»
La Russia sta violando i «principi fondamentali della protezione dell'infanzia» in tempo di guerra dando ai bambini ucraini passaporti russi e mettendoli in adozione, ha detto l'alto commissario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) Filippo Grandi in un'intervista rilasciata alla Reuters e riportata sul sito dell'agenzia.
Parlando agli uffici dell'UNHCR a Kiev dopo un tour di sei giorni nel Paese, Filippo Grandi ha detto che il presidente dell'Ucraina ha chiesto alla sua agenzia di «fare di più» per aiutare i bambini delle regioni occupate a cui sta accadendo.
«Dare loro la nazionalità (russa) o farli adottare va contro i principi fondamentali della protezione dei bambini in situazioni di guerra», ha detto Grandi. «E' qualcosa che sta accadendo in Russia e non deve accadere», ha aggiunto.
Il capo dell'UNHCR ha affermato che più rifugiati potrebbero tornare in Ucraina nella stagione calda, come è accaduto nel 2022 quando l'agenzia ha osservato «centinaia di migliaia» di rimpatriati alla fine dell'estate, sebbene tale movimento sia stato interrotto dall'inizio dell'inverno.
L'inverno tipicamente gelido dell'Ucraina è stato reso ancora più rigido quest'anno dalla campagna di attacchi missilistici della Russia contro le infrastrutture energetiche del suo vicino, che ha portato a interruzioni di elettricità, acqua e calore nelle principali città.
12:46
12:46
La Russia «ha perso quasi 125 mila soldati»
Dall'inizio del conflitto la Russia «ha perso quasi 125'000 soldati in Ucraina». Lo sottolinea lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina sul suo account Facebook, secondo quanto riporta l'agenzia Unian.
In particolare «le perdite totali in combattimento del personale nemico dal 24 febbraio 2022 al 27 gennaio 2023 sono state di circa 124'710 unità». Sempre da inizio del conflitto, secondo la stessa fonte, sono stati distrutti, tra l'altro, «3'182 carri armati del nemico, 6340 veicoli corazzati da combattimento, 2180 sistemi di artiglieria oltre ai mezzi di difesa area (221), 292 aerei, 283 elicotteri, 1941 Uav (droni, ndr) operativi-tattici e 796 missili da crociera».
12:19
12:19
«Putin prepara una nuova offensiva a febbraio-marzo»
Il presidente russo Vladimir Putin sta preparando una nuova offensiva contro l'Ucraina già a febbraio-marzo e allo stesso tempo sta rafforzando il suo Paese per un confronto a lungo termine con gli Stati Uniti e i suoi alleati: lo scrive oggi Bloomberg, che cita funzionari, consulenti e altre persone a conoscenza della situazione.
Il Cremlino intende dimostrare che le sue forze possono riprendere l'iniziativa dopo mesi di perdite di terreno, facendo pressione su Kiev e sui suoi sostenitori affinché accettino una sorta di tregua che lasci alla Russia il controllo dei territori che occupa attualmente, commenta l'agenzia di stampa statunitense.
Le indiscrezioni confermano gli avvertimenti dell'Ucraina e dei suoi alleati, secondo cui una nuova offensiva russa è in arrivo e potrebbe iniziare prima che Kiev riceva le forniture di carri armati statunitensi ed europei promesse negli ultimi giorni.
La determinazione di Putin fa presagire un'altra escalation mortale della guerra, mentre Kiev prepara una nuova spinta per espellere le forze di Mosca, osserva Bloomberg. Putin ritiene di non avere alternative se non quella di prevalere in un conflitto che considera esistenziale con gli Stati Uniti e i suoi alleati, sottolineano le fonti, secondo le quali un nuovo ciclo di mobilitazione è possibile già da questa primavera poiché l'economia e la società russe sono sempre più subordinate alle esigenze della guerra.
"A meno che non cambi qualcosa, ci aspetta una guerra di logoramento come la Prima Guerra Mondiale, che potrebbe durare a lungo perché entrambe le parti credono che il tempo sia dalla loro parte", ha dichiarato Andrey Kortunov, capo del Consiglio per gli Affari Internazionali della Russia fondato dal Cremlino. "Putin è sicuro che l'Occidente o l'Ucraina si stancheranno", ha aggiunto.
11:36
11:36
Putin accusa Kiev di «crimini neonazisti» nel Giorno della Memoria
Il presidente russo Vladimir Putin accusa l'Ucraina di «crimini neonazisti» nel Giorno della Memoria delle vittime dell'Olocausto.
«Dimenticare le lezioni della storia porta al ripetersi di terribili tragedie. La prova è data dai crimini contro i civili, dalla pulizia etnica (e) dalle azioni punitive organizzate dai neonazisti in Ucraina», ha affermato Putin. «È contro questo male che i nostri soldati stanno coraggiosamente combattendo» in Ucraina, ha aggiunto.
11:17
11:17
«Se fossi presidente negozierei la fine della guerra in 24 ore»
«Se fossi stato presidente, la guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai avvenuta, ma anche ora, se fossi presidente, sarei in grado di negoziare la fine di questa guerra orribile e in rapida escalation entro 24 ore»: lo ha scritto sul suo Truth Social l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump aggiungendo: «Un così tragico spreco di vite umane!!!». Lo riporta Newsweek.
10:26
10:26
«Sei morti nella regione di Donetsk»
Sei persone sono state uccise e altre nove sono rimaste ferite in seguito ai bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Pavlo Kirylenko, come riporta Ukrainska Pravda. «Il 26 gennaio i russi hanno ucciso sei residenti nella regione di Donetsk: due a Ocheretyny, due a Bogoyavlenka, uno ad Avdiivka e uno a Paraskoviivka», ha scritto Kirylenko. Altre nove persone nella regione sono rimaste ferite, ha aggiunto.
10:25
10:25
Dalla Polonia anche carri armati PT-91 Twardy
La Polonia invierà all'Ucraina 60 carri armati PT-91 Twardy prodotti nel Paese: lo ha reso noto oggi su Telegram Andrii Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta il Kyiv Independent. I carri armati saranno consegnati in aggiunta ai 14 Leopard 2 di fabbricazione tedesca che Varsavia ha promesso all'Ucraina l'11 gennaio scorso, il cui trasferimento è stato approvato da Berlino nei giorni scorsi.
09:48
09:48
Il 75% dei cittadini ucraini è orgoglioso del proprio Paese
Il 75% degli ucraini si sente orgoglioso del suo Paese: è quanto emerge dal 19mo sondaggio nazionale, presentato oggi dal direttore del Rating Sociological Group, Oleksiy Antypovych. Lo riporta Ukrinform.
L'anno scorso, ha ricordato Antypovych, "solo un terzo si sentiva orgoglioso", mentre nel 2021 la prima risposta quando si pensava all'Ucraina era "tristezza". Attualmente, non c'è nulla di simile, ha sottolineato.
Antypovych ha sottolineato che un maggior numero di ucraini non si vergogna più quando pensano al loro Paese: "Solo un anno fa, una persona su cinque diceva di vergognarsi dello Stato, mentre oggi è solo il 2%", ha affermato. Oggi, inoltre, non ci sono persone indifferenti allo Stato, mentre nel 2021 erano il 5%.
"Gli ucraini hanno aspettative molto alte per il futuro. Dove vedono l'Ucraina tra 10 anni? Due terzi dice di vedere l'Ucraina al vertice. Ma se le autorità non ci porteranno lì, o se noi come società non ci arriveremo, ci aspettano nuove delusioni e depressioni", ha concluso.
Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 1.000 persone.
08:59
08:59
«Fake news di Mosca sui successi in guerra»
«Esiste la possibilità concreta che le fonti militari russe stiano deliberatamente facendo disinformazione» sull'andamento del conflitto in Ucraina, «nel tentativo di far credere che l'operazione russa stia mantenendo lo slancio»: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione nel Paese.
I funzionari di Londra, infatti, non credono che la Russia abbia compiuto progressi al fronte di recente, nonostante le notizie circolate sui social di successi delle truppe di Mosca: si legge nel rapporto pubblicato su Twitter.
«Negli ultimi sei giorni, i commentatori russi online hanno affermato che le forze russe hanno compiuto progressi significativi, sfondando le difese ucraine in due aree: nella regione di Zaporizhzhia, vicino a Orikiv, e 100 km a est, nella regione di Donetsk, vicino a Vuhledar», ricorda il ministero.
«Le unità russe hanno probabilmente condotto attacchi locali per sondare il terreno nei pressi di Orikiv e Vuhledar, ma è altamente improbabile che la Russia abbia effettivamente compiuto progressi sostanziali», sottolinea il rapporto.
08:58
08:58
«A marzo il voto ONU per un Tribunale sui crimini russi»
Il voto per la creazione di un Tribunale speciale internazionale incaricato di giudicare i crimini commessi dalla Russia in Ucraina potrebbe tenersi presso le Nazioni Unite nel mese di marzo. Lo ha affermato oggi l'Ambasciatore di Lettonia presso le Nazioni Unite, Andrejs Pildegovičs.
Pildegovičs ha sottolineato che - in considerazione della presenza della Russia nel Consiglio di sicurezza - sarà necessario mettere la proposta di istituzione al voto dell'Assemblea. "Il voto dell'Assemblea - ha messo in evidenza il diplomatico - non comporterà l'inizio in quello stesso giorno di un processo al Presidente russo.
Dovranno essere creati gli statuti del Tribunale, dovrà essere creata la Camera di giudizio, ma in ogni caso, avremo avviato la formazione di questo Tribunale ben prima della fine della guerra". "(Gli Stati membri delle Nazioni Unite riconoscono) che è davvero necessario creare un meccanismo che possa portare a giudizio la Federazione russa e processarne la classe politica", ha concluso Pildegovićs.
08:44
08:44
«70 missili russi sull'Ucraina in 44 attacchi aerei»
Le forze russe hanno lanciato ieri un totale di 70 missili contro l'Ucraina nel corso di 44 attacchi aerei, di cui 18 con l'uso di droni di fabbricazione iraniana: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev ne suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto. Lo riporta Ukrinform.
«Nell'ultima giornata il nemico ha lanciato 44 attacchi aerei, di cui 18 con l'uso di droni Shahed-136. Tutti i droni kamikaze sono stati abbattuti. Il nemico ha lanciato 70 missili, 47 dei quali sono stati distrutti, e ha effettuato 125 attacchi con (lanciarazzi multipli) MLRS. Purtroppo, a seguito degli attacchi nemici, sono stati uccisi civili e distrutti obiettivi civili», si legge nel rapporto.
Da parte loro, le forze armate ucraine hanno colpito nella giornata di ieri quattro posti di comando russi, due postazioni di artiglieria, un deposito di munizioni e altri due «importanti» obiettivi non meglio specificati.
08:42
08:42
«Ieri potenti esplosioni vicino alla centrale di Zaporizhzhia»
Gli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno riferito di potenti esplosioni vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi durante il massiccio attacco missilistico sferrato ieri dalle forze di Mosca contro l'Ucraina: lo ha reso noto il direttore generale dell'agenzia dell'Onu, Rafael Grossi, come riporta il Guardian.
Da parte sua, Renat Karchaa, consigliere dell'agenzia russa che gestisce le centrali nucleari del Paese - la Rosenergoatom - ha detto che le affermazioni di Grossi sono infondate, definendole una «provocazione».
08:12
08:12
«Le esportazioni di grano hanno raggiunto il minimo storico»
Le esportazioni di grano dai porti del Mar Nero dell'Ucraina hanno raggiunto un minimo storico a causa dell'attacco da parte della Russia. Lo ha affermato - secondo quanto riportato dal Kiev Independent - il ministero dell'Agricoltura ucraino sottolineando che "in media" due o tre navi mercantili hanno lasciato i porti ogni giorno a gennaio nell'ambito della "Black Sea Grain Initiative", accordo sostenuto dalle Nazioni Unite e firmato a luglio da Ucraina, Russia e Turchia per sbloccare le esportazioni di grano ucraino durante l'invasione russa del paese.
Secondo il ministero, le navi cariche di "solo 2,4 milioni di tonnellate di grano" hanno lasciato i porti ucraini a gennaio, in calo rispetto alle 4 tonnellate di ottobre.
06:31
06:31
Il punto alle 6.00
Oggi, venerdì 27 gennaio, è il 337. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. Negli scorsi giorni, la Germania ha dato il proprio via libera all'invio a Kiev dei propri carri armati tedeschi, i Leopard 2. Poco dopo, Washington ha imitato Berlino assicurando la fornitura di Abrams. La risposta del Cremlino a queste notizie non si è fatta attendere. La risposta russa ai tank occidentali forniti a Kiev è stata una pioggia di attacchi contro il Paese. Bombardamenti che hanno ucciso 11 persone e provocato altrettanti feriti. Il vero segnale lanciato da Mosca ad America ed Europa? L'utilizzo dei temibili missili ipersonici Kinzhal di ultima generazione.
Gli obiettivi principali delle forze russe, tuttavia, restano le infrastrutture vitali. In seguito ai raid, anche nella capitale è stata interrotta l'energia elettrica e due infrastrutture sono state colpite vicino a Odessa, dove i blackout potrebbero durare diversi giorni. In serata, Zelensky ha affermato: «Questo attacco è l'ennesimo tentativo di un Paese terrorista di intimidirci» ma «ancora una volta è fallito, come presto accadrà per l'intera Russia».
Tuttavia, nella regione di Kiev, durante le ore di punta, i consumatori domestici, le imprese industriali e le infrastrutture critiche riceveranno il 50% dell'elettricità di cui hanno bisogno. Lo ha annunciato oggi - come riportato da Ukrinform - la Dtek Kyiv Regional Electric Networks, impresa ucraina del settore energetico. «Il sistema elettrico del Paese - ha spiegato l'azienda - ha ancora un significativo deficit di elettricità dopo gli attacchi russi. Il 27 gennaio, Nek Ukrenergo ha fornito limiti di consumo per la regione di Kiev a un livello medio di 708 MW al giorno e 609 MW a notte. Nelle ore di punta questo rappresenta il 50% della domanda di elettricità della regione, compresi i consumatori domestici, l'industria e le infrastrutture critiche».
Dal fronte
Lungo l'intera linea del fronte, nella regione di Donetsk, c'è stato nel frattempo un significativo aggravamento della situazione. Lo dichiara - come riporta l'agenzia Unian - il governatore dell'Oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sostenendo che a causa della mancanza di successi sul campo di battaglia gli occupanti russi hanno intensificato il bombardamento degli insediamenti. «La situazione è peggiorata in modo significativo - ha detto - dal sud al centro della regione. La parte più calda era e rimane Bakhmut, tuttavia ora c'è un inasprimento dei combattimenti anche ad Avdiivka». «I russi - ha aggiunto - non riescono a sfondare la nostra linea di difesa nel Donbass. Il nemico subisce perdite significative di personale e veicoli corazzati. Per questo ricorre ancora una volta alla tattica della 'terra bruciata', bombardando intensamente gli insediamenti e le comunità adiacenti alla linea del fronte con lanciarazzi e artiglieria». In particolare sono finiti sotto il fuoco i distretti di Avdiivka, Vugledar, Toretsk e Bakhmut.