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Bombe russe sul Kherson, uccisi 2 civili

Numerose città ucraine colpite dalle forze del Cremlino nella notte – Mosca: «Abbattuti 37 droni di Kiev sulle regioni di Kursk, Krasnodar, Bryansk e Oryol» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Bombe russe sul Kherson, uccisi 2 civili
Red. Online
14.12.2024 08:36
22:24
22:24
Mosca: «Abbattuti 5 droni ucraini, uno anche sul Mar Nero»

I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto cinque droni ucraini sulle regioni di Kursk, Belgorod e Bryansk, nonché sulle acque del Mar Nero. Lo ha affermato il ministero della Difesa russo. «Un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con i droni ad ala fissa su obiettivi in ;;Russia è stato sventato. I sistemi di difesa aerea in servizio hanno eliminato due veicoli aerei senza pilota ucraini sulla regione di Kursk, uno ciascuno sulle regioni di Belgorod e Bryansk e uno sulle acque del Mar Nero», ha affermato il ministero, scrive la Tass.

21:20
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Assalti dei nordcoreani a Kursk, Kiev soffre in Donbass

Le truppe nordcoreane schierate nella regione di Kursk sono entrate in azione, partecipando in modo massiccio agli assalti condotti dai russi per cacciare gli ucraini. L'indicazione, arrivata direttamente da Volodymyr Zelensky, è un'ulteriore brutta notizia per Kiev, che sta soffrendo le avanzate del nemico su tutti i fronti.

Emblematica è la situazione nell'epicentro del conflitto, nel sud-est ucraino, lungo la direttrice dello snodo strategico di Pokrovsk. Nell'area la situazione è talmente critica che i vertici hanno deciso di silurare il comandante che supervisionava le operazioni in tutto il Donetsk.

Zelensky, nel suo consueto discorso serale alla nazione, ha riferito di avere «dati preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati della Corea del Nord negli assalti in unità combinante, ed in un numero notevole» nella regione russa di confine invasa dagli ucraini lo scorso agosto. Sono circa diecimila i soldati di Pyongyang inviati in Russia da Kim Jong-Un dopo la firma di un patto di difesa con Vladimir Putin. Un loro impiego sul campo garantirebbe ai russi forze fresche per completare la riconquista dell'oblast, che procede con buoni risultati: gli ucraini avrebbero ancora il controllo di 800 chilometri quadrati, ma sono molti meno rispetto ai 1.400 dei momenti iniziali dell'incursione.

Secondo Zelensky i nordcoreani per ora sono impegnati soltanto nel Kursk, ma «potrebbero essere usati in altre parti della linea del fronte». E le preoccupazioni degli ucraini si concentrano nel Donetsk. «I russi, in superiorità numerica, stanno lanciando tutte le forze disponibili in avanti, cercando di sfondare le nostre difese», ha riferito il capo delle forze armate Oleksandr Syrsky visitando un centro di comando vicino a Pokrovsk. Una zona nevralgica delle operazioni, vicina a tre autostrade che conducono alla regione di Dnipro. In quest'area gli ucraini non sono finora riusciti a fermare l'avanzata russa e per questo Kiev ha deciso di cambiare il comandante delle operazioni, Oleksandr Lutsenko, sostituendolo con il generale Oleksandr Tarnavskyi.

Il nodo per Kiev è sempre lo stesso. Non potendo contare su un esercito paragonabile per dimensioni a quello russo, le speranze sono affidate alle armi fornite dagli alleati. «Più Patriot, più sistemi di anti-aerea, più missili», è la nuova richiesta di Zelensky, che mercoledì sarà a Bruxelles per un summit dei leader del formato Weimar plus (Francia, Germania, Polonia, Regno Unito e Italia), convocato alla vigilia del Consiglio europeo con il coordinamento del segretario della Nato Mark Rutte.

La questione ucraina nel frattempo è arrivata a lambire anche il mondo del calcio. Il caso è nato in occasione dei sorteggi per i prossimi mondiali del 2026, quando la Fifa ha mostrato una mappa dell'Ucraina, senza la Crimea. Immediata la protesta di Kiev. «Ridisegnando i confini internazionali, non solo avete agito contro il diritto internazionale, ma avete anche supportato la propaganda russa, i crimini di guerra e il crimine di aggressione contro l'Ucraina», ha sottolineato i portavoce del ministero degli Esteri Heorhii Tykhyi, aggiungendo: «Abbiamo sistemato la mappa per voi e ci aspettiamo delle scuse pubbliche».

21:18
21:18
Segnali di un ponte aereo russo verso la Libia

«Stiamo assistendo alla creazione di un vero e proprio ponte aereo tra Russia e Libia. Due aerei Ilyushin-76TD (...) appartenenti al Ministero delle Situazioni di Emergenza (che svolgono frequentemente missioni anche per conto del Ministero della Difesa) stanno effettuando voli alternati tra la Russia e la Libia orientale (in particolare la base aerea di Al Khadim, situata a est di Bengasi)». Lo segnala da ieri Itamilradar, un sito di monitoraggio specializzato nel tracciamento dei voli militari e di pattugliamento nel Mediterraneo.

«È noto che risorse e personale militare russi, precedentemente associati al Gruppo Wagner e ora parte del cosiddetto 'Corpo Africano Russo'» (Russian Afrika Korps), «sono presenti in Libia. Inoltre, l'attenzione di Mosca si è spostata verso la Cirenaica, soprattutto dopo la situazione creatasi in Siria, a causa della possibilità di installare sia una base aerea che una navale nella regione», aggiunge Itamilradar. «Questi voli sono possibili solo perché la Turchia rimane l'unico membro della Nato che non ha chiuso il proprio spazio aereo agli aerei russi», ricorda il sito.

20:57
20:57
Mappa dell'Ucraina senza Crimea, Kiev protesta con la Fifa

Il governo ucraino ha protestato con la Fifa per aver mostrato una mappa dell'Ucraina senza la Crimea durante il sorteggio per i Mondiali del 2026.

«Ridisegnando i confini internazionali nella trasmissione di ieri, non solo avete agito contro il diritto internazionale, ma avete anche supportato la propaganda russa, i crimini di guerra e il crimine di aggressione contro l'Ucraina», scrive su X il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev Heorhii Tykhyi, aggiungendo: «Abbiamo sistemato la mappa per voi e ci aspettiamo delle scuse pubbliche».

Nel post sono appunto allegate le due immagini, la prima in cui la Crimea non ha lo stesso colore del resto dell'Ucraina e la seconda corretta da Kiev.

20:56
20:56
Kiev silura il comandante delle operazioni nel Donetsk

La leadership militare ucraina ha licenziato il comandante che supervisionava le sue operazioni nella regione orientale di Donetsk, dove le difese di Kiev stanno cedendo sotto le costanti pressioni dei russi verso l'hub logistico chiave di Pokrovsk. Lo ha reso noto un funzionario di Kiev al Financial Times.

Secondo il funzionario, Oleksandr Lutsenko è stato imosso dal suo incarico di comandante del gruppo operativo e tattico di Donetsk.

Le forze ucraine, sotto il comando di Lutsenko, non sono riuscite a fermare l'offensiva travolgente della Russia che ha conquistato un'area grande circa la metà di Londra solo nell'ultimo mese. Il funzionario ha affermato che a Lutsenko sarebbe stato assegnato un altro incarico nelle forze di terra dell'esercito ed è stato sostituito dal generale di brigata Oleksandr Tarnavskyi.

Ieri il capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha affermato da un centro di comando vicino alla città di Pokrovsk, il cuore dell'operazione di Donetsk orientale e un hub logistico chiave per l'esercito, che le battaglie stavano infuriando contro un esercito russo «superiore, principalmente in termini di uomini». «Le battaglie sono estremamente dure», ha affermato Syrsky. «I russi stanno lanciando tutte le forze disponibili in avanti, cercando di sfondare la difesa delle nostre truppe».

19:13
19:13
I possibili fronti se Mosca invadesse l'Europa

Sono diversi i potenziali punti critici al confine con l'Europa se la Russia dovesse spingersi oltre l'Ucraina nelle sue azioni militari: lo scenario viene analizzato dal settimanale americano Newsweek, che propone delle mappe in cui segnala i possibili nuovi fronti, nel caso nei prossimi anni si arrivasse ad uno scontro diretto tra la Nato a Mosca.

Newsweek ricorda che già a giugno il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius aveva sollevato questa prospettiva, affermando in un'intervista che Putin «potrebbe persino attaccare un Paese della Nato». Pistorius, in Parlamento, aveva poi lanciato un appello ad attrezzarsi per «essere pronti per una guerra entro il 2029».

Oltre a Berlino, il fianco orientale della Nato e i suoi nuovi membri sono i più espliciti nelle loro preoccupazioni sulle potenziali ambizioni imperiali di Putin oltre l'Ucraina. Il ministro della Difesa civile svedese Carl-Oskar Bohlin ha detto che «la guerra potrebbe arrivare in Svezia» lo stesso giorno in cui il comandante delle forze armate, Micael Byden, ha avvertito gli svedesi di «prepararsi mentalmente» al conflitto.

Tra i possibili fronti vengono individuati: il lunghissimo confine terrestre,1.300 chilometri, tra Russia e Finlandia; i confini terrestri di Estonia e Lettonia ed il corridoio di Suwałki che porta alla semi-exclave russa di Kaliningrad sul Mar Baltico. Ma anche i confini della Bielorussia potrebbero diventare zone calde se Minsk diventasse cobelligerante. A sud-est, l'influenza della Russia nella regione separatista della Georgia, l'Abkhazia, potrebbe complicare le cose per la Turchia.

Secondo il tenente generale Jurgen-Joachim von Sandrart, ex capo del Corpo multinazionale nord-orientale della Nato, Mosca ha «diverse opzioni» per testare la coesione dell'Alleanza atlantica, tra cui «limitati accaparramenti di terre». Inoltre, ricorda William Muck, professore di scienze politiche al North Central College, il fatto ad esempio che «Estonia, Lettonia e Lituania abbiano forti componenti russofone costituisce in genere un importante fattore motivante per l'interventismo di Putin».

Un altro fattore motivante per il Cremlino, secondo Muck, è l'espansione della Nato verso est negli ultimi 25 anni. E da questo punto di vista Mosca «continuerà a perseguire aggressivamente i suoi interessi in Europa, e in particolare nell'Europa orientale», e «cercherà di sfruttare ogni crepa per far avanzare l'influenza russa nella regione».

Allo stesso tempo, il fianco nord-orientale della Nato sta già adottando contromisure. I Baltici hanno firmato un accordo a gennaio per rafforzare i confini terrestri con Russia e Bielorussia, mentre il mese scorso è stato inaugurato il centro di comando della Task Force Baltic proprio per rafforzare la supervisione della Nato sull'area. E da questo punto di vista, ha stimato sempre il tenente generale von Sandrart, «è probabile che Putin rimarrà scoraggiato e concentrerà il suo avventurismo militare su stati non legati all'Alleanza con grandi popolazioni russe, come la Moldavia, oltre all'Ucraina».

17:21
17:21
«I nordcoreani hanno iniziato a combattere nel Kursk»

"Oggi ci sono già dati preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati della Corea del Nord negli assalti: un numero notevole. I russi li includono in unità combinate e li usano nelle operazioni nella regione di Kursk. Finora solo lì. Ma abbiamo informazioni che saranno utilizzati anche in altre zone del fronte". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportano i media locali.

13:41
13:41
Colpito grande sito petrolifero nella regione russa di Oriol

L'Ucraina ha rivendicato oggi un bombardamento effettuato la notte scorsa che ha provocato un incendio in un sito petrolifero nella regione russa occidentale di Oriol, mentre le autorità locali hanno confermato che c'è stato un "massiccio attacco" di droni.

Lo Stato Maggiore di Kiev ha dichiarato in un comunicato che è stato attaccato il sito nella città di Stalnoi Kon, situata a circa 165 km dal confine ucraino. "Si tratta di uno dei più grandi terminali petroliferi alla periferia della città di Oriol", che fa parte del complesso militare-industriale che rifornisce l'esercito russo, si legge nella nota.

Il governatore della regione, Andrey Klychkov, ha confermato su Telegram che il carburante ha preso fuoco su "un'infrastruttura" dopo un "massiccio attacco di droni", sottolineando che 11 velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti dalle difese antiaeree e che l'incendio è adesso sotto controllo ma non è ancora spento. L'attacco non ha causato vittime, ha aggiunto.

13:20
13:20
«Servono più missili e sanzioni contro la Russia»

«L'Ucraina ha bisogno di sostegno. Un maggior numero di »Patriot« e di altri sistemi di difesa aerea, di missili e di sanzioni contro la Russia contribuiranno a proteggere un maggior numero di persone. E il mondo ha le risorse per aiutarci a farlo»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il leader di Kiev ricorda poi che la notte scorsa c'è stato «un altro atto di terrore russo con più di 130 droni d'attacco. Circa 60 sono stati distrutti, più di 70 sono stati persi localmente».

12:16
12:16
«60 droni ucraini abbattuti nelle ultime 24 ore»

Le forze russe hanno abbattuto 60 droni e sei razzi ucraini nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riporta Interfax.

"I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto sei razzi Himars (sistema lanciarazzi multiplo, ndr) di fabbricazione statunitense e 60 droni ad ala fissa", ha dichiarato oggi il ministero in un comunicato.

"Gli aerei tattici, i droni d'attacco, le truppe missilistiche e l'artiglieria dei gruppi di forze delle Forze armate russe hanno colpito tre depositi di veicoli aerei senza pilota e concentrazioni di truppe ed equipaggiamenti del nemico in 153 aree", prosegue la nota.

In precedenza, il lo stesso ministero della Difesa di Mosca aveva reso noto che le difese aeree russe avevano abbattuto questa mattina cinque droni ucraini sul territorio della regione di Belgorod.

Stando invece alla Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev (Gur), come riporta Ukrinform, soldati nordcoreani saranno probabilmente coinvolti in operazioni di assalto diretto contro le truppe ucraine nella regione russa di Kursk nel prossimo futuro.

"Il comando delle unità dell'esercito nordcoreano in Russia ha ricevuto l'ordine di interagire con le unità russe adiacenti impegnate in operazioni di combattimento nella regione di Kursk. È probabile che i leader dello Stato aggressore coinvolgeranno presto i soldati della Rpdc (la Repubblica Popolare Democratica di Corea, ndr) in operazioni di assalto diretto", afferma il Gur.

Secondo l'intelligence militare ucraina, ieri le unità dell'esercito nordcoreano sono state messe in allerta e hanno ricevuto l'ordine di attendere ulteriori istruzioni. Il Gur rivela inoltre che alcune truppe della Rpdc vengono trasferite segretamente in prima linea a bordo di camion "civili" simili a quelli per la distribuzione dell'acqua.

08:37
08:37
Pronte nuove sanzioni UE: colpita la disinformazione russa

L'Unione europea ha preparato nuove sanzioni contro più di 10 persone e tre entità giuridiche nell'ambito del primo pacchetto di misure rivolte alla Russia per le sue operazioni di disinformazione e altre attività ibride: lo scrive Bloomberg.

Secondo una bozza visionata dall'agenzia di stampa statunitense, le misure proposte riguardano diversi ufficiali e gruppi dell'intelligence russi, funzionari governativi e imprenditori dei media.

Inoltre, vengono proposte ulteriori sanzioni contro la Bielorussia, che riguardano una ventina di persone accusate di violazione dei diritti umani o che traggono materialmente vantaggio dai loro legami con il regime dell'autoproclamato presidente del Paese, Oleksandr Lukashenko.

I ministri degli Esteri dell'Ue approveranno i pacchetti in una riunione lunedì a Bruxelles in vista delle elezioni del mese prossimo in Bielorussia.

Intanto, il presidente serbo, Aleksandar Vucic, ha annunciato che tra qualche giorno gli Stati Uniti imporranno sanzioni a Nis (Naftna Industrija Srbije), la compagnia petrolifera nazionale, a causa della maggioranza del suo capitale azionario detenuto dal colosso russo Gazprom.

"Devo dire che si tratta di una delle notizie peggiori degli ultimi anni, ci è stata confermata, non abbiamo ancora ricevuto un documento ufficiale, ma la notizia ci è stata confermata, e i nostri servizi l'hanno confermata insieme a servizi amici", ha detto Vucic, parlando in serata sul canale Tv Informer. "Ci aspettavamo questo un anno e mezzo fa da parte della Ue, ma arriverà dall'America, e sono probabilmente sanzioni molto dure", ha aggiunto il presidente.

Gazprom possiede oltre il 50% di Nis, maggiore gruppo petrolifero ed energetico della Serbia, attivo e presente anche in altri Paesi della regione con oltre 400 stazioni di servizio.

Dal canto suo, l'ente di controllo delle comunicazioni russo Roskomnadzor ha dichiarato di aver bloccato l'accesso all'app di messaggistica Viber, ultimo di una serie di social media ad essere stato bandito dalle autorità di Mosca.

In un comunicato citato dai media internazionali, Roskomnadzor afferma che il blocco è correlato a una violazione delle norme relative alla prevenzione del terrorismo, dell'estremismo e dello spaccio di droga.

Rakuten Group, che possiede Viber, non ha al momento voluto commentare il provvedimento. Il suo fondatore e amministratore delegato Hiroshi Mikitani aveva pubblicizzato l'app come un modo per contrastare quella che ha definito propaganda russa.

08:36
08:36
Il punto alle 8.00

Due persone sono state uccise e altre sei sono rimaste ferite ieri nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale, in seguito agli attacchi delle forze russe: lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione statale regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform.

Gli attacchi, ha aggiunto Prokudin, hanno preso di mira, oltre alla città di Kherson, le località di Antonivka, Stanislav, Veletenske, Tomyna Balka, Tokarivka, Kachkarivka, Lvove, Mykolaivka, Olhivka, Tomaryne, Sablukivka, Krasnyi Mayak, Zmiivka, Monastyrske, Osokorivka e Kozatske.

Da parte loro, le autorità di Mosca affermano che almeno 37 droni ucraini sono stati abbattuti stanotte sulle regioni russe di Kursk, Krasnodar, Bryansk e Oryol. In quest'ultima è scoppiato un incendio in un impianto di carburante, poi domato. Non si segnalano al momento vittime.

Intanto, l'esercito russo sta concentrando i suoi principali sforzi offensivi nelle direzioni di Pokrovsk e Vremivka, nell'oblast di Donetsk e gli occupanti stanno anche attaccando attivamente nelle direzioni di Lyman e Kurakhove, sempre nel Donetsk. Lo riferisce «Ukrainska Pravda» che cita lo Stato Maggiore ucraino.

«Finora si sono svolti 190 combattimenti oggi». Le forze russe «ha lanciato due attacchi aerei utilizzando 102 missili e 31 attacchi aerei. Inoltre, gli invasori hanno utilizzato 376 droni kamikaze per gli attacchi e hanno effettuato quasi 2.500 attacchi contro le posizioni delle nostre truppe e in alcuni insediamenti».

Dal canto suo, il «transition team» di Donald Trump si è confrontato con la Casa Bianca e i leader ucraini nell'ambito degli sforzi per mettere fine alla guerra. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali i consiglieri del presidente-eletto non hanno comunque ancora presentato un piano di pace a Kiev.

«Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno» della sua presidenza, ha detto una fonte a Nbc, spiegando che lo staff di Trump sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace.