Botta e risposta tra Macron e Netanyahu: «Hamas un domani commetterà i suoi crimini a Parigi»
«Israele deve smettere di uccidere bambini e donne a Gaza». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista rilasciata alla BBC che non ha lasciato indifferente il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il capo dell’Eliseo, condannando «chiaramente» le «azioni terroristiche» di Hamas e riconoscendo il diritto di Israele a difendersi, ha dichiarato: «Esortiamo Israele a fermare questi bombardamenti» a Gaza. La Francia è uno dei Paesi che considera Hamas un’organizzazione terroristica.
Dopo un mese di bombardamenti israeliani, il ministero della sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato ieri che 11.078 persone sono state uccise, mentre 1,5 milioni sono fuggite dalle proprie case.
Israele, dal canto suo, ha fatto più volte sapere di attaccare obiettivi militari in linea con il diritto internazionale e di adottare misure per ridurre le vittime civili, come lanciare avvertimenti di evacuazione prima degli attacchi, invitando i civili a lasciare le zone bersaglio.
Secondo Macron, ad oggi non è possibile trovare soluzioni finché non ci sarà un cessate il fuoco che «permetterà di proteggere tutti i civili che non hanno nulla a che fare con i terroristi». E ha aggiunto: «Oggi bambini, donne e anziani vengono bombardati e uccisi. Non c'è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità». Il leader francese ha affermato che le uccisioni di civili creano un risentimento che prolungherà il conflitto e si è detto speranzoso che altri Paesi, compresi Stati Uniti e Regno Unito, chiedano un cessate il fuoco.
La risposta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non si è fatta attendere: quest’oggi ha replicato ai commenti del presidente francese, dichiarando che è Hamas quello da condannare, non Israele: «I crimini che Hamas commette oggi a Gaza saranno commessi domani a Parigi, New York e in qualsiasi parte del mondo», si legge in una dichiarazione dell'ufficio del premier israeliano.
Netanyahu, citato da Haaretz, ha inoltre aggiunto che lo Stato ebraico «è entrato in questa guerra perché un'organizzazione terroristica ha crudelmente ucciso centinaia di israeliani e ne ha rapiti più di 200. Mentre Israele fa tutto il possibile per evitare di danneggiare i civili e li invita a lasciare la zona di combattimento». Mentre Hamas – che è stato paragonato all’ISIS - «fa tutto il possibile per impedire loro di partire per zone sicure e li usa come scudi umani». Il premier israeliano ha infine ribadito che il gruppo islamista «utilizza scuole, moschee e ospedali come quartier generali del terrorismo». Proprio in queste ore, la situazione negli ospedali di Gaza appare catastrofica.