Germania

Boris Pistorius rinuncia alla candidatura a cancelliere

«Abbiamo un Cancelliere federale eccezionale in Olaf Scholz, la mia è una decisione sovrana e del tutto personale»
© KEYSTONE (EPA/OLIVIER HOSLET)
Ats
21.11.2024 20:19

Boris Pistorius rinuncia alla corsa a cancelliere e lo fa con un passo ufficiale: un messaggio video ai socialdemocratici, nel quale il ministro della Difesa ha indicato in Olaf Scholz «un cancelliere eccezionale» e «il candidato giusto» per le elezioni anticipate del 23 febbraio. Una mossa che potrebbe mettere la parola fine sui tanti dubbi sul bis del Kanzler - lui ha sempre ribadito di «voler vincere di nuovo» - se il contesto non fosse estremamente difficile.

Il partito non è affatto unito attorno al nome del leader che, licenziando il ministro delle finanze liberale, ha perso la maggioranza e dovrà chiedere la fiducia in Parlamento a dicembre in vista del voto. E se i consensi personali di Scholz sono al minimo storico da settimane - solo un 20% si dice soddisfatto di lui - è rumorosamente aumentato invece l'indice di gradimento del responsabile alla Difesa, che con il 61% avrebbe superato addirittura Friedrich Merz, il leader della Cdu dato al 34% e che tutti danno per vincitore da tempo.

«Ho appena comunicato alle compagne e ai compagni che non sono a disposizione per la candidatura alla cancelleria. Si tratta di una decisione sovrana, mia personale», ha spiegato Pistorius nel video. «Olaf Scholz è un cancelliere forte», ha affermato, sottolineando l'enorme difficoltà delle sfide che si è trovato davanti, in una delle fasi più critiche degli ultimi decenni per la Repubblica federale. Pistorius ha inoltre riconosciuto a Scholz le qualità decisive per governare: «la ragionevolezza e l'assennatezza». Della lite che ha fin qui dilaniato il partito ha detto: «Non ho cercato io questo dibattito, non l'ho mai voluto. E adesso abbiamo la responsabilità di chiuderlo, perché c'è molto in gioco».

Pistorius ha anche chiarito di voler portare avanti il compito al quale si dedica attualmente cercando di rafforzare e ammodernare l'esercito tedesco, alle prese con la cosiddetta «svolta epocale» dovuta al conflitto in Ucraina: «Non è finito questo lavoro, e io sarò lieto di un secondo mandato al ministero della Difesa». Nei giorni scorsi, mentre Scholz era di rientro dal G20 di Rio, i vertici dell'Spd si sono riuniti per dibattere proprio sulla questione della candidatura. Dal vertice non è uscito alcun risultato ufficiale, solo un nuovo appuntamento per lunedì prossimo. Ma era chiaro che la decisione sarebbe arrivata prima.

Pistorius ha liberato la strada al Kanzler, mostrandosi leale. Ora però si dovranno fare i conti con i tanti delusi nel partito. E successivamente con gli elettori, a febbraio.